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Ecco che si sveglia anche la Polonia

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Ecco che si sveglia anche la Polonia

Messaggioda pianogrande il 04/10/2016, 12:38

Queste sono dittature (o gli assomigliano sempre di più).

http://www.repubblica.it/esteri/2016/10 ... HREC1-23#1

Anche se "elette dal popolo".
Vorrei dirlo a chi si riempie la bocca (e la tastiera) di una parola di cui non conosce il significato.
Solidarietà alle donne polacche che lottano per diritti fondamentali.
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Re: Ecco che si sveglia anche la Polonia

Messaggioda flaviomob il 04/10/2016, 23:52

Queste donne andrebbero sostenute da tutta l'Europa.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Ecco che si sveglia anche la Polonia

Messaggioda pianogrande il 06/10/2016, 17:37

La legge anti aborto è stata bloccata.

http://www.eunews.it/2016/10/06/polonia ... orto/68970.

L'Ungheria e la Polonia sono un osso un po' più duro della Turchia per i dittatori o aspiranti tali.

W le donne polacche in lotta!

Oh!
Erano decenni che non scrivevo questa frase.
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Re: Ecco che si sveglia anche la Polonia

Messaggioda flaviomob il 08/10/2016, 9:42

Vittoria delle donne. Il parlamento boccia il divieto totale di aborto
Polonia. Respinto il ddl dei teo-con. Governo intimorito dalle manifestazioni oceaniche



Giuseppe Sedia
EDIZIONE DEL
07.10.2016

PUBBLICATO
6.10.2016, 23:59

INon ci sarà divieto totale di aborto a Varsavia. Il Sejm, la camera bassa del parlamento polacco, ha bocciato un disegno di legge proposto dal movimento civile teo-con Ordo Iuris per mettere al bando le interruzioni volontarie di gravidanza senza se e senza ma. Già due giorni fa la maggioranza della destra populista di Diritto e giustizia (PiS) aveva chiesto di ritirare il provvedimento che era finito sul tavolo di una commissione del Senat, la camera alta polacca.

«Le manifestazioni da parte delle donne ci hanno spinto a riflettere dandoci anche una lezione di umiltà», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Jaroslaw Gowin, smettendo così le esternazioni del collega degli Esteri Witold Waszczykowski che aveva invece derubricato le proteste a una forma di «happenning». A dire vero, più che di un bagno di umiltà, si tratta di un mero calcolo politico per la dirigenza del PiS, disposta a tutto per prevenire un’emorragia di consensi, ora che il governo procede a ritmo spedito con il suo piano di “orbanizacja” del paese.

È una piccola ma grande vittoria per le migliaia di donne vestite a lutto che hanno inondato le strade dei maggiori centri della Polonia nelle ultime due settimane. Le proteste culminate nel «lunedì nero» segnano invece la sconfitta degli iniziatori della legge, e più in generale, della politica intransigente del governo nei palazzi del potere. Ma il dietrofront del Sejm è anche la testimonianza della débâcle ideologica di Ordo Iuris e della Conferenza episcopale polacca. A nulla è servito lo zelo pro-life nelle zone rurali del paese dei «berretti di mohair», seguaci dell’emittente xenofoba Radio Maryja del pastore redentorista Tadeusz Rydzyk.

La legge del 1993, frutto di un compromesso al ribasso dopo la discesa in campo della Chiesa negli anni della transizione al capitalismo, non sarà dunque stracciata. E per questo che resterà difficile vedere tutto rosa per quelli che sono scesi in piazza ammantandosi di nero per dire «nie» al divieto totale. Gli aborti resteranno infatti punibili con un massimo di 8 anni di carcere per i medici che eseguono l’intervento. Non è prevista invece nessuna pena per le donne che decidono di sottoporsi all’operazione. Su quest’ultimo punto, nemmeno la gerarchia ecclesiastica locale sembra disposta a criminalizzare le donne.

L’attuale legislazione consente di eseguire l’intervento soltanto in tre casi: quando la gravidanza mette a repentaglio la salute della madre, quando il feto è danneggiato, e in caso di stupro. L’ondata di indignazione popolare del «Black Monday» dovrebbe anche distogliere il PiS dall’idea di presentare un proprio disegno di legge sul modello brasiliano che eliminirebbe la possibilità di eseguire l’aborto in caso di malformazioni del feto.

Con il mantenimento dello status quo il turismo abortivo verso Ovest continuerà ad andare a gonfie vele. Un vero e proprio «soggiorno della speranza», spesso in direzione Praga e Bratislava, dove le interruzioni volontarie di gravidanza non sono rimborsate dai servizi sanitari nazionali.

http://ilmanifesto.info/vittoria-donne- ... le-aborto/


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