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Israele, disprezzo per la vita umana

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda Stefano'62 il 17/03/2014, 14:43

La pace quella vera è figlia della giustizia.
Senza giustizia l'unica pace possibile è la sottomissione.
AI fautori della guerra dunque è sufficiente agire con ingiustizia.
E chi non combatte le ingiustizie è suo complice di fatto.
L'unica via possibile per costruire la pace è la lotta senza quartiere alle ingiustizie.
Stefano'62
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda pianogrande il 19/03/2014, 18:50

La pace è figlia di tante cose (così come la guerra).
Se dovessi fare una classifica direi che la guerra è innanzitutto figlia della violenza.
Violenza, innanzitutto, verso i cittadini del proprio paese costretti a rischiare e spesso perdere la vita per andare ad ammazzare i cittadini di un altro paese.
Questa azione violenta genera altra violenza in casa del "nemico" costretto alle stesse azioni a scopo di difesa.
Ecco la potenza delle parole.
Nessuno ha più un ministero della guerra.
Un bel ministero della difesa e siamo tutti a posto.
Se mai nessuno attaccasse per primo ......
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda flaviomob il 20/06/2014, 20:59

CISGIORDANIA, ucciso 13enne palestinese. Raid e scontri a Dheisheh, bombardamenti su Gaza

20 giu 2014


Nuova notte di arresti e raid dell’esercito israeliano. Bombardamenti su Gaza. Sale la tensione. Nessuna traccia dei tre adolescenti israeliani scomparsi la scorsa settimana


AGGIORNAMENTO ore 16 – UN’ALTRA VITTIMA PALESTINESE: 23ENNE UCCISO NEL CAMPO PROFUGHI DI QALANDIYA

L’esercito israeliano ha ucciso oggi un altro giovane palestinese, durante un raid nel campo profughi di Qalandiya, alle porte di Ramallah. Due i palestinesi feriti. Secondo quanto riportato dal direttore dell’ospedale di Ramallah, Ahmed Bitawi, la vittima è Mustafa Aslan, 23 anni, morto per le ferite riportate. L’esercito israeliano ha confermato l’utilizzo di pallottole vere per “rispondere a situazioni di minaccia”.





di Michele Giorgio

Gerusalemme, 20 giugno 2014, Nena News - Un ragazzo di 13 anni, Mahmoud Jihad Muhammad Dudeen, e’ stato ucciso durante la notte dal fuoco dei soldati israeliani nel villaggio di Dura (Hebron) nell’ambito dell’operazione “Brother’s keeper” avviata in Cisgiordania dopo la scomparsa di tre ragazzi ebrei che, secondo i servizi di sicurezza israeliani, sarebbero stati rapiti da una cellula del movimento islamico Hamas. Dudeen è stato centrato in pieno petto da un proiettile esploso dai militari. Si tratta del secondo palestinese ucciso dall’inizio di “Brother’s keeper”. Nei giorni scorsi era caduto sotto il fuoco dei soldati Ammar Arafat, un 19enne del campo profughi di Jalazon (Ramallah).

La scorsa notte un pesante bombardamento aereo israeliano ha colpito la Striscia di Gaza, dopo il lancio di razzi palestinesi verso il territorio meridionale dello Stato ebraico. Fonti locali hanno riferito del ferimento di almeno sei palestinesi, uno dei quali un bambino. Qualche giorno fa a Gaza una bambina di sette anni era rimasta uccisa in un attacco di un drone israeliano contro un presunto miliziano jihadista. Secondo il portavoce militare israeliano ha detto che i raid, cinque in tutto, hanno colpito campi di addestramento e depositi di armi di Hamas.

In una settimana l’esercito ha effettuato raid e perquisizioni in 1.100 case ed edifici in Cisgiordania e ha arrestato almeno 330 palestinesi. Si segnala in particolare nelle ultime ore l’incursione avvenuta nel campo profughi di Dheisheh (Betlemme) dove gli scontri tra soldati e giovani che lanciavano sassi sono andati avanti per quasi tre ore. Dheisheh è il campo per rifugiati dove meno di un mese fa papa Francesco ha incontrato un gruppo di un centinaio di bambini palestinesi.

