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Una nuova guerra oggi al confine russo

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 21:35

20:59 I presidenti di cinque paesi dell'ex blocco sovietico verso Tbilisi
I presidenti di cinque ex Paesi del blocco sovietico, Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia e Ucraina, sono pronti a andare a Tbilisi per sostenere la Georgia nel conflitto contro la Russia. Lo ha annunciato Mariusz Handzlik, consigliere del presidente polacco Lech Kaczynski, aggiungendo che i dettagli del viaggio debbono essere ancora definiti. I cinque capi di Stato potrebbero volare a Tbilisi tra stasera e domani.

21:20 Consiglio di sicurezza Onu si riunisce stasera alle 11 italiane

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite torna a riunirsi questa sera alle cinque (le undici ora italiana) per discutere della crisi in Georgia. La nuova sessione, la quinta riunione straordinaria dall'inizio del conflitto giovedì, è stata richiesta da Tbilisi. Fino a ora i 15 non sono riusciti a trovare un accordo neanche su una dichiarazione comune.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 21:57

21:52 Sito web presidente Saakashvili trasferito in Georgia americana
L'offensiva russa in Georgia a quanto pare riguarda anche il web. Attaccato da hackers che risultano aver base a Mosca e San Pietroburgo, il sito internet ufficiale del presidente georgiano Mikhail Saakashvili è stato trasferito nella Georgia Usa. Nel corso del fine settimana, il sito della presidenza di Tbilisi (president.gov.ge) è stato "sommerso e bloccato dai russi", secondo quanto ha detto Nino Doijashvili, la responsabile della Tulix Systems, una società di Atlanta, in Georgia, che ora ospita il sito sui propri server statunitensi.

21:49 Georgia, attesa dichiarazione Bush alle 23.15 Italiane
La crisi tra Russia e Georgia è una delle priorità dell'agenda politica del presidente Usa George W. Bush, di ritorno dal suo viaggio in asia. Il presidente rilascerà una dichiarazione ufficiale alle 17.15 (Le 23.15 In italia) nel rose garden della Casa bianca. Lo ha reso noto il portavoce della Casa bianca, Dana Perino.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 23:02

22:44 Gurgenidze: "Occidente non ci aiuta"
Il premier georgiana Lado Gurgenidze ha annunciato che le truppe russe sono entrate nella città portuale di Poti sul Mar Nero: "non ci sono state vittime ma ci rammarichiamo di dover assistere a questi sviluppo senza che i nostri partner occidentali siano intervenuti concretamente", ha lamentato il primo ministro rimarcando l'assenza di risposte dalla comunità internazionale dopo la richiesta di "assistenza militare" del presidente Mikhail Saakasvili.

22:33 Georgia, Obama interrompe vacanza per parlare in tv

Interrompendo in modo imprevisto le vacanze, il candidato dei democratici alla Casa Bianca, Barack Obama, ha annunciato che farà una dichiarazione dalle Hawaii sulla crisi in Georgia.
L'intervento di Obama di fronte alle telecamere è atteso nell'arco della prossima ora, più o meno in contemporanea con una dichiarazione che il presidente americano George W. Bush si appresta a fare alla Casa Bianca. Il rivale di Obama, il senatore John McCain, in questi giorni è intervenuto ripetutamente sulla situazione in Georgia, l'ultima volta stamani.

22:24 Saakashvili, truppe russe entrate nella città georgiana di Poti
Le truppe russe sono entrate nella città georgiana di Poti sul Mar Nero. Lo hanno annunciato il presidente georgiano Mikhail Saakashvili e il premier Lado Gurghenidze.

21:56 In Ossezia battaglioni accusati di abusi in Cecenia

Due battaglioni russi in cui, secondo alcune organizzazioni per i diritti umani, prestano servizio militari ceceni accusati di gravi abusi sono stati inviati nell'Ossezia del Sud. Il ministero della difesa a Mosca ha reso noto che tra i rinforzi dispiegati nella zona del conflitto con la Georgia, figurano i battaglioni Zapad e Vostok, due unità di base normalmente in Cecenia, repubblica russa del Caucaso settentrionale devastata da due guerre indipendentiste con Mosca. I due battaglioni sono stati costituiti nel 2003 principalmente con ex ribelli diventati filo-russi.


Se la notizia di Poti fosse confermata, chiunque sappia usare google earth puo constatare che i soldati russi stanno conquistando tutta la Georgia, isolandola dal mar Nero.
La situazione, stante anche abituale l'empasse diplomatico europeo (il presidente francese doveva partire oggi per Mosca ma lo farà domani) è preoccupante.
Il fatto che Bush (ed anche Obama) interrompano viaggi e vacanze ed indicano conferenze in anticipo, puntando sull'effetto annuncio, puo' voler dire anche cose allarmanti tra cui che sono stati dati taciti ultimatum alla Russia di cui si attende la risposta prima della conferenza stampa americana.

Vediamo tra pochi minuti la conferenza stampa.

Franz

Aggiornamento:
Georgia: Mosca smentisce ingresso a Poti

11 ago 23:06 Esteri

MOSCA - Le truppe russe non sono entrate nella citta' georgiana di Poti, porto sul Mar Nero. Il ministero della difesa di Mosca ha smentito l'annuncio arrivato dal governo di Tbilisi. "I soldati russi non hanno mai ricevuto un ordine del genere" ha spiegato un portavoce citato dall'agenzia russa Interfax. (Agr)

Continuano le smentite ed in mancanza di fonti indipendenti è difficile dire cosa stia succedendo.
Ultima modifica di franz il 11/08/2008, 23:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 23:29

23:32 Georgia, Bush: "Azioni inaccettabili"
Le azioni della Russia in Georgia sono "inaccettabili" e hanno "danneggiato in maniera sostanziale" la posizione russa nel mondo: lo ha detto il presidente americano George W.Bush alla Casa Bianca, sottolineando che "è inaccettabile nel XXI secolo" un' offensiva che sembra mirata a deporre il presidente georgiano.

