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Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda franz il 16/06/2013, 11:46

http://www.gadlerner.it/2013/06/11/papa ... o-in-banca

Papa Francesco ha espresso oggi la sua convinzione che la Chiesa debba essere povera, al fine di preservare la sua essenza e di mantenere fedeltà al messaggio evangelico. Il vescovo di Roma ha cristallizzato il suo pensiero in una frase molto significativa e popolare: “ ”San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare”. E’ stato uno dei passaggi di Francesco nell’omelia della messa a Santa Marta, dedicata alla “povertà” e “gratuità” con cui deve agire la Chiesa.

Il pontefice ha rimarcato come la povertà debba ispirare con costanza la Chiesa, anche quando essa deve agire in modo imprenditoriale. “ ”Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po’ complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore. Filippo, quando ha trovato il ministro dell’economia della regina Candace, non ha pensato: ‘Ah, bene, facciamo un’organizzazione per sostenere il Vangelo?’ No! Non ha fatto un ‘negozio’ con lui: ha annunziato, ha battezzato e se n’è andato”. Un’impostazione che serve per preservare il messaggio e l’essenza stessa della Chiesa, perché, come ha rimarcato Francesco, se di ha intenzione di fare ”una Chiesa ricca”, allora “la Chiesa invecchia”, “non ha vita”. L’annuncio del Vangelo infatti deve essere esercitato con “semplicità e gratuità”.

L’omelia di Francesco è iniziata con l’esortazione di Gesù, che aveva detto agli Apostoli di non ”procurarsi oro né argento né denaro nelle vostre cinture”. La semplicità deve essere alla base della Chiesa. “Tutto è grazia. Tutto. E quali sono i segni di quando un apostolo vive questa gratuità? Ce ne sono tanti, ma ne sottolineo due soltanto: primo, la povertà. L’annunzio del Vangelo deve andare per la strada della povertà. La testimonianza di questa povertà: non ho ricchezze, la mia ricchezza è soltanto il dono che ho ricevuto, Dio. Questa gratuità: questa è la nostra ricchezza!”. “La Chiesa – ha aggiunto – non è una ong: è un’altra cosa, più importante, e nasce da questa gratuità. Ricevuta e annunziata”. La povertà, ha quindi ribadito, “è uno dei segni di questa gratuità”. L’altro segno, ha aggiunto Papa Francesco, “è la capacità di lode: quando un apostolo non vive questa gratuità, perde la capacità di lodare il Signore”. Lodare il Signore, infatti, “è essenzialmente gratuito, è un’orazione gratuita: non chiediamo, soltanto lodiamo
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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda franz il 16/06/2013, 12:08

Mi pare che l'omonimo Francesco, in attesa di trasformare in fatti tante belle idee, dovrebbe magari rileggere la parabola dei talenti (Matteo 25,14-30, che abbiamo già discusso tanto qui a proposito di merito) che mi pare in contrasto con quanto affermato nell'omelia.

http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt25,14-30

Le tre versioni non differiscono nel succo [il punto 27 ed il 30] e la terza versione esplicitamente identifica all'inizio il "regno dei cieli" con il comportamento del signore che esige che le ricchezze risparmiate siano investite con profitto, raddoppiandole.
Il signore (il regno dei cieli) premia chi raddoppia i fondi, investendoli e punisce chi non li fa fruttare, nascondendoli sotto terra (o sotto il mattone o il materasso, diremmo oggi).

Non si tratta quindi, secondo me, di una distinzione tra comportamento privato imprenditoriale e comportamento della Chiesa. Qui si parla di "regni dei cieli" e quindi di una sorta di comportamento eticamente valido nella perfezione assoluta del regno di Dio. Anche la Chiesa quindi dovrebbe seguire l'esempio indicato "nel regno dei cieli" e questo è in contrasto con il pauperismo. (Vedere http://it.wikipedia.org/wiki/Pauperismo_medievale )

Il pauperismo a quanto capisco dovrebbe essere un'etica della sola Chiesa ma è da chiederci se come principio etico vale solo per i clerici oppure anche per i laici, per quell'esercito di milioni di credenti che se vivessero in povertà come Gesù e gli apostoli (godendo della distribuzione) farebbero fallire la società fondata sulla produzione sul merito e sulla parabola dei talenti.
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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda flaviomob il 16/06/2013, 12:55

Essendo una parabola, andrebbe interpretata come tale (riferita cioè ai talenti come alle qualità, alle risorse dell'uomo da coltivare e da far crescere, non da nascondere o da conservare gelosamente, in quanto doni del signore) e non letteralmente.

Un'altra interpretazione connota il "servo pigro" come conservatore, pauroso, in soggezione verso un dio ritenuto duro, che non ha il coraggio di intraprendere e rinnovarsi:

http://www.tamtamdemocratico.it/doc/230 ... blista.htm


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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda franz il 16/06/2013, 13:04

flaviomob ha scritto:Essendo una parabola, andrebbe interpretata come tale (riferita cioè ai talenti come alle qualità, alle risorse dell'uomo da coltivare e da far crescere, non da nascondere o da conservare gelosamente, in quanto doni del signore) e non letteralmente.

