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Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda franz il 20/02/2012, 11:30

“Italiani mafiosi”, “Indiani sottosviluppati”: sul web la guerra degli ignoranti

«Indiani, liberate i nostri soldati o saranno guai per voi! Noi facciamo parte della Nato, state attenti!». Inizia con la sfida dell’italiano Pierre ai lettori indiani del Times of India la sequela di accuse, invettive, ripicche razziste che italiani (pochi) e indiani da tutto il mondo si rovesciano addosso in queste ore. Sul sito del Times gli italiani più aggressivi e provocatori sono Pierre e un certo Frank Lapegna: «La verità è che gli indiani sono afflitti da un complesso di inferiorità verso i paesi occidentali, così adesso possono dire “abbiamo arrestato i due soldati italiani, visto che forza!”…».

Ravi da Bangalore gli risponde: «Dov’è esattamente l’Italia? Non sto scherzando, fino ad oggi non sapevo dov’è l’Italia, deve essere un paese assolutamente insignificante». Lapegna replica «l’Italia è il paese che vi ha dato la Ferrari, solo per ricordarvi che oltre alla mucca ci sono altri mezzi di trasporto». Interviene San Marco da Milano: «Frank, smettila, questi sono già incazzati, non serve provocarli, aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Ho vissuto in India per 4 anni e mezzo, amo il paese, hanno un forte orgoglio, ma questo non deve essere un ostacolo in questo caso da risolvere rispettando le regole internazionali».

Ma altri italiani non cedono, «l’India è una nazione di razzisti che lasciano morire la gente per strada, corrotti fino alle orecchie, dobbiamo tenere la schiena dritta». Naturalmente la stragrande maggioranza dei post è contro gli italiani, e i primi stereotipi ad essere adoperati sono quelli del paese mafioso. «Innanzitutto devo complimentarmi con il governo del Kerala che ha arrestato questi due killer arrivati da un paese mafioso», dice Joseph da Delhi, «adesso vedremo cosa farà la loro protettrice italiana Sonia Gandhi, vediamo se su quella petroliera italiana viaggiavano le tangenti che lei e la sua famiglia gestiscono con i mafiosi italiani!». Contro Sonia Gandhi, la moglie del premier Rajiv assassinato da terroristi e oggi leader del Partito del Congresso, si scatenano molti lettori (accusati da altri di essere sostenitori del BJP, il partito nazionalista avversario del Congress). «Vedrete, la ragazza italiana saprà proteggere i mafiosi italiani», «Perché quella nave era protetta da soldati? Portavano in Italia la tangenti del Congress?». L’impressione ormai è chiara, il caso della Enrica Lexie davvero ha scatenato una guerra fra ignoranti che però sarà molto difficile gestire con gli strumenti della politica e della buona diplomazia.

http://feluche.blogautore.repubblica.it/?ref=HROBA-1




Commenti simili si trovano anche sul Fatto Quotidiano, dove a margine dell'articolo che illustra i fatti di cronaca, traspare la posizione, classica a sinistra, che Folgore e Marò sono tutti fascisti e quindi hanno sicuramente torto, a prescindere.
In questo momento il Fatto è irraggiungibile ma quando lo sarà di nuovo la pagina è questa http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... na/192362/
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda Stefano'62 il 20/02/2012, 14:06

Gli indiani dicono che i Marò hanno ucciso non due pirati ma due pescatori.
Che scoperta:chiaro che la copertura dei pirati è la pesca altrimenti che cacchio ci farebbero per mare ?
Stai a vedere che adesso i pirati che tornano a casa con due morti,vanno a dire che tizio e caio sono morti durante un assalto.
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda franz il 20/02/2012, 14:58

Stefano'62 ha scritto:Gli indiani dicono che i Marò hanno ucciso non due pirati ma due pescatori.
Che scoperta:chiaro che la copertura dei pirati è la pesca altrimenti che cacchio ci farebbero per mare ?
Stai a vedere che adesso i pirati che tornano a casa con due morti,vanno a dire che tizio e caio sono morti durante un assalto.

Già, ma per ora (in attesa di un'indagine e di un verdetto) non corrispondono orari, colpi, luoghi.
Tanto che appare non del tutto improbabile che si tratti di due episodi diversi,
1) L'assalto dei pirati veri alla petroliera, avvenuta in un certo luogo e orario
2) l'uccisione (incontestabile, i morti ci sono) di due pescatori, avvenuto in orario diverso (alcune ore dopo) e forse in luogo diverso.
Il che suggerisce l'ipotesi che i pirati, scacciati dai difensori della petroliera, si siano poco dopo sfogati su un peschereccio nelle vicinanze e si siano dati da fare per addossare la colpa ai difensori italiani.
Cosa che confrontando proiettili e facendo l'autopsia potrebbe emergere.
Ma, e qui sta la brutta notizia, il quella zona ci sono le elezioni e quindi i due italiani si ritrovano ostaggio di ondate nazionalistiche e populistiche. Quindi per ora niente autopsia. E si prospetta la pena di morte o l'ergastolo.