23:28 Gergia, Bush: "Russia tenta di deporre governo democratico"

La Russia "sta attuando una brutale escalation in Georgia" e sta tentando di deporre governo democraticamente eletto della Georgia. "Questo è inaccettabile". Lo ha detto il presidente Usa George W. Bush che ha chiesto a Mosca di rispettare gli impegni presi: "il Governo russo deve invertire rotta deve accettare accordo di pace come primo passo per risoluzione del conflitto".

23:26 Gergia, Bush: "Escalation drammatica e brutale"

Il conflitto in Georgia sta segnalando "un'escalation drammatica e brutale": lo ha detto il presidente americano George W.Bush, parlando alla Casa Bianca, e dicendosi "profondamente preoccupato" per la situazione.

23:20 Onu, accordo su risoluzione per tregua
I diplomatici occidentali all' Onu hanno raggiunto un accordo su un progetto di risoluzione che chiede una tregua immediata nel conflitto tra Russia e Georgia. Lo affermano fonti diplomatiche alle Nazioni Unite citate dalla agenzia Afp. Il progetto sta per essere presentato al Consiglio di sicurezza.

23:18 Madrid esorta al "cessate il fuoco" e al "dialogo"

Madrid lancia un appello a favore del "cessate il fuoco" e del "dialogo" nel conflitto tra la Russia e la Georgia in Ossezia del sud, la provincia indipendentista filo-russa. La vice-presidente del governo spagnolo, Maria Teresa Fernandez de la Vega, al termine di un viaggio in Salvador, ha invitato le parti alla tregua.
Ultima modifica di franz il 11/08/2008, 23:35, modificato 1 volta in totale.
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«Putin? Sembra un bullo di quartiere»

Messaggioda franz il 11/08/2008, 23:32

«Putin? Sembra un bullo di quartiere»
Pier Ferdinando Casini:«Mi aspetto che Berlusconi prenda un'iniziativa seria per fermare la Russia del suo amico»

ROMA — «Mi aspetto che Berlusconi prenda un'iniziativa seria per fermare la Russia del suo amico Putin».
Onorevole Pier Ferdinando Casini, Berlusconi ha telefonato a Putin.
«Ma non basta una telefonata. Non è un affare privato fra Putin e Berlusconi. Vorrei che il presidente del Consiglio esprimesse le sue valutazioni nelle sedi ufficiali».

Il Parlamento non è in vacanza?
«C'è un'emergenza. Si potrebbe riaprire la Camera, magari convocando solo la commissione Esteri. Come presidente del Consiglio, Berlusconi ha il dovere di dire una parola ufficiale. Lui è amico di Putin, ma l'amicizia non può essere acquiescenza. Se un amico sbaglia bisogna farglielo notare».

Il Cavaliere ha detto più volte che Putin è una garanzia e ha fatto cose positive per la Russia.
«D'accordo, ha anche fatto cose positive. Ma in tema di democrazia, il lavoro di Putin mi sembra che sia più un mito che realtà. Comunque, Berlusconi deve tenere conto che non è solo amico di Putin: è anche in ottimi rapporti col presidente della Georgia Saakashvili. Due mesi fa lo abbiamo incontrato insieme a Bruxelles dove era stato invitato come osservatore ai lavori del Partito popolare europeo».

Il Pd ha accusato Berlusconi di tacere perché amico di Putin. Ora lei gli rimprovera le stesse cose.
«No, un momento. Io non me la prendo con Berlusconi. E se il Pd ha già una sentenza scritta su di lui non mi interessa. Io dico che mi aspetto da Berlusconi una presa di posizione netta. Mi auguro che lo faccia, se non altro per riaffermare il valore di alcuni principi come l'inviolabilità dei confini di uno Stato. Altrimenti viene dato per scontato che l'unica legge è la forza dei contendenti. Abbiamo già biasimato la Cina per questo modo brutale di comportarsi in Tibet».

Figuriamoci, però, se Putin si lascia convincere dal governo italiano.
«Sicuramente no. Abbiamo tutti il senso del limite, non possiamo sperare di ottenere molto. Tuttavia è utile farsi sentire e sottolineare alcuni episodi veramente riprovevoli come il teatrale atterraggio di Putin sul territorio dell'Ossezia. Un'ostentazione che aveva il sapore di un'inutile umiliazione ».

In realtà, perfino Bush, nonostante minacci complicazioni nei rapporti con Mosca, sa che non può impedire a Putin di lanciare i suoi carri armati contro la Georgia.

«Purtroppo è vero. E siccome bisogna essere onesti nell'assegnazione dei torti, dico che i georgiani hanno sottovalutato la situazione. I russi mettevano da tempo in atto provocazioni in Ossezia. La Georgia alla fine ha reagito offrendo il pretesto a Mosca per intervenire. I governanti di Tblisi confidavano un po' ingenuamente nell'amicizia con gli Stati Uniti. Ma cosa può fare Washington?».

Forse Putin è irritato coi georgiani proprio per i loro buoni rapporti con gli americani.
«Può darsi. Però è spaventosa la sua reazione. Assolutamente spropositata. Se la Russia vuole essere una grande potenza deve anche manifestare senso di responsabilità. Deve cercare di limitare al minimo l'intervento. Mentre Putin ha mostrato una totale irresponsabilità. Invece di contenere gli attacchi ha cercato di allargare il conflitto coinvolgendo anche l'altra regione autonoma, l'Abkhazia. Come un bullo di quartiere che sfascia tutto».

Insomma, non ne esce come un personaggio affidabile.
«Al contrario. Desta enormi preoccupazioni. Soprattutto perché, al di là delle tragedie umane, questa vicenda pone il grave problema della democrazia energetica».

