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New York vs Sandy

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

New York vs Sandy

Messaggioda flaviomob il 30/10/2012, 0:32

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Re: New York vs Sandy

Messaggioda franz il 30/10/2012, 8:47

Diretta
Usa, Sandy si abbatte sulla costa est
Almeno 14 morti, blackout e crolli

Paralizzate New York e la costa nord-est degli Stati Uniti. Sandy non è più un uragano, ma un "ciclone post-tropicale". Non per questo non ha seminato morte e distruzione. Tredici vittime negli Stati Uniti, tra le quali tre bambini, e una in Canada. Oltre tre milioni di americani sono senza luce in 11 Stati. A New York senza corrente anche il Langone Hospital: evacuati 700 pazienti. Obama: "Non mi preoccupano le elezioni ma la sicurezza dei cittadini". Il sindaco di New York, Michael Bloomberg: "E' l'uragano del secolo, tutti a casa"


07:25 Sette tunnel della metro inondati 23 – Sette tunnel della metro di New York sono stati allagati in seguito all'arrivo di Sandy. Per la Metropolitan Transportation Authority si tratta della "più grave catastrofe in 108 anni di esistenza" della rete sotterranea della Grande Mela

06:04 Bloomberg: "L'acqua sta scendendo" 22 – Il livello dell'acqua a Lower Manhattan sta scendendo. Lo ha reso noto il sindaco di New York, Michael Bloomberg. La marea provocata dal passaggio di Sandy aveva raggiunto i 4,15 metri nei pressi di Battery Park. Oltre che dall'acqua, la Grande Mela è stata colpita da un enorme blackout . Secondo l'azienda elettrica Con Ed ci vorrà almeno una settimana per ristabilire tutte le utenze elettriche

05:32 Tredici i morti negli Stati Uniti 21 – Tredici finora le vittime di Sandy negli Stati Uniti (in New Jersey, nello stato di New York, in West Virginia, in Pennsylvania e nel Connecticut). Tra loro anche tre bambini

05:12 Nessun operaio dell'azienda elettrica intrappolato 20 – L'azienda elettrica Con Edison ha assicurato su Twitter che nessun suo dipendente è in trappola in seguito al passaggio di Sandy. Smentita quindi la notizia di 19 operai bloccati nella centrale elettrica a East Manhattan, che qualche ora fa è esplosa, provocando un vastissimo blackout

04:52 Allerta a centrale nucleare nel New Jersey 19 – Allerta attorno alla centrale nucleare di Oyster Creek, nel sud del New Jersey, a 40 miglia da Atlantic City dove Sandy ha devastato tutto al suo passaggio. Il Us Nuclear Regulatory Committee, l'ente preposto alla sicurezza atomica, ha fatto sapere che al momento non c'è alcun piano di spegnimento. La zona è stata invasa dalle acque, e questo impianto è il più vecchio d'America. Inoltre, proprio in questi giorni, è sottoposto a lavori di manutenzione. L'allarme è scattato perché "il livello dell'acqua ha superato alcuni criteri di aspirazione di acqua nella struttura"

04:34 NY, almeno 350mila senza luce 18 – Almeno 350mila abitanti di New York sono senza corrente. Per l'azienda che gestisce la rete si tratta del peggior blackout dal 2003, quando la città si spense. La città è al buio dalla 39ma strada a Lower Manhattan, anche a causa dell'esplosione di un trasformatore

04:28 Un morto in Canada 17 – Sandy fa sentire i suoi effetti anche in Canada. Un uomo che camminava in una strada del centro di Toronto è stato ucciso da "detriti volanti". Almeno 68mila case sono senza corrente in Ontario e nel Quebec

04:01 NY, 19 operai sarebbero bloccati in stazione elettrica 16 – Diciannove operai sarebbero bloccati all'interno di una stazione elettrica di Con Edison nell'East Side di Manhattan a causa dell'allagamento. Secondo un soccorritore all'interno ci sarebbe stata un'esplosione

03:32 Senza corrente l'ospedale della New York University 15 – Il sindaco di New York Bloomberg rende noto che l'ospedale della New York University è senza corrente e che l'amministrazione sta provvedendo a trasferire i circa 700 pazienti. Bloomberg comunica anche che l'interruzione delle linee elettriche ha provocato un gran numero di incendi

02:51 Almeno 10 morti 14 – Secondo l'Associated Press Sandy ha causato finora almeno dieci morti in New Jersey, New York, Maryland, Pennsylvania e Connecticut

02:38 Chiuso l'ultimo tunnel, Manhattan isolata 13 – E' stato chiuso anche il Queens Midtown, l'ultimo tunnel che collega Manhattan alla terraferma finora rimasto aperto. Manhattan a questo punto è isolata, visto che anche i ponti sono stati chiusi. Intanto l'MTA, l'azienda di trasporto pubblico newyorkese, ha comunicato che alcune stazioni della metropolitana di Lower Manhattan sono completamente allagate. Nel tunnel del metrò che passa sotto l'East River, collegando Manhattan a Queens, c'è oltre un metro d'acqua

