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Ricordare per non dimenticare

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Ricordare per non dimenticare

Messaggioda annalu il 08/06/2008, 10:33

Posto qui la bella lettere del rag. Giorgio Bezzecchi:

Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla
pubblicazione della rivista 'La difesa della razza'di Guido Landra e dei
primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un
ordine esplicito di 'internamento degli zingari italiani' in campi di
concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41), quei 'campi del Duce' di cui in
Italia si è preferito perdere la memoria.
'RICORDARE PER NON DIMENTICARE'
Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo,
I PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.
E' agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano.
Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di
domani.
NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata
(VERGOGNA!)........
Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di rom e
sinti Milanesi.............voci dal silenzio........
Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, CITTADINO ITALIANO, che ha patito la persecuzione nazi-fascista con l'internamento in campo
concentrazionale italiano (Tossicia).................mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal camino................VERGOGNA!
MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSERE CITTADINO ITALIANO E
CRISTIANO.................
Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed
in Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista,
incivile e becera.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e
domani..............................

Milano,05/06/2008
Rag. Giorgio Bezzecchi


Giorgio Bezzecchi è vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi e da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.
La sua famiglia vive in un campo a Milano, il padre è stato deportato in un campo di concentramento, a cui fortunatamente è sopravvissuto. Il nonno, deportato in un altro campo non è sopravvissuto. Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del Prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom residenti nel territorio milanese. E' stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.
Credo che la sua e.mail debba essere letta e ragionata.
Per inviare messaggi di solidarietà è importante scrivere sia all'indirizzo dell'opera nomadi di Milano, sia della cooperativa Romano Drom, di cui Giorgio è presidente.
mailto: segreteria@operanomadimilano.org
mailto: ROMANDROM@libero.it
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Re: Ricordare per non dimenticare

Messaggioda annalu il 08/06/2008, 10:42

Chi ha superato una certa età, ed ha avuto parenti o amici di famiglia deportati e sterminati per motivi razziali (ma anche politici, per esempio), non può non rimanere turbato di fronte a comportamenti della polizia che ricordano episodi del passato.

Anche allora si cominciò dagli zingari ...

Come si può pensare che sia un metodo corretto per aiutare l'integrazione, circondare un campo all'alba, svegliare tutti ed imporre a tutti di mettersi in fila per farsi identificare?
Era proprio così che cominciavano i rastrellamenti e le deportazioni ... e che questo possa accadere ad un cittadino italiano, per giunta Medaglia d'Oro, solo per le sue origini etniche, è sconvolgente.

Ma non meno sconvolgenti sono le proteste per la costruzione di un centro abitativo Sinti a Mestre, per non parlare di ciò che prima era successo a Napoli.

Ma siamo davvero un paese razzista?
Altro che "italiani brava gente"!!

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Re: Ricordare per non dimenticare

Messaggioda ranvit il 08/06/2008, 11:10

Ritengo che lo smantellamento dei campi sia una barbarie se non supportata da una soluzione abitativa e di reddito per i rom.

Non condivido pero' neanche un po' la visione del "mito del buon selvaggio" applicata ai rom.
In realtà, nella stragrande parte, quando si svegliano la mattina la prima cosa che fanno è il programma di cosa, quanto e dove rubare.

I problemi non affrontati incancreniscono e in casi come questi arrivano fino al razzismo. Questo dei rom si risolve come ho detto prima : soluzione abitativa e reddito minimo....naturalmente per gli italiani! Gli altri, i clandestini, subito fuori dall'Italia!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ricordare per non dimenticare

Messaggioda franz il 08/06/2008, 11:56

ranvit ha scritto:In realtà, nella stragrande parte, quando si svegliano la mattina la prima cosa che fanno è il programma di cosa, quanto e dove rubare.

Ritengo che la prima loro preoccupazione sia, naturalmente, sopravvivere.
E nel mondo di oggi in cui anche un laureato fatica a trovare lavoro, dimmi tu cosa puo' fare chi non ha seguito un percorso formativo di base come fanno (o meglio dovrebbero fare) i nostri ragazzi.
Le soluzioni trovate quindi sono al limite della sussistenza in cui elemosina e piccoli furti convivono senza soluzione di continuità tra lavoretti dequalificati e l'esercizio di vecche professioni ormai desuete.
Sull'altro fronte è anche chiaro che la ghettizzazione (volontaria o meno che sia) ed i pregiudizi sono un ostacolo alla integrazione.
Se un Italiano ruba la cosa non fa notizia ma quando ruba uno zingaro allora scatta il pregiudizio.
Come scattava verso di noi quando eravamo emigrati in USA, Germania, Svizzera ...

Triste gioco delle parti, ora tocca a noi essere dalla parte di chi giudica un popolo sulla base delle sue abitudini.
Prima erano gli italiani ad essere dipinti come rissosi, dal coltello facile, tutti intenti a rubare le ragazze ai tedeschi.
Oggi i tedeschi rimpiangono gli immigrati italiani, alle prese ora con turchi e varie popolazioni balcaniche e del sud-est dell'europa.

Con i Rom la tua soluzione (fuori i clandestini) non funziona. la romania fa parte della UE.
I tanto vituperati americani inoltre non la usano.
Possono respingere un clandestino che tenta di entrare illegalmente ma è noto che se riesce a toccare anche solo con un piede il suolo americano non puo' piu' essere respinto e viene accettato. E nel giro di pochi mesi diventa americano.

Ciao,
Franz
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“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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