Almeno cinque palestinesi sono rimasti feriti (quattro da proiettili, uno è stato investito da una jeep militare), mentre gli arrestati sono stati 35. I militari avevano inizialmente fermato anche Isa Abdel Rabbo, un ex detenuto rilasciato nei mesi scorsi per lungo tempo conosciuto come il prigioniero politico più anziano nelle carceri israeliane. Dopo un breve interrogatorio Abdel Rabbo è stato rilasciato.

Testimone del raid a Dheisheh è stata una cooperante italiana, che ha rilasciato dichiarazioni in condizione di anonimato. La donna ha riferito che i soldati hanno fatto saltare la porta d’ingresso del centro sociale “Ibdaa” dove lei era ospitata la scorsa notte. I militari, ha aggiunto, sorpresi di trovarsi di fronte una cittadina straniera, hanno cominciato a perquisire il centro confiscando computer e file cartacei, non mancando di provocare intenzionalmente danni. “La loro volontà apparente era quella di devastare “Ibdaa” – ha proseguito la testimone – ma la mia presenza devi averli spinti a limitare le loro azioni. Io stessa mi sono attivata per impedire danni maggiori, seguendoli mentre entravano nei locali del centro sociale. Hanno spaccato o portato via persino alcune delle foto incorniciate che ritraevano persone del campo scattate nel corso degli anni passati”. La cooperante ha detto di aver visto dalla finestra di una stanza, situata a uno dei piani alti dell’edificio, alcuni giovani palestinesi arrestati e incappucciati dai soldati.

Sempre la scorsa notte, i bulldozer militari hanno demolito nel villaggio di Arura (Ramallah) la casa di Saleh al-Aruri, un dirigente politico di Hamas, da molti anni in Turchia, che fonti dell’intelligence israeliana indicano come l’ispiratore del sequestro dei tre adolescenti scomparsi una settimana fa. Il movimento islamico ha negato il suo coinvolgimento. Nena News

- See more at: http://nena-news.it/cisgiordania-ucciso ... oFTT7.dpuf


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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda flaviomob il 27/06/2014, 10:41

La Francia avverte i suoi cittadini: non investite negli insediamenti israeliani e nelle Alture del Golan
25 Giugno 2014


Il Ministro degli Esteri francese ha affermato che gli insediamenti in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e nelle Alture del Golan sono costruiti su terra occupata, fatto illegale secondo il diritto internazionale.

By Barak Ravid

Il governo francese ha pubblicato un avvertimento rivolto ai suoi cittadini di non impegnarsi in attività finanziarie o investimenti in Cisgiordania, Gerusalemme Est o Alture del Golan. Il Ministero degli Esteri francese ha scritto nella sua nota di avvertimento che gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale, e perciò ritrovarsi a fare affari con quest’ultimi potrebbe includere dei rischi legali.

Un ufficiale diplomatico francese ha affermato che la nota d’avviso è parte di un atto sottoscritto dai cinque più grandi paesi dell’Unione Europea – Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna. Il Regno Unito e la Germania hanno emesso tali note d’avviso diversi mesi fa, ed ora, alla luce del fallimento dei colloqui tra Israele e i palestinesi e delle proteste europee sull’onda della recente costruzione di nuovi insediamenti, altri tre paesi si sono uniti a questi. Ci si aspetta che Italia e Spagna pubblichino avvisi simili durante i prossimi giorni.

L’avviso è stato pubblicato sul sito internet del Ministero degli Esteri francese come parte di un più ampio documento di raccomandazioni per i cittadini francesi che si recano in Israele. “Considerato che gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale, l’andamento delle attività finanziarie negli insediamenti quali transazioni di denaro, investimenti, acquisto di proprietà, approvvigionamento di merci o l’andamento di qualsiasi altra attività economica che giova alle colonie include dei rischi,” afferma il comunicato, in francese.