Si spieghi meglio.
«In Georgia passa un oleodotto che porta il petrolio fino alla costa turca del Mediterraneo senza attraversare il territorio della Russia. Se Putin ci mette le mani acquista un'egemonia energetica molto pericolosa. Ricordiamoci di come ha cercato di piegare l'Ucraina chiudendo i rubinetti del gas».

Marco Nese
11 agosto 2008
http://www.corriere.it
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 23:45

23:41 Georgia, iniziata quinta riunione consiglio sicurezza Onu
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha iniziato la quinta riunione sulla Georgia dall'inizio del conflitto nel Caucaso. I paesi occidentali del Consiglio si sono accordati su una bozza di risoluzione che chiede alle parti un cessate il fuoco immediato.
"Il testo è stato preparato dalla Francia, come presidente di turno dell'Unione europea, e verrà presentato a nome dei paesi europei e degli Stati Uniti", ha indicato un diplomatico occidentale prima dell'inizio della riunione.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 12/08/2008, 8:16

Georgia, difficile l'accordo all'Onu
Saakashvili: "Non ci arrenderemo mai"
Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite cerca una difficile intesa per una risoluzione per il cessate-il-fuoco e la Russia fa sapere che non voterà una risoluzione occidentale. Intanto le truppe di Mosca - secondo fonti georgiane - sono a 15 km dalla capitale Tbilisi


07:50 Sarkozy partito per Mosca
Il presidente francese Nicolas Sarkozy è partito stamattina per Mosca per una missione diplomatica che lo porterà anche a Tbilisi. Lo si è appreso da suoi collaboratori. Sarkozy, che tenterà di mediare un cessate il fuoco fra Russia e Georgia, è partito alle 07:38 dall'aeroporto di Tolone (Francia meridionale). A Mosca incontrerà il presidente Dmitri Medvedev e a Tbilisi il presidente Mikhail Saakashvili.

07:44 Abkhazia lancia offensiva nella gola di Kodori
L'Abkhazia, regione separatista della Georgia, ha lanciato un'offensiva militare per costringere le truppe georgiane ad arretrare dalla gola di Kodori, zona contesa con la Georgia. Lo indica l'agenzia russa Interfax che cita il ministro della difesa abkhazo secondo il quale la regioen ribelle ha cominciato le operazioni militari alle 6 ora locale (le 4 in Italia) senza aggiungere altri dettagli.

07:42 Onu, Russia: non voteremo risoluzione occidentale
La Russia non voterà la risoluzione preparata dai paesi occidentali del Consiglio di Sicurezza sulla Georgia, perchè il testo presenta "gravi lacune". Lo ha indicato Vitaly Ciurkin, l'ambasciatore russo all'Onu, sottolineando prima che la seduta venisse aggiornata che nella bozza degli occidentali "ci sono delle gravi mancanze", perchè, ad esempio, non c'è "un riferimento all'aggressione messa in atto dalla Georgia".

07:40 Onu, Russia: non vogliamo rovesciare Saakashvili
L'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Zalmay Khalilzad, ha preso atto che il suo collega russo, Vitaly Ciurkin, ha assicurato che Mosca non ha intenzione di rovesciare il presidente georgiano Mikhail Saakashvili. "Ieri (domenica) avevamo chiesto al rappresentante della Russia se Mosca aveva intenzione di cambiare il regime democratico della Georgia, senza ricevere una risposta precisa - ha detto ieri sera Khalilzad ai giornalisti - oggi l'ambasciatore Ciurkin ha detto che la Russia non ha intenzione di farlo".

07:39 Duemila stranieri evacuati in Armenia
Duemila cittadini stranieri, tra cui diplomatici e dipendenti di organizzazioni internazionali, sono stati evacuati in Armenia dalla vicina Georgia in seguito alla crisi in atto. Lo ha reso noto ieri sera il ministero degli esteri a Ierevan precisando che a causa del conflitto le procedure per la concessione dei visti sono state semplificate. Stando a un comunicato, anche 7.500 cittadini armeni che si trovavano in Georgia per affari o vacanze sono riusciti a rientrare in patria.

07:38 Saakashvili: "Non ci arrenderemo mai"
Il presidente della Georgia, Michail Saakashvili, in collegamento da Tbilisi con la CNN a Washington ha detto ieri sera che "la Georgia non si arrenderà mai". Dopo aver ribadito le sue accuse nei confronti della "invasione" da parte della Russia, Saakashvili ha aggiunto: "La Georgia non si arrenderà mai. Perchè noi combattiamo per la nostra libertà e il prezzo da pagare tornando indietro sarebbe troppo alto. Vorrebbe dire la perdita della libertà, un sentimento che i georgiani hanno conosciuto per decenni e che non possono sopportare. Per questo dico che la Georgia non si arrenderà mai".

07:37 Onu esamina bozza di risoluzione
I rappresentanti dei Paesi occidentali al Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno definito il testo di una risoluzione che chiede alla Russia e alla Georgia la fine immediata delle ostilità. La bozza sposa il piano di pace in tre punti che il ministro degli esteri francese Bernard Kouchner ha presentato alle parti in conflitto: fine immediata delle ostilità, il rispetto totale della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e il ritorno allo status quo in vigore prima del conflitto. Il testo è all'esame dei Quindici, riuniti per la quinta volta consecutiva. I precedenti tentativi di trovare una via d'uscita alla crisi concordata al Palazzo di Vetro sono falliti. Gli Usa puntano a una forte condanna delle azioni militari della Russia mentre gli europei preferiscono invece un testo di compromesso che possa essere accettato da Mosca, parte in causa nel conflitto e membro permanente con potere di veto dell'organo esecutivo dell'Onu.

