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Inizia una nuova guerra ?

MessaggioInviato: 16/10/2017, 12:33
da trilogy
L’esercito iracheno attacca Kirkuk, scontri con i Peshmerga curdi
Le forze di Baghdad avanzano verso la base militare e i pozzi di petrolio


L’esercito regolare iracheno, la Polizia federale e le milizie sciite Hashd al-Shaabi hanno condotto questa notte una vasta operazione a Sud di Kirkuk, la città contesa con il Kurdistan, per riconquistare una base militare e un importante giacimento di petrolio. I Peshmerga curdi a difesa delle postazioni si sono ritirati verso i margini della città ma ci sono stati alcuni scontri e scambi di colpi di artiglieria. Non ci sono informazioni su morti e feriti al momento.

Forza imponente
Il premier iracheno Haider al-Abadi ha dato l’ordine alle sue forze di “imporre la sicurezza a Kirkuk in cooperazione con la popolazione e i Peshmerga”, una formula ambigua che sembra voler evitare lo scontro aperto con i curdi. Ma le forze inviate sono il meglio a sua disposizione: le unità anti-terrorismo addestrate dagli Usa, la Nona divisione corazzata, la Polizia federale, tutte già impegnate nella battaglia contro l’Isis a Mosul.

Situazione confusa all’aeroporto
Il Governo regionale del Kurdistan ha negato però che le forze irachene siano riuscite a rioccupare la base detta K1, nei sobborghi meridionali della città. Nella base c’è anche un aeroporto e Baghdad ha ordinato ai curdi di restituirla all’esercito e all’aviazione. Il Dipartimento di Stato americano ha invitato le parti a “evitare ulteriori escalation”.

La prudenza dell’America
Gli Stati Uniti sono i più stretti alleati del Kurdistan iracheno ma hanno dissentito con la leadership di Erbil sul referendum sull’indipendenza tenuto lo scorso 25 settembre. Finora il presidente curdo Massoud Barzani ha evitato di dichiarare apertamente l’indipendenza ma le trattive con Baghdad sul futuro status della Regione autonoma sono a un punto morto e il premier Al-Abadi ha assunto una posizione sempre più dura. La provincia di Kirkuk non fa parte della Regione autonoma del Kurdistan ed ricchissima di petrolio.

Distrutti numerosi blindati
Gli scontri più seri sono avvenuti proprio vicino alla base K1 e al giacimento petrolifero Afana. Ci sono stati scambi di artiglieria fra i Peshmerga e la milizia sciita Kataib Imam Ali. Le milizie sciite hanno distrutto “numerosi Humvee”, i blindati leggeri di fabbricazione americana, in dotazione a tutti i gruppi armati iracheni.

La missione del leader Pasdaran
Kirkuk è il punto debole dello schieramento difensivo curdo, anche per le divisioni interne. A Ovest di Kirkuk domina il partito Kdp del presidente Barzani, verso Est il Puk dell’ex presidente iracheno Jalal Talabani, deceduto dieci giorni fa. Il Puk è più propenso a un compromesso con Baghdad e più vicino alle posizioni iraniane, anche per la vicinanza all’Iran della sua roccaforte, la città di Suleymaniya.

Le divisioni fra i partiti curdi
Proprio a Suleymanya è arrivato ieri il leader delle forze d’élite dei Pasdaran iraniani, il generale Qassem Suleimani. E’ andato prima di tutto a pregare sulla tomba di Talabani, storicamente in buoni rapporti con Teheran e considerato un amico e un alleato, e ha incontrato i nuovi leader del Puk (in particolare i tre figli maschi di Talabani) e l’attuale presidente iracheno - che in base alla costituzione federale deve essere un curdo - Fuad Masum. Suleimani controlla direttamente circa metà delle milizie Hashd al-Shaabi irachene e ha un grande influenza sulla componente sciita, dominante, del governo di Baghdad. L’ipotesi è che stia cercano di sfruttare le divisioni fra i partiti curdi per ottenere senza combattere Kirkuk e i pozzi di petrolio.

fonte: http://www.lastampa.it/2017/10/16/ester ... agina.html

Re: Inizia una nuova guerra ?

MessaggioInviato: 16/10/2017, 19:21
da pianogrande
I curdi hanno troppi nemici della loro autonomia.

Uno per ogni stato di cui fa parte il loro territorio.

Sono tosti e combattivi ma non la vedo facile una loro indipendenza.

Io cercherei di avvicinarmi a quella condizione lottando per il massimo di autonomia e il primo vero salto di qualità rispetto alla situazione attuale sarebbe qualche attività da mettere in comune tra i curdi dei 4 stati che si dividono il Kurdistan (Siria, Turchia, Iran e Iraq).

Per esempio, l'istruzione.

Un ministero per l'istruzione che gestisce tutto il Kurdistan a prescindere dai confini politici.

Quella può essere la strada.

L'indipendenza diretta la vedo come una strada tracciata dal sangue e dalle sofferenze.

Un passo alla volta.

Intanto, con la lotta all'IS hanno consolidato una certa forza militare che sarà difficile ridimensionare.