L’annuncio afferma che gli insediamenti sono stati costruiti su terra occupata e che le comunità internazionale non li ha riconosciuti come parte di Israele. “Questo potrebbe condurre ad una assai probabile serie di dispute sulla terra o disaccordi riguardanti l’acqua, gli scavi o altre risorse naturali,” recita il comunicato. “Ciò porta a rischi per l’immagine di coloro che portano avanti tali attività economiche… Invitiamo i cittadini o e gli imprenditori che stanno considerando di avviare un’attività economica negli insediamenti di cercare un appropriato consiglio legale prima di procedere.”

L'avvertimento francese e il coordinamento tra i cinque paesi più grandi dell'Unione europea sono avvenuti sullo sfondo delle discussioni che si sono svolte nelle scorse settimane nelle istituzioni dell'UE a Bruxelles in merito all’emissione di un avviso generale della Commissione europea per gli imprenditori europei di non impegnarsi in attività economiche negli insediamenti.

Una settimana fa, il Ministero degli Esteri israeliano ha comunicato agli ambasciatori israeliani in Europa di contattare i ministri degli esteri dei paesi in cui stavano prestando servizio e di chiedere che tali avvertimenti contro la conduzione di attività finanziarie nelle colonie non fossero emessi.

Un diplomatico israeliano ha affermato che agli ambasciatori è stato chiesto di dire che, in questo momento, alla luce del rapimento di tre adolescenti a Gush Etzion, emettere tali avvisi poteva innalzare il livello di tensione tra Israele e i paesi europei, e causare un serio danno alle relazioni tra le parti.

Ma la Francia non ha dato nessuna garanzia alle richieste dell’ambasciatore israeliano. I funzionari del Ministero degli Esteri pensano che una volta che la Commissione Europea avrà rilasciato un comunicato simile, l’Unione Europea sarà investita da un’ondata di avvisi contro le attività finanziarie negli insediamenti emessi dai suoi paesi appartenenti.

“La nostra valutazione sugli avvertimenti è che fu presa una decisione [alla Commissione Europea] per pubblicarli molto presto,” recita un telegramma inoltrato da un’ambasciata israeliana nelle istituzioni europee a Bruxelles al Ministero degli Esteri a Gerusalemme. “Questo potrebbe accadere dal prossimo Giovedì alle prossime settimane. Dopodichè, ciascun paese deciderà come e quando emettere il comunicato.”

Il nuovo avviso del Ministero degli Esteri francese contro le attività finanziarie negli insediamenti non è vincolante. Una persone di nazionalità francese che conduce attività finanziarie negli insediamenti non infrangerà la legge francese. Ma casi similari sono già avvenuti negli anni passati, quando avvertimenti simili hanno portato ad un crescendo di boicottaggi di attività negli insediamenti e di imprese israeliane che operano nelle colonie da parte di aziende del settore privato di paesi membri dell’Unione .

Ad esempio, dopo che il governo olandese ha emesso un avvertimento simile ai suoi cittadini riguardo alle raccomandazioni che i prodotti delle colonie venduti nei supermercati fossero contrassegnati come tali, la più grande compagnia idrica in Olanda ha annunciato che avrebbe cancellato il suo contratto con Mekorot. Allo stesso tempo, un’altra compagnia olandese cancellò un contratto con la municipalità di Gerusalemme per la costruzione di un impianto di trattamento fognario al di là della Linea Verde. Inoltre, il più grande fondo pensionistico olandese annunciò il suo disinvestimento da parecchie banche israeliane che operavano oltre la Linea Verde.

http://bdsitalia.org/index.php/ultime-n ... ia-colonie


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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda franz il 12/07/2014, 9:39

A proposito di disprezzo della vita umana.

Il promo ministro israeliano ha dichiato: "The difference between us is simple: We develop missile-defense systems to protect our citizens, while they use their citizens to protect their missiles. And this is what makes all the difference."