07:35 I russi ammettono sconfinamento in territorio georgiano
Per la prima volta dall'apertura delle ostilità, i russi hanno annunciato lo sconfinamento delle proprie truppe nella Georgia occidentale in coincidenza con la missione di mediazione europea cominciata a Tbilisi.
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Medvev ordina la fine delle operazioni

Messaggioda franz il 12/08/2008, 12:16

Georgia, bombe russe sulla città di Gori
poi Medvev ordina la fine delle operazioni

All'Onu si cerca un difficile accordo
Aerei russi hanno bombardato oggi la città di Gori ferendo diversi civili. Intanto il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite cerca una difficile intesa per una risoluzione per il cessate-il-fuoco. Le truppe di Mosca - secondo fonti georgiane - sono a 15 km dalla capitale. Sarkozy a Mosca, poi sarà a Tbilisi. Presidente Abkhazia annuncia il controllo della zona di Kodori contesa con la Georgia


11:54 Tv olandese rende noto il nome del giornalista ucciso a Gori
Si chiamava stan storimans l'operatore della rete televisiva olandese Rtl morto stanotte in un bombardamento nella città georgiana di Gori: lo ha reso noto la stessa emittente sul suo sito internet, precisando che un secondo giornalista, Jeroen Akkermans, è rimasto ferito a una gamba.


11:53 Forze armate russe smentiscono: "Non siamo entrati a Gori"
Le truppe russe non sono entrate a Gori e non hanno bombardato la città georgiana. E' quanto sostiene il numero due dello stato maggiore russo, Anatoly Nogovizin, durante una conferenza stampa. L'alto responsabile militare ha detto che "sul territorio della Georgia non sono entrate truppe del contingente di peacekeeping russo" ed ha ammesso che per contrastare l'intervento georgiano in Ossezia del sud sono state usate "armi ad alta precisione". I militari russi, ha precisato, hanno invece preso "il controllo dell'aeroporto nell'area di Senaki e tutti i centri abitati nella zona di sicurezza di competenza dei peacekeeping" in Abkhazia.


11:45 Salta l'incontro tra Nato e Russia, per Mosca la colpa è degli Usa
L'incontro Nato-Russia, sollecitato ieri da Mosca e che si sarebbe potuto tenere oggi secondo quanto detto ieri da alcune fonti, è stato cancellato. Lo ha annunciato la rappresentanza permanente russa presso l'Alleanza Atlantica, sostenendo che l'incontro "è stato bloccato per volontà Usa", ha riferito un portavoce della missione.


11:44 Esplosione in centro Tbilisi provocata dagli artificieri
Il ministero degli interni georgiano ha precisato che l'esplosione udita stamane nel centro di Tbilisi non è legata a raid aerei russi ma all'attività degli artificieri che stanno facendo brillare gli ordigni inesplosi, sganciati dall'aviazione di Mosca nei giorni del conflitto, nella base militare di Vasiani, vicino alla capitale. Lo riferisce l'agenzia Interfax.


11:40 Tbilisi accusa Mosca: "Bombe sull'oleodotto Btc"
L'aviazione russa ha attaccato oggi un oleodotto in territorio georgiano, ma al momento non si sa ancora se l'attacco abbia provocato danni. Lo ha detto all'agenzia France Presse il segretario del consiglio di sicurezza della Georgia, Aleksandr Lomaia. "I russi hanno bombardato l'oleodotto Btc, si ignora al momento se esso sia stato danneggiato", ha aggiunto Lomaia.


11:27 Per Mosca "Saakashvili uscito dal controllo americano"
"Gli Usa, nonostante le promesse, non sono riusciti a trattenere Saakashvili dalla tentazione di risolvere i conflitti tramite la guerra. Il regime georgiano, a giudicare da quanto accaduto, è uscito dal controllo dell'amministrazione americana". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.


11:20 Sarkozy arrivato a Mosca per colloquio con Medvedev
Il presidente francese Nicolas Sarkozy è giunto a Mosca, dove incontrerà l'omologo russo Dimitri Medvedev; successivamente Sarkozy - che è anche presidente di turno dell'Unione Europea - farà tappa a Tbilisi dove vedrà il capo di stato georgiano Mikhail Saakashvili.



11:13 Medvedev: "Obiettivo raggiunto, l'aggressore è stato punito"
"L'aggressore in Ossezia del Sud è stato punito", ha detto ancora il presidente russo Medvedev, "e vi ha subito perdite molto significative". "L'obiettivo dell'iniziativa di imposizione della pace è stato raggiunto", ha proseguito il presidente russo, "e cioè garantire la sicurezza delle truppe di pace russe e dei nostri connazionali".



11:01 L'annuncio di Medvedev dopo vertice con la Difesa
''Ho preso la decisione di mettere fine all'operazione per costringere alla pace le autorità georgiane'', ha dichiarato il presidente russo Dmitry Medvedev nel corso di una riunione con alcuni responsabili della Difesa.


10:50 Medvevd ordina la fine delle operazioni militari in Georgia
Il presidente russo Dmitry Medvedev ha dato ordine alle forze armate di cessare le operazioni militari in Georgia. Lo riferisce l'agenzia Interfax.


10:46 Lavrov: "Se Saakashvili se ne andasse sarebbe meglio"
Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha detto che Mosca non ha mai pensato di far cadere qualcuno, sottolineando tuttavia che se il presidente georgiano Mikhail Saakashvili se ne andasse sarebbe meglio.


10:39 Lavorava per Rtl-2 giornalista olandese ucciso
L'ambasciatore olandese, Onno van Elderenbosch, non ha diffuso le generalità del giornalista rimato ucciso nei bombardamenti di Gori, ma si è limitato a precisare che lavorava per l'emittente Rtl-2. Un secondo giornalista sarebbe stato ferito. Il bombardamento, questa notte, ha colpito una sala stampa allestita all'ultimo piano dell'edificio che ospita la radiotelevisione di stato georgiana nella città oramai abbandonata da quasi tutti i residenti e dagli stessi militari di Tbilisi.


