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Sale la tensione a Gaza ...

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda flaviomob il 10/04/2018, 23:27

Collegamento-pro-Palestina Roma: “Contro la falsificazione di quanto avvenuto a Gaza”


“Palestinesi e associazioni solidali con la Palestina, hanno manifestato oggi davanti alle sedi deLa Repubblica, Il Corriere, Il Messaggero e La Stampa, per protestare contro la falsificazione di quanto avvenuto a Gaza il 30 marzo e il 6 aprile e chiedere ai giornalisti italiani di raccontare ifatti e il loro contesto. Quella verità che, almeno in parte, è stata riportata sulla stampa straniera, tanto che la violenza spropositata ed illegale delle forzeisraeliane,premeditata e voluta da Israele, che continua a rifiutare l’indagine indipendente chiesta da ONU e UE,potrebbe ritorcersi contro lo stesso. Alla richiesta di essere ricevuti solo la Stampa e il Corriere hanno risposto positivamente. Molti assensi ai nostri presidi da parte dei passanti”. Lo scrive in una nota il Collegamento-pro-Palestina Roma.

“Anche il 6 aprile non ci sono stati “scontri”, perché le forze israeliane ed i cecchini che stazionavano a 50-100 metri all’interno della linea di demarcazione hanno sparato deliberatamente contro migliaia di civili palestinesi disarmati che manifestavano pacificamente ad una distanza di almeno 300 metri da tale linea. Solo pochi gruppetti di giovanihanno cercato di correre verso il confine gettando sassi e alzando bandiere. Quindi la distanza tra i soldati e i dimostranti non poneva in nessun modo alcun rischio per i soldati israeliani. Nella strage di ieri 9 sono i palestinesi uccisi, tra cui 2 bambini; più di mille feriti tra cui 77 bambini, 17 donne, 5 operatori sanitari e 5 giornalisti nonostante fossero ben riconoscibili, mentre un altro,Yasser Murtaja, è stato ucciso. In aggiunta navi da guerra israeliane hanno sparato contro alcuni pescatori ferendoli. In totale I Palestinesi uccisi a Gaza dal 30 marzo, sono 31 mentre oltre 3000 sono i feriti (Fonti del Ministero della sanità), dei quali 35 gravemente. Solo i copertoni di gomma incendiati dai manifestanti per creare una cortina di fumo hanno forse impedito che la strage non fosse di proporzioni maggiori.

Nei Media si parla di “Confini” tra Israele e Gaza, suggerendo che quanto accaduto sia avvenuto alla frontiera tra due stati. Ma Israele si rifiuta di stabilire i suoi confini e Gaza non è uno stato ma un territorio occupato. I soldati non stavano proteggendo uno spazio sovrano, ma sopprimendo con la violenza i diritti di un popolo. I Palestinesi non sono solo dei rifugiati, sono un popolo trascinato fuori dalle proprie case da un esercito occupante. Questo è quello che i media dovrebbero trasmettere.

Se la popolazione di Gaza, continuerà a rimanere chiusa e assediatavia terra, via mare e via cielo, senza prospettive di vita e non saranno attuate le risoluzioni ONU che prevedono il diritto al ritorno dei rifugiati, le dimostrazioni continueranno e così i crimini di Israele. Per impedirli, come primo atto,deve essere istituita una Forza di Protezione Internazionale nei territori palestinesi.

https://www.articolo21.org/2018/04/coll ... to-a-gaza/


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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda pianogrande il 11/04/2018, 0:31

Israele è super protetta e può permettersi questo ed altro.

Morti? feriti? “Wow”!

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P7-S3.3-T1

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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda franz il 11/04/2018, 13:12

pianogrande ha scritto:Israele è super protetta e può permettersi questo ed altro.

Morti? feriti? “Wow”!

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P7-S3.3-T1

Magari si accettano anche scommesse.

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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda franz il 11/04/2018, 13:24

Superprotetta?
Sì, per fortuna sua ed è anche un bene, a vedere certe immagini.
Ho provato a cercare in giro ma non pare essere un fotomontaggio.
Il legame tra nazi e anti-sionismo arabo è noto fin dalla seconda guerra mondiale e ne avevamo parlato anni fa con Piero Graglia, quando ci aveva presentato un documento storico sui legami tra gran mufti di gerusalemme e gerarchi nazisti.
Ora non lo trovo ma in serata provvedo a scavar tra i miei link.
Per ora leggete qui http://www.lastampa.it/2017/03/30/ester ... agina.html e guardate la foto.
...
..
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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda pianogrande il 11/04/2018, 13:53

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Israele è super protetta e può permettersi questo ed altro.