Il problema, noto da tempo, è che cercando di distruggere le rampe dei missili che partono da Gaza, esse come si sa sono piazzate sui tetti delle case, della abitazioni civili. La risposta automatica dell'esercito israliano colpisce quindi quelle abitazioni. Hamas lo sa e persevera, naturalmente. Quello che meno si sa è che questo usare le città come scudo per le proprie operazioni militari è espressamente vitato dalla convenzione di ginevra. Fu usato anche da Hezbollah in Libano. Questo genere di disprezzo della vita umana a quanto pare non viene recepito come tale da molti amici. Nel continuo rovesciamento di parti tra vittima e carnefice in quella regione, vedono solo vittime da una parte e solo carnefici dall'altra e percepiscono il disprezzo per la vita umana a senso unico. In realtà se disprezzo per la vita umana esiste è principalmente di chi spara razzi sulla popolazione civile e lo fa piazzando le rampe sopra scuole, asili, case private, pur sapendo che questo espone la propria popolazione a enormi rischi. D'altronde chi inneggia al martirio non si fa problemi se qualcuno dei suoi viene martirizzato.
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda flaviomob il 12/07/2014, 15:51

Un drone israeliano ha sparato sulla folla un razzo, facendo sei vittime.

I razzi si nascondono tra la folla? O in una spiaggia dove gente comune guardava le partite dei mondiali, colpita anch'essa?

CRIMINALI

__________

"Sapete quale è la cosa più difficile della morte con un lussuoso missile israeliano? È quella chiamata che arriva fredda dall’esercito sionista, che ti dici: hai 10 minuti per lasciare la casa perché allo scadere di questi minuti la casa sarà bombardata.
10 minuti, immaginati, solo 10 minuti, e la tua piccola storia sarà cancellata dalla faccia della terra. I tuoi ricordi, i tuoi fotografie, i designi, i giocattoli, i regali, il profumo del gelsomino, il profumo del tuo letto, e il calore della tua sedia, quell’angolo dove ti nascondevi con la fidanzata, l’ultimo libro che hai letto, le foto dei martiri e di vivi, i risparmi di tua moglie, la spazzola di tua figlia e il pettine e tanti tantissimi momenti di vita belle o brutti. Tutto questo ti passa come un video velocissimo di 10 minuti, e tu che fai, cerchi qui documenti nascosti nella scatola di dolce, con dolore e sorpresa, prender i documenti e uscire per morire cento volte al giorno, o rimanere e morire per una volta sola."

(Mohammad Joudeh / Gaza)

_________________


GAZA. Cooperanti italiani: “Basta con struzzi e coccodrilli”

by Redazione
Da Gaza al mondo, parla un gruppo di cooperanti italiani in Palestina: “I gazawi ci hanno insegnato la dignità, la sofferenza e la resistenza. Leggiamo articoli di giornale che non raccontano lo squilibrio tra una forza occupante e una popolazione occupata”.


Gerusalemme, 11 luglio 2014, Nena News - Basta con chi fa finta di non vedere. Basta con chi pensa che una partita di pallone sia più importante di un’intera popolazione inerme sotto le bombe…Basta con chi dà del terrorista a un’intera popolazione senza mai aver voluto ascoltare le voci di Gaza. Basta con giornalisti che scrivono articoli comodamente seduti da casa o dalle redazioni a Roma e Milano. Basta con l’equidistanza a tutti i costi. Basta con le condanne bipartisan e con le parole misurate.

Siamo operatori umanitari e condanniamo la violenza verso i civili, SEMPRE. Per questo non possiamo restare silenti dinanzi ad un attacco armato indiscriminato verso una popolazione che non ha rifugi, posti sicuri o possibilità di fuga. Una popolazione strangolata economicamente e assediata fisicamente, rinchiusa in una prigione a cielo aperto.

Non possiamo far finta di nulla. Noi Gaza la conosciamo perché ci lavoriamo, perché la viviamo e lì abbiamo imparato cos’è la sofferenza, ma anche la resistenza. E non parliamo di lancio di razzi: per i circa due milioni di persone che risiedono a Gaza, che vivono da 48 anni sotto occupazione, dimenticate dal mondo, che piangono morti che sono sempre e solo numeri, che subiscono interessi politici sempre più importanti della vita umana… resistere è essere capaci, nonostante tutto, di andare avanti.