10:37 Ministro degli Esteri Georgia non partecipa a riunione Nato
Il ministro degli Esteri della Georgia Ekaterine Tkeshelashvili ha annunciato che non parteciperà oggi al previsto incontro con il Consiglio Atlantico in quanto "l'attuale situazione a Tbilisi non consente a nessun membro del governo di lasciare il Paese".


10:25 Corrispondente tv olandese ucciso in bombardamento Gori
Ci sarebbe anche il corrispondente della tv olandese tra le vittime dei bombardamenti russi sulla città georgiana di Gori. Lo riferisce l'agenzia Apc citando l'ambasciatore olandese a Tbilisi.


10:16 Russia non vuole soldati georgiani in contingente peacekeeping
La Russia non vuole più che soldati georgiani facciano parte del contingente di mantenimento della pace in Ossezia del Sud. Lo ha detto oggi in una conferenza stampa il ministro degli esteri Serghei Lavrov.


10:14 Forte esplosione nel centro di Tbilisi
Una forte espolisione è stata avvertita questa mattina nel centro di Tbilisi, la capitale della Georgia. Per il momento non si conosce la natura dello scoppio.


10:12 Lavrov: "Mosca non si fida più del governo di Tbilisi"
La Russia non ha più "nessuna fiducia nella attuale dirigenza della Georgia": lo ha affermato oggi il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Lavrov lo ha detto in una conferenza stampa dopo un incontro con il presidente di turno dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), il ministro degli esteri finlandese Alexander Stubb.


10:04 Ossezia del sud, i georgiani si arrendono
Il "ministro" dell'interno della non riconosciuta repubblica secessionista dell'Ossezia del sud, Mikhail Mindzayev, ha annunciato che "diverse centinaià di militari georgiani si stanno arrendendo" e che l'esercito sud osseto è venuto in possesso di documenti di "particolare importanza, come un video che dimostra che l'attacco alla repubblica e il massacro del suo popolo sono stati attentamente pianificati". Mindzayev, citato dal'agenzia Itar-Tass, ha inoltre riferito che tra i mezzi georgiani caduti nelle mani sud ossete ci sono anche "jeep Usa abbandonate dalle truppe speciali georgiane".


10:00 Usa, la Russia non intende rovesciare Saakashvili
L'ambasciatore statunitense presso l'Onu, Zalmay Khalilzad, ha dichiarato di aver ricevuto dall'omologo russo, Vitaly Churkin, le garanzie che Mosca non ha alcuna intenzione di rovesciare la presidenza georgiana di Mikheil Saakashvili. Khalilzad ha detto che Churkin, in un colloquio a porte chiuse nell'ambito del Consiglio di Sicurezza avvenuto ieri sera, ha affermato che ''questo non e' un obiettivo della federazione russa''.


09:55 La Russa: "Se servono i nostri soldati non ci tireremo indietro"
"La decisione tocca al consiglio dei ministri europeo. Se serve, non ci tireremo certo indietro". E' quanto afferma, riferendosi all'eventuale invio in Georgia di una forza d'interposizione con partecipazione di militari italiani, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervistato da 'Libero'. Il ministro degli esteri Franco Frattini in un'intervista a Il Foglio afferma invece che "Per fare la differenza è necessario che l'Europa rimanga unita, cioè che non si crei un gruppo antirusso e uno filorusso".


09:44 Presidenti Polonia, Ucraina e Baltici a Tbilisi
I presidenti di Polonia, Ucraina e dei tre stati baltici di Lituania, Lettonia e Estonia si recheranno in giornata a Tbilisi per esprimere il loro sostegno alla Georgia, ormai in guerra aperta con la Russia per il controllo sulle due regioni separatiste dell'Ossezia meridionale e dell'Abkhazia. Ne ha dato notizia a Varsavia Wladyslaw Stasiak, capo dell'ufficio per la sicurezza nazionale della presidenza polacca. "I presidenti sono attesi in mattinata a Varsavia. Insieme al presidente polacco Lech Kaczynski prenderanno con loro il presidente ucraino Viktor Iushenko e andranno a Tbilisi", ha precisato Stasiak.


09:36 Osce prudentemente ottimista su piano di pace
Il presidente di turno dell'Osce, il ministro degli esteri finlandese Alexander Stubb, ha detto oggi di essere "prudentemente ottimista" sulla possibilità che la Russia accetti il piano di pace Ue/Osce per l'Ossezia del Sud. Lo ha riferito l'agenzia russa Itar-Tass. Stubb lo ha detto prima di incontrarsi con il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov con cui deve discutere il piano di pace dell'Unione europea e dell'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, già firmato ieri dal presidente georgiano Mikhail Saakashvili. "Due giorni fa ero pessimista. Oggi sono ottimista in modo semplicemente prudente" ha detto Stubb.


09:22 Bombe russe su Gori, feriti civili
Aerei russi hanno bombardato oggi la città di Gori, in Georgia vicino alla regione separatista dell'Ossezia del Sud, ferendo diversi civili. "Le bombe cadono davanti a noi e accanto a noi" ha detto un giornalista della Reuters che stava attraversando la città in automobile. "Diverse persone sono ferite e giacciono sulla strada. Ce ne andiamo di corsa", ha detto il giornalista. Il reporter ha aggiunto che la strada colpita si trova vicino alla zona collinare dove in precedenza l'aviazione russa ha attaccato postazioni di artiglieria georgiana.


