L'ISLANDA RITIRA LA CANDIDATURA PER ENTRARE NELL'UE

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L'ISLANDA RITIRA LA SUA CANDIDATURA PER ENTRARE NELL'UE

Il ministro degli Esteri ha inviato una lettera alle Lettonia, presidente di turno, "Gli interessi dell'Islanda si servono meglio da fuori". Processo di adesione inizato nel 2010 poi interrotto da governo conservatore ed euroscettico -

Roma 13 marzo 2015 L'Islanda ha deciso di ritirare la sua candidature per entrare nell'Unione Europea. L'annuncio arriva dal ministro degli Esteri di Reykjavik Gunnar Bragi Sveinsson: in una lettera inviata alla Lettonia, (Paese che ha la presidenza di turno del Consiglio Ue) il governo di Reykjavik ha fatto sapere che non intende far ripartire i negoziati. "Gli interessi dell'Islanda sono serviti meglio fuori dall'Unione europea", ha spiegato l'esecutivo. Fra le ragioni che hanno spinto l'Islanda ad abbandonare il progetto ci sono le quote sulla pesca, uno dei pilastri dell'economia del paese.

L'Islanda aveva chiesto di entrare a fare parte dell'Ue nel 2010, sotto il governo socialdemocratico. Nel 2013 l'arrivo al potere dei due partiti euroscettici, aveva però cambiato le cose. A fine gennaio dello scorso anno le due formazioni conservatrici ed euroscettiche avevano raggiunto un accordo su un progetto di legge che chiedeva al governo di "ritirare la candidatura per una adesione all'Unione Europea". "Questo progetto di legge sarà di mia responsabilità- aveva detto il ministro degli Esteri Gunnar Bragi Sveinsson - Era stato il ministero degli Esteri a presentare la candidatura, è quindi naturale che sia io a presentare il progetto per ritirarlo". Pochi giorni dopo tale dichiarazione oltre 32mila islandesi avevano firmato una petizione che proponeva la tenuta di un referendum per proseguire i negoziati di adesione del loro Paese.

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