Posto qui la bella lettere del rag. Giorgio Bezzecchi:
Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla
pubblicazione della rivista 'La difesa della razza'di Guido Landra e dei
primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un
ordine esplicito di 'internamento degli zingari italiani' in campi di
concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41), quei 'campi del Duce' di cui in
Italia si è preferito perdere la memoria.
'RICORDARE PER NON DIMENTICARE'
Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo,
I PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.
E' agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano.
Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di
domani.
NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata
(VERGOGNA!)........
Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di rom e
sinti Milanesi.............voci dal silenzio........
Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, CITTADINO ITALIANO, che ha patito la persecuzione nazi-fascista con l'internamento in campo
concentrazionale italiano (Tossicia).................mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal camino................VERGOGNA!
MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSERE CITTADINO ITALIANO E
CRISTIANO.................
Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed
in Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista,
incivile e becera.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e
domani..............................
Milano,05/06/2008
Rag. Giorgio Bezzecchi
Giorgio Bezzecchi è vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi e da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.
La sua famiglia vive in un campo a Milano, il padre è stato deportato in un campo di concentramento, a cui fortunatamente è sopravvissuto. Il nonno, deportato in un altro campo non è sopravvissuto. Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del Prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom residenti nel territorio milanese. E' stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.
Credo che la sua e.mail debba essere letta e ragionata.
Per inviare messaggi di solidarietà è importante scrivere sia all'indirizzo dell'opera nomadi di Milano, sia della cooperativa Romano Drom, di cui Giorgio è presidente.
mailto: segreteria@operanomadimilano.org
mailto: ROMANDROM@libero.it