flaviomob ha scritto:L'insicurezza sociale porta la gente a non spendere. Anche chi ha 80 euro al mese in più se li tiene stretti se si aspetta che aumentino bollette e tasse o se ha dei debiti da saldare. Tanto più se hai un lavoro precario.
Benvenuto Flavio nel concetto, piu' volte vituperato, delle "aspettative razionali".
http://it.wikipedia.org/wiki/Aspettative_razionaliC'è del vero in quello che dici tuttavia c'è anche il rovescio della medaglia: troppa sicurezza sociale potrebbe portare la gente ad adagiarsi, perdendo quello stimolo costante che serve per rimboccarsi le maniche, ingegnarsi, trovare soluzioni, innovare, creare ricchezza. Occorre trovare una giusta via di mezzo. La cosa stana dell'Italia è che noi abbiamo una spesa di welfare tutto sommato nella media europea (che pero' è una media elevata) ma tutta sbilanciata verso la previdenza e pochissimo verso la sicurezza sociale (sussidi di disoccupatione, assistenza socliale, invalidità, politiche della casa).
Comunque le aspettative sul futuro sono importanti. Visto che tutte le disposizioni in tema di aiuto sociale, fisco, contributi, licenziamenti dipendono dal governo e dalla maggioranza, visto che gli italiani sanno che non c'è nulla di piu' aleatorio di un governo, mi pare chiaro che in momenti di crisi si dubiti non solo delle prospettive economiche ma anche dela costanza dell'azione di governo, sottoposto a pressioni, critiche, rimpasti, mozioni di sfiducia. La stessa struttura politoco-istituzionale italiana implica insicurezza costante.
In USA a parte la possibilità di impeachment, il governo è stabilmente nelle mani di un Presidente, che pero' dopo due mandati dovrà cambiare.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)