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Una nuova guerra oggi al confine russo

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda annalu il 08/08/2008, 18:33

Mentre a Pechino si celebra l'apertura dei giochi olimpici, al confine tra Russia e Georgia si scatena una nuova guerra.
Per ogni passo avanti verso una maggiore intesa nel mondo, un passo indietro da qualche parte.

Da Corriere.it:

CENTINAIA DI VITTIME. GLI USA: «SUBITO UN CESSATE IL FUOCO»

Georgia-Russia: quasi guerra per l'Ossezia
Bombardamenti sul capoluogo Tskhinvali. Morti 10 soldati russi. Mosca invia una colonna di carri armati

TBILISI - Georgia e Russia sono sull'orlo della guerra a causa dell'Ossezia del sud, la provincia separatista georgiana e gli Stati Uniti hanno chiesto ai contendenti un immediato cessate il fuoco. All'alba c'è stato un attacco georgiano poche ore dopo l'annuncio dell'avvio dei negoziati tra i due governi. Il capoluogo sudosseto Tskhinvali è stato bombardato e, secondo il capo dei militari russi della forza di interposizione, «è stato quasi completamente distrutto». Le vittime sarebbero già decine e, secondo il presidente dell'Ossezia del sud Eduard Kokoity, centinaia. I russi hanno lanciato raid aerei contro la Georgia. Tbilisi ha dichiarato un cessate il fuoco unilateriale di tre ore (sino alle 16 ora italiana) per l'evacuazione dei civili.

CONTRATTACCO - Il governo russo ha inviato in Sud Ossezia una colonna di carri armati che hanno aperto il fuoco contro le postazioni georgiane in Ossezia del sud, riferisce il primo canale televisivo russo Ort. I georgiani hanno dovuto lasciare alcune postazioni a Tskhinvali. Il presidente georgiano, Mikhail Saakashvili, ha dichiarato: «I russi sono entrati nel nostro territorio. Ci consideriamo in stato di guerra». Il presidente ha ordinato la mobilitazione generale richiamando anche i riservisti e, in un'intervista alla Cnn, ha chiesto agli Stati Uniti di intervenire: «Non è più solo una questione georgiana. Si tratta dell'America e dei suoi valori. Noi siamo una nazione amante della libertà che ora si trova sotto attacco». Il portavoce del ministero degli Esteri americano ha chiesto un immediato cessate il fuoco, sostenendo l'integrità territoriale georgiana. Gli Usa hanno circa 120 militari in Georgia che addestrano le forze locali. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato i georgiani di aver messo in atto in Sud Ossezia «una pulizia etnica». Il presidente russo Dmitri Medvedev ha poi lanciato una pesante accusa: «I soldati della forza di pace georgiana hanno sparato sui colleghi russi. In Sud Ossezia stanno morendo civili, donne, bambini e anziani russi». Infine il premier russo, Vladimir Putin, a Pechino per l'apertura dell'Olimpiade, parlando con il presidente americano Bush ha dichiarato che «volontari russi sono pronti a partire per l'Ossezia, e non saremmo in grado di fermarli». A Mosca un centinaio di persone (in gran parte osseti) nel pomeriggio ha manifestato davanti il ministero degli Esteri chiedendo un intervento militare in Ossezia del Sud. È prevista un'altra manifestazione davanti all'ambasciata georgiana.

AMPLIAMENTO - Il conflitto rischia di ampliarsi con la ritorsione aerea russa sulla città di Gori (dove è nato Stalin). L'altra provincia separatista filorussa dell'Abkhazia è stata «avvertita» da Tbilisi di tenersi fuori da un conflitto che non la riguarda.

COMBATTIMENTI - Nella notte le forze aeree georgiane hanno bombardato le postazioni dei separatisti dell'Ossezia del Sud nel villaggio di Tkverneti, mentre alle prime luci dell'alba le truppe di Tbilisi sono entrate a Tskhinvali, di cui in seguito hanno assunto il controllo. Ma, dopo il contrattacco russo nel pomeriggio hanno perso il controllo di alcuni quartieri, come confermato dal ministero dell'Interno georgiano. Il presidente Saakasvhili in un discorso televisivo ha giustificato l'operazione militare come una risposta al «regime criminale» dei separatisti, e per «ripristinare l'ordine». Saakashvili ha definito il raid russo «un'operazione militare su larga scala. Chiedo alla Russia di interrompere i bombardamenti sui pacifici paesi georgiani».

RUSSIA - Tre aerei russi hanno violato lo spazio aereo georgiano lanciando alcune bombe, ha riferito il governo georgiano annunciando alcuni feriti tra i civili. In seguito è stata bombardata anche Gori (la città natale di Stalin): secondo la Georgia due aerei russi sarebbero stati abbattuti (nessuna conferma da Mosca). Il bombardamento russo della base aerea di Marneuli ha provocato la morte di tre soldati georgiani. Una caserma a Tskhinvali delle forze d'interposizione russe è stata colpita da colpi di artiglieria e i russi dicono che una decina di loro soldati sono morti e30 sono stati feriti, oltre a numerose vittime civili. Distrutto l'ospedale principale di Tskhinvali, in fiamme anche l'edificio dell'università. Il ministero della Difesa russo ha confermato l'invio di truppe nell'Ossezia del Sud con il compito di assistere i soldati russi della forza di interposizione e i cittadini russi in Ossezia.

