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Morire per delle vignette

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Morire per delle vignette

Messaggioda annalu il 07/01/2015, 22:01

Sono venuta ul foum a vedere se (e come) veniva commentata la strage a «Charlie Hebdo» nella quale sono state uccise 11 persone, ma proprio non mi aspettavo di trovare la notizia riportata nell'argomento "sorridere".
Riporto qui l'inizio del tuo post, di modo che chi vuole possa commentare l'accaduto in un "ambiente" più idoneo.
franz ha scritto:purtroppo succede.
http://www.corriere.it/foto-gallery/est ... 1a93.shtml


L'Uffington Post riporta in dettaglio la notizia, compreso il filmato con l'uccisione a sangue freddo del poliziotto ferito.

Non so trovare le parole per un commento. So solo che cose del genere dovevamo aspettarcele, ed ora è necessario l'impegno civile di tutti perché la necessità di proteggersi da simili attacchi non degeneri in xenofobia e razzismo.
Se questo dovesse accadere, credo che il terrorismo avrebbe vinto.

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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda franz il 07/01/2015, 22:07

annalu ha scritto:ora è necessario l'impegno civile di tutti perché la necessità di proteggersi da simili attacchi non degeneri in xenofobia e razzismo.

Ho ritenuto che il primo presidio dovesse essere fatto proprio dove le vignette noi le pubblichiamo liberamente.
Giusto poi he la riflessione si sviluppi altrove.
E questa sulla degnerazione razzista è la prima.
Un'altra è sul vantaggio, credo indubitabile, che Marie Le Pen avrà da questa strage.
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda pianogrande il 08/01/2015, 1:42

Amara e condivisibile la scelta di Franz.

Normalmente non guardo la rubrica "sorridere" e ringrazio Annalu di aver evidenziato l'argomento.

Come continuerà Charlie la sua battaglia (perché di questo si tratta)?
Ridendo di cosa?

Confesso di non conoscere questo giornale.

Per il momento, passo al ricordo del monologo di Dari Fo in "Mistero Buffo" su quanto i potenti odino la satira.

Qui non è stato offeso Dio (il quale, se si offende per tanto poco, non è poi sto essere immenso).
Sono stati offesi i potenti che dietro Dio si nascondono.
E questo è imperdonabile e merita la morte.

Perché non eliminare la rubrica "sorridere" e permettere di fare battute (magari battute originali e non raffiche di citazioni) in qualsiasi momento della discussione?

Gli abusi possono essere regolamentati e il buon gusto verrebbe determinato dalle reazioni dei forumisti.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda gabriele il 10/01/2015, 14:08

Io non mi dissocio
Karim Metref

Karim Metref, educatore e blogger che vive a Torino, ha scritto una lettera di risposta a questo articolo di Igiaba Scego.

Cara Igiaba,

in questi giorni saremo messi sotto torchio e le prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena. Gli xenofobi di tutta Europa vanno in brodo di giuggiole per la gioia e anche gli establishment europei che non hanno risposte da dare per la crisi saranno contenti di resuscitare il vecchio spauracchio per far rientrare le pecore spaventate nel recinto.

Da ogni parte ci viene chiesto di dissociarci, di scrivere che noi stiamo con Charlie, di condannare, di provare che siamo bravi immigrati, ben integrati, degni di vivere su questa terra di pace e di libertà.

Ebbene, anche se ovviamente condanno questo atto come condanno ogni violenza, non mi dissocio da niente. Non sono integrato e non chiedo scusa a nessuno. Io non ho ucciso nessuno e non c’entro niente con questa gente. Altrettanto non possono dire quelli che domani dichiareranno guerra a qualcuno in nome di questo crimine.

Tu dici: “Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l’ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto”.

Io con questa gente sono in guerra da trent’anni. Li affrontavo con i pugni all’epoca dell’università e con le parole e con le azioni da allora e fino a oggi. Sono trent’anni che li combatto e sono trent’anni che il sistema della Nato e i suoi alleati li sostengono regolarmente ogni dieci anni per fomentare una guerra di qua o di là.

