La corruzione in Italia vale circa 60 miliardi di euro l'anno ma nel 2011 sono state inflitte condanne solo per 75 milioni di euro. Questo è quanto ha sottolineato il procuratore generale aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, nella sua relazione. "Se l'entità monetizzata della corruzione annuale in Italia è stata correttamente stimata in 60 miliardi di euro dal SAeT del Dipartimento della Funzione Pubblica rispetto a quanto rilevato dalla Commissione Ue - ha spiegato Arganelli - l'Italia deterrebbe il 50% dell'intero giro economico della corruzione in Europa". Tuttavia, secondo Arganelli, si tratta di un dato "che appare invero esagerato per l'Italia, considerando che il restante 50% si spalmerebbe senza grandi problemi negli altri 26 Paesi dell'Unione Europea".
La Commissione europea ha infatti stimato che la corruzione costa all'economia dell'Unione 120 miliardi di euro l'anno, ovvero l'1% del Pil della Ue e poco meno del bilancio annuale dell'Unione europea. La Corte dei Conti ricorda comunque che "il nostro Paese nella classifica degli Stati percepiti più corrotti nel mondo stilata da Transparency International per il 2011 assume il non commendevole posto di 69 su 182 paesi presi in esame e nella Ue è posizionata avanti alla Grecia, Romania e Bulgaria".
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