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Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 01/07/2014, 10:36

l’orrore e la logica di guerra
di ANTONIO FERRARI

Il Medio Oriente in fiamme rischia ora di diventare un inferno. La scoperta che i tre ragazzi israeliani scomparsi sono stati ammazzati con ferocia, probabilmente poco dopo essere stati rapiti, provocherà, anzi sta già provocando una tragica svolta.

Trattenere Israele da una spietata rappresaglia sarà davvero difficile, se non impossibile. E forse per la prima volta da decenni può accadere l’irreparabile. Nel passato, un focolaio di tensione, un conflitto o una guerra regionale azzerava, quantomeno metteva la sordina alle altre crisi dell’area.

Adesso no. Da questo momento non c’è un solo Paese del Medio Oriente che possa ritenersi immune dal contagio della violenza. La feroce esecuzione dei tre giovanissimi ragazzi ebrei, che studiavano in un insediamento vicino a Hebron, può provocare un vero collasso.

Ha ragione chi ritiene che il triplice sequestro e il triplice assassinio sia stato compiuto non soltanto dai nemici della pace, ma da qualcuno che voleva far saltare l’accordo di governo inter-palestinese fra i laici dell’Anp e i fondamentalisti di Hamas. Tuttavia, invece di accusare Israele di aver organizzato una spietata provocazione, accusa che pare decisamente impropria, bisognerebbe domandarsi qual è il ruolo che hanno avuto nella vicenda gruppi o gruppuscoli assai più oltranzisti di Hamas.

È probabile che questa nuova tragedia sia legata alla brutale sfida che i nipotini di Al Qaeda, che la stessa Al Qaeda non riconosce considerandoli «troppo feroci e disumani», stanno portando in tutto il Medio Oriente: dalla martoriata Siria, sconvolta dalla guerra civile, dal Libano, dai sottoscala del fanatismo palestinese e dall’Iraq.

Soprattutto dall’Iraq, che i fanatici dell’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) stanno già trasformando in un califfato. Anzi, nei tanti califfati già proclamati in tutte le regioni del Paese strappate al controllo del potere centrale. In poche settimane, la storia sembra costretta a piangere. È stato distrutto quel che avevano costruito, all’inizio del secolo scorso, i due mediatori, l’inglese Sykes e il francese Picot, spartendosi con freddo cinismo coloniale le spoglie mediorientali dell’impero ottomano in disfacimento.

L’unico passo di oggi, che pareva caricarsi di speranza, e cioè l’accordo inter-palestinese tra i laici e un movimento Hamas che pare diventato più realista di tutti i fanatici che lo contestano, rischia insomma di finire in macerie ancor prima di diventare davvero esecutivo.

È chiaro che tutto questo favorisce anche l’estrema destra israeliana, che sostiene e condiziona il governo di Benjamin Netanyahu, con il rischio di disegnare un ardito schema di opposti estremismi. È chiaro che Netanyahu reagirà duramente all’assassinio dei tre giovanissimi ragazzi ebrei. Non sarà quindi una reazione ponderata, se ben conosciamo l’asprezza, seppur ammantata di astuzia politica, del primo ministro. Il rischio è che, invece di colpire i veri responsabili, si colpisca ancora una volta, indiscriminatamente, la popolazione civile palestinese di Gaza. Magari proprio coloro che sono stanchi di Hamas, degli estremisti islamici più feroci, e vorrebbero solo vivere in pace.
1 luglio 2014 | 09:34

http://www.corriere.it/esteri/14_luglio ... 659d.shtml
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 01/07/2014, 11:06

Per quanto riguarda l'ultimo paragrafo dell'articolo, pare che chi voglia vivere in pace, con l'ozione "due stati" sia una minoranza.
Una netta maggioranza dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza risulta contraria alla soluzione a due Stati per porre fine al conflitto con Israele. È quanto emerge da un’indagine condotta a metà giugno nei territori palestinesi da una società di sondaggi palestinese per conto del Washington Institute for Near East Policy. Secondo i dati diffusi mercoledì, il 60% dei palestinesi intervistati (il 55% in Cisgiordania, il 68% a Gaza) rifiuta definitivamente di accettare l’esistenza di Israele esortando piuttosto i propri dirigenti “ad adoperarsi per rivendicare tutta la Palestina storica, dal fiume al mare”, mentre meno del 30% (31% in Cisgiordania, 22% a Gaza) desidera “porre fine all’occupazione di Cisgiordania e Gaza con una soluzione a due stati”. Due terzi degli intervistati afferma che una soluzione a due stati sarebbe “parte di un programma per tappe volto a liberare successivamente tutta la Palestina storica” e che “la resistenza (lotta armata) deve continuare fino a quando tutta la Palestina storica sarà liberata” (con la cancellazione di Israele). Allo stesso tempo, l’80% dei palestinesi si dice “sicuramente” o “probabilmente” a favore di maggiori opportunità di lavoro in Israele per i palestinesi, e la maggioranza vorrebbe che le aziende israeliane offrissero nuovi posti di lavoro per i palestinesi in Cisgiordania e Gaza. Inoltre, il 70% dei residenti nella striscia di Gaza si dice favorevole a che Hamas “mantenga il cessate il fuoco con l’esercito israeliano”. I ricercatori dell’Istituto ne concludono che “la politica Usa dovrebbe considerare seriamente di abbandonare per ora ogni speranza in un accordo di pace permanente israelo-palestinese, concentrandosi piuttosto su misure immediate atte a ridurre le tensioni e migliorare le condizioni sul terreno”.

