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Berlin view: fallimento annunciato?

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Berlin view: fallimento annunciato?

Messaggioda flaviomob il 05/04/2012, 11:58

http://keynesblog.com/2012/04/05/la-cin ... a-berlino/

La Cina è lontana da Berlino

Posted by keynesblog on 5 aprile 2012 in Economia, Europa, Global

Martin Wolf [sul Financial Times] ha scritto un pezzo molto interessante sul tentativo cinese di riequilibrare il suo modello di crescita, spostandolo dalle esportazioni alla domanda interna. Wolf mostra come questo tentativo è andato avanti per almeno un decennio, con ritmo diseguale e vari stop-and-go. Mi piacerebbe aggiungere che la crisi stessa ha svolto un ruolo contraddittorio. La Cina da un lato è stato uno dei primi paesi nel 2009 per attuare un robusto piano di stimolo pari a oltre il 10% del PIL, dall’altro, essa non ha resistito (come la maggior parte dei paesi) a misure protezionistiche più o meno nascoste e a manipolazione della valuta. Wolf conclude che, benché di successo, il riequilibrio verso la domanda interna ha portato ad un investimento eccessivo (e non necessariamente produttivo). La nuova sfida riequilibratrice della Cina risiede nella crescita del reddito e dei consumi della sua popolazione.

Quello che voglio sottolineare è che la Cina coglie appieno il suo nuovo ruolo nell’economia mondiale. La sua leadership ha capito da tempo che la trasformazione da economia “emergente”/”in via di sviluppo” a economia pienamente sviluppata ha bisogno di passare tra le altre cose attraverso una minore dipendenza dalle esportazioni. Una grande economia dinamica non può contare sulla crescita nel resto del mondo per la sua prosperità. Anche il dibattito sulla riforma dello stato sociale e sulla sanità ha avuto tra i suoi motivi la necessità di ridurre il risparmio precauzionale. La strada del riequilibrio è lunga e incerta, ma ormai definitivamente imboccata.

Vale anche la pena notare che un migliore equilibrio tra domanda interna ed esterna nelle grandi economie è un elemento fondamentale nel ridurre la fragilità macroeconomica dell’economia mondiale attraverso la riduzione degli squilibri commerciali.

E’ sorprendente, invece, come l’Europa rimanga intrappolata in una sorta di sindrome da piccolo paese. La “Berlin View”(*) che permea il Fiscal compact richiede disciplina fiscale e compressione della domanda interna, al fine di migliorare la competitività e favorire la crescita trainata dalle esportazioni. Oltre al fatto che non funziona, questo equivale a legare il destino dell’Europa alle performance del resto del mondo, rinunciando all’ambizione di diventare un attore importante sulla scena economica mondiale. Che differenza con l’ambizione e l’atteggiamento lungimirante della Cina …

(*) gioco di parole con l’espressione “Treasury view” ovvero “il punto di vista del Ministero del Tesoro”, tradizionalmente votato all’austerità. Keynes l’ha spesso utilizzata in modo polemico e ironico.


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