Anche io sono afroeuropeo, sono originario di un paese a maggioranza musulmana ma non mi considero un musulmano: non sono praticante, non sono credente. Ma anche io non ci sto. Non ci sto con questi folli, non ci sto quando lo fanno a Parigi ma non ci sto nemmeno quando lo fanno a Tripoli, Malula o a Qaraqush.

Non sto con loro e non sto con chi li arma un giorno e poi li bombarda il giorno dopo. Non ci sto in questa storia nel suo insieme e non solo quando colpisce il cuore di questa Europa costruita su “valori di convivenza e pace”. Perché dico che questa Europa deve essere costruita su valori di pace e convivenza anche altrove, non solo internamente (ammesso che internamente lo sia).

Tu dici che questo non è islam. Io dico che anche questo è islam. L’islam è di tutti. Buoni o cattivi che siano. E come succede con ogni religione ognuno ne fa un po’ quello che vuole. La adatta alle proprie convinzioni, paure, speranze e interessi. Nelle prossime ore, i comunicati di moschee e centri islamici arriveranno in massa, non ti preoccupare. Tutti (o quasi) giustamente si dissoceranno da questo atto criminale. Qualche altro Abu Omar sparirà dalla circolazione per non creare imbarazzo a nessuno. La Lega e altri avvoltoi si ciberanno di questa storia per mesi, forse per anni. E noi ci faremo di nuovo piccoli piccoli, in attesa della fine della tempesta. Come stiamo facendo dopo questi attentati (forse) commessi da quella stessa rete che la Nato aveva creato per combattere una sua sporca guerra.

Loro creano mostri e poi, quando gli si rivoltano contro, noi dobbiamo chiedere scusa, dissociarci e farci piccoli. A me questo giochino non interessa più. Non chiedo scusa a nessuno e non mi dissocio da niente. Io devo pretendere delle scuse. Io devo chiedere a questi signori di dissociarsi, definitivamente, non ad alternanza, da questa gente: amici in Afghanistan e poi nemici, amici in Algeria e poi nemici, amici in Libia e poi… non ancora nemici lì ma nemici nel vicino Mali, amici in Siria poi ora metà amici e metà nemici… Io non ho più pazienza per questi macabri giochini. Mando allo stesso inferno sia questi mostri sia gli stregoni della Nato e dei paesi del Golfo che li hanno creati e li tengono in vita da decenni. Mando tutti all’inferno e vado a farmi una passeggiata in questa notte invernale che sa di primavera… Speriamo non araba.

Karim Metref è un educatore e blogger che vive a Torino.

http://www.internazionale.it/opinione/k ... i-dissocio
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda franz il 10/01/2015, 15:17

pianogrande ha scritto:Perché non eliminare la rubrica "sorridere" e permettere di fare battute (magari battute originali e non raffiche di citazioni) in qualsiasi momento della discussione?

Perché non eliminare i giornali satirici, o le rubriche satiriche o le pagine satiriche?
Perché, su scientific american, non eliminare la rubrica dei giochi matematici?
In fondo se ne puo' parlare ovunque.

Io credo che sia una sorta di necessità di ordine.
il cibo lo mettiamo nella credenza, le posate nei cassetti, le scope nei ripostigli, le scarpe nelle scarpiere.
Mettiamo certe cose in certi luoghi per ritrovarle tutte assieme. Per non mischiare le cose.
Questo lo scopo della rubrica sorridere.