Lo studio (in contrasto con sondaggi simili fatti mi pare nel 2007) è riportato dal jerusalem post ma nulla dice sull'orentamento dei cittadini di Istaele sulla stessa soluzione.
Ma se quel sondaggio è corretto, i nemici dell'accordo sono parecchi. Ed un una regione piena di benzina ci vuole poco (una scintilla) per far scoppiare l'incendio.
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda flaviomob il 01/07/2014, 15:32

CI sono stati millequattrocento minori palestinesi morti a causa di azioni militari o poliziesche israeliane, negli ultimi dieci anni.


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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 01/07/2014, 16:41

Ogni morto è di troppo ma rispetto ai centomila morti dell'iraq o della siria (in meno di 10 anni) direi che secondo alcuni la palestina è realivamente tranquilla rispetto a quello che succede nei paesi vicini. Poi è chiaro che se qualcuno insegna ai bambini palestinesi a tirar sassi e granate fin da piccoli, è facile che ci scappi il morto. In quella regione i bambini vengono "usati" e se ricordi si cono anche i bambini soldato e kamikaze. Un fenomeno non solo palestinese, come è noto.

Non mi risultano comunque bambini palestinesi rapiti e sgozzati 15 minuti dopo. Ovvio che ci sono differenze qualitative e quantitative ma che sono riassumibili in una frase: se i palestinesi potessero fare agli israeliani quello che vogliono, avendo la potenza militare che ha Israele, Isralele non ci sarebbe piu'. Gli israeliani hanno quella potenza ma i palestinesi ci sono ancora. La differenza è che gli Israleiani potrebbero ma non lo fanno, i palestinesi vorrebbero ma non possono.
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda pianogrande il 02/07/2014, 1:41

Il popolo (israeliano e palestinese tanto per non avere equivoci) è carne da macello.
Le vere indagini dovrebbero essere dirette ai giochi di potere che ci sono dietro questi eccidi.
Chi può fare indagini del genere?
Qualche giornalista?
Qualche potere politico?

Contro chi indirizzare le rappresaglie?
Vedere sopra.

Probabilmente andrebbero indirizzate in luoghi piuttosto lontani dal medio oriente.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda flaviomob il 02/07/2014, 14:09

Israele fa quello che può, sul piano poliziesco - militare, ed anche quello che non può (bombe al fosforo, distruzione arbitraria di abitazioni con civili all'interno. Tra le altre, numerose condanne ONU di Israele ricordiamo quella per crimini di guerra (16 ottobre 2009) e quella per gli insediamenti nelle "colonie".

In questi pochissimi giorni sono stati uccisi già sei palestinesi (di cui un giovane sedicenne rapito e ucciso), senza un processo, uno straccio di prova di colpevolezza o perlomeno di un nesso causa-effetto rispetto al rapimento (poi culminato in omicidio) dei tre ragazzi israeliani. Gaza è bombardata. 500 palestinesi rapiti ed imprigionati.

Però la notizia dei media qual è? Tre israeliani sono stati uccisi. Tutto il resto passa sotto silenzio.


