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Il problema ormai non riguarda solo la Turchia. Il "medio oriente" si sta espandendo anche all'Europa. Si era teorizzato di "esportare la democrazia" e sta accadendo esattamente il contrario. Siamo in presenza di un disastro strategico, politico, sociale, umano, economico, di enormi proporzioni di cui è difficile ipotizzare l'evoluzione futura.

USA e GB hanno generato un mostro in Siria e in Iraq credendo di poter giocare a Risiko impunemente, forti di una supremazia militare assoluta a cui non ha fatto da contraltare ciò che permise loro di vincere la II guerra mondiale, ovvero la forza morale, la consapevolezza di essere nel giusto, l'autentica democrazia e non quella marcia dei Bush e Blair.
Poi ci si è messo Sarkozy, invidioso del pene militare statunitense.

Quelli "militarmente invincibili" si sono scoperti essere esposti a una guerra poverissima, stracciona ma a suo modo in grado di allarmare l'opinione pubblica occidentale e di passare di strage in strage senza soluzione di continuità.

Intanto in Turchia il vero golpe sta avvenendo adesso, riportandoli indietro di secoli.