09:16 Notte tranquilla, russi fermi
La notte appena trascorsa è stata la più tranquilla degli ultimi quattro giorni, ha reso noto il vice ministro degli interni georgiano Eka Zguladze, citato dall'agenzia Interfax. "Le truppe russe restano nelle stesse posizioni vicino a Gori. Non sono in contatto con i residenti locali e non stanno creando problemi particolari", ha precisato, aggiungendo che "la leadership georgiana non ha informazioni che le truppe russe intendano avanzare verso Tbilisi".


09:01 Presidente Abkhazia: "Controllo Kodori in pochi giorni"
Il presidente della non riconosciuta repubblica georgiana dell'Abkhazia, Sergei Bagapsh, ha annunciato oggi che le truppe abkhaze sono entrate nella parte superiore delle gole di Kodori, contese con la Georgia, e che "in pochi giorni avremo sotto pieno controllo questa zona". "L'operazione - ha aggiunto - è condotta esclusivamente da forze abkhaze, con mezzi di artiglieria, carri lanciamissili, mortai ed altre armi".
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 12/08/2008, 18:34

Georgia, Medvedev ordina la tregua
e con Sarkozy propone accordo in 6 punti

Onu: "I profughi sono almeno 100 mila"
Aerei russi hanno bombardato nelal notte la città di Gori ferendo diversi civili e uccidendo un giornalista olandese. Poi l'annuncio dello stop, che apre il primo spiraglio alla pace. Sarkozy a Mosca dove Medvedev ha stilato una proposta in sei punti che il presidente francese sottoporrà ora a Tbilisi. Il presidente dell'Abkhazia annuncia il controllo della zona di Kodori contesa con la Georgia


18:30 Segretario di Stato Usa ha interrotto le vacanze

Il segretario di Stato Condoleezza Rice ha interrotto le vacanze per la crisi nel Caucaso: lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood. La Rice è tornata ieri sera a Washington da una località non precisata fuori dalla capitale dove si era recata venerdì 8 agosto per un periodo di riposo. Il portavoce non ha spiegato perchè la Rice abbia aspettato tanto per far rientro al Dipartimento di Stato, né ha precisato quando il segretario di Stato abbia intenzione di tornare al lavoro, ma ha precisato che lo ha fatto "prima del previsto".
18:28 La Russa: nostri militari pronti a operazione di peacekeeping

L'Italia è pronta a partecipare con i propri militari ad una eventuale operazione di peacekeeping in Georgia sotto la bandiera dell'Unione Europea. Ma il contingente sarebbe "inferiore alle mille unità", perchè altrimenti bisognerebbe "riconsiderare la presenza negli altri teatri" dove operano i soldati italiani. Lo ha detto all'ANSA il ministro della Difesa Ignazio La Russa sottolineando comunque che la "decisione politica" spetta "al premier Berlusconi, al ministro degli Esteri Frattini e al Consiglio dei ministri nella sua collegialità". "Ed è ovvio - aggiunge - che un'eventuale missione richiederebbe un passaggio in Parlamento".
18:19 Prevista nuova conferenza telefonica ministri Esteri G7

I ministri degli Esteri del Paesi del G7 avranno in giornata una nuova conversazione telefonica per discutere degli sviluppi della crisi in Ossezia del Sud tra Georgia e Russia. Lo ha annunciato un portavoce del dipartimento di Stato americano, Robert Wood. I capi delle diplomazie dei sette Paesi più industrializzati del mondo si erano già sentiti ieri e avevano rivolto un appello a Mosca per la fine dei bombardamenti sulla Georgia.
18:17 Die Welt, Mosca fa politica imperialista come Stalin e Hitler

La Russia di Putin ha imboccato una strada che "somiglia terribilmente" a quella di Stalin e Hitler negli anni Trenta: è la tesi di Zbigniew Brzezinski in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano tedesco Die Welt. "La giustificazione di Putin a proposito della frammentazione della Georgia ricorda molto la tattica adottata da Hitler per la 'liberazione' dei Sudeti tedeschi contro la Cecoslovacchia di allora", ha detto l'ex consigliere per la Sicurezza nazionale sotto Jimmy Carter nonché attuale consigliere del candidato alla presidenza americana Barack Obama.
18:03 Ambasciatore Usa alla Nato: "Rivedere relazioni con Russia"


Dopo gli ultimi eventi in Georgia sarà opportuno rivedere i rapporti tra Nato e la Russia. E' quanto ha dichiarato in una conferenza stampa l'ambasciatore americano presso l'Alleanza Atlantica, Kurt Volker, al termine della riunione straordinaria del Consiglio Atlantico a Bruxelles interamente dedicata alla crisi georgiana.
18:02 Ferito giornalista israeliano

Il giornalista israeliano Tzadok Yehekeli, inviato del quotidiano Yedioth Aharonoth, è stato gravemente ferito mentre stava seguendo nella città di Gori il conflitto in Georgia. Yehezkeli è stato colpito al petto nello scoppio di una granata ed è stato trasportato a Tbilisi, dove è stato operato. Le sue condizioni sono gravi ma non sembra che la sua vita sia in pericolo. Yehezkeli, 52 anni, è un giornalista investigativo che ha vinto premi per le sue inchieste in Israele.
17:56 Mosca accusa la Casa Bianca: "In Georgia consulenti militari Usa"

Mosca accusa Washington di non essere estraneo al conflitto scoppiato nel Caucaso: secondo l'ambasciatore russo alla Nato, Dmitry Rogozin, alcuni consulenti militari statunitensi erano giunti in Georgia ben prima dello scoppiare della crisi. "Almeno 127 consulenti militari statunitensi erano in Georgia all'inizio del conflitto: ci sono state sessioni d'addestramento proprio prima dell'inizio degli scontri", ha riferito il diplomatico conversando con un gruppo di giornalisti a Bruxelles.
17:51 Ministeri esteri G7 tornano a riunirsi telefonicamente


I ministri degli Esteri del G7 daranno vita nella giornata odierna a una nuova conferenza telefonica per discutere gli sviluppi della crisi in Georgia. Ne ha dato notizia a Washington un portavoce del Dipartimento di Stato, Robert Wood.
17:43 Medvedev: "Prendere in considerazione esempio del Kosovo"

Il presidente russo Dmitri Medvevev ha difeso le azioni militari in Georgia, sostenendo che "la Russia non aveva alternativa all'uso della forza". Parlando a fianco di Nicolas Sarkozy, Medvedev ha aggiunto: "L'esempio del Kosovo e gli eventi degli ultimi giorni vanno presi in considerazione nel decidere il destino dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia".