Morti? feriti? “Wow”!

http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P7-S3.3-T1

Magari si accettano anche scommesse.

Forse hai sbagliato link ....

Pardon.
Sto usando un iPad.
Questo dovrebbe essere quello giusto
https://video.repubblica.it/mondo/gaza- ... 858/302487
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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda franz il 11/04/2018, 14:11

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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda franz il 21/04/2018, 7:58

Ancora 4 morti al confine con Israele, compreso un quindicenne, nella protesta settimanale del venerdì.
Cala però vistosamente il numero dei manifestanti, anche se questa notizia l'ho captata solo sui media esteri.
Dai 30'000 della prima occasione, al 3'000 di ieri (quarto venerdì di protesta) su una popolazione di 1.6 milioni.
Stranamente i siti italiani non la riportano.

https://www.nytimes.com/2018/04/20/worl ... eaths.html
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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda flaviomob il 05/05/2018, 0:26

Sulla base delle sue recenti ricerche, Amnesty International ha concluso che nel corso delle proteste della “Grande marcia del ritorno”, a Gaza l’esercito israeliano ha ucciso e ferito manifestanti palestinesi che non costituivano alcuna minaccia imminente.

Nel corso delle proteste dei venerdì, iniziate il 30 marzo, i soldati israeliani hanno ucciso 35 palestinesi e ne hanno feriti oltre 5500, in alcuni casi arrecando intenzionalmente danni potenzialmente letali.

Pertanto, Amnesty International ha rinnovato la sua richiesta ai governi affinché, dopo la sproporzionata risposta alle manifestazioni nei pressi della barriera che lo separa dalla Striscia di Gaza, sia imposto un embargo sulle armi dirette a Israele.

“Da quattro settimane il mondo assiste con orrore agli attacchi dei cecchini e di altri soldati, perfettamente protetti, che da dietro la barriera colpiscono i manifestanti palestinesi con proiettili veri e gas lacrimogeni. Nonostante le ampie condanne internazionali, l’esercito israeliano non ha ritirato l’ordine illegale di sparare contro manifestanti disarmati”, ha dichiarato Magdalena Mughrabi, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“Il tempo delle simboliche dichiarazioni di condanna è finito. La comunità internazionale deve agire concretamente e fermare l’afflusso di armi e di equipaggiamento militare a Israele. Non farlo significherà continuare ad alimentare gravi violazioni dei diritti umani contro uomini, donne e bambini che già vivono nella sofferenza a causa del crudele blocco imposto da Israele contro Gaza. Queste persone stanno semplicemente protestando contro la loro insopportabile condizione di vita e chiedono il diritto di tornare nelle loro case e nei loro villaggi in quello che oggi è Israele”, ha aggiunto Mughrabi.

Gli Usa sono il principale fornitore di materiale e tecnologia militare a Israele e hanno assunto l’impegno di fornire, nei prossimi 10 anni, aiuti militari per un valore di 38 miliardi di dollari. Ma anche altri paesi – tra cui Francia, Germania, Italia e Regno Unito – hanno autorizzato grandi quantità di forniture.

MANIFESTANTI COLPITI ALLE SPALLE
Nella maggior parte dei casi analizzati da Amnesty International, i manifestanti uccisi sono stati colpiti sulla parte superiore del corpo, come la testa e il petto, in alcuni casi mentre davano le spalle ai soldati israeliani. Testimonianze oculari, riprese video e immagini fotografiche lasciano intendere che molti di loro sono stati uccisi o feriti in modo intenzionale mentre non ponevano alcuna minaccia.

Mohammad Khalil Obeid, un calciatore di 23 anni, è stato colpito a entrambe le ginocchia il 30 maggio nei pressi del campo di al-Breij. In quel frangente, stava riprendendo sé stesso dando le spalle alla barriera. Il video, pubblicato sui social media, mostra che nel momento in cui è stato colpito si trovava in una zona isolata, lontano dalla barriera, e non sembrava rappresentare alcuna minaccia alla vita dei soldati israeliani.