PUTIN: «VOLONTARI RUSSI PRONTI A PARTIRE» - «Le azioni aggressive della Georgia provocheranno azioni di risposta» ha minacciato Putin da Pechino. Il premier russo ha invitato la Comunità di Sati indipendenti a «intraprendere sforzi per la cessazione delle ostilità da parte della Georgia». La ritorsione russa è puntualmente arrivata: aerei hanno bombardato la città georgiana di Gori, ha annunciato la tv della Georgia. Putin a Pechino ha informato il presidente americano Bush che volontari russi sono pronti a partire per l'Ossezia e che sarebbe «difficile trattenerli»

DIPLOMAZIA - Su richiesta della Russia si è riunito in seduta straordinaria il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York. L'ambasciatore belga Jan Grauls, presidente di turno, ha riferito che al momento «il Consiglio di sicurezza non è in grado di esprimere un'opinione sul conflitto». Usa e Gran Bretagna e altri Paesi non hanno votato un documento in cui si chiedeva a entrambe le parti del conflitto di «rinunciare all'uso della forza». L'ambasciatore russo ha commento che la posizione occidentale è «un grave errore di giudizio». L'Unione europea ha chiesto la cessazione immediata delle ostilità. Il candidato repubblicano alla presidenza Usa, John McCain, ha invitato la Casa Bianca a chiedere una riunione immediata del Consiglio di sicurezza dell'Onu che intimi alla Russia di ritirare le proprie truppe dalla Georgia. L'Ocse manderà immediatamente in Georgia il suo inviato speciale. Il presidente georgiano Saakashvili ha parlato per telefono con il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice, con il segretario della Nato Jaap de Hoop Scheffer. A Tbilisi sono attesi nelle prossime ore i ministri degli Esteri di Svezia e Lituania. L'Unità di cisi della Farnesina, in coordinamento con l'ambasciata italiana a Tbilisi, si è subito attivata per assicurare i contatti con i circa 120 italiani presenti in Georgia.

ECONOMIA - La Borsa russa ha subito pesanti ribassi (6%) e il rublo ha perso l'uno per cento a causa dell'attacco georgiano in Ossezia del sud. «C'è il rischio di una vendita in massa delle azioni sul mercato russo», ha commentato un analista del mercato. Un milione di barili di petrolio al giorno diretti verso occidente sono messi a rischio dal conflitto. L'oleodotto Baku-Ceyhan in funzione da oltre un anno attraversa per 249 chilometri la Georgia ed è l'unico a evitare Iran e Russia per fornire Stati Uniti ed Europa. In Turchia la scorsa settimana un attentato a opera dei curdi del Pkk ha provocato un incendio e l'interruzione del flusso e non sarà ripristinato prima di dieci giorni.

08 agosto 2008
annalu
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 08/08/2008, 20:33

annalu ha scritto:Mentre a Pechino si celebra l'apertura dei giochi olimpici, al confine tra Russia e Georgia si scatena una nuova guerra.
Per ogni passo avanti verso una maggiore intesa nel mondo, un passo indietro da qualche parte.

Puo' apparire surreale ma tutto inizia con il riconoscimento occidentale del Kosovo.
Che c'entra? Per "ripicca" la Russia di Putin riconosce l'ossezia del sud.

Ciao,
Franz

News di Repubblica ha scritto: GEORGIA:PUTIN,"LA GUERRA IN OSSEZIA DI FATTO E'INIZIATA"

Per Vladimir Putin "in Sud Ossezia di fatto e' scoppiata una guerra" dopo che la Georgia ha attaccato le forze di interposizione russe. E' quanto ha detto il premier russo al presidente Usa George W. Bush a margine dell'inaugurazione delle olimpiadi di Pechino, secondo quanto riferito dal portavoce Dmitry Peskov. Bush, sempre secondo la stessa fonte, ha replicato: "nessuno vuole una guerra". In precedenza la notizia di un colloquio tra i due leader mondiali a Pechino era stata fatta filtrare dalla Casa Bianca che pero' non aveva riferito alcun particolare sull'incontro. Putin ha spiegato a Bush che "in Russia molti volontari intendono andare li' (in Ossezia del Sud a combattere) e indubbiamente e' molto difficile mantenere la pace nella regione".

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Ultima modifica di franz il 10/08/2008, 21:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 10/08/2008, 20:32

mentre il pacifismo italiano ed internazionale come al solito latita o è in vacanza (quando gli USA non sono coinvolti direttamente) ecco le notizie "dal fronte".
Ma forse tra un po' il vento cambierà, visto che gli USA stanno facendo pressioni.

L'ultima info sentita al TG era che la Russia, in risposta alla richiesta geogiana di trattative, ha dichiarato che non riconosce l'autorità di Saakashvili.
E l'Europa cosa fa?
Franz



Ossezia, Georgia annuncia cessate il fuoco
Tbilisi, bombe a pochi metri dall'aeroporto
I russi bloccano l'arrivo di navi con possibili carichi di armi. Ancora truppe russe nell'Ossezia del sud. Washington: "Deploriamo l'azione di Mosca, a rischio le relazioni tra i nostri paesi"

20:22 Mosca smentisce: falso che vogliamo la testa di Saakashvili

Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha respinto oggi le accuse di Washington, secondo cui la Russia cercherebbe di far cadere il presidente georgiano Mikhail Saakashvili, un filo-occidentale.
20:12 Saakashvili: "L'esistenza della Georgia è minacciata"

Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha detto oggi che il conflitto con la Russia minaccia l'esistenza stessa della Georgia.
"L'esistenza dello stato georgiano è minacciato", ha detto il presidente in un intervento televisivo. "Tutti questi bombardamenti sono destinati a provocare il panico", ha aggiunto. "La Georgia vuole la pace e nient'altro".
20:05 Quarantamila sfollati per conflitto in Ossezia del sud

Quattro giorni di conflitto in Ossezia del Sud hanno costretto 40.000 persone a lasciare le loro case. Lo ha annunciato una portavoce della Croce Rossa Internazionale.
19:54 Ambasciatore russo all'Onu: "Accuse Usa sono inaccettabili"

L'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Ciurkin, ha definito "completamente inaccettabili" le accuse mosse dagli Stati Uniti nei confronti della Russia, in particolare quelle secondo cui i soldati russi in Georgia hanno mosso una campagna di "terrore".
"E' completamente inaccettabile soprattutto per bocca del rappresentante di un paese di cui conosciamo i comportamenti in Iraq, in Afghanistan e in Serbia", ha dichiarato Ciurkin riferendosi alle accuse dell'ambasciatore Usa, Zalmay Khalizad.
19:39 Nei prossimi giorni Sarkozy in visita a Mosca

Il presidente francese Nicolas Sarkozy, attualmente anche presidente di turno dell'Unione Europea, sarà nei prossimi giorni a Mosca. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Cremlino.
19:37 Presidente Georgia Saakashvili invoca intervento diplomatico Usa

