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Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda franz il 01/03/2014, 18:08

Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Obama avverte Mosca: «Intervento militare avrebbe un costo». Kiev: «Altri 6000 soldati russi sul nostro territorio»

La Camera Alta, il Consiglio della Federazione russa, ha approvato all’unanimità la richiesta di intervento armato in Ucraina avanzata dal presidente Vladimir Putin. Chiedendo a Putin di richiamare in patria l’ambasciatore russo negli Stati Uniti. L’annuncio è arrivato poche ore dopo che il neo-primo ministro del governo autonomo filo-russo in Crimea, Sergiy Aksyonov, aveva esortato Mosca a intervenire per aiutare a «ristabilire la calma e la pace» sulla penisola. Immediata la reazione del presidente ad interim dell’Ucraina, Oleksander Turchinov, che ha convocato una riunione d’emergenza dei vertici della sicurezza dello Stato. Uno dei leader della vittoriosa rivolta ucraina, Vitali Klitschko, ha chiesto al Parlamento di mobilitare l’esercito. Su richiesta della Gran Bretagna, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà una riunione straordinaria sui drammatici sviluppi della crisi ucraina alle 14 di New York, le 20 in Italia.

LE REAZIONI DI USA E UE - Immediata la reazione deli Stati Uniti: «Stiamo monitorando da vicino la situazione - hanno fatto sapere dalla Casa Bianca - consultandoci con nostri partner, e considerando i costi potenziali, le conseguenze di cui il presidente Obama ha parlato ieri». Il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz: «L’integrità territoriale dell’Ucraina va rispettata. Dobbiamo dire al Governo russo che non accetteremo violenze. Deve essere garantita l’autodeterminazione dell’Ucraina». Un Consiglio dei ministri degli Esteri Ue straordinario potrebbe essere convocato già per lunedì prossimo per affrontare la questione Ucraina.

LA REAZIONE DI KIEV - Subito dopo il via libera del Senato russo all’intervento militare nell’ex repubblica sovietivica, uno dei leader della protesta ucraina, Klitschko, ha detto: «Il Parlamento deve chiedere al comandante in capo dell’esercito di dichiarare la mobilitazione nazionale, dopo l’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina». Con un decreto del premier ad interim, Arseniy Yatsenyuk, Kiev ha definito «inaccettabile» la presenza di soldati russi nel centro delle città dell’Ucraina». Sollecitando Mosca a cessare ogni operazione militare. Kiev, ha aggiunto il premier, non cederà alle «provocazioni». Il ministro della Difesa ucraino, Igor Tenyukhe ha aggiunto che Mosca, oltre ad aver portato il contingente russo in Crimea ad un totale di «6.000 soldati... ha spostato dalle loro basi abituali 30 blindati»

OBAMA AVVERTE MOSCA - Barack Obama ha detto che gli Stati Uniti sono «profondamente preoccupati dalle informazioni di movimenti di militari della Federazione Russa in Ucraina». Spiegando che un intervento armato da parte di Mosca «sarebbe profondamente destabilizzante per l’Ucraina e potenzialmente pericoloso» e, «sarebbe una chiara violazione dell’impegno russo al rispetto dell’indipendenza, della sovranità e delle frontiere dell’Ucraina, delle leggi internazionali». E soprattutto: avrebbe «un costo».

IL REFERENDUM - Intanto il referendum sullo status della Crimea all’interno dell’Ucraina, come annunciato da Aksyonov, è stato anticipato dal 25 maggio al 30 marzo. La Crimea è già un repubblica autonoma, ma all’interno dello Stato ucraino. La penisola, che si protende nel Mar Nero, già territorio russo, venne donata nel 1954 da Nikita Kruschev a Kiev, quando l’Ucraina era una delle repubbliche sovietiche.
01 marzo 2014
http://www.corriere.it/esteri/14_marzo_ ... 5437.shtml
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda pianogrande il 01/03/2014, 19:33

Forse con un po' di opportunismo e perfino con un po' di ipocrisia, mi auguro che tutto si risolva nel ritorno della Crimea alla "Madre Russia". Cosa che ormai vedo come inevitabile.
Non voglio pensare che si possa creare una situazione come quella dei missili a Cuba.
Stalin continua a far danni.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda flaviomob il 01/03/2014, 23:22

QUANDO L’ORSO RUSSO ALZA UNA ZAMPA

L’aspetto più sconfortante della crisi ucraina è che tutto si svolge al contrario. Soprattutto da un punto di vista: oggi tutti parlano alla Russia (Nato, Usa, Unione Europea…) mentre ieri, quando sarebbe stato utile farlo, nessuno apriva bocca.