FERITE MAI VISTE DAI TEMPI DEL CONFLITTO DEL 2014
I medici dell’ospedale europeo e di quello di Shifa, nella città di Gaza, hanno dichiarato ad Amnesty International che molte delle gravi ferite che hanno curato erano agli arti inferiori, come le ginocchia, di un genere mai visto dal conflitto di Gaza del 2014.

Molti feriti hanno riportato gravi danni alle ossa e ai tessuti, così come ferite da fori di uscita tra i 10 e i 15 millimetri e rischiano di subire ulteriori complicazioni, infezioni, paralisi o amputazioni. Il gran numero di ferite alle ginocchia, che aumentano la probabilità di frammentazione del proiettile, sono particolarmente preoccupanti e lascerebbero intendere che l’esercito israeliano possa intenzionalmente infliggere ferite mortali.

Secondo esperti militari e medici legali che hanno esaminato le immagini delle ferite, molte sono compatibili con quelle causate dai fucili d’assalto Tavor, di fabbricazione israeliana, dotati di munizioni di 5,56 milllimetri. Altre chiamano in causa i fucili M24, prodotti dalla statunitense Remington, dotati di munizioni da caccia di 7,62 millimetri, che si ingrandiscono ed espandono all’interno del corpo.

Secondo Medici senza frontiere, la metà degli oltre 500 pazienti trattati nei suoi centri presentavano ferite “in cui il proiettile ha letteralmente distrutto i tessuti dopo aver polverizzato l’osso”.

“La natura di queste ferite illustra come i soldati israeliani stiano usando armi militari ad alta velocità per causare il massimo danno a manifestanti palestinesi che non pongono un’imminente minaccia nei loro confronti. Questo apparentemente voluto tentativo di uccidere e ferire è profondamente preoccupante, oltre che del tutto illegale. In alcuni casi sembra essersi trattato di uccisioni deliberate, una grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e un crimine di guerra”, ha commentato Mughrabi.

“Se Israele non assicurerà indagini efficaci e indipendenti che diano luogo a processi nei confronti dei responsabili, il Tribunale penale internazionale dovrà aprire un’indagine su tali uccisioni e gravi ferimenti in quanto possibili crimini di guerra e garantire che i responsabili saranno portati di fronte alla giustizia”, ha sottolineato Mughrabi.

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, alla data del 26 aprile il totale dei feriti era stimato a 5511 (592 bambini, 192 donne e 4727 uomini), 1738 dei quali colpiti da proiettili veri. Circa la metà delle persone ricoverate presentava ferite alle gambe e alle ginocchia, 225 al collo e alla testa, 142 all’addome e al bacino, 115 al petto e alla schiena. Finora, sono state necessarie 18 amputazioni.

Tra le persone morte a seguito delle ferite vi sono quattro minorenni tra i 14 e i 17 anni e due giornalisti, che indossavano giubbotti protettivi che li identificavano con chiarezza come tali. Molti altri sono stati feriti.

Gli ospedali di Gaza stanno gestendo con difficoltà l’elevato numero di feriti a causa della scarsità di forniture mediche, energia elettrica e gasolio causata dal blocco israeliano e dalle divisioni politiche palestinesi. Nel frattempo, Israele ha ritardato o rifiutato il trasferimento di alcuni pazienti bisognosi di cure specialistiche d’urgenza disponibili in altre parti dei Territori, a causa della loro partecipazione alle proteste.

Yousef al-Kronz, un giornalista di 20 anni, ha subito l’amputazione della gamba sinistra dopo che le autorità israeliane gli avevano negato il permesso di ricevere cure mediche urgenti a Ramallah. A seguito di un’azione legale di gruppi per i diritti umani, ha potuto poi lasciare Gaza e operarsi per evitare l’amputazione dell’altra gamba.

Personale paramedico in servizio a Gaza ha riferito ad Amnesty International delle difficoltà di evacuare i manifestanti feriti a causa dei gas lacrimogeni esplosi contro di loro e nei pressi degli ospedali da campo.

