Pagina 1 di 1

Niente crescita, siamo inglesi

MessaggioInviato: 12/05/2016, 12:07
da flaviomob
http://www.repubblica.it/economia/2016/ ... ef=HRER2-2

LONDRA - Torna in recessione la produzione industriale in Gran Bretagna, in calo per il secondo trimestre di fila secondo i dati ufficiali anticipati dalla Bbc. Il +0,3% registrato fra febbraio e marzo non basta: il primo trimestre del 2016 si chiude con un -0,4%, come l'ultimo del 2015. In un anno il calo è dell'1,9%, il peggiore dal 2013. Si tratta della terza volta negli ultimi 8 anni, sullo sfondo dell'incognita Brexit. Mentre la crescita del Pil continua a frenare. Male in particolare le acciaierie, con un tracollo del 37,7%



http://www.finanza.com/Finanza/Notizie_ ... no_-451174

[...]
Le previsioni di Credit Suisse
Se dalle urne uscisse un voto favorevole all'uscita dall''Unione Europea, è probabile che comporterà un immediato e simultaneo shock economico e finanziario per il Regno Unito. Tra le conseguenze elencate da Credit Suisse ci sono: calo degli investimenti delle imprese e della fiducia; un improvviso arresto dei flussi di capitale verso il Regno Unito che comporterebbe "un disavanzo delle partite correnti difficile da sostenere portando anche a ad un forte calo della sterlina". Nel peggiore degli scenari il PIL britannico potrebbe contrarsi nel breve periodo dell'1-2% in scia al "mix tossico di calo della fiducia delle imprese, inasprimento delle condizioni finanziarie, più alta inflazione e il calo dei redditi reali"....

Re: Niente crescita, siamo inglesi

MessaggioInviato: 12/05/2016, 13:04
da franz
I fautori della decrescita felice (NO-Cresc?) saranno felici ... ;)

Re: Niente crescita, siamo inglesi

MessaggioInviato: 12/05/2016, 18:11
da pianogrande
Il problema Brexit è un momento davvero critico nella storia della Unione e della Gran Bretagna.

E' innanzitutto una dimostrazione della criminale leggerezza con cui certi politici (Cameron, in questo caso) giochino con i destini del paese pur di cercare di conservarsi il consenso.

Sembrava che l'ultra destra di Farage minacciasse il consenso ai Tories ed ecco che è stato cavalcato l'anti europeismo per poi ritrovarselo di nuovo dall'altra parte della barricata e rinforzato dalle defezioni dal proprio partito compresi pezzi da novanta come l'ormai ex sindaco di Londra e alcuni componenti dello stesso governo Cameron.

Anche l'endorsement di Obama che ha consigliato agli inglesi di rimanere in Europa, secondo qualche conoscenza che ho da quelle parti, rischia di favorire la fazione contraria.

Anche l'ultimo messaggio di Cameron che paventa la guerra prossima ventura in caso di separazione, non credo faccia tremare le menti degli inglesi.

Per me possono andarsene a rilanciare il commonwealth, come qualcuno pensa, o a diventare la testa di ponte dell'America (magari invertendo le parti rispetto alla storia).

Azzardo, comunque, una previsione.
Vincerà il SI (l'UK, rimarrà nell'Unione).

Comunque, se dovesse vincere il NO, la Gran Bretagna non potrà ricattare più nessuno per ottenere trattamenti di favore.
Non certo l'America o le ex colonie.
Sarebbe un isolamento per niente splendido e sarebbe il loro vero tramonto.

Vorrei sperare che sarebbe, almeno, un precedente importante che tutti gli anti europeisti col cappello in mano dovrebbero tenere ben presente.