Soldati russi in Crimea.
Anzi, era considerata ininfluente la più banale delle verità: se un Paese confina con un altro per 1.560 chilometri e da quello dipende per l’energia e per circa un quarto delle attività commerciali, è meglio che il primo non snobbi il secondo. Soprattutto se uno è l’Ucraina e l’altro la Russia, legate da una ragnatela di rapporti etnici, storici e culturali anche più fitti e intricati di quelli economici.

Adesso l’orso russo ha mosso una zampa e le cancellerie fibrillano, dopo aver dato una straordinaria prova di dilettantismo politico e di cinismo. Del primo abbiamo detto. Il cinismo si rivela in queste ore. Gli Usa hanno fomentato la piazza, senza badare alle conseguenze: il comizio pubblico di John McCain con il leader degli ultrà di destra del partito Svoboda ha certificato che il vero interesse della Casa Bianca non era liberare gli ucraini ma colpire il Cremlino. Ora che l’Ucraina avrebbe bisogno di assistenza e appoggio in solido, dov’è finito Obama?

Col cerino acceso in mano sono rimasti i pasticcioni dell’Unione Europea, gli stessi che avevano traccheggiato per dodici anni con il Trattato di associazione per poi gridare allo scandalo di fronte al gran rifiuto di Yanukovich. Ora l’Ucraina ha “le casse vuote”, come ha detto il premier ad interim Yatsenjuk, e si aspetta che qualcuno degli amici di Maidan tappi la falla. La Ue non ha né i soldi né l’energia per farlo, ma chi avrà il coraggio di dirlo agli ucraini? Chi dirà loro che, in fondo, l’unica offerta su piazza era proprio quella russa dei 15 miliardi di euro pronta cassa più 30% di sconto su gas e petrolio?

La Russia non ha certo fatto di meglio, anzi. Anche solo aver pensato che gli ucraini potessero sopportare in eterno un regime inefficiente e corrotto come quello della famiglia Yanukovich dimostra che cinismo e scarso senso della realtà abbondano anche al Cremlino. Ora, però, a dispetto dei passati errori di Putin, l’inerzia della crisi scivola a favore di Mosca.

Come può la piazza di Kiev, che ha rovesciato un regime e rivoltato un Parlamento con le proteste e le molotov, dire che non si può occupare il Parlamento di Sinferopoli, capitale della Crimea? Come può un premier provvisorio, votato all’unanimità da un Parlamento che prima ha dovuto chiedere l’approvazione della piazza ma che intanto ha deciso l’eliminazione dello studio del russo, garantire alcunché alla minoranza russofona, pari a un quarto della popolazione?

Facciamo un’ipotesi: la Crimea, che fino a sessant’anni fa era territorio russo e fu regalata all’Ucraina dall’ucraino Khruscev, decide di tornare a essere Russia. L’esercito ucraino sarebbe pronto a trattenerla con la forza? E se la Russia appoggiasse i separatisti contro il governo di Kiev, la Nato che farebbe? Interverrebbe? E’ questo il grande pasticcio in cui siamo andati a infilarci, nella solita pretesa che storia, economia, geografia e cultura contino meno di qualche slogan.

Pubblicato su Avvenire del 28 febbraio 2014

* * * * * * *
Gli scontri a Kiev e la battaglia per l’Ucraina, nel contesto

a cura di Niccolò Locatelli e Alberto de Sanctis

Il fronte filo-russo e la variegata opposizione combattono per il futuro del paese. Questa crisi ha effetti internazionali importanti, soprattutto (ma non solo) su Russia e Unione Europea. Le migliori analisi di Limes sull'argomento.
[Ultimo aggiornamento: 1/3/2014]

Da oltre due mesi, l'Ucraina è spaccata tra i sostenitori dell'ormai ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich e una variegata opposizione (in cui ci sono tanto gli europeisti quanto i nazionalisti) che si riunisce in piazza Indipendenza (Maidan Nezhaleznosti), nel centro di Kiev, e nelle altre città del paese. Le manifestazioni di protesta, più volte degenerate in violenti scontri con la polizia, hanno fatto decine di morti.

L'accordo che era stato raggiunto il 21 febbraio per risolvere la crisi non è stato rispettato. Yanukovich è stato rimosso da un voto del parlamento (tecnicamente privo di validità giuridica), è ufficialmente ricercato "per omicidio di massa di cittadini pacifici" ed è andato in Russia, ma si considera ancora il presidente dell'Ucraina. Il capo di Stato ad interim è Olexander Turchynov; il nuovo premier è Arseni Iazeniuk. Entrambi provengono da Unione Pan-Ucraina Patria, il partito dell'ex premier Yulia Tymoshenko, liberata il 22 febbraio.