***

Mohamed Hussein Abu Khdeir aveva 17 anni e viveva nel campo profughi palestinese di Shuafat. Questa mattina tre coloni (così sembrerebbe dalle prime ricostruzioni) lo hanno fatto salire su un'auto nera mentre stava per entrare in moschea per la preghiera. Il suo corpo è stato ritrovato in un bosco di Gerusalemme Est. Completamente bruciato. (cit Valerio Evangelista)


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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 02/07/2014, 17:37

flaviomob ha scritto:In questi pochissimi giorni sono stati uccisi già sei palestinesi (di cui un giovane sedicenne rapito e ucciso),

Per quanto riguarda questo caso c'è la condanna netta di Netanyahu mentre per i tre seminaristi si attende ancora la condanna di Hamas (mentre c'è stata quella di OLP).
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... i/1046678/
Per quanto riguarda gli altri palestinesi uccisi non ho una casistica completa e precisa ma ho letto che uno è stato ucciso mentre lanciava una granata. Non mi pare una vittima innocente. Chiaramente ogni morto è un dramma ma sono abbastanza d'accordo con pianogrande. Molti morti sono manovrati, come marionette con i fili. Solo che io non andrei lonano, con spectre e poteri forti. i manovratori sono molto vcini ed i fili "mentali e ideologci" sono sottili e resistenti allo stesso modo.
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 15/07/2014, 16:12

Puo' avere anche ragione chi sostiene che in quella regione tutti hanno torto marcio ma anche qualche ragione.

http://www.lungoibordi.it/gaza-israele- ... tti-torto/
Leggetelo tutto, ci sono tanti spunti di riflessione (e grazie a due amici su facebook che me lo hanno segnalato).

Tuttavia parlare di torti e di ragioni implica che "ragione" sia un termine il cui significato sia comprensibile e forse anche condiviso. Avere ragione, in una disputa giuridica, ma anche la ragione che si ottiene ragionando.
"La ragione, in filosofia, è la facoltà per mezzo della quale si esercita il pensiero, soprattutto quello rivolto ad argomenti astratti".

Ma siamo sicuro che da quelle parti si ragioni con la stessa logica e metrica?

Qui leggo che:
Gaza, la tregua non regge nemmeno sei ore. Riprendono i raid israeliani

In mattinata il governo di Tel Aviv aveva approvato la proposta egiziana di cessate il fuoco, rifiutata invece da Hamas che ha lanciato 47 razzi verso il territorio dello Stato ebraico

http://www.repubblica.it/esteri/2014/07 ... ref=HREA-1

Una tregua (per giunta unilaterale) è tutto sommato un atto coraggioso e ragionevole. Ma se il contendente ritiene che accettare la tregua sia atto di resa e per questo non accetta, non esiste piano comune di dialogo e quindi non esiste ragione e torto, in senso politico.
Esiste solo l'uso della forza, tipico delle guerre, dei conflitti armati, che è la prosecuzione della politica tramite le armi.

Qui allora non importa chi "ha ragione" ma chi è oggettivamente piu' forte.
E nel volerlo dimostrare entrambi non esitano a mostrarsi risoluti e spietati.
In questa "logica" non valgono gli abituali concetti di ragione e torto e non serve alcuna bilancia, di precisione o grossolana.
I concetti di ragione e torto però si sono fatti vedere per 6 brevi ore, quando si è visto chi è capace di accettare un'ipotesi di tregua, proposta da un paese terzo (Egitto) e chi è incapace di seguire ed adottare quella logica, quella ragione.

Qualcuno aveva detto che Israele si doveva fermare. Lo ha fatto ed abbiamo visto a cosa è servito.
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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda flaviomob il 16/07/2014, 0:22

Una tregua dopo aver iniziato gli attacchi per vendetta.
Una tregua quando si è sottratta la terra, l'acqua, la dignità ad un popolo.

In Europa ci sono state numerose e truculente guerre, tanto per fare un esempio, tra Francia e Germania.
Sarebbe possibile pensare ad una "tregua" stabile se una di queste due nazioni occupasse l'80% del territorio dell'altra e ogni tot anni compisse raid militari causando centinaia di morti? O quando una delle due umiliasse l'altra (come avvenne dopo la I guerra mondiale, portando la Germania al collasso fino all'ascesa - per reazione - della follia nazista)?


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Re: Medio oriente: l’orrore e la logica di guerra

Messaggioda franz il 16/07/2014, 7:53

Tecnicamente parlando l'unico territorio che Israele occupa militarmente sono le alture del Golan, in mancanza di un accordo con la Siria. La Palestina è già stata resa nel 1993 all'autorità palestinese ed il sinai è stato reso all'egitto. Israele si è ritirato anche da Gaza. C'è il problema delle colonie, ovviamente, ma quelle saranno abbandonate se e quando ci sarà un accordoglobale di pace, come sono state chiuse quelle a Gaza. Il problema è che Olp ha accettato e frirmato gli accordi di Oslo, riconoscnedo Israele mentre Hamas no, quindi continua gli attacchi terroristici e lo stato di guerra.

http://it.wikipedia.org/wiki/Accordi_di_Oslo
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