Sì, sicuramente la parabola punta forse a questo ma il termine di riferimento "terreno" che sono i Talenti di allora (un mucchio di soldi, equivalenti al guadagno di un anno) non puo' essere antitetico al significato celeste perché altrimenti sarebbe stato scelto un diverso punto di partenza. Se si partiva dai semplici doni del signore bastava far riferimento a cose presenti in natura. Non si puo', in un una parabola, dare un valore positivo ad una cosa che sul piano materiale invece sarebbe negativo ed esecrabile (secondo i pauperisti).
Il problema del contrasto tra impostazione pauperistica (povertà elevata a concetto positivo per tutti) e significato del far fruttare i risparmi (che non sono doni del signore ma frutto del lavoro) rimane, secondo me.
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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda flaviomob il 16/06/2013, 15:01

Rimane il fatto che la platea a cui Gesù si rivolgeva con le sue parabole non possedeva, per la quasi totalità, risparmi. E l'atteggiamento verso i "mercanti nel tempio" è difficilmente equivocabile.
Inoltre il messaggio del Vangelo è chiaro: "fatevi poveri".


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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda franz il 16/06/2013, 21:15

flaviomob ha scritto:Rimane il fatto che la platea a cui Gesù si rivolgeva con le sue parabole non possedeva, per la quasi totalità, risparmi. E l'atteggiamento verso i "mercanti nel tempio" è difficilmente equivocabile.
Inoltre il messaggio del Vangelo è chiaro: "fatevi poveri".

A maggior ragione il fatto che come esempio si ponga cosa fare dei risparmi quale parabola illustrativa dei regno dei cieli è altamente indicativo. Non era cosa di tutti i giorni avere cosi' tanti talenti da moltiplicare.
Il discorso del "mercanti nel tempio" è diverso e riguarda chi mischia religione ed affari.

Poi potresti aver ragione tu nel dire che il messaggio del Vangelo è "fatevi poveri".
Vedi io da semi ateo e semi agnostico come sono non posso certo pretendere di essere un esperto affidabile e competente del messaggio del Vangelo. Se tu hai ragione però è un messaggio tremendo, allucinante, agghiacciante soprattutto se riguarda questa vita. Una cosa è (penso) dire che anche se sei povero sarà tuo il regno dei cieli (quindi avrai una compensazione) mentre per il ricco sarà difficile come per un cammello che tenti di passare per la famosa cruna. Se la cosa riguarda solo l'aldilà in fondo è solo una atroce illusione, un biscottino dato a poveri. Patisci pure le pene oggi ma sarai gratificato da morto. Una cosa perfettamete funzionale al potere, decisamente ipocrita visto poi come la chiesa si è arricchita durante il medioevo. Ma se riguarda l'etica, il comportamento di questa vita allora il messaggio è sbagliato, tremendamente sbagliato. Poteva andare bene 2000 anni fa ma oggi è peggio della droga, ha ragione Dawkins.
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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda ranvit il 17/06/2013, 7:58

Ragazzi...non vi fate abbagliare: la Chiesa è sempre la Chiesa ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Ottimo e abbondante?

Messaggioda pianogrande il 17/06/2013, 12:45

Mi ricordo una frase illuminante del film Fratello sole sorella luna.
Quando S. Francesco si presenta dal papa rischiando non so se la scomunica o il rogo o roba del genere, viene invece abbracciato e benedetto e mandato in pace a fare le sue predicazioni.
Il papa si rivolge poi ad uno dei cardinali dicendo, più o meno, che quell'uomo avrebbe riportato i poveri all'ovile.

Ogni tanto, qualche generale o colonnello, va in mensa ad assaggiare il rancio e gridare che fa schifo e che i soldati meritano di meglio.

Il giorno dopo, il rancio è lo stesso.

Bellissime le parole di papa Francesco.
I fatti li dobbiamo ancora vedere.
Il rancio (a partire dall'IMU) fa ancora schifo come prima.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda flaviomob il 17/06/2013, 13:57

Chiesa è una parola che significa "comunità". Ognuno sceglie di vivere e condividere le proprie vicende con la comunità che crede, oggi che siamo liberi di farlo, e non è certo la chiesa cattolica ad esprimere (esclusivamente o meno) una comunità coerente con le premesse date dal suo fondatore. Del resto "molti verranno nel mio nome...." ma poi "l'albero si giudica dai frutti".

Farsi poveri è diverso dall'essere poveri, è una spinta, una tensione, un movimento consapevole ed intenzionale verso gli ultimi. Certo, i pauperismi, così come qualunque "ismo" vissuto in maniera integrale e ottusa, possono condurre ad eccessi e contraddizioni. Farsi poveri significa condividere una condizione, farne parte, non predicare dall'alto, non "fate quello che dico, non fate quello che faccio".
Non è un obbligo, altrimenti non potrebbe esistere il libero arbitrio.


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Re: Papa Francesco: San Pietro non aveva un conto in banca

Messaggioda franz il 17/06/2013, 15:10

flaviomob ha scritto:Non è un obbligo, altrimenti non potrebbe esistere il libero arbitrio.

Un obbligo a cui non mi oppongo di certo.
Anzi chiunque voglia farsi povero e spogliarsi dei suoi averi puo' liberamente avvisarmi che ci mettiamo d'accordo su come procedere per una ripartizione dei beni terreni.
Non mi è ancora chiaro pero' se questo farsi poveri è solo per preti, frati, suore e curia oppure è un libero invito che vale per tutti.
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