Sempre più giù
Russia, il rublo perde il 20% del suo valore in tre mesi: tremano le banche russe
La moneta con la peggiore performance negli ultimi tre mesi? Il rublo "firmato" Vladimir Putin. Nelle ultime dodici settimane ha perso oltre il 20% del suo valore di scambio rispetto al dollaro a causa della continua riduzione delle quotazioni del petrolio, sulla cui esportazione Mosca basa una grossa fetta economia. Il cambio con le altre monete forti viaggia su cifre senza precedenti (in negativo): un euro vale meno di 69 rubli, dopo aver toccato un minimo nelle scorse ore addirittura di 67,95. Nei confronti del dollaro il cambio, parimenti, non è favorevole per i russi: una banconota verde vale meno di 63 rubli.
Le cause - L'economia russa si è sempre basata, e continua a basarsi, sulle esportazioni di materie prime di cui l'area su cui sorge Mosca è ricca. Questo tipo (pressoché unico) di sostentamento, come spiega un approfondito articolo di Italia Oggi, espone i mercati russi a violente oscillazioni, incluse quelle monetarie. Altri fattori che hanno determinato questo crollo verticale del rublo sono stati la tempesta che si è abbattuta sulla Borsa cinese e le incertezze sui tempi di una stretta monetaria degli Stati Uniti. La situazione è critica anche per le imprese russe, che hanno un debito nei confronti degli stati esteri di 75 miliardi di dollari, da rimborsare entro la fine dell'anno.
La banca - La Borsa di Mosca ha cercato di porre un freno al vertiginoso crollo della sua moneta comprando in massa valute straniere per cifre da capogiro: circa 200 milioni di dollari ogni giorno. Dal mese di maggio la banca russa ha comprato 10 miliardi di dollari, portando il malloppo complessivo di valuta straniera conservato nella sua cassaforte a 361 miliardi. L'obiettivo sarebbe di arrivare a 500 miliardi, ovvero la cifra che Mosca conservava prima della crisi ucraina e del crollo del prezzo del petrolio. Ma pare non essere servito niente, per questo Putin ha deciso la sospensione di questa pratica. Perché una così grande dipendenza delle banche russe da quelle americane, rende di conseguenza vulnerabile e poco autonoma anche la politica di Putin. La politica della banca russa fino ad adesso ha determinato l'instabilità cronica e addirittura il crollo del valore della moneta nazionale. Il rublo deve avere un valore dignitoso nei confronti delle valute estere perché Putin possa fare la voce grossa sulle questioni che gli stanno a cuore.
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