Gaza ci ha insegnato semplicemente la dignità umana.

Siamo qui e ci sentiamo inermi e, ancora una volta, esterrefatti perché continuiamo a leggere articoli di giornale che a nostro avviso non rispecchiano la realtà. Non raccontano lo squilibrio tra una forza occupante e una popolazione occupata. Enfatizzano la paura israeliana dei razzi lanciati da Gaza, che condanniamo ma che, fortunatamente, non hanno procurato morti e riducono a semplici numeri le oltre 100 vite spezzate a causa dei bombardamenti Israeliani in meno di tre giorni.

Tutto ciò che scriviamo non è frutto di opinioni personali o giudizi morali; è sancito e ribadito dai principi del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale, che muovono il nostro operato ogni giorno. Riteniamo inaccettabile che la risposta all’omicidio dei 3 coloni, avvenuto in circostanze ancora ignote, sia l’indiscriminata punizione di una popolazione civile indifesa: il diritto umanitario vieta le punizioni collettive – definite crimini di guerra dalla IV Convenzione di Ginevra (art. 33).

Israele ha addossato la responsabilità ad Hamas, attaccando immediatamente la Striscia, causando la risposta dei gruppi palestinesi con il lancio di missili su Israele. Il governo israeliano sostiene di voler colpire gli esponenti di Hamas e le sue strutture militari. E’ davanti agli occhi di tutti che ad essere colpiti finora sono soprattutto bambini e donne. Basta con lo scrivere che Israele reagisce ai missili da Gaza, la verità per chi vuol vederla e i numeri, se non interpretati con slealtà, sono chiari.

Dall’8 luglio, inizio dell’operazione militare “Protective Edge”, Israele ha bombardato 950 volte la Striscia, distruggendo deliberatamente oltre 120 case, (violando l’articolo 52 del Protocollo aggiuntivo I del 77 della convenzione di Ginevra), uccidendo 102 persone (inclusi 30 minori 16 donne,15 anziani e 1 giornalista) ferendo oltre 600 persone, di cui 50 in condizioni molto gravi.

Oltre 900 persone sono rimaste senza casa, 7 moschee, 25 edifici pubblici, 25 cooperative agricole, 7 centri educativi sono stati distrutti e 1 ospedale, 3 ambulanze, 10 scuole e 6 centri sportivi danneggiati. Dall’altro lato, il lancio di razzi da Gaza, secondo il Magen David Adom (servizio emergenza nazionale israeliano), ha causato 123 feriti di cui: 1 ferito grave; 2 moderati; 19 leggeri; 101 persone che soffrono di shock traumatico.

Di fronte a questi numeri ci sembra intollerabile la non obiettiva copertura di gran parte della stampa internazionale e nazionale dell’attacco israeliano verso la Striscia di Gaza. Per questo riteniamo necessario prendere posizione e ribadire la necessità di riportare l’informazione, sullo scenario militare in corso, alle dovute proporzioni.

Ci appelliamo infine ai responsabili politici in causa e a quanti possano agire da mediatori, affinché le operazioni militari cessino immediatamente e perché si ponga fine all’assedio nella Striscia di Gaza.

Gerusalemme, 11 Luglio 2014

- See more at: http://nena-news.it/gaza-cooperanti-ita ... ckO8q.dpuf


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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda Robyn il 12/07/2014, 17:44

Se si vuole costruire la pace in medio-oriente è ridicolo prendere le parti dell'una e dell'altra,essere filo-palestinesi o filo-israeliani.La pace passa attraverso il disarmo di Hamas e il ritiro degli israeliani dagli insediamenti in Palestina,passa per il riconoscimento dello stato d'Israele da parte dei palestinesi e dal contestuale riconoscimento dello stato di Palestina da parte degli israeliani con Gerusalemme est capitale della Palestina e Gerusalemme ovest capitale d'Israele
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda franz il 13/07/2014, 9:56