Il presidente georgiano Mikheil Saakashvili ha chiesto oggi agli Stati Uniti di intervenire con tutto il loro peso diplomatico per tentare di risolvere il conflitto in corso con la Russia in Ossezia del sud. "Penso che gli Stati Uniti siano il paese più potente del mondo, che dispone di molta influenza e di molti mezzi diplomatici che possono essere impiegati", ha detto il presidente georgiano in una intervista alla Cnn. Saakashvili ha anche affermato che le truppe georgiane si sono ritirate dall'Ossezia del sud.
19:32 Ambasciatore russo all'Onu: "Mosca pronta a pace con la Georgia"

La Russia è disposta a fare la pace con la Georgia e a porre fine al conflitto in Ossezia del sud. Lo ha detto oggi l'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Churkin. Mosca "è pronta a porre fine alla guerra", ha detto il diplomatico, che ha anche accusato l'ufficio del segretario generale dell'Onu di essersi schierato dalla parte della Georgia.
19:30 La Russia smentisce bombardamento dell'aeroporto di Tbilisi

La Russia ha smentito oggi di aver bombardato l'aeroporto di Tbilisi. Lo ha riferito l'agenzia Interfax, citando il ministero della difesa russo. "Questa disinformazione è stata diffusa dalla parte georgiana con l'obiettivo di indurre in errore la comunità internazionale sugli eventi in corso nell'Ossezia del sud", ha detto un rappresentante del ministero citato dall'agenzia.
19:28 Lavorov alla Rice: "Problema è Saakashvili, deve andare via"

L'ostacolo da rimuovere per risolvere la crisi georgiana è il presidente Mikhail Saakashvili. E' quanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha fatto capire al segretario di Stato americano Condoleezza Rice quando, durante una conversazione, ha detto chiaramente che "deve andarsene".
19:17 Contatto telefonico tra Frattini e segretario di Stato Usa Rice

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nell'ambito dei contatti con i principali paesi dell'Ue ed atlantici, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice. Lo si è appreso alla Farnesina. Nel corso del colloquio, da entrambe le parti si è espressa preoccupazione per la gravità della crisi in Georgia, e si è convenuto di rimanere in stretto contatto in vista dei prossimi sviluppi.
19:13 Sarkozy: "Prospettive reali per uscire rapidamente dalla crisi"

Il capo dello stato francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Ue, ha affermato in un comunicato che esistono "reali prospettive per arrivare rapidamente a un'uscita della crisi" in Ossezia del Sud "dopo il ritiro delle forze georgiane". L'uscita dalla crisi, ha precisato, sarà "fondata su una cessazione immediata delle ostilità", sul "ritiro delle forza armate russe e georgiane alle loro posizioni anteriori allo scoppio delle ostilità" e su "un pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia".
19:07 Parigi, centinaia di persone manifestano davanti ambasciata russa

Tra 200 e 300 georgiani hanno manifestato oggi davanti all'ambasciata russa a Parigi, chiedendo il ritiro delle truppe russe dalla Georgia, e invitando europei e americani a dar prova di fermezza nei confronti di Mosca. 'Stop alla Russia', si leggeva su numerosi cartelli innalzati dai dimostranti, che sventolavano bandiere georgiane con i colori nazionali bianco e rosso.
18:38 Presidente russo Medvedev: "Georgia si ritiri senza condizioni"

"La Georgia si deve ritirare unilateralmente e senza condizioni, siglando un impegno a non attaccare l'Ossezia del Sud". E' quanto dichiara il presidente russo Medvedev.
18:33 Centodieci italiani in viaggio per rientrare a casa dalla Georgia

Circa 110 italiani stanno lasciando la Georgia a bordo di tre pulman messi a disposizione dall'unità di crisi del ministero degli Esteri. Insieme a loro ci sono anche una ventina di cittadini comunitari che l'Italia sta aiutando, anche loro su base volontaria, a lasciare la zona di crisi. Il primo dei tre autobus sta proprio in questo momento passando la frontiera per dirigersi verso l'aeroporto di Gyumri, in Armenia, da dove torneranno in Italia a bordo di due aerei militari italiani. Hanno deciso di rimanere in Georgia invece un'ottantina di italiani, i residenti cosiddetti 'storici' della repubblica caucasica.
18:30 Tbilisi accusa: bombe a 200 metri da aeroporto internazionale

Il ministero dell'interno georgiano ha detto oggi che aerei russi hanno sganciato oggi una bomba a 200 metri da una pista dell'aeroporto internazionale di Tbilisi. La circostanza è stta confermata anche da un reporter della Reuters
18:22 Onu conferma: bombe russe su aeroporto militare di Tbilisi

Il segretario generale aggiunto dell'Onu per gli affari politici, Lynn Pascoe, ha confermato oggi che l'aviazione russa ha bombardato in mattinata un aeroporto militare nei pressi di Tbilisi. "L'aviazione russa ha ripreso stamattina i suoi attacchi sugli obiettivi militari e strategici situati all'esterno della zona del conflitto", la repubblica separatista dell'Ossezia del Sud, "e ha bombardato un aeroporto militare e una base per la riparazione dei carri nei pressi della capitale georgiana Tbilisi, il porto strategico di poti e altri obiettivi nei pressi di Gori", ha precisato Pascoe.
18:19 Ambasciatore Usa: "Ritiro georgiano ostacolato dalla Russia"

L'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite ha accusato la Russia di ostacolare il ritiro delle truppe georgiane dall'Ossezia del Sud. Lo ha detto Zalmay Khalilzad durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sulla crisi nella regione in cui ha anche chiesto a entrambe le parti di cessare immediatamente le ostilità e di ritirare tutti i soldati dalla regione.
17:57 Richiamate dall'Iraq parte delle truppe georgiane

Una parte del contingente georgiano in Iraq è stata rimpatriata oggi per essere trasferita nella zona di conflitto in Ossezia del sud. Lo afferma il ministro georgiano per la reintegrazione Timur Iakobashvili, citato dall'agenzia Interfax. Iakobashvili è considerato un 'falco'. La dichiarazione è arrivata dopo l'annuncio della nota sul cessate il fuoco e l'avvio di negoziati consegnata da Tbilisi a Mosca attraverso il numero due dell'ambasciata russa Andrei Smaga.
17:51 Primo contatto diretto tra Mosca e Tbilisi