UCCISIONI E FERIMENTI POTENZIALMENTE LETALI ILLEGALI
Nonostante gli organizzatori della “Grande marcia del ritorno” avessero ripetutamente dichiarato che le proteste sarebbero state pacifiche si sarebbero svolte mediante sit-in, concerti, competizioni sportive, discorsi e altre attività pacifiche, l’esercito israeliano ha rafforzato il suo schieramento alla barriera collocandovi carri armati e altri veicoli militari, soldati e cecchini e ha dato ordine di sparare a chiunque si trovasse nel raggio di diverse centinaia di metri di distanza dalla barriera stessa.

Sebbene alcuni manifestanti abbiano cercato di avvicinarsi alla barriera, abbiano lanciato pietre in direzione dei soldati e dato fuoco a pneumatici, le informazioni raccolte da Amnesty International e dai gruppi per i diritti umani israeliani e palestinesi mostrano che i soldati israeliani hanno colpito manifestanti privi di armi, giornalisti, personale medico e altre persone che erano distanti dalla barriera da 150 a 400 metri e che non ponevano in essere alcuna minaccia.

In una richiesta alla Corte suprema di ordinare la fine dell’uso dei proiettili veri per disperdere le proteste, le associazioni per i diritti umani Adalah e Al Mezan hanno presentato 12 video pubblicati sui social media in cui persone prive di armi, tra cui donne e bambini – in alcuni casi, mentre sventolavano bandiere palestinesi o scappavano dalle vicinanze della barriera – sono stati colpiti dai soldati israeliani.

(Amnesty.it)


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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda franz il 05/05/2018, 8:53

Niente morti durante l'ultima protesta settimanale del venerdì. Solo feriti.
Segno che qualche cosa sta cambiando nelle regole di ingaggio dei soldati e anche che, come già riferito, i manifestanti sono sempre di meno.

Come se non bastassero le dichiarazioni antisemite di Abu Mazen (che si è poi scusato: "non voleva offendere") l'immagine qui sotto è emblematica.

Immagine
Des palestiniens préparent un cerf-volant inflammable qu’ils enverront au dessus de la clôture qui sépare la bande de Gaza et Israël, le 20 avril 2018. (Crédit : AFP/Mohammed Abed)

Allargando l'orizzonte però va capito che la mossa di Hamas a Gaza può essere inquadrata come segnale mandato al mondo arabo, per cercare di infiammare la tensione. E questo perché dal mondo arabo stanno arrivando, da diversi paesi, segnali di un progressivo avvicinamento ad Israele. Non solo dal punto di vista diplomatico (mi riferisco all'Arabia Saudita) ma a quanto scrittori ed intellettuali arabi pubblicano sempre piu 'spesso sui giornali arabi.

Questo è un segno di allettamento progressivo del muro ideologico che separa i due mondi. Diversi articoli sulla stampa araba (non solo egiziana e giordana ma anche libanese e autori palestinesi) lodano Israele per il suo successo nella tecnologia, nell'educazione, la sanità, la scienza, la democrazia e (sorpresa) il sistema giudiziario. Su quest'utlimo si fa notare che in nessun paese arabo succeda che un governante in carica venga incriminato e processato. Caso mai capita che venga rovesciato con un colpo di stato e poi messo sotto processo. I giornalisti piu' obiettivi non esitano a scrivere sulla stampa araba che nei loro paesi si vive da decenni sotto regimi dispotici e autoritari. Israele comincia ad essere presentato apertamente come un caso di successo per la sua struttura democratica. Altro aspetto è quello della lotta alla corruzione. In Israele i funzionari corrotti vengono trovati e processati, scrivono. L'aspetto forse più interessante è che il nome di Israele venga fatto in modo palese, senza le vecchie perifrasi in uso decenni fa (‘figli delle scimmie e dei maiali’).

Questi vari segnali di avvicinamento e disgelo, anche concreti come il permesso degli aerei di linea diretti in Israele di volare sopra i cieli dell'Arabia Saudita ed il fatto che un generale israeliano scriva un articolo sulla stampa saudita a proposito di collaborazione militare possibile, sono naturalmente invisi alla triade Iran-Hamas-Hezbollah da qui, malgrado le iniziali riluttanze, la decisione di aprire un fronte a Gaza.
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Re: Sale la tensione a Gaza ...

Messaggioda flaviomob il 05/05/2018, 13:45

Beh circolano tante immagini artefatte, o foto realizzate ad hoc dai servizi avversari per screditare. Sono i comportamenti che contano e quelli che si comportano da veri e propri nazisti, oggi, sono i militari israeliani.


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