da franz il 11/11/2014, 15:47
Possono fregarmi una volta ma se vado in un negozio tutti i giorni il commerciante sa che non puo' fregarmi all'infinito.
Quindi anche le frodi sono filtrate dal mercato assai piu' efficacemente che dallo stato, che se ne accorge sempre molto dopo.
Ammesso e concesso che nel mercato ci sono anche le "sole", esse rappresentano una percentuale minima.
Ma nella poliitca i falsi, le promesse, le contraffazioni, i venditori di illusioni rappresentano putroppo una fetta maggioritaria, anzi le regola.
A proposito delle quali, invito i solito a non fare i furbi.
Non ho detto che non ci debbano essere regole.
Ci devono essere, altrimenti non c'è mercato.
Quindi inutile mettemi in bocca concetti che non mi appartengono.
Ripeto (sono costretto, dato che non c'è peggior sordo che chi non vuol sentire) che se la politica è cosi' brava a imporre regole al mercato (obbligo garanzia di qualità, diritto al ripensamento ed a rimborso) come mai non ha impostato leggi simili anche per se stessa, per le scelte che i cittadini fanno?
Voto Caio ma senza vincolo di mandato, puo' sparare tutte le promesse che vuole per essere eletto ma per 4 o 5 anni non sarà tenuto a rispettarle e pagherà (forse) solo con al momento della rielezione. E molto probabilmente se la caverà con altre promesse. Paghiamo sempre più tasse senza garanzia della qualità dei servizi ricevuti in cambio (che in effetti sono scadenti) e se non siamo soddisfatti non siamo rimborsati.
A me, caro pianogrande, pare che la vera dittatura non sia quella del mercato (come hai sostenuto) ma quella della politica, almeno in Italia.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)