Primi contatti diretti tra Russia e Georgia per tentare di risolvere la crisi in Ossezia del Sud. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e l'omologa georgiana, Eka Tkeshelashvili, hanno avuto un primo colloquio telefonico diretto. Lo ha annunciato il numero due della diplomazia tedesca Gernot Erler, citando il ministro Frank-Walter Steinmeier
17:44 Non si fermano le esplosioni a Tsinkhivali

Dopo l'annuncio del cessate il fuoco unilaterale dichiarato dalla Georgia almeno 15 esplosioni sono state ancora avvertite a Tsinkhivali, il capoluogo dell'Ossezia del Sud, teatro di feroci combattimenti tra le truppe russe e quelle di Tbilisi. Ne da notizia un reporter della Reuters.
17:23 Ministero Difesa russo smentisce sconfinamento oltre Ossezia

Il ministero della difesa russo ha smentito categoricamente la notizia di fonte georgiana che le forze russe abbiano oltrepassato il confine amministrativo dell'Ossezia del sud, e la qualificano come una "provocazione". Lo riferisce l'agenzia Interfax. "Non vogliamo neanche commentare questa assurdità", hanno detto i portavoce.
17:16 Ministero degli Esteri russo: Tbilisi non ha smesso le azioni militari

Il ministero degli esteri russo ha confermato di aver ricevuto da Tbilisi una nota in cui si chiede il cessate il fuoco e l'immediato avvio di tratattive, ma sottolinea che Tbilisi non ha smesso le azioni militari in Ossezia del sud. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
17:12 Manifestazione georgiana davanti al Consolato russo di Milano

Una trentina di cittadini georgiani si sono riuniti davanti alla sede del Consolato russo a Milano, in via Sant'Aquilino, per manifestare con cartelli e striscioni contro quella che definiscono "un'aggressione ingiustificata", riferendosi all'intervanto delle truppe di Mosca in Ossezia del Sud, enclave indipendentista sul territorio georgiano. "Noi vogliamo la pace, solo la pace - dichiara una delle manifestanti, Nanà - e chiediamo che cessino i combattimenti il prima possibile: la Russia e Putin sono gli unici responsabili delle violenze".
17:10 Berlusconi chiama Putin per chiedere una tregua

Con una telefonata al premier russo Vladimir Putin, anche l'Italia chiede una tregua immediata fra gli eserciti di Russia e Georgia che si sono scontrati in queste ore nell'Ossezia del Sud. Secondo fonti del governo, il presidente del Consiglio ha chiesto al leader russo di limitare le operazioni dell'Armata rossa in Ossezia del Sud e in Georgia adesso che le forze del governo georgiano hanno annunciato di essersi ritirate dalla provincia contesa.
16:48 Mosca: nessuna nota su tregua da Georgia

L'ambasciata russa a Tbilisi ha smentito di avere ricevuto dal ministero degli esteri georgiano una nota che chiede il cessate il fuoco e immediate trattative di pace. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
16:46 Georgia conferma il cessate il fuoco

Una nota del governo georgiano conferma il cessate il fuoco delle truppe di Tbilisi nel Sud Ossezia. La nota aggiunge che le truppe georgiane stanno abbandonando la zona del conflitto

16:30 Georgia chiede tregua e annuncia il cessate il fuoco

Il ministero degli esteri georgiano ha annunciato di aver chiesto ufficialmente alla Russia una tregua e di avere ordinato il cessate il fuoco. Lo riferisce la radio Eco di Mosca.
16:21 Presidente russo Medvedev: "Genocidio nel Sud Ossezia"

Il presidente russo Dmitri Medvedev ha qualificato di "genocidio" l'attacco georgiano contro l'Ossezia del Sud. Lo ha riferito l'agenzia Itar-Tass. Medvedev ha anche incaricato il capo del reparto investigativo della procura russa Aleksandr Bastrikin di raccogliere e documentare le prove dei crimini commessi dalle forze georgiane per avviare un procedimento giudiziario contro i responsabili.
16:18 Sarebbero locali i reporter morti in Ossezia

Non sarebbero stranieri ma locali, probabilmente di nazionalità georgiana, i due giornalisti rimasti uccisi in Ossezia del Sud mentre stavano seguendo l'andamento delle ostilità tra le forze della Georgia e quelle della Russia: lo ha precisato l'emittente radiofonica russa 'Ekho Movsky', che ha identificato le vittime come Alexander Klimchuk e Grigoi Chikhladze; quest'ultimo era collaboratore del settimanale americano 'Newsweek'. La loro morte sarebbe stata riferita alla radio moscovita da un collega che lavora appunto per l'edizione russa del periodico Usa.
16:09 Radio russa: "Due giornalisti uccisi nel sud Ossezia, forse i turchi"

Due giornalisti sono rimasti uccisi in Ossezia del Sud mentre stavano seguendo l'andamento delle ostilità tra le forze della Georgia e quelle della Russia: lo ha riferito l'emittente radiofonica russa 'Ekho Movsky', senza ulteriori dettagli. Potrebbe peraltro trattarsi di due inviati della televisione turca 'Kanalturk', di cui era stato in precedenza reso noto il ferimento a Tskhinvali, capitale sud-ossetina. I due erano stati identificati dalla loro testata come Levent Ozturk, reporter, e Guray Ervin, operatore. Sarebbero stati raggiunti da proiettili vaganti mentre stavano attraversando in auto la città. L'agenzia di stampa 'Anadolou' aveva peraltro precisato che i giornalisti erano stati soccorsi e ricoverati in un ospedale da campo russo.
15:31 Abkazia: stato di guerra a tempo determinato (10 giorni)

Lo stato di guerra e la legge marziale, proclamati dalle autorità dell'Abkhazia, Repubblica autonoma della Georgia in lotta per la secessione al pari dell'Ossezia del Sud, è valido nelle aree confinanti con il territorio georgiano propriamente detto, in particolare in larghi settori del distretto della capitale Sukhumi, e rimarrà in vigore per almeno dieci giorni.
Dichiarata inoltre la mobilitazione parziale dei riservisti.
Ieri il Parlamento centrale di Tbilisi a sua volta aveva già proclamato lo stato di guerra in tutto il Paese, e introdotto la legge marziale per due settimane.
15:28 Due giornalisti turchi feriti a Tskinvali