Particolarmente tesa è la situazione in Crimea, repubblica autonoma la cui popolazione è in maggioranza russa. Nella capitale Sinferopoli è stato occupato il parlamento e rovesciato il governo. Per le strade, sostenitori del nuovo governo ucraino hanno fronteggiato gruppi di filo-russi. Mentre uomini armati non identificati ma riconducibili alla Russia presidiavano gli aeroporti della repubblica, venerdì 28 febbraio il nuovo premier filo-russo della Crimea Sergiy Aksyonov ha ufficialmente richiesto l'aiuto di Putin "per riportare la pace e la calma". Per il 30 marzo è previsto un referendum sull'aumento dell'autonomia.

Si sono divisi anche i tartari, minoranza etnica nella penisola: il Mejlis dei tartari di Crimea (l'assemblea rappresentativa del gruppo etnico) si è espresso in favore delle nuove autorità centrali temendo che il destino della Crimea possa essere separato da quello dell'Ucraina. La maggioranza dei tartari preferisce dichiararsi apolitica o supportare il diritto della regione all'autodeterminazione.

Giorni prima, il Cremlino aveva ordinato una serie di esercitazioni militari nel Distretto militare occidentale che hanno coinvolto circa 150 mila uomini delle Forze di difesa terrestri e aeree, dei reparti corazzati e delle flotte del Nord e Mar Baltico. Si è trattato dell'esercitazione più grande degli ultimi anni, che è arrivata a lambire il confine con l'Ucraina. L'aviazione militare è stata messa in stato di massima allerta.

A Kiev il ministro degli Interni ad interim Arsen Avakov ha annunciato lo scioglimento della Berkut, i reparti di polizia antisommossa responsabili di parte delle violenze nei giorni della protesta, mentre il governo ucraino ha accusato la Russia di "invasione armata" per aver occupato tramite militari privi di segni distintivi gli aeroporti di Sinferopoli e Sebastopoli.

La partita per il futuro dell'Ucraina coinvolge anche protagonisti internazionali - la Russia, l'Unione Europea, financo il Vaticano - e si presta a diverse chiavi di lettura.

Protagonisti nazionali

Per rintracciare le origini della faglia politica e culturale che sta lacerando l'Ucraina è utile fare un salto indietro nel tempo agli episodi che hanno portato alla separazione tra l'elemento nazionale ucraino e quello russo. Oggi, secondo gli ucraini filo-occidentali, la battaglia si combatte per affermare i valori europei e per una società più libera e giusta. Ma le pressioni cui Kiev è sottoposta, da Est e da Ovest, rischiano di celare un'altra lotta per il potere, combattuta dagli oligarchi, che potrebbe plasmare il futuro dell'ex repubblica sovietica.

(Repubblica)

http://temi.repubblica.it/limes/gli-sco ... esto/58230


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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda franz il 01/03/2014, 23:40

1/4 della popolazione sarebbe russofona?
Mi sembra esagerato. è meno di un 1/5 ma cio' non toglie che sia sbagliato togliere l'isegnamento della lingua russa.
Questi sono i risultati di decenni di immigrazione forzata e pulizie etniche. Russe e ucraini non si possono vedere.

Ethnic composition of Ukraine
Ukrainians 77.8%
Russians 17.3%
Belarusians 0.6%
Moldovans 0.5%
Crimean Tatars 0.5%
Bulgarians 0.4%
Hungarians 0.3%
Romanians 0.3%
Poles 0.3%
Other 1.7%
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda flaviomob il 02/03/2014, 16:09

da globalist.it

Nuvole di piombo sull'Europa
La crisi ucraina sta assumendo un carattere strategico, cioè mondiale. Dobbiamo attenderci sviluppi gravi, mentre Kiev aizza la secessione per reprimerla.
GIULIETTO CHIESA
domenica 2 marzo 2014 11:38


di Giulietto Chiesa

La crisi ucraina sta assumendo un carattere strategico, cioè mondiale. Potrei dire: come avevo previsto, lanciando l'allarme già due settimane fa, ben prima che il colpo di stato violento - organizzato e ispirato da Washington e appoggiato da un gruppo di paesi membri dell'Unione Europea - venisse portato a compimento.

Due mosse successive del nuovo potere eversivo installato a Kiev hanno dato subito l'avvio alla provocazione antirussa.

Mossa numero uno: abolizione del bilinguismo. Chiunque capisce che si tratta di un fatto gravissimo, ingiustificabile, che non solo viola tutti i principi democratici dell'Unione Europea, ma anche che non può che allarmare e offendere i russi di Ucraina e tutta la Russia. Chiunque capisce che una tale misura non è presa per migliorare la situazione, ma per peggiorarla. L'Europa, vergognosamente ha taciuto e tace. I media italiani tacciono. Il governo italiano tace, quando non applaude.

Seconda mossa, peggiore, se possibile, della prima. Le squadracce naziste che hanno abbattuto il presidente Yanukovic sono state arruolate, armi e bagagli, nella polizia ucraina. Se ci si attende che costoro portino ordine in Ucraina, allora auguri. Chiunque, dotato di senno, capisce che le preoccupazioni dei russi di Crimea sono salite al massimo livello.

