È stato un vero e proprio rastrellamentoSul suo profilo facebook il fotografo livornese racconta l'esperienza di Istanbul e ringrazia i colleghi che per lui hanno manifestato davanti all'ambasciata turca.
martedì 18 giugno 2013 10:34
di Daniele Stefanini
È arrivato il momento dei ringraziamenti. Se mi hanno liberato è tutto dovuto a queste splendide e umane persone: Mehmet Seyfeddin Pence (un ufficiale di polizia umano), Hukuk Burosu (avvocato), Sermin Akbulut (avvocato), Ugur Altinarik (avvocato), Zeynep Cankan Ergunay (avvocato). Ringrazio Martina Castigliani del Fatto che è stata la prima ad attivarsi dopo il mio SOS "chiama ambasciata". Ringrazio i migliori colleghi di sempre per il sit-in davanti all'ambasciata Turca (siete bellissimi in foto); quelli che neanche conosco e che sono stati in ansia per me; quelli che mi conosco e che mi hanno maledetto per la mia incurabile incoscienza. Ringrazio i compagni e le compagne di piazza Taksim, a loro va tutto il mio rispetto e la mia solidarietà. A chi come me, preso in stato di fermo, è ancora in questura a mangiare pane e marmellatine va il mio pensiero. Domani incontreranno il Procuratore, ha pochissime prove, il capo di accusa è per tutti(circa 500 fermi in un giorno) uno, quello di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di bottiglie,bastoni,pietre,biglie di vetro con la fionda, carote e bambole.(poi mi devono spiegare come non si fa a non resistere a un pubblico ufficiale che ti prende ti sbatte al muro, ti pesta, ti mette i gomiti in bocca, ti schiaffeggia ti umilia... per loro il termine resistenza ha un accezione negativa).È stato un vero e proprio rastrellamento».
Poi il fotografo ha rettificato:
«RETTIFICA 1. Non sono stato ferito, ho preso si tante mazzate, ma i feriti seri sono altri purtroppo. A breve posterò le foto. Vertebre schiacciate,nasi rotti,occhi tumefatti etc etc.
RETTIFICA 2.Non sono stato trovato in terra da chi sa chi e portato in qualche ospedale chi sa dove, ma come tutti i ragazzi fermati sono stato trasportato via in pullman fino alla stazione di polizia dove un po' per necessità un po' perché non volevo rifinire direttamente caldo in un posto a me ignoto, ho recitato la parte del moribondo(tanto tale ero) e così mi ci hanno trasportato in macchina tre poliziotti. Basta così. Vedo che è stato detto anche troppo..io sono solo uno come tanti che crede in quello che fa,forse troppo. ps:ah ovviamente la D700 è ormai un ricordo e non c'ho nemmeno una foto dell'ultimo giorno, bravo eh!»
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