Boicottare Israele ... danneggia chi?

[franz]

Boicottata l'azienda israeliana SodaStream ma ci rimettono 900 operai palestinesi

Ricordate SodaStream, la società israeliana con sede in Cisgiordania colpita dal boicottaggio che ha investito la sua testimonial Scarlett Johansson? Ha dovuto chiudere l'impianto di Ma'ale Adumim, in Cisgiordania a causa della compagna che contestava il fatto che la sua location fosse nei “Territori occupati”.



L'azienda fabbrica un dispositivo in grado di trasformare l'acqua di rubinetto in acqua gassata in più di 100 gusti. L'attrice americana che compariva nella pubblicità dell'azienda è stata colpita dal fuoco di alcuni indignati che le contestavano il supporto di una azienda che era in un territorio «dove gli israeliani non dovrebbero essere». Lo scrittore e accademico Reza Aslan, ha addirittura accusato l'attrice di essere una “nazista” perché aveva lavorato per SodaStream. Altri interventi dello stesso tipo hanno “costretto” Scarlett a precisare che nel prestare il suo volto all'azienda non c'era nulla di politico. Le spiegazioni dell'attrice non hanno ridotto la forza polemica dei boicottatori che hanno costretto l'azienda a chiudere l'impianto e a mandare a casa 900 operai palestinesi.

«Quelle persone che hanno lanciato il boicottaggio con lo scopo di aiutarci in realtà ci hanno danneggiati – spiega Nabil Bashrat, 40 anni residente di Ramallah che lavorava nella fabbrica – l'azienda era fonte di reddito per centinaia di famiglie e interi villaggi. I boicottatori che volevano danneggiare le colonie israeliane non hanno pensato alle conseguenze per le vite di tanti palestinesi che vivono qui». L'azienda ha trasferito gli impianti nel Negev. Ad essere impiegati saranno beduini e immigrati africani.

http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/NOLI ... 5847.shtml

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Nota: Non è chiaro perché un'azienda estera (per esempio americana, francese, svizzera, israeliana) non possa avere una fabbrica, uno stabilimento produttivo, situato fuori dal suo territorio. Bisognerebbe boicottare FCA perché ha uno stabilimento in Polonia? In pratica dovremmo boicottare tutto il mondo. Perché una fabbrica israeliana non puo' stare nella West Bank? Anche se il boicottaggio colpisse fabbriche che stanno dentro Israele, bisogna considerare che tra 1/5 ed 1/4 della popolazione è araba.

[franz]

Trovo in rete questo commento, proprio alla notizia di cui sopra.

Nel 2013 il presidente dell'autorità palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) dichiarò ai media di opporsi al boicottaggio di Israele con queste parole :" “We don’t ask anyone to boycott Israel itself. We have relations with Israel, we have mutual recognition of Israel,” Abbas told reporters in South Africa. - Fu una dichiarazione che scatenò polemiche nell'ambiente diplomatico palestinese, ma che fotografava la realtà della collaborazione economica tra israeliani e palestinesi. Chi continua nella campagna di boicottaggio di Israele in nome dei palestinesi allora, visto che parte dei vertici palestinesi non è d'accordo? La risposta è che Israele farà poco per volta la pace con tutto il mondo arabo, ma non avrà mai la pace con il mondo europeo ideologizzato che ha semplicemente trovato una nuova scusa per continuare a fare quello che in Europa si faceva prima e durante la seconda guerra mondiale.

[pianogrande]

Trovo in rete questo commento, proprio alla notizia di cui sopra.

Nel 2013 il presidente dell'autorità palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) dichiarò ai media di opporsi al boicottaggio di Israele con queste parole :" “We don’t ask anyone to boycott Israel itself. We have relations with Israel, we have mutual recognition of Israel,” Abbas told reporters in South Africa. - Fu una dichiarazione che scatenò polemiche nell'ambiente diplomatico palestinese, ma che fotografava la realtà della collaborazione economica tra israeliani e palestinesi. Chi continua nella campagna di boicottaggio di Israele in nome dei palestinesi allora, visto che parte dei vertici palestinesi non è d'accordo? La risposta è che Israele farà poco per volta la pace con tutto il mondo arabo, ma non avrà mai la pace con il mondo europeo ideologizzato che ha semplicemente trovato una nuova scusa per continuare a fare quello che in Europa si faceva prima e durante la seconda guerra mondiale.

