Stefano'62 ha scritto:Certo che era inevitabile,il punto è che continuo a pensare che non fosse socialismo,per il semplice fatto che il popolo (la società) non aveva alcun controllo su niente.
Bisognerebbe definire oggettivamente cosa è il socialismo, perché in duecento anni è stato detto (e fatto) tutto ed il contrario di tutto. Va anche detto che questa discussione pero' è un bel po' fuori tema rispetto alle guerre ed al cestino dei rifiuti. Forse meriterebbe un tema a parte.
Stefano'62 ha scritto:Invece il "libero mercato" ha dimostrato di non essere quella panacea che avrebbe trascinato in alto il benessere di tutti, dato che aspettiamo che accada da circa TRECENTO ANNI (!!!).
Probabilmente perché non vuoi vedere cose cose che hanno i cinesi ed i russi hanno imparato a vedere.
Un solo esempio. Negli ultimi 100 anni la popolazione mondiale è piu' che quadruplicata.
Questo è dovuto sia alle scoperte mediche ed alle ricadute sulla mortalità infantile ma soprattuttto al fatto che il sistema capitalistico di produzione è stato in grado, in 100 anni, di quadruplicare le risorse alimantari e la loro distribuzione, dando la possibilità a miliardi di persone di sopravvivere. Questo non era mai successo prima, in tutta la storia dell'umanità.
è un fatto eclatante, macrospocipo. Impossibile non notarlo, non consideralo.
Stefano'62 ha scritto:Per come la vedo io,negare a un singolo la possibilità di diventare incredibilmente ricco quando altri non hanno da mangiare (proprio per colpa del sistema che permette a quell'altro di avere tutto),non mi sembra una grande ingiustizia.
Quale genitore tiene un figlio chiuso in cantina a pane ed acqua,per fare ponti d'oro a quell'altro ?
Per come la vedo io tu critichi un sistema che non hai la benchè minima idea di come funzioni. Ne critichi una pantomina grottesca, fatta da chi è abitiato ad avere una visione distorta del "nemico" (di classe).
Il che è grave perché in un sistema socialista faresti la fame e non avresti un PC da cui scrivere.
Lo dico perché in URSS (che era socialismo reale, non quello immaginario degli "illusi di tutto il mondo unitevi") ci sono stato ed ho visto fisici nucleari e biologi e chimici d'avanguardia con stipendi di tutto riguardo rispetto la massa dei proletari, cercare per anni una semplice rete per il letto del figlio e prenotare una vettura con anni di anticipo, solo per poterla rivendere. Per non parlare del fatto che prima di rispondere ad ogni domanda fatta per strada, si guardavano attorno con fare circospetto. Puoi immaginare perché.
Se preferisci un posto in cui tutti o quasi (95%) sono poveri e miseri ad uno in cui c'è sviluppo e crescita ed i poveri sono pochi (12%) allora sono fatti tuoi.
Per me fai due errori enormi: per prima cosa non hai capito cosa è il socialismo, forse perché ne vivi una dimansione ideale, mitica ed irrealizzabile, in secondo luogo non hai capito (o credi di aver capito, ma male) cosa è l'economia di mercato.
Essa non è una attvità a somma zero, in cui il ricco sottrae risorse al povero.
L'economia è una attvità a somma maggiore di zero (quella crescita ed accumulazione che tu con il socialismo vuoi negare) e come tale produce risorse per tutti. Bisogna poi saperle ridistribuire ed è per questo che nelle società miste ci sono "elementi" di socialismo. Ci era arrivato Berlinguer mi pare già negli anni 70. Ci sono arrivati i Russi ed i cinesi negli anni 90. Possiamo confidare che prima o poi anche quelli del manifesto lo capiranno? Io sono ottimista.
Ciao,
Frabz