Da Il Messaggero:
Un sindacato: «Boicottare negozi ebrei»
Alemanno: così si arrivò a leggi razziali
Condanna di Zingaretti, Pacifici e Marrazzo che annuncia
piano per cure ai bimbi. Autori proposta: non siamo razzisti
ROMA (8 gennaio) - Condanne unanimi dal mondo politico alla proposta del sindacato Flaica-Uniti-Cub di boicottare i negozi del ghetto a Roma come reazione alla crisi in Medio Oriente. Per Alemanno fu così che si arrivò alle leggi razziali. Marrazzo parla di idea «aberrante e gravissima» e annuncia l'avvio di un piano umanitario per offrire cure ai bimbi che nei loro paesi non riescono a trovare assistenza. Per Zingaretti si tratta di una proposta «infame», mentre il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici parla di «gesto folle». In tarda mattinata visita di Alemanno e Zingaretti al ghetto per portare solidarietà. E intanto il sindacato si difende: non siamo razzisti, nella proposta si parla di non comprare prodotti made in Israele e non si cita il ghetto romano. Si tratterebbe quindi di un «boicottaggio economico che non c'entra nulla con l'antisemitismo e con i negozi gestiti da ebrei».
La proposta. Giancarlo Desiderati, segretario provinciale del Flaica - Uniti - Cub, sindacato autonomo del commercio che raccoglie sotto la sua sigla circa 8000 lavoratori della grande distribuzione e della ristorazione romana, ha proposto,s econdo quanto si legge su Repubblica, di «boicottare tutti i negozi romani gestiti da ebrei. E ancora: compilare vere e proprie liste degli esercizi commerciali di loro proprietà al fine di evitarli». Secondo quanto riportato nell'articolo «lui, l'ideatore, Giancarlo Desiderati, a chi gli chiede se si rende conto che in questo modo si va alle liste di proscrizione, come ai tempi delle leggi razziali quando si esponevano i cartelli con scritto "Questo è un negozio ariano", risponde così: "Lo sappiamo che avremo tutti contro, ma non possiamo più passare sotto silenzio quello che succede a Gaza"» (il comunicato).
Alemanno: così si arrivò a leggi razziali. Condanna anche da parte del sindaco GIanni Alemannoche ricorda «agli ideatori di questa pessima trovata che analoghe iniziative sono già state prese nella seconda metà degli anni 30 del secolo scorso e che hanno fatto da prodromo alle Leggi Razziali». Visita al ghetto anche del sidnaco che è alle 13 è andato in via del Corso angolo via della Croce.
Zingaretti: proposta infame. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti che si è recato questa mattina al Ghetto aprla di «infame proposta» dall'«innegabile sapore antisemita che ricorda le pagine più buie della nostra storia e va condannata senza reticenza».
Marrazzo: idea aberrante e gravissima. La proposta per il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo «è aberrante e gravissima». «Le liste di proscrizione delle attività commerciali - spiega Marrazzo - hanno il solo effetto di riportarci ad un passato agghiacciante, che non vogliamo più ripetere come se la storia non insegnasse niente. Cosi si accetta una logica di guerra senza fine e senza orizzonti». «Non è in questo modo - sottolinea Marrazzo - che si sostiene la causa palestinese nè tantomeno oggi la gente di Gaza. Cancellando tolleranza e rispetto dal proprio codice civile si facilita solo la cultura dello scontro e della barbarie».
«Piano umanitario per bimbi». Marrazzo ha annunciato che domani farà visita al ghetto epr esprimere la sua solidarietà e che avvierà un piano umanitario di accoglienza per i bambini bisognosi di cura. «Abbiamo un piano umanitario che va avanti tutto l'anno di accoglienza di bambini di Paesi dove non è possibile prestare loro le cure - ha deto Marrazzo - Ho dato mandato di fermare una quota da destinare a quei bambini che non riescono a trovare cure presso le strutture. Evidentemente - ha precisato - non nella striscia di Gaza dove in questo momento c'è un problema umanitario e nello stesso tempo nei Paesi limitrofi. Siamo pronti ad accoglierli indicando anche il numero dei posti letto che metteremo a disposizione».
Pacifici: gesto folle. Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici ha definito la proposta un gesto «di qualche folle che sappiamo rappresenta poco sia all'interno del sindacato che dei sentimenti della cittadinanza romana» e ha ringraziato ZIngaretti che, questa mattina, si è recato simbolicamente al ghetto. «Questo tuo gesto - ha detto - ci conforta e, come Comunità, ci teniamo pronti a fare qualunque cosa che possa portare a un clima di distensione nella città con tutte le forze politiche, con la società civile e, se posso dirlo, con il mondo islamico».
Pomarici: io farò acquisti. Marco Pomarici, presidente del Consiglio Comunale di Roma ha annunciato che, alle 13 si recherà in visita e farà acquisti «nei negozi che qualcuno vorrebbe invece boicottare». Secondo Pomarici «le provocazioni dovrebbero lasciare il tempo che trovano ma, in questo caso, siamo di fronte ad un'aberrazione che non può passare sotto silenzio».
Ciocchetti:proposta inquietenate. «Una proposta inquietante - dichiara in una nota il segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti - Certi signori dimostrano, con queste iniziative aberranti, di non aver appreso nulla dalla storia».
Il sindacato si difende. Desiderati risponde alle dure critiche. «Non esiste né sarà diffusa nessuna lista dei negozi in cui non comprare perché appartenenti ad esponenti della comunità israeliana». Il presidente spiega di aver proposto «soltanto di non comprare prodotti made in Israele. Si tratta quindi di un boicottaggio economico che non c'entra nulla con l'antisemitismo e con i negozi gestiti da ebrei». Desiderati precisa che «non è mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti». «Condanniamo - spiega Desiderati - a prescindere qualunque forma di antisemitismo di destra e di sinistra e siamo per l'integrazione completa di tutte le etnie culturali. Quello che proponiamo con la nostra iniziativa è il boicottaggio finale di Israele perché chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia palestinesi che israeliani, commette un crimine contro la vita umana: il boicottaggio economico deve impedire di continuare ad acquistare altri armi da guerra».