Due giornalisti turchi sono rimasti feriti oggi in Ossezia del sud, la regione separatista filorussa della Georgia dove sono in corso scontri armati fra forze georgiane e truppe russe. Lo ha riferito la catena televisiva Kanalturk.
Un corrispondente di tale catena tv, Levent Ozturk, e un cameraman, Guray Ervin, sono stati leggermente feriti da colpi d'arma da fuoco mentre si trovavano a Tskhinvali, la capitale dell'Ossezia meridionale teatro degli scontri più cruenti negli ultimi due giorni. La loro auto è stata bersagliata dai militari osseti.
I due giornalisti feriti sono stati condotti all'ospedale militare russo di Tskhinvali - stando all'agenzia Anadolu che ha citato fonti diplomatiche.
14:51 Tbilisi: "Forze russe si dirigono verso Gori"

Le forze russe si stanno dirigendo verso sud e le forze georgiane si sono posizionate per difendere la città di Gori. Lo ha affermato oggi il segretario del Consiglio di sicurezza georgiano, Aleksandr Lomaia, nel corso di una conferenza telefonica da Tbilisi.
"Le truppe russe (che si trovano in Ossezia del Sud, ndr) si dirigono verso sud, e la prossima tappa in quella direzione è la città di Gori", ha dichiarato Lomaia che ha aggiunto: "le nostre truppe sono posizionate per difendere la città".
Gori, la più grande città georgiana in prossimità della repubblica separatista dell'Ossezia del Sud, è considerata come un nodo strategico in Georgia. "Non ci sono in questo momento combattimenti nè bombardamenti", ha precisato il responsabile georgiano nel corso della conferenza tenuta nel primo pomeriggio a Tbilisi.
14:31 Comando russo smentisce operazioni in Abkhazia

Il vicecomandante dello stato maggiore russo Anatoli Nogovitsin ha smentito le notizie di fonte georgiana su un coinvolgimento russo negli attacchi in corso nella gola di Kodori, in Abkhazia. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
14:22 Mosca ammonisce Kiev dopo caso Sebastopoli

La minaccia ucraina di non permettere il rientro delle navi russe nel porto di Sebastopoli, in Crimea, "non favorisce le relazioni bilaterali di partnership", ha detto il viceministro degli esteri russo Grigori Karasin in una conferenza stampa riferita dall'agenzia Interfax.
14:21 Georgia. Saakashvili: "Come Budapest '56 e Praga '68"

Il presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, in un'intervista alla Cnn, ha detto che la Russia ha fatto con la Georgia "esattamente come fece con Budapest nel 1956 o con Praga nel 1968, invadendo in modo violento e brutale un Paese sovrano". Saakashvili, in collegamento con la CNN, ha detto che gli attacchi dei russi "sono stati gratuiti e brutali" e che sono stati colpiti "obiettivi al cento per cento civili".
14:06 Georgia: mercoledì vertice Ue. Merkel: "Tregua"

Si terrà il 13 agosto a Bruxelles il vertice sul conflitto in Georgia, preanunciato ieri della Presidenza francese di turno dell'Unione Europea: lo hanno reso noto fonti comunitarie, secondo cui alla riunione di crisi di mercoledì prossimo, convocata in via d'urgenza, parteciperanno i ministri degli Esteri dei Ventisette. E' poi anche possibile che, su richiesta della Polonia, la Francia convochi un Consiglio Europeo straordinario a livello di capi di Stato e di governo. Frattanto il cancelliere tedesco Angela Merkel ha avuto una conversazione telefonica con il presidente francese Nicolas Sarkozy, durante la quale ha invocato un "cessate-il-fuoco immediato e incondizionato" nella Repubblica caucasica, dove ormai le Forze Armate russe sono apertamente coinvolte nelle ostilità tra truppe di Tbilisi e secessionisti dell'Ossezia del Sud.
13:47 Abkhazia dichiara stato di guerra

Il leader abkhazo Serghei Bagapsh ha dichiarato lo stato di guerra sulla maggior parte del territorio della repubblica secessionista per dieci giorni. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. Da stamane, secondo fonti abkhaze, la gola di Kodori, dove
si trovano truppe georgiane, è sottoposta a pesanti bombardamenti.
13:41 Consiglio d'Europa a Mosca e Tbilisi: "Cessate il massacro"

"Sono molto preoccupato per le tragiche notizie che arrivano dall'Ossezia. Centinaia di innocenti sono stati massacrati. Supplico tutti i contendenti di smettere di uccidere, di smetterla con i bombardamenti e riunirsi attorno a un tavolo per trovare una soluzione al conflitto.
L'immediato cessate-il-fuoco è l'unico modo per cominciare il dialogo". E' l'appello accorato del segretario generale Terry Davis alle autorità georgiane e russe. "Debbo ricordare sia alla Georgia che alla Federazione Russa che, aderendo al Consiglio d'Europa, si sono impegnate a trovare sempre soluzioni pacifiche alle vertenze di qualsiasi tipo, sia nelle situazioni interne che internazionali".
13:34 Ferito il comandante delle truppe russe in Ossezia del Sud

E' rimasto ferito il generale Anatoly Khrulyov, comandante del 58mo Corpo d'Armata russo di stanza nel Caucaso settentrionale, inviato a combattere in Ossezia del Sud contro le truppe governative georgiane. Lo ha annunciato il pari grado Anatoly Nogovitsyn, portavoce del ministero della Difesa di Mosca. Khurlyov è stato colpito da schegge quando la colonna militare che stava guidando è stata bombardata dall'artiglieria nemica nei pressi di Tskhinvali, capitale sud-ossetina. L'alto ufficiale è stato subito soccorso e trasferito a Vladikavkaz, capitale della Repubblica autonoma dell'Ossezia del Nord nella Russia meridionale, dove è stato ricoverato in ospedale.
13:33 Karasin (Russia): "Comunità internazionale pressi Tbilisi"