Adesso non esageriamo.

Io sono liberissimo di essere contrarissimo a quello che fa Israele senza che questo significhi che voglio si continui a fare "quello che in Europa si faceva prima e durante la seconda guerra mondiale".
Non mi sento neanche parte di "un mondo ideologizzato".

Insomma.
Queste accuse di anti a prescindere vanno semmai fatte caso per caso e non dovrebbero più funzionare per svilire un problema (quello israelo-palestinese) che esiste ed è gravissimo e nel quale la parte di colpe di Israele è enorme e rischia di appesantirsi.

Non si può confondere il diritto di impresa col diritto di colonizzazione.
Non si può continuare a confondere il diritto di critica (anche critica feroce) con il razzismo/antisemitismo/nazismo.

Possibile che il mondo sia così ignorante e ottuso da cascare ancora in questi trucchi?

Sì?

Bruttissima notizia.

[franz]

Puoi essere contrario, anche contrarissimo, come idee, ma appena agisci devi essere consapevole delle conseguenze.
O no?

[pianogrande]

Puoi essere contrario, anche contrarissimo, come idee, ma appena agisci devi essere consapevole delle conseguenze.
O no?

Franz, ma per favore...
Ho solo detto di non confondere due cose diversissime come invece quell'articolo tenta anche piuttosto maldestramente di fare ricalcando un cliché ormai logoro e patetico.
Quindi, il mio era proprio un appello alla consapevolezza.
Nell'articolo si sparano giudizi di bassissima lega su chi critica Israele e la cosa è assolutamente inaccettabile.
Intanto una critica non è "idee" e poi non accetto neanche la differenza che può apparire dispregiativa tra idee e azione.
Assomiglia troppo agli elogi dell'ignoranza dove si fa differenza tra teoria e pratica come se la pratica bastasse da sola e fosse un'altra cosa.
Cerchiamo di rispettarci vicendevolmente quando discutiamo se no diventa un litigio e non serve a niente.

[franz]

Puoi essere contrario, anche contrarissimo, come idee, ma appena agisci devi essere consapevole delle conseguenze.
O no?

Pianogrande, se mi rileggi bene, credo che diciamo la stessa cosa. O almeno io non ci vedo grandi differenze. Ma sarà un limite mio.
Sul piano delle idee è legittimo essere contrario a quello che fa Israele nella west bank, ma quando si passa alle azioni concrete (per esempio il citato boicottaggio) bisogna essere essere consapevoli delle conseguenze. In quel caso conseguenze che danneggiano i palestinesi o anche i palestinesi. Mi pare che l'articolo quello sostenga, precisando che i palestinesi questo lo sanno (e non sostengono i boicottaggi) e che invece chi agisce in modo ideologico e stupido (nel senso della definizione che ne dà Carlo Cipolla) è quella parte dell'occidente che agisce per partito preso, ieri come oggi. Il che non ti coinvolge, a meno che tu stesso non sia attivo sul fronte del boicottaggio dei prodotti israeliani. Non mi pare che quell'articolo abbia voluto sostenere che tutti coloro che criticano israele sono razzisti o antisemiti. L'articolo si focalizza su chi organizza boicottaggi (che è una cosa ben diversa) e sulle conseguenze negative, nel caso in questione, per centinaia di lavoratori palestinesi.

[pianogrande]

Vabe'.
Constatazione amichevole di incidente.
Abbiamo fatto un po' di confusione tra il primo e il secondo articolo.
Resto un accanito consumatore di pompelmi.

[franz]

Manca il tasto "I like", per cui sopperisco con uno simile.
Nel caso ho a casa il sodaclub di quella ditta ma ne faccio scarso uso, quasi nullo.