17:09 Sarkozy: "Ue pronta a missione peacekeeping nel Caucaso"

L'Unione Europea "è pronta a esaminare l'eventualità di una sua missione di peacekeeping nella regione del Caucaso", ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy. Alla domanda se sia già preparata, il presidente francese ha risposto "si, certo, è pronta".

17:04 Truppe russe resteranno in Ossezia del sud e in Abkhazia

Le forze di pace russe resteranno in Ossezia del sud e in Abkhazia, ha sottolineato il presidente Dmitri Medvedev. "Rappresentano un fattore chiave di sicurezza nel Caucaso", ha detto.

17:03 Colloquio telefonico tra Bush e Berlusconi

Il presidente americano George W. Bush ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per discutere della crisi in Georgia. Lo ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Tony Fratto. Bush ha fatto un giro di consultazioni che ha compreso, tra gli altri, i leader di Gran Bretagna, Lituania e Polonia
16:56 Mosca: "Sì a sovranità Tbilisi, ma integrità territoriale è complessa"

La Russia "senza dubbio riconosce la sovranità della Georgia, ma questo non significa che la parte georgiana possa fare tutto quello che vuole", ha dichiarato il presidente russo Dmitri Medvedev, presentando a fianco di Nicolas Sarkozy il documento in sei punti che prospetta le condizioni per risolvere la crisi con Tbilisi. "L'integrità territoriale è questione più complessa - ha aggiunto il leader del Cremlino - e anche più difficile... bisogna chiedere all'Ossezia del sud e all'Abkhazia se vogliono vivere dentro un singolo stato con la Georgia".
16:42 Sarkozy a Tbilisi per ottenere sì ad accordo in sei punti

Il presidente francese Nicolas Sarkozy, in veste di presidente di turno dell'Ue, ha detto che ora partirà per Tbilisi con il suo ministro degli esteri Bernard Kouchner per chiedere al presidente georgiano Mikhail Saakashvili di firmare l'accordo in sei punti.
16:38 Conferenza internazionale sull'Ossezia tra i sei punti proposti

Questi i sei punti dell'accordo raggiunto fra il presidente russo Dmitri Medvedev e il collega francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Ue per una soluzione della crisi in Ossezia del sud: 1) Non ricorso alla forza. 2) Cessazione immediata di tutte le ostilità. 3) Libero accesso agli aiuti umanitari. 4) Ritorno delle forze armate georgiane alle postazioni permanenti (caserme). 5) Ritiro delle forze russe alle posizioni precedenti al conflitto. Per la creazione di meccanismi internazionali, le forze di interposizione russe prendono misure supplementari di sicurezza. 6) Inizio di un dibattito internazionale sul futuro status di Ossezia del Sud e Abkhazia, e dei mezzi per garantire stabilità e sicurezza.
16:36 Medvedev propone soluzione in sei punti per crisi con Georgia

Il presidente russo Dmitri Medvedev ha detto nel corso della conferenza stampa congiunta col collega francese Nicolas Sarkozy che è stata redatta una lista di sei punti fondamentali per la soluzione della crisi in Georgia. Se la parte georgiana firmerà, sarà aperta la via per la normalizzazione della situazione in Ossezia del sud.
16:33 Sarkozy: "Russia promette il rispetto della sovranità di Tbilisi"

"La Russia promette il rispetto della sovranità di Tbilisi". Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente russo Dmitri Medvedev.
16:30 Casa Bianca valuterà significato decisioni di Mosca

La Casa Bianca valuterà la portata delle dichiarazioni di Mosca, che ha annunciato che fermerà le azioni militari in Georgia. "Cercheremo di capire esattamente che cosa significhi questa decisione e se sarà effettivamente messa in atto", ha detto il portavoce di Washington Tony Fratto.
16:28 Russia ritirerà le sue truppe su posizioni precedenti il conflitto

Anche la Russia ritirerà le sue truppe sulle posizioni precedenti all'inizio del conflitto. Lo ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev nella conferenza stampa congiunta con Nicolas Sarkozy.
16:22 Annuncio Abkhazia: yruppe georgiane si ritirano da gola di Kodori

Le truppe georgiane si sono ritirate dalla gola di Kodori, in Abkhazia, dove Tbilisi aveva installato un avamposto nel 2006. Lo riferisce il ministero degli interni abkhazo citato da media on line russi.
15:52 Segretario Nato: "Per adesione Georgia situazione non cambia"

La situazione per quanto riguarda le tappe di avvicinamento della Georgia all'Alleanza Atlantica "non è cambiata". E' quanto ha affermato il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine della riunione del Consiglio Atlantico dedicata alla crisi caucasica. "La dichiarazione di Bucarest rimane in piedi" ha indicato il segretario generale della Nato, sottolineando che la situazione rimane immutata.
15:42 Bp annuncia chiusura oleodotto georgiano

La Bp ha annunciato la chiusura di uno dei due oleodotti che attraversano la Georgia. E' quello che dal Mar Caspio arriva al Mar Nero (con una capacità di 90mila barili al giorno), e il blocco è una misura cautelativa. Una portavoce della compagnia ha precisato che le due infrastrutture che controlla non sono rimaste danneggiate dal conflitto di questi giorni. Il secondo oleodotto, quello Baku-Cehyan, era già stato chiuso.
15:20 Granata uccide giornalista georgiano e il suo autista a Gori

