Israele ha i vincoli di uno stato di stampo occidentale e democratico. Può "esagerare" con i morti, ma non compiere un vero e proprio genocidio, altrimenti verrebbe estromesso dalla comunità (occidentale) cui per cultura e mentalità appartiene. Del resto anche negli USA gli episodi di Al Grahib e Guantanamo avevano destato sdegno nell'opinione pubblica.
Peraltro nella storia occidentale, a turno, quasi tutti gli stati hanno fomentato lunghe guerre perché pensavano di avvantaggiarsene. La definizione di "guerrafondai" a turno si potrebbe applicare, sempre in contesti storici diversi, a Germania, Italia, USA, GB, Francia etc. Israele è semplicemente "l'ultimo arrivato".
Hamas dal canto suo, in confronto, ha armamenti ridicoli e nessuna possibilità di vittoria. Ma è in grado, come Israele, di innescare una spirale dell'odio che favorisce in entrambi gli stati le ali estreme. Ma i giovani israeliani sono sicuro che saranno migliori della generazione che li precede e capiranno questo meccanismo banale.