Cosa aspetta la diplomazia italiana ad investire l'ONU, visto che i militari sono a bordo delle navi sulla base di una ben precisa risoluzione?
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda Stefano'62 il 20/02/2012, 15:05

Giusto,che indaghi un organismo sovranazionale,perchè non è per niente certo che i pirati non abbiano agganci un pò dappertutto in quelle zone,che stanno ai pirati come l'Italia sta alla mafia.
E i pirati hanno tutto l'interesse a soffiare sulla vicenda (che magari è stata addirittura parzialmente orchestrata) perchè se i militari continuano a presidiare le navi,per loro è finita la festa.
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Governo italiano protesta "Inaccettabili misure per marò"

Messaggioda franz il 05/03/2012, 18:48

INDIA
Governo italiano protesta
"Inaccettabili misure per marò"


In una nota della Farnesina, il segretario generale Massolo esprime "vivissima preoccupazione" per la decisione dei giudici indiani che hanno stabilito che i militari italiani siano detenuti in carcere
Lo leggo dopo

Governo italiano protesta "Inaccettabili misure per marò" Massimiliano Latorre e Salvatore Girone scortati dalla polizia indiana (ap)

ROMA - l governo italiano esprime "vivissima preoccupazione" per le decisioni dei giudici indiani in merito ai due marò e ritiene "inaccettabili" le misure adottate nei loro confronti. Lo si è appreso da una nota della Farnesina. Il segretario generale Massolo su indicazione di Terzi lo ha detto all'ambasciatore indiano a Roma.

Il comunicato della Farnesina. Su indicazione del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi - si legge nella nota diffusa dalla Farnesina - il Segretario Generale della Farnesina, Giampiero Massolo, ha espresso oggi all'Incaricato d'Affari indiano a Roma Saurabh Kumar la vivissima preoccupazione del Governo italiano per la decisione del tribunale di Kollam di trasferire il Maresciallo Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Girone in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum con effetto immediato. Nel definire inaccettabili tali misure in considerazione dello status dei nostri due militari e nel sottolineare l'estrema sensibilità della questione per le autorità italiane, per le famiglie e per l'opinione pubblica e parlamentare italiana, l'ambasciatore Massolo - prosegue la nota - ha ribadito la ferma richiesta che ogni sforzo venga fatto per reperire prontamente per i nostri militari strutture e condizioni di permanenza idonee.

La decisione del giudice indiano. Oggi, infatti, il giudice di Kollam ha disposto che i due marò
vengano trasferiti in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum con effetto immediato. I militari italiani, ha deciso il giudice, riceveranno in carcere un trattamento differenziato, dato il loro status particolare. La polizia e la direzione generale delle prigioni avranno la libertà di disporre in seguito una diversa forma di custodia.

Le richieste dell'Italia. Stamani era stata presentata dal governo italiano una nuova petizione per chiedere, tra l'altro, che ai militari sia servito "cibo conforme alla loro dieta", che sarà "procurato e pagato dalle autorità consolari". Era stato anche chiesto che i due fucilieri fossero detenuti in un posto diverso dal carcere, in conformità al loro status speciale di militari in servizio anti pirateria. Di queste richieste, la corte indiana ha accolto quella relativa al cibo - ai due militari verrà servito cibo italiano durante tutta la loro permanenza in carcere che potrebbe arrivare a tre mesi. Respinta la richiesta di uno status privilegiato, ma ha però raccomandato che vengano rinchiusi lontano dagli altri carcerati, che siano assistiti da un punto di vista sanitario e che possano ricevere visite per un'ora al giorno, tra le 10 e le 11 di mattina.

La scatola nera. Il tribunale di Kollam ha accolto la richiesta dei procuratori di avvalersi di esperti del dipartimento della Marina mercantile per ispezionare la scatola nera della nave italiana Enrica Lexie, si legge sul sito Times of India. Lo stesso quotidiano sabato scorso aveve scritto che nella scatola nera della Enrica Lexie non sarebbero presenti dati preziosi per comprendere quanto accaduto lo scorso 15 febbraio, nel corso dell'incidente nel quale, secondo le autorità indiane sono rimasti uccisi due pescatori.

Perizia balistica. Tra oggi e domani dovrebbe anche concludersi la perizia balistica a cui assistono i due esperti del Ros, arrivati dall'Italia. Il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, che oggi è volato nuovamente a New Delhi per incontri con le autorità, si è detto soddisfatto della loro presenza, anche se solo come 'osservatori silenziosi': "Sono lì con la capacità di osservazione e la possibilità di verificare che tutto ciò che accade sia trasparente", ha spiegato.

Lega chiede intervento di Napolitano. "È successo quello che non doveva succedere. Ora la situazione si fa più pesante. Intervenga il presidente Napolitano che è il capo delle forze armate", ha affermato il capogruppo della Lega nord in commissione difesa del Senato, Giovanni Torri, che ha sottolineto come "è la prima volta che militari italiani vengono messi in carcere in un paese estero". E "qui - ha detto- le cose sono due: o Napolitano, che è il capo supremo delle forze armate interviene con New Delhi, per tutelare i suoi soldati o il premier Monti vada a Bruxelles per il sostegno di tutta l'Unione europea e la Nato. Insomma, uno dei due faccia qualcosa. Questi due ragazzi sono in carcere, non sulle spiagge di Doha...".