Altra cosa, nel merito delle matite e dei siamo tutti Charlie.
Ricordate la meschina figura che fece quello scienziato Esa, quello responsabile del progetto Rosetta?
Era apparso in conferenza stampa con una camicia "non politicamente corretta", con tante pinup disegnate.
Furore icoconoclasta delle femministe inferocite! Critiche a non finire e lui che è costretto a scusarsi. :(

Ebbene ci scommetto non so cosa che quelle femministe oggi sventolano tutte la bandiera (la matita) della libertà di espressione. Oggi sono tutte "Charlie" ma dovemmo anche essere anche tutti "Matt Taylor".

http://www.corriere.it/foto-gallery/sci ... 5f3d.shtml
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Prodi da Parigi: “occorre subito un’azione comune"

Messaggioda annalu il 12/01/2015, 20:59

Romano Prodi ...
E le posizioni molto responsabili, espresse per esempio dal presidente egiziano al-Sisi, mi sembrano molto interessanti per reimpostare la lotta al terrore. Non basta avere soltanto, tra gli Stati, una emozione comune e una posizione comune. Occorre subito anche un’azione comune”.


Immagino si riferisca a questo: viewtopic.php?f=6&t=7598&p=74889#p74889

Molto responsabili e molto nette.
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda Ema70 il 20/01/2015, 15:57

è difficile dare un messaggio intelligente in questo momento: quello che é successo é davvero drammatico....logicamente si capisce benissimo qual´é l´intenzione dei terrorismo ovvero di indebolire i paese tolleranti per attirare a se un gran numero di musulmani e trasformarli in estremisti...per poi poter il prima possibile ripristinare una religione di stato fondamentalista.
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda Robyn il 20/01/2015, 16:16

La religione mussulmana è una religione come le altre che ha dei punti in comune e dei punti di differenza,come tutte le religioni ,il problema è l'interpretazione che ne fanno gli estremisti e lo scarso sostegno all'islam moderato da parte dell'occidente.L'Imam ha detto conquisteremo Roma e nei confronti di questo Iman andrebbe emesso un'ordine di cattura internazionale da parte degli organismi internazionali.Figuriamoci se noi in Europa abbiamo paura di quattro esaltati
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda flaviomob il 20/01/2015, 16:26

Terroristi e fondamentalisti stanno da entrambe le parti e si fomentano a vicenda. La religione c'entra poco o nulla.

I fondamentalisti occidentali della guerra giusta, con stragi annesse, dei colpi di stato contro i regimi "antipatici" (spesso laici), delle torture illegali all'estero, delle lobby delle armi e del petrolio hanno fatto danni talmente diffusi e profondi da far precipitare milioni di persone in un nuovo sanguinario medioevo ed è chiaro che quando società che tentavano, libere dal colonialismo, di evolvere faticosamente in autonomia vengono rigettate nella polvere emergono nuovi mostri e nuove regressioni.
Medico, cura te stesso.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Morire per delle vignette

Messaggioda flaviomob il 25/01/2015, 18:34

Stefano Gatto, sempre profondo:

...
Il recente rapporto del Senato Usa ha messo in evidenza non solo che gli Usa hanno fatto uso della tortura, che è vietata dal diritto internazionale in ogni circostanza, ma anche che il suo uso non ha dato nessun risultato significativo nella lotta contro il terrorismo (Jack Bauer e il suo 24 sono solo fiction). Non solo quell’approccio testardo non ha dato risultati, ma ha trasmesso il messaggio che Occidente non è sempre moralmente superiore ai radicali portatori di morte: questa è la lettura dominante che si dà nel mondo islamico, questa è un’asimmetria che se non corretta continuerà a ampliare la breccia: in Occidente si tende a considerare l’Islam tutto come un monolito univoco (e negativo), mentre Occidente è una vittima pacifica. Nel mondo islamico, si nota che le truppe occidentali hanno invaso paesi islamici, non hanno migliorato la situazione delle popolazioni locali né fatto emergere governanti migliori, che il 95% delle vittime del terrorismo integralista sono mussulmani e che per un massacro a Parigi se ne producono diversi ogni giorno nei paesi islamici, che l’opinione occidentale considera “fatti loro”.
...
http://www.glistatigenerali.com/questio ... erroristi/


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