La comunità internazionale deve fare pressioni sulla Georgia perchè ritiri totalmente le sue forze dall'Ossezia del sud, ha detto il viceministro degli esteri russo Grigori Karasin secondo l'agenzia Itar-Tass.
Stando al viceministro "adesso la comunità internazionale deve fare pressioni perchè la parte georgiana si ritiri sulle posizioni che teneva il 6 agosto e dia garanzie di non ricorso alla forza. Solo poi potranno iniziare trattative che si annunciano difficili", ha detto Karasin. Secondo i russi, le forze georgiane non hanno lasciato l'Ossezia del sud, ma solo la zona di Tskhinvali, ormai ridotta in macerie, e si starebbero raggruppando in altri punti. Mosca afferma che circa 7.400 uomini dell'esercito georgiano rimangono in Ossezia del sud.
13:17 "Russia non pensa a bloccare il flusso di petrolio"

AGO - Le navi russe non bloccheranno i traffici commerciali della Georgia e tanto meno le petroliere, ha detto il viceministro degli esteri Grigori Karasin secondo le agenzie russe. Il blocco si limiterà, secondo il ministero degli Esteri russo, alle armi
13:04 Mosca: "Oltre 2000 morti da inizio conflitto"

Secondo Mosca sarebbero oltre duemila i morti dall'inizio del conflitto in Ossezia del Sud, per la maggior parte cittadini russi: lo hanno affermato fonti del ministero degli Esteri.
13:00 Kouchner: "Eccalation violenza, ricorda il conflitto nei Balcani"

Un'"escalation" di violenza "inaccettabile alle porte dell'Europa" che "ricorda altri conflitti recenti che hanno lacerato il nostro continente, in particolare quello nei Balcani". Si è espresso così Bernard Kouchner, capo della diplomazia francese, in partenza, questa sera, per una missione di mediazione tra Georgia e Russia in conflitto per la provincia separatista dell'Ossezia del sud, in un'intervista al quotidiano Le Parisien.
La Francia, che esercita la presidenza di turno dell'unione Europea, presenterà un piano in tre punti per uscire dalla crisi che contempla il rispetto dell'integrità territoriale della Georgia, un'immediata fine delle ostilità e il ristabilimento della precedente situazione sul terreno.
12:57 Georgia: "La marina russa blocca il porto di Poti"

Il capo del consiglio nazionale di sicurezza georgiano ha dichiarato che la marina Russa blocca il porto di Poti, bloccando le forniture di grano e carburante
12:36 Soldati georgiani in Iraq pronti ad essere richiamati

Le truppe della Georgia dislocate in Iraq sono pronte a rientrare a tblisi per unirsi alle forze militari impegnate nel conflitto armato con la Russia nella provincia dell'Ossezia del sud.
"Siamo quasi pronti al disimpegno" ha fatto sapere il comandante militare georgiano, Bondo Maisuradze, spiegando che i comandi militari attendono il via libera dal governo di Mikhail Saakashvili.
Le forze statunitensi garantiranno il trasporto dei circa duemila soldati. Quello georgiano è, dopo gli americani e britannici, il contingente più numeroso impegnato in Iraq.
12:33 Georgia: "Bombardata la città di Zugdidi, nell'ovest"

La città di Zugdidi, nell'ovest della Georgia, è stata bombardata. "Zugdidi è sotto bombardamento", ha detto alla stampa il ministro della reintegrazione (delle regioni separatiste) georgiano, Temour Iakobachvili.
12:31 Benedetto XVI: "Fare ogni sforzo per negoziato"

Parlando dell'attuale conflitto tra Russia e Georgia per la regione indipendentista dell'Ossezia del sud, papa Benedetto XVI ha esortato a riprendere "risolutamente il cammino del negoziato e del dialogo rispettoso e costruttivo". E ha invitato la "Comunità Internazionale e i Paesi più influenti nell'attuale situazione a compiere ogni sforzo per sostenere e promuovere iniziative volte a raggiungere una soluzione pacifica e duratura, in favore di una convivenza aperta e rispettosa". Lo ha detto subito dopo la preghiera dell'Angelus, recitata oggi nella piazza del Duomo a Bressanone.
12:16 Papa: "In nome comune Cristo, deponete le armi"

Papa Benedetto XVI, appellandosi alla comune eredità cristiana di Georgia e Russia, ha chiesto che in Ossezia del Sud "cessino immediatamente le azioni militari", si riprenda la via del negoziato e "ci si astenga da ulteriori confronti e ritorsioni violente, che possono degenerare in un conflitto di più vasta portata". Il Pontefice ha anche esortato la comunità internazionale e i paesi più influenti a "promuovere iniziative" per una "soluzione pacifica e duratura".
12:15 Usa: "Reazione Urs a ritiro Georgia è un test"

La Casa Bianca ha detto oggi da Pechino che la reazione russa ad un ritiro delle forze georgiane dalla repubblica separatista dell'Ossezia del sud, se questo ritiro sarà confermato, sarà "un test" sulle vere intenzioni di Mosca.

12:14 Generale russo: "Georgiani si stanno ritirando da Tskhinvali"

Le truppe georgiane hanno cominciato a ritirarsi dalla capitale dell'Ossezia del Sud. Lo ha detto oggi il generale russo Anatoly Nagovitsyn in una riunione informativa per la stampa.
"Finora la situazione è questa: confermiamo l'avvenuto inizio del ritiro delle forze georgiane da Tskhinvali", ha detto Nagovitsyn, aggiungendo che le forze russe controllano quasi interamente Tskhinvali.
12:11 Georgia: "Russia a Onu 'Ritirate osservatori da Abkhazia'"

La Russia avrebbe sollecitato le Nazioni Unite a ritirare i propri osservatori dall'Abkhazia, Repubblica autonoma compresa entro la Georgia ma in lotta per la secessione, al pari della provincia autonoma dell'Ossezia del Sud. L'accusa è venuta da Shota Utiashvili, portavoce del ministero dell'Interno georgiano: "I russi hanno chiesto agli osservatori dell'Onu di lasciare le loro postazioni nel territorio compreso tra l'Abkhazia e il distretto di Zugdidi", ha denunciato il portavoce ministeriale.
12:09 Russia: "Non abbiamo mirato a obiettivi civili"

Fonti dell'Armata Rossa hanno negato di avere mirato a obiettivi civili durante i raid aerei sulla Georgia
12:00 Ucraina minaccia di impedire rientro navi russe a Sebastopoli

