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Kobane

MessaggioInviato: 23/12/2014, 1:12
da pianogrande
Il popolo curdo esiste e resiste.

http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... 103321956/

Diciamo la verità.

Ce li stavamo dimenticando?

Re: Kobane

MessaggioInviato: 23/12/2014, 21:20
da mauri
no
dicamocelo quei comunistacci di kurdi sono molto più democratici di noi, voglio vedere se noi facciamo lo stesso nei confronti di altre religioni
ciao mauri

http://www.lastampa.it/2014/12/23/ester ... agina.html
Iraq, in Kurdistan Natale giorno festivo per solidarietà ai cristiani
Il governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno ha proclamato il 25 dicembre giorno festivo per esprimere in maniera pubblica la solidarietà delle istituzioni e di tutta la società verso i cristiani, in occasione della festività del Natale. Quel giorno - riferisce l'agenzia vaticana Fides - tutti i dipendenti delle istituzioni pubbliche della regione, comprese le scuole osserveranno un giorno di riposo. Il portavoce ufficiale del governo, Sven Dzia, ha pubblicato sul sito del governo regionale un messaggio di felicitazioni rivolto «a tutti i fratelli cristiani del Kurdistan, dell'Iraq e di tutto il mondo» augurando un anno di pace, sicurezza e stabilità.

Re: Kobane

MessaggioInviato: 24/12/2014, 1:26
da flaviomob
Esistono e resistono, ma la Turchia, alleata NATO, è alleata per davvero o fa il doppio gioco con la Siria?

Re: Kobane

MessaggioInviato: 24/12/2014, 2:48
da pianogrande
La Turchia non vuole appoggiare i curdi per paura delle loro rivendicazioni autonomiste.

Questa è, per loro, una priorità che viene prima della NATO e di qualsiasi altro impegno internazionale.

Non si rendono conto che i curdi stanno difendendo anche loro.
Stanno difendendo anche noi dimostrando al mondo che l'ISIS è un bluff.
Una crudelissima bolla di sapone mediatica che viene tenuta a bada da poche migliaia di persone armate, praticamente, solo di armi leggere e orgoglio della propria comunità.

Non è solo la Turchia.
E' tutto l'occidente che si sta defilando.

Tutto questo mi fa venire in mente la patetica marcia su Roma quando si permise a quattro mentecatti armati di ombrelli di mettere in ginocchio il paese.