Un giornalista georgiano e il suo autista sono stati uccisi oggi a Gori da una granata che ha colpito la vettura sulla quale viaggiavano. Lo ha reso noto un testimone oculare. La morte del giornalista georgiano porta a quattro il numero dei giornalisti morti dall'inizio degli scontri che da venerdì scorso coinvolgono Russia, Georgia e Ossezia del Sud. Altri quattro sono stati feriti.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 12/08/2008, 18:43

A questo punto penso che l'avvicinamento della Georgia alla Nato avverrà a tappe sempre piu' rapide.
Non sarà certo la Georgia a tirarsi indietro ma sarà la NATO a procedere coi piedi di piombo.
Anche la vicina Ukraina cercherà riparo nella NATO dalle politiche un po' troppo aggressive della Russia e questo aumenterà l'aggessività ed il senso di isolamento russo. Giusto che ognuno difenda i suoi interessi ma la Russia sembra usare un metro decisamente spropositato.

Interessante questo commento oggi sulla stampa svizzera.

Perché Mosca va fermata

Gerardo Morina

È per ora impossibile stabilire con esattezza chi sia stato a dare il via all’escalation militare nell’Ossezia meridionale. Chiunque sia stato, certo ha scelto non casualmente l’inizio delle Olimpiadi per puntare sull’effetto-eco offerto dall’occasione. La ricostruzione più verosimile è che il presidente georgiano Saakashvili, sicuro della «protezione» americana, abbia voluto assestare qualche colpo ai danni dell’esercito separatista appoggiato dalla Russia e che Mosca abbia reagito invadendo. Ma è anche probabile che siano stati i separatisti a provocare la reazione georgiana. Il rimpallo di responsabilità diviene tuttavia di secondaria importanza di fronte alla necessità di comprendere il substrato che ha dato origine al conflitto e di attuare ogni sforzo diplomatico affinché esso venga fermato in tempo.

Quella dell’Ossezia meridionale era da tempo una questione irrisolta e pericolosamente «congelata». Dietro la ripresa di questo conflitto caucasico si cela un attrito diplomatico-strategico che da anni, al di là delle apparenze, oppone Russia e Stati Uniti. Dal 2004, dopo la «rivoluzione delle rose» che rovesciò il presidente Eduard Shevarnadze e soprattutto dopo l’elezione di Saakashvili, la Georgia aveva cominciato ad avvicinarsi alla NATO lanciando un massiccio piano di riarmo. Secondo Alexandr Pikayev, analista del Carnegie Endowment di Mosca, «l’indipendenza del Kosovo e l’avvicinamento di Ucraina e Georgia all’Alleanza atlantica (ma anche il previsto «scudo spaziale» USA nella Repubblica ceca, n.d.r.) hanno aumentato la sindrome da accerchiamento della Russia».

Ma c’è di più. Sempre secondo Pikayev, «Il Cremlino non è direttamente interessato all’Ossezia meridionale e all’Abkhazia, ma usa le loro ambizioni autonomiste per tre ragioni: ostacolare l’ingresso della Georgia nella NATO; mantenere la propria sfera d’influenza; creare nel Caucaso una situazione simile a quella del Kosovo, questa volta a proprio vantaggio». D’altra parte, in un incontro proprio sul Kosovo svoltosi a Bruxelles all’inizio dell’anno, il ministro degli Esteri russo Lavrov aveva avvertito sia la diplomazia USA che quella europea che era opinione di Mosca che nel momento in cui (come è avvenuto lo scorso febbraio) fosse stata riconosciuta l’indipendenza del Kosovo, si sarebbe automaticamente instaurato un precedente per l’Ossezia meridionale e altre province ribelli.

Il tempismo e la portata dell’azione unilaterale militare decisa oggi da Mosca la dicono lunga sull’autonomia di potere che la Russia si arroga per fare avvertire il peso della propria presenza «neo-imperiale» di fronte al mondo. In questa operazione Mosca può essere stata incoraggiata da una presidenza americana al tramonto e da un’Europa che non riesce a uscire dalla sua crisi istituzionale. La Russia sa di avere il coltello dalla parte del manico, anche se forse le basterà un atto dimostrativo della sua potenza (per quanto lungo e cruento) e la ridiscussione di alcuni principi che ritiene fondamentali per non sentirsi «accerchiata». Assicurazioni in tal senso e la più tenace abilità diplomatica affinché si astenga da ulteriori ostilità diventano di conseguenza armi essenziali da parte sia degli Stati Uniti che dell’Europa, accomunati entrambi da ogni interesse che il conflitto venga disinnescato.

Per l’amministrazione Bush, il dilemma è ora se continuare a sostenere apertamente la Georgia (la quale più di ogni altra ex-repubblica sovietica è diventata una stretta alleata di Washington) sulla questione dell’Ossezia meridionale o rischiare di alienarsi la Russia, anch’essa considerata un alleato fondamentale su dossier come la proliferazione nucleare, l’Iran e la Corea del Nord.

Per l’Europa basta invece dire che a Tbilisi, capitale della Georgia, passa l’unico oleodotto del Caucaso che non attraversa il territorio russo. Perdere la Georgia, per l’intero Occidente, significa lasciare al Cremlino il controllo completo delle risorse energetiche dirette in Europa. Come dice un comunicato del Dipartimento di Stato americano, «un conflitto armato non è nell’interesse di nessuno». Tranne, forse, di Mosca. Che proprio per questo va fermata. Con ogni mezzo di cui la diplomazia riesca a disporre.
www.cdt.ch 12.08.2008
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