L'Ucraina ha minacciato la Russia di bloccarne le unità da guerra inviate al limite delle acque territoriali della Georgia per imporle il blocco navale, una volta che esse dovessero rientrare alla loro base di Sebastopoli, nella penisola di Crimea. In un comunicato ufficiale, infatti, il ministero degli Esteri di Kiev afferma che la Repubblica ex sovietica "si riserva il diritto d'impedire a navi da guerra e altre imbarcazioni, che potessero prendere parte al confronto con la Georgia, di ritornare in territorio ucraino finché il conflitto non sarà stato risolto". A Sebastopoli, città portuale dotata di statuto speciale rispetto alla Pubblica autonoma ucraina della Crimea, la Flotta russa del Mar Nero ha mantenuto il proprio quartier generale, ereditato dall'epoca della disciolta Urss, continuando a condividere lo scalo con la Marina Militare di Kiev. L'Ucraina, insieme alla stessa Georgia, con l'appoggio degli Stati Uniti punta a entrare a far parte della Nato: al vertice atlantico di Bucarest, lo scorso aprile, le aspirazioni dei due Paesi furono però accantonate, almeno per il momento, proprio a causa della strenua opposizione della Russia.
11:56 Ambasciata: oggi via da Georgia 130-140 italiani su 200

L'incaricato d'affari dell'ambasciata italiana a Tbilisi ha precisato che i connazionali che oggi lasceranno la Georgia con destinazione Ierevan, in Armenia, sono tra i 130 e i 140 su un totale di circa 200 italiani presenti nel Paese. Solo una quindicina di connazionali, residenti a Tbilisi, hanno chiesto di restare: si tratta per lo più di religiosi e dipendenti di organizzazioni internazionali.
Gli altri italiani presenti in Georgia - ha riferito ancora Schettino, che coordina il piano di evacuazione - si trovano nelle località turistiche della costa nella zona di Batumi. Da qui stanno provvedendo a spostarsi via terra o con collegamenti aerei verso la Turchia. Schettino ha raccontato che la situazione a Tbilisi è al momento "apparentemente tranquilla".
11:54 Russi controllano buona parte capitale Sud Ossezia

Secondo un alto ufficiale russo, l'esecito di Mosca controlla la maggior parte della capitale del sud-Ossezia, Tskhinvali
11:51 Georgia: "Entrati altri seimila soldati russi"

Stando al portavoce del ministero dell'Interno georgiano, Shota Utiashvili, durante la notte altri seimila soldati russi sono entrati sul territorio della Georgia dall'Ossezia del Sud, attraverso il tunnel conteso di Roki, e ulteriori quattromila sono giunti via mare nel porto di Ochamchire, in Abkhazia. I rinforzi inviati da Mosca a sostegno del suo contingente in Ossezia, prima del conflitto definito ufficialmente di mera 'interposizione', ammontano dunque a diecimila uomini. "Ci troviamo di fronte a una catastrofe umanitaria", ha avvertito il portavoce ministeriale.

11:46 Georgia: "Russi pronti ad attaccare da Abkhazia"

Le forze russe sarebbero in procinto di attaccare la Georgia da un altro fronte: dopo quello settentrionale dell'Ossezia del Sud, se ne starebbe infatti per aprire un altro a nord-ovest, dalla Repubblica autonoma dell'Abkhazia, anch'essa in lotta per la secessione da Tbilisi con il sostegno del Cremlino. La nuova offensiva della Russia è stata denunciata dal presidente del Parlamento georgiano, David Bakradze, secondo cui obiettivo sarebbe il distretto di Zugdidi, nella provincia occidentale della Mingrelia, che si estende proprio lungo la frontiera con l'Abkhazia. "Disponiamo di informazioni verificate, secondo le quali i russi hanno pianificato un attacco a Zugdidi entro alcune ore", ha dichiarato Bakradze alla televisione statale.
"Il presidente della Repubblica, Mikhail Saakashvili, sta personalmente coordinando la difesa nazionale. Non dobbiamo dare al nemico la possibilità di occupare la Georgia".

11:38 Ambasciata: da oggi pomeriggio evacuazione italiani da Tbilisi

Scatterà questo pomeriggio, alle 17.00, l'evacuazione degli italiani presenti a Tbilisi, capitale della Georgia. Lo ha riferito l'incaricato d'affari dell'ambasciata d'Italia a Tbilisi Pierluigi Schettino.

11:25 Georgia: Nessun accordo sui corridoi umanitari

Fonti del ministero dell'Interno: "Nessun accordo con la russia sulla creazione di corridoi umanitari"
11:23 Usa: Casa Bianca "deplora" le azioni della Russia in Georgia

La Casa Bianca "deplora le azioni, pericolose e sproporzionate, della Russia in Georgia". Un'ulteriore escalation potrebbe avere "un impatto significativo nelle relazioni a lungo termine tra Stati Uniti e Russia".

11:16 Russia e Georgia: "Sì a corridoi umanitari"

La Russia e la Georgia hanno concordato di creare due "corridoi umanitari" per evacuare i rifugiati dall'Ossezia del sud. Lo scrive l'agenzia russa Ria.
11:06 Papa: appello pro mediazione sull'Ossezia nell'Angelus di oggi

Già novemila persone attendono, nella piazza del Duomo di Bressanone, Papa Benedetto XVI che, alle 12:00, raggiungerà il sagrato della cattedrale, reciterà la preghiera dell'Angelus e lancerà un appello per una soluzione negoziata alla nuova crisi caucasica tra Russia e Georgia sulla regione independentista dell'Ossezia del Sud.
11:05 Georgia: "Nuovi raid aerei su Tbilisi all'alba"

Nuovi raid aerei russi in Georgia dall'alba di questa mattina, secondo quanto ha annunciato il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Alexandr Lomaia denuncianto un aumento dell'intensità dell'offensiva di Mosca. Aerei russi hanno bombardato una fabbrica per l'assemblaggio di Su-25 a 12 chilometri da Tbilisi, in direzione est, un altro sito militare vicino a Bolnisi, e la valle del Kodori, al 'confine' con l'Abkhazia, dove sono stati colpiti due edifici del governo e due villaggi.
11:01 Forze armate russe: "Georgiani non si sono ritirati"