[franz]

Tre articoli sul tema:
1) BDS: la verità su un movimento di odio verso Israele
Membri, origini, finanziatori
http://www.rightsreporter.org/bds-la-ve ... o-israele/

2) Arabi eletti alla Knesset, contro il boicottaggio
http://www.rightsreporter.org/se-i-pale ... sraeliana/

3) La UE, come 70 anni fa, "marchia" i prodotti ebaici


Questo mi pare piu' grave e lo riproduco per esteso:

70 anni dopo Hitler arriva la Mogherini: la UE marchia i prodotti ebraici
http://www.rightsreporter.org/70-anni-d ... i-ebraici/

Con 525 voti a favore e 70 contrari il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che chiede la marchiatura dei prodotti ebraici provenienti dai territori contesi. Dopo 70 anni l’Europa dimentica l’orrore delle leggi razziali e torna a marchiare i “giudei” con grande gioia dei nazistelli del BDS e disappunto dei palestinesi che adesso temono di perdere migliaia di posti di lavoro.

La marchiatura dei prodotti ebraici provenienti dai territori contesi della Cisgiordania è una risoluzione fortemente voluta prima da Catherine Ashton e poi da Federica Mogherini, una risoluzione che ricalca perfettamente la linea nazista e antisemita del Movimento BDS, ben lontana dal fare gli interessi palestinesi come gli stessi palestinesi fanno notare. Ora tutte quelle aziende israeliane che lavorano in Cisgiordania faranno il possibile per trasferirsi, così come ha fatto la SodaStream, lasciando senza lavoro migliaia di palestinesi (solo con il trasferimento della SodaStream oltre 900 famiglie palestinesi hanno perso lo stipendio che le sosteneva). E la cosa incredibile è che questi nazistelli buffoni sostengono di farlo per il bene dei palestinesi. Ma di quali palestinesi? Di Abu Mazen, che non pensa certo ai palestinesi che perderanno il lavoro concentrato com’è nella costruzione della sua mega-villa da 13 milioni di dollari? Della dirigenza della ANP con i suoi conti milionari nelle banche svizzere? Forse la decisione del Parlamento Europeo gioverà agli interessi di tre o quattro palestinesi, ma di sicuro metterà sul lastrico migliaia di famiglie che perderanno ogni tipo sostentamento.

La verità, come dice il Ministero degli Esteri israeliano, è che siamo di fronte a una decisione che puzza fortemente di antisemitismo e di boicottaggio diretto contro Israele. Il bene dei palestinesi non c’entra nulla in questa decisione. E ha ragione Netanyahu quando afferma che «l’etichettatura dei prodotti israeliani è una decisione fortemente discriminatoria che ricorda da vicino un passato già vissuto in Europa». Quale sarà il prossimo passo? Quello di marchiare i negozi Kosher? Di disegnare una Stella di David con la scritta “Jude” sui muri delle attività ebraiche? No perché a questo punto ci si può aspettare di tutto da questi buffoni che siedono al Parlamento Europeo.

E che sia una decisione fortemente anti-israeliana lo dimostra il fatto che la UE si guarda bene dall’adottare gli stessi provvedimenti per situazioni ben più gravi di quella palestinese, come per esempio quella del Sahara Occidentale e del Nord di Cipro dove addirittura l’Unione Europea invece di boicottare conclude trattati di collaborazione commerciale con gli occupanti, quelli si occupanti nel vero senso della parola.

Oggi tutti gli odiatori del mondo faranno salti di gioia, l’Europa in un sol giorno è riuscita a fare un balzo all’indietro di 70 anni, ma temo che a gioire in Palestina non siano tanti, giusto quelli che non fanno nulla e campano della ricca elemosina europea. I palestinesi onesti, quelli che lavorano e che veramente vogliono vivere in pace da oggi malediranno i burocrati europei che con il loro ritorno alla discriminazione razziale li stanno condannando alla povertà.

Scritto da Antonio M. Suarez

[flaviomob]

Non sono territori contesi, sono territori occupati.

Non sono prodotti "ebraici", sono prodotti di fabbriche di uno stato laico. Molti ebrei sono contrari all'occupazione.

Che ci vadano di mezzo i lavoratori (tutti i lavoratori), quando si tratta di un boicottaggio è inevitabile. La vera notizia è che il boicottaggio si estende sempre più. Perfino il lontano comune di Reykjavik ha votato una mozione (socialdemocratica) di boicottaggio dei prodotti israeliani.