Grecia: ambasciata Usa mette in guardia da Alba Dorata
Aumentano le aggressioni violente nei confronti di persone che, a causa del colore della loro pelle, vengono scambiate per immigrate. Alba Dorata va a caccia dello straniero.
redazione
sabato 17 novembre 2012 11:35
La crisi in Grecia manda all'aria la civiltà e fomenta l'odio razziale. Tanto che l'ambasciata statunitense ad Atene avverte i suoi connazionali sui rischi di aggressioni a sfondo razzista. Succede, sì... e in Grecia Alba Dorata, il partito di ispirazione neo-nazista, continua la caccia allo straniero e spaventa anche la nipote del generale greco Christodoulos Tsigantes (1897-1970, uno degli eroi della lotta contro i nazisti) che ha sia la nazionalità ellenica sia quella britannica. All'ambasciata britannica la donna ha denunciato di essere stata costretta a parlare in greco per dimostrare di essere cittadina greca.
Intanto, la sede diplomatica Usa mette in guardia circa un recente "aumento di molestie non provocate e aggressioni violente nei confronti di persone che, a causa del colore della loro pelle, vengono scambiate per immigrati stranieri".
Nel comunicato è detto che le persone più esposte a tale rischio sono quelle che hanno origini africane, asiatiche, ispaniche o mediorientali. Di recente non si sono registrate in Grecia aggressioni ai danni di cittadini Usa ma la sezione viaggi del sito del Dipartimento di Stato fa espresso riferimento a "notizie certe di cittadini statunitensi di origine africana arrestati dalla polizia ad Atene nel corso di operazioni contro gli immigrati clandestini".
Nelle ultime settimane, come hanno riferito varie Ong che si occupano di immigrati, diversi cittadini stranieri hanno denunciato alle rispettive ambasciate di essere stati fermati per strada da membri del partito filo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata) che li hanno obbligati a mostrare i documenti di identità.
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