02:37 Chiusi gli aeroporti di New York 12 – Gli aeroporti di New York La Guardia e JFK sono stati chiusi per gli allagamenti

02:36 Metropolitana NY allagata, chiusa per una settimana 11 – Sandy fa salire il livello dell'acqua e allaga parte della metropolitana di New York, soprattutto nel Lower East Side. Lo riporta la stampa americana, sottolineando che potrebbe volerci fino a una settimana per farla ripartire a causa dell'acqua filtrata

02:08 Nello stato di New York almeno 5 morti 10 – Il bilancio provvisorio delle vittime di Sandy nello stato di New York è di almeno cinque morti. Lo afferma il governatore di New York, Andrew Cuomo

02:06 Senza luce molte zone di New York 9 – Black out a New York, dove in molte aree del sud di Manhattan, da Downtown a Chelsea, manca l'elettricità. La corrente è saltata nei pressi di Union Square e nel Village, dove sono al buio complessivamente 62.000 case. Nel New Jersey, secondo il Wall Street Journal, oltre un milioni di persone sono senza luce. A singhiozzo anche le linee telefoniche cellulari. Complessivamente, secondo le stime, ci sarebbero 3,1 milioni di persone sulle costa orientale senza elettricità

01:27 Primi vortici a New York 8 – Venti di forte intensità, pioggia battente e mare molto mosso. I primi vortici hanno colpito l'area metropolitana di New York. La città ha un aspetto spettrale, dovuto anche a diverse cadute dell'energia elettrica e al fatto che ben poche persone circolano per le strade della metropoli. I marosi stanno flagellando le banchine dei fiumi Hudson e East River

01:22 Prima vittima a New York 7 – Una donna di 30 anni è morta a New York in seguito alla caduta di un albero sulla sua abitazione. L'incidente è avvenuto nel Queens, sulla 166ma strada

01:21 Un morto nel Maryland 6 – Un morto anche nel Maryland, nella Montgomery County. Un uomo è rimasto vittima di un incidente stradale causato dal vento e dalla forte pioggia

01:20 Una vittima ad Atlantic City 5 – Sandy fa una vittima ad Atlantic City. Una persona è morta a causa di un attacco di cuore mentre veniva evacuata

01:15 Sandy sulle coste del New Jersey 4 – Sandy è arrivato sulle coste del New Jersey. Lo ha comunicato lo Us National Hurricane Center. E' localizzato a circa dieci chilometri a sud-ovest di Atlantic City e ha venti a 129 km/h.

00:34 Sandy è un "ciclone post-torpicale" 3 – Sandy non è più un uragano, ha cambiato status. Il National Hurricane Center lo definisce ora un ciclone post-tropicale che resta comunque pericoloso con venti per oltre 85 miglia all'ora, cioè altrettanto forti ma decisamente meno caldi

00:16 Tolta la corrente a Lower Manhattan 2 – La Con Edison, la società che gestisce i servizi elettrici di New York, ha tolto la corrente a Lower Manhattan

00:13 Sandy atteso negli Usa entro un'ora 1 – L'impatto di Sandy è atteso sulla costa nord-est degli Stati Uniti entro un'ora
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Re: New York vs Sandy

Messaggioda flaviomob il 31/10/2012, 21:29

Sandy, l’Artico e noi

L’uragano Sandy è sulle prime pagine di tutti i giornali e sul web, con una trattazione che, tacendo sulle sue vere cause, evidenzia l’imbarazzo di chi (negli Stati Uniti, ma anche in Italia) è complice del cambiamento climatico.

Negli ultimi mesi, oltre due milioni di persone hanno sottoscritto una petizione per difendere i ghiacci dell’Artico. Queste persone sanno che l’Artico è un elemento chiave nella regolazione del clima planetario. Sanno che le emissioni di gas serra sono da tempo correlate ai “disastri climatici” (lo sanno anche le società del ramo Assicurazioni…) e quindi per loro non sarà una sorpresa sapere che è probabile un collegamento tra lo scioglimento dell’Artico e Sandy.

Alcuni scienziati, infatti, ritengono che la rotta anomala (ormai sempre più frequente) di queste tempeste tropicali sia dovuta a una specie di “diga” di alta pressione dovuta a una stasi delle correnti a getto che si sono indebolite per la riduzione della differenza delle temperature tra l’Artico e le aree più a sud. In ottobre, le tempeste tropicali normalmente si dirigono verso l’Atlantico nord-est e si “scaricano” in mare. Nel caso di Sandy, una grande cupola di alta pressione ferma tra Canada e Groenlandia gli ha sbarrato la strada, dirottando la tempesta sulla costa orientale Usa.