Dall'Europa e da Washington è venuto un incoraggiamento a questi eversori. I quali si apprestano, in armi, a "domare la secessione". Inutile dire che è Kiev che sta aizzando la secessione, per poi reprimerla in armi.

Con queste premesse la mossa di Putin di rafforzare la guarnigione di Sebastopoli è un gesto non solo ragionevole, ma funzionale a impedire un assalto militare nazista contro la Crimea.

Washington minaccia, con un'impudenza che non ha precedenti. L'Europa persevera nella sua irresponsabilità. Dobbiamo attenderci sviluppi gravi. Occorre premere in ogni modo sul governo italiano perché prenda le distanze, finché c'è tempo, da questa pericolosissima avventura.


===========

Secondo Repubblica, la Crimea sarebbe già sotto il controllo militare russo (erano già lì!).
http://www.repubblica.it/esteri/2014/03 ... ref=HREA-1

===========

Diffusione della lingua ucraina: Wikipedia (english)

Immagine

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... an.svg.png
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda trilogy il 02/03/2014, 16:21

....La crisi ucraina sta assumendo un carattere strategico, cioè mondiale. Dobbiamo attenderci sviluppi gravi, mentre Kiev aizza la secessione per reprimerla....GIULIETTO CHIESA

Penso che sia la prima volta che, almeno in parte, condivido qualche cosa scritta da Giulietto Chiesa :?
C'è stato un pressapochismo e avventurismo da parte dell'UE in tutta questa vicenda. Che l'Ucraina e in particolare la crimea siano uno snodo strategico lo sappiamo da oltre 150 anni. Pensare di attrarre il paese nell'Unione e poi eventualmente piazzare basi nato sul mar nero è una strategia geopolitca folle, che ci può portare diritti a un conflitto militare con la Russia.
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda flaviomob il 02/03/2014, 19:36

Oltretutto con uno squilibrio di forze in campo abissale. Le forze armate russe, da quel poco che so, sono stanziali in Crimea (sia di terra che di mare) e i militari ucraini in quella zona sanno benissimo di non avere alcuna possibilità. Anche nella malaugurata ipotesi di un'estensione del conflitto ad altre parti del territorio ucraino la disparità degli schieramenti è evidente. Anche sul piano economico e delle risorse energetiche l'Ucraina è fortemente dipendente o condizionabile comunque dalla Russia. Una soluzione mediata potrebbe preservare l'integrità territoriale, le prove di forza invece sono destinate ad aumentare l'ingerenza di Putin e dei suoi. Oltretutto mi pare che, sul piano di corruzione e moralità pubblica, entrambi gli schieramenti politici contrapposti abbiano dato pessima prova di sé, determinando di fatto il malcontento della popolazione a prescindere dal "colore" politico ed aumentando l'indebitamento del paese.

_________________________________________________
....
Intanto, arriva l'annuncio di una clamorosa defezione: il comandante in capo della Marina ucraina ha giurato fedeltà alle autorità filo-russe di Crimea. L'ammiraglio Denis Berezovski ha parlato in conferenza stampa presso lo stato maggiore della base della flotta russa a Sebastopoli, dichiarando la sua fedeltà "al popolo della Crimea" e impegnandosi a "difenderlo". Berezovski era stato nominato al vertice della Marina ucraina solo venerdì scorso dal presidente ad interim Olexandre Tourtchinov.

...

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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda trilogy il 02/03/2014, 22:25

flaviomob ha scritto:Oltretutto con uno squilibrio di forze in campo abissale....


Si, ovviamente, dal punto di vista militare non c'è confronto, alla base di sebastopoli c'è la flotta russa del mar nero che i realtà è la flotta del mediterraneo. La razionalità vorrebbe che si trovasse una soluzione negoziale che tenga conto degli interessi di tutte le parti in causa. Il problema serio è che nella recente rivolta in ucraina hanno giocato un ruolo importante i gruppi dell'ultradestra di "settore destro" un movimento simile ai neonazisti in germania o alba dorata in grecia. La differenza sostanziale è che questi sono presenti nel governo provvisorio e sono armati, e hanno interesse a provocare i russi per forzare un intervento occidentale sulla base di alcuni accordi del 1994
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda franz il 03/03/2014, 19:35

intanto un aspetto forse non considerato dalla nomenklatura russa è quello dei mercati.
La borsa russa perde il 10% in un giorno, il rublo crolla.
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Re: Ucraina, la Russia approva l’intervento armato

Messaggioda flaviomob il 04/03/2014, 9:14

La vecchia URSS non avrebbe avuto a che fare con questi spiacevoli inconvenienti... ;)


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