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Pescatori uccisi, è scontro tra Italia e India

Messaggioda franz il 05/03/2012, 21:50

De Mistura in carcere con i marò. I militari italiani "non possono e non debbono essere detenuti in una prigione per detenuti comuni". Lo ha dichiarato oggi il sottosegretario agli Esteri italiano, Staffan de Mistura. "Sono nell'anticamera del carcere di Trivandrum - ha indicato in una dichiarazione - e su mio rifiuto di farli entrare in cella, non sono entrati", ha specificato De Mistura che è insieme ai due marò italiani. "Non mi muovo da qui - ha aggiunto - fino a quando non avremo chiarito una situazione inaccettabile". Riguardo all'ipotesi di una detenzione dei marò in un carcere con detenuti comuni, De Mistura ha sottolineato che "in nessun Paese al mondo questo verrebbe accettato e noi non lo accettiamo". "Una cosa è seguire il processo giudiziario locale - ha proseguito - cosa che abbiamo fatto con perizie, avvocati, ma è ben altra cosa che nel frattempo militari italiani ed in uniforme e in missione ufficiale all'estero, per un incidente avvenuto in acque internazionale, siano messi in un centro di detenzione per delinquenti comuni". "Ripeto - ha concluso - è inaccettabile e quindi non mi muovo da qui fino a quando si è trovata una soluzione appropriata".
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda pianogrande il 05/03/2012, 22:37

Ecco un politico militante.

Ogni tanto, facciamolo il confronto con il governo precedente.
Non mi viene in mente nessuno che avrebbe fatto una azione simile.

Certo che, con una potenza emergente come l'India che non è esente da fanatismi e nazionalismi piuttosto accesi, sarà durissima.

Apparentemente, essendo il tribunale in possesso delle armi in dotazione, dovrebbe essere facilissimo dimostrare se i nostri soldati hanno sparato ai pescatori.

Attendiamo gli ulteriori sviluppi di questa storia per niente chiara.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda Stefano'62 il 06/03/2012, 14:41

Il punto è che potrebbe essere facilissimo anche dimostrare il falso dato che le armi le hanno loro i proiettili pure e non hanno voluto "aiuti" (chissà perchè....)
E i motivi per farlo ce li hanno.
Ma perchè ancora nessun giornale ha sollevato la questione primaria ?
Li vogliamo costringere o no (!) ad andare a verificare come si deve se le vittime erano davvero semplici pescatori ?
Il nostro Ministero dovrebbe essere molto più duro per evitare distorsioni geopolitiche della verità e pretendere chiarezza,e legare il riconoscimento della legittimità delle indagini alla partecipazione alle stesse.
Fossero stati soldati americani starebbero già in suolo americano,e i due "pescatori" sarebbero già stati certificati come pirati.
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda flaviomob il 26/03/2012, 14:52

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbTHGvDF

...
Un rapporto indipendente ma che dimostra come «molti elementi non quadrino» dice Di Stefano al Sole 24Ore.com. «A cominciare dall'autopsia effettuata dall'anatomopatologo del Tribunale indiano, il professor Sisikala» che ha recuperato il proiettile dal corpo di uno dei due pescatori uccisi, definendolo calibro 0,54 pollici, pari a 13 millimetri cioè un calibro oggi inesistente».

«Il proiettile è stato repertato con misure indicate in modo criptico e furbesco» sostiene Di Stefano. «Se Sisikala avesse espresso le misure del proiettile in forma canonica, cioè con calibro e lunghezza in millimetri, avrebbe scritto calibro 7,62 e lunghezza 31 millimetri. Il caso sarebbe già chiuso dal 16 febbraio, giorno successivo al fatto e giorno dell'autopsia. Invece del diametro ha reso nota la "circonferenza" (credo sia la prima volta al mondo) e invece dei millimetri ha usato i centimetri». Di Stefano non ha dubbi. I dati indicati confermano che si tratta della cartuccia 7,62x54R ex sovietica, sparata dalla mitragliatrice russa PK che nulla ha a che vedere con la cartuccia 5,56x45 di unica dotazione ai nostri marò e utilizzabile sia con i fucili Beretta AR 70/90 sia con le mitragliatrici FN Minimi in dotazione».
...

di Gianandrea Gaiani - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/ME038
...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Italia-India: sul web la guerra degli ignoranti

Messaggioda franz il 26/03/2012, 15:30

Bisogna aspettare che passino le elezioni locali (17 marzo) e si conosca l'esito. Mi pare fosse previsto per il 24 marzo. Dovremmo esserci, quindi. Poi si potrà sapere che i pescatori sono stati uccisi con un Kalashnikov.
http://www.lettera43.it/attualita/43856 ... -marzo.htm
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