Poiché il clima è una cosa complicata, le disgrazie non vengono mai da sole. Ad esempio, diversamente da quel che pensiamo, il “livello” del mare non è uguale dappertutto: correnti marine, salinità e altro determinano veri e propri dislivelli e anche… differenze nel tasso d’innalzamento del livello del mare. Se l’innalzamento di tale livello (ovviamente causato dal riscaldamento globale) è, in media, di 0,6-1,0 mm/anno (dati registrati dal 1990), lungo la fascia costiera orientale Usa (600 miglia, da Capo Hatteras a nord di Boston) l’incremento è stato di 2-3,7 mm/anno (Fonte US Geological Survey).

Un altro fattore in gioco è l’energia extra (calore in eccesso: indovinate la causa?) che si “immagazzina” nel mare visto che l’acqua è un magnifico accumulatore di calore. Anche un piccolo incremento delle temperature dell’oceano ha i suoi effetti potenzialmente disastrosi. La stima è che le temperature superficiali siano aumentate, dagli anni ’50, di 0,5-0,7°C, con un aumento del vapore acqueo nell’aria sugli oceani del 4% (dagli anni ’70) e con un prevedibile effetto di aumento delle piogge causate dagli uragani stimato in c.a. l’8%. A settembre si è registrato il secondo record di sempre per le temperature degli oceani (da quando le registriamo) e l’Atlantico centrale aveva temperature di 1,3°C sopra la media. Quello che serve per creare un “mostro climatico”.

Si potrebbe quindi pensare che l’imminente competizione elettorale negli Stati Uniti abbia avuto al centro temi di questa portata: niente di più falso, visto che nei dibattiti elettorali la parola “clima” non è mai stata pronunciata. A dire il vero, si poteva anche pensare che un miliardo di danni (sulla sola produzione agricola!) causati dalla siccità di quest’estate in Italia avrebbe causato una pronta reazione del nostro “governo tecnico”, che potrebbe spingere su rinnovabili ed efficienza energetica e lasciar perdere carbone e trivelle. Niente di più falso: per quel che riguarda il petrolio (a terra e in mare) il governo vuol fare dell’Italia un nuovo Texas e ci sono progetti per aumentare l’uso del carbone e, con essi, il contributo nazionale al disastro climatico. Complimenti!

Andrea Boraschi, responsabile campagna Energia e Clima

http://www.greenpeace.org/italy/it/News ... log/42822/


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Re: New York vs Sandy

Messaggioda franz il 01/11/2012, 10:02

flaviomob ha scritto:Un altro fattore in gioco è l’energia extra (calore in eccesso: indovinate la causa?) che si “immagazzina” nel mare visto che l’acqua è un magnifico accumulatore di calore. Anche un piccolo incremento delle temperature dell’oceano ha i suoi effetti potenzialmente disastrosi. La stima è che le temperature superficiali siano aumentate, dagli anni ’50, di 0,5-0,7°C, con un aumento del vapore acqueo nell’aria sugli oceani del 4% (dagli anni ’70) e con un prevedibile effetto di aumento delle piogge causate dagli uragani stimato in c.a. l’8%. A settembre si è registrato il secondo record di sempre per le temperature degli oceani (da quando le registriamo) e l’Atlantico centrale aveva temperature di 1,3°C sopra la media. Quello che serve per creare un “mostro climatico”.

Finalmente qualcuno che dice cio' che gli altri non dicono. Il vapore aqueo, e non la CO2, è in principale gas serra. Lo sa chiunque controlli la temperatura diurna e notturna nelle giornate secche libere di nubi e la compari con quella delle giornate con il cielo interamente coperto.
Gli accumuli di CO2 sono solitamente sopra le zone densamente abitate ed industrializzate mentre gli accumuli del vapore di H2O (visibili giorno e notte da satellite con la spettografia IR) si concentrano sugli oceani, perché li nascono (e la causa principale è indubbiamente il sole). Entrambi gli accumuli poi si muovono in base alle correnti ma è chiaro che quanto avviene sopra gli oceani (che hanno una estensione superiore alla terra ferma) è determinato dal sole. E non è un caso che il tasso di aumento della temperatura (che avevo personalmente rilevato anni fa accedendo ai dati di un satellite, ora a pagamento) sia maggiore a sud dell'equatore. Li' ci sono piu' acque che terra ed abbiamo meno attività umane. Eppure la temperatura cresce di piu' che a nord. Questi dati depongono a sfavore della tesi antropica, non che pero' per questo non si debba tentare di immettere meno CO2 possibile nell'ambiente. Va fatto in ogni caso.

Poi per quanto riguarda la somma degli effetti del riscaldamento generato da H2O e CO2 ci sono tesi diverse. C'è chi sostiene che CO2 è il fattore principale ed il sole non c'entra e viceversa: a questione è aperta, con studi che sostengono una tesi e l'altra e con una netta prevalenza della tesi antropica. Quello che avviene sugli oceani pero' è particolare e per N.Y. ci sono precedenti storici nel 1635, 1821 e 1938 di eventi simili, segno che sono eventi rari ma possibili ed indicare la causa all'attività dell'uomo appare pretestuoso.
http://www.meteoweb.eu/2012/10/uragani- ... ti/160451/
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