Robyn ha scritto:La pace passa attraverso il disarmo di Hamas e il ritiro degli israeliani dagli insediamenti in Palestina,passa per il riconoscimento dello stato d'Israele da parte dei palestinesi e dal contestuale riconoscimento dello stato di Palestina da parte degli israeliani con Gerusalemme est capitale della Palestina e Gerusalemme ovest capitale d'Israele

Queste sembrano la somma delle condizioni sine-qua-non di entrambe le parti.
Ma la pace è compromesso ed anche sacrifici rispetto alla cose che si vogliono e sono quasi sicuro che diverse tra le cose chieste non saranno ottenute. Il vero problema è che in campo ci sono forze che non accettano compromessi.
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda trilogy il 13/07/2014, 10:33

Una riflessione interessante c'è su "La Stampa" di oggi

Non sono terroristi ma solo nemici
ABRAHAM B. YEHOSHUA

[..+La profonda frustrazione di Hamas deriva, a mio parere, da una sostanziale mancanza di riconoscimento della sua legittimità agli occhi di Israele e di gran parte del mondo. Una frustrazione che lo porta a commettere devastanti atti di disperazione.
Per questo è importante considerare Hamas almeno come un nemico legittimo, con il quale poter arrivare a un accordo o contro il quale combattere in uno scontro armato frontale, con tutto ciò che questo comporta. È così che abbiamo agito in passato con i Paesi arabi. Fintanto che definiremo Hamas una banda di terroristi che ha preso il sopravvento su una popolazione innocente non potremo fermare i bombardamenti nel Sud di Israele con un’adeguata reazione militare e, ancor più importante, non potremo negoziare apertamente con il suo governo per raggiungere un accordo graduale che comprenda una supervisione internazionale della rimozione dei missili da parte di Hamas e del blocco aereo, marittimo e terrestre della Striscia da parte di Israele, l’apertura dei valichi di frontiera per permettere il passaggio di lavoratori e quella di un eventuale, futuro corridoio di transito sicuro fra la Striscia e la Cisgiordania.

Ma se, diranno i più scettici, Hamas non vorrà negoziare apertamente con noi? In questo caso gli proporremo di farlo nell’ambito del governo di unità palestinese. E semmai dovesse rifiutare anche questa proposta allora lo combatteremo in maniera legittima, secondo le regole della guerra[..]

Articolo completo: http://www.lastampa.it/2014/07/13/cultu ... agina.html
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Re: Israele, disprezzo per la vita umana

Messaggioda franz il 13/07/2014, 13:42

trilogy ha scritto:[..+La profonda frustrazione di Hamas deriva, a mio parere, da una sostanziale mancanza di riconoscimento della sua legittimità agli occhi di Israele e di gran parte del mondo. Una frustrazione che lo porta a commettere devastanti atti di disperazione.
Per questo è importante considerare Hamas almeno come un nemico legittimo, con il quale poter arrivare a un accordo o contro il quale combattere in uno scontro armato frontale, con tutto ciò che questo comporta. È così che abbiamo agito in passato con i Paesi arabi. [/f_sfondo]l

Non concordo affatto con l'articolista (YEHOSHUA). Secondo me confonde causa ed effetto.
La leggittimità di hamas (di cui si lamenta la mancanza di riconoscimento) è basata oggettivamente sul suo statuto fondativo. Che tutti possono leggere qui: http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm

Come puo' sperare di ottenere leggitimità in Israele e in altri paesi del mondo (ma qui tra gli antiebraici una speranza esiste) un'associazione il cui scopo statutario è cancellare Israele dalla faccia del mondo? Ora non è che loro rimangano solo nel campo verbale. Lo fanno fisicamente, con attentati e razzi. Nessuno, sano di mente, puo' dichiarare come "legittimo" un gruppo che aspira alla distruzione sistematica e totale, della propria esistenza. La frustrazione di Hamas quindi, che porta a commettere devastanti atti di disperazione, è la causa, non effetto.
Trattasi di follia collettiva, creata dal contatto deleterio tra la peggior variante (integralista) di religione iislamica ed una popolazione analfabeta preda dei peggiori predicatori della zona.
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