Il contingente di interposizione russo di stanza in Ossezia del sud smentisce le notizie georgiane sul ritiro dalla regione separatista. Dalle posizioni dei peacekeepers si osserva la presenza di unità georgiane, di artiglieria e mezzi blindati - ha dichiarato alle agenzie di stampa russe Vladimir Ivanov, assistente del capo del contingente russo - la Georgia non ha ritirato le sue forze armate dall'Ossezia del Sud".
10:45 L'armata russa ha preso Tskhinvali

L'armata russa ha preso Tskhinvali, capitale dell'Ossezia del Sud, dopo il ritiro delle truppe georgiane. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno georgiano attraverso il suo portavoce, Shota Utiashvili. "Le truppe russe hanno occupato Tskhinvali, ma le nostre Forze Armate rimangono in assetto da combattimento e sono pronte a respingere tutti gli attacchi nemici", ha aggiunto il portavoce ministeriale.
10:42 Georgia: ritiro truppe segnale buona volontà

Le forze georgiane si sono ritirate da praticamente tutta la repubblica separatista pro-russa dell'Ossezia del Sud, ha annunciato oggi all'Afp il segretario del Consiglio di sicurezza georgiano, Alexander Lomaia, confermando quanto già detto dal portavoce del ministero degli interni georgiano Shota Utiashvili.
"Ci siamo ritirati da pressochè tutta l'Ossezia del Sud in segno di buona volontà e della nostra volontà di arrestare il confronto militare", ha detto.
10:30 Pechino: Georgia e Russia si abbracciano sul podio del tiro

Un abbraccio per la pace che vale forse più di tutte le mediazioni politiche a livello internazionale. E' l'abbraccio che la georgiana Nino Salukvadze ha d'istinto voluto dare alla russa Natalia Paderina sul podio del tiro a segno. Lei, la georgiana aveva appena vinto la medaglia di bronzo; l'altra, la russa, era la medaglia d'argento della stessa gara, il tiro alla pistola da 10 metri. E dire che fino a poche ore prima la Salukvadze aveva rischiato di non gareggiare, perchè l'intenzione della delegazione della Georgia era quella di ritirarsi dalle competizioni a causa del conflitto armato con la Russia in Ossezia del sud. Ma da Tbilisi il presidente georgiano aveva insistito perché gli atleti restassero in Cina alle Olimpiadi, anzi che si impegnassero di più per dare gloria al Paese caucasico attraverso la sola arma dello sport. E alla fine così è stato, almeno nella gara che ha visto protagonista la Salukvadze.
10:21 Tbilisi chiede mediazione a Usa su conflitto

La Georgia ha chiesto agli Stati Uniti di assumere funzioni di mediazione nella crisi con la Russia intorno alla repubblica separatista pro-russa dell'Ossezia del Sud. Lo ha detto oggi il segretario del Consiglio di sicurezza georgiano, Alexandre Lomaia. "Abbiamo chiesto al segretario di stato americano, Condoleezza Rice, di fare da mediatrice con i russi, e di trasmettere loro il nostro messaggio", ha dichiarato.
09:40 Navi da guerra russe sulle coste georgiane

Navi da guerra russe sono arrivate sulla costa georgiana del Mar Nero. "L'incrociatore Mosca, la nave da guerra Smetlivy e navi appoggio sono giunte questa mattina a destinazione", scrive l'agenzia di stampa russa Ria.
09:34 Truppe Tbilisi ancora nel sud della Goergia

Le forze georgiane sono ancora nell'Ossezia del sud. Lo scrive l'agenzia russa Interfax. Le postazioni dei peakeeper rilevano la presenza di forze, artiglieria e armi georgiane", ha detto a Interfax da Tskhinvali Vladimir Ivanov, aiuto del comandante del contingente russo sul posto. "La Georgia non si è ritirata dall'Ossezia del sud", ha aggiunto.
In precedenza da Tbilisi era stato annunciato il ritiro delle proprie truppe dalla repubblica separatista filorussa.

09:30 La Russia blocca l'arrivo delle armi in Georgia

La flotta russa ha l'ordine di imporre un blocco navale alla Georgia per impedire l'arrivo di armi. Lo afferma una fonte del comando della marina russa a Interfax.
"La Marina ha ricevuto l'ordine di non consentire rifornimenti di armi e di materiale militare per la Georgia via mare", ha detto la fonte russa all'agenzia. La Russia ieri ha accusato i paesi occidentali e l'Ucraina di armare la Georgia, le cui forze armate hanno cercato di prendere il controllo della repubblica separatista filorussa dell'Ossezia del sud.
09:12 Ossezia del Sud, la Georgia si ritira

Le forze georgiane si sono ritirate dalla repubblica separatista dell'Ossezia del sud. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero degli interni a Tbilisi. "Si sono ritirate, completamente", ha detto il portavoce Shota Utiashvili alla Reuters
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Georgia chiama Europa. E la Russia attacca

Messaggioda franz il 10/08/2008, 21:48

da Limes

Georgia chiama Europa. E la Russia attacca
http://temi.repubblica.it/limes/georgia ... tacca/?h=1

di Cecilia Tosi
Scontri e schermaglie si susseguono nelle regioni separatiste dell’Abkhazie e dell’Ossezia del sud. Tbilisi spera nell’Unione europea e nella Nato, ma Mosca non molla il Caucaso.

(21/07/08)

«Questo è un affare europeo». L’eterna disputa tra governo di Tbilisi e movimenti separatisti di Abkhazia e Ossezia del sud va risolta con l’intervento della Ue, almeno secondo il ministro dell’Integrazione territoriale georgiano Yakobashvili. Ma per ora le mosse diplomatiche di Germania e Francia - entrambe molto interessate alle vicende caucasiche - sono risultate deludenti.

La Merkel ci ha provato con l’Abkhazia, presentando a metà luglio un piano per condurre tutte le parti al tavolo dei negoziati, ma ha ricevuto un secco niet sia dai separatisti che dai loro padrini russi. Pochi giorni dopo, la Ue ha raccolto la richiesta di aiuto di Tbilisi per mediare con l’Ossezia del sud, ma anche la seconda regione indipendentista si è rifiutata di mandare i suoi rappresentanti a Bruxelles. Con la scusa che al tavolo non sarebbero stati invitati i fratelli dell’Ossezia settentrionale, il leader Ciociev ha preferito evitare di irritare la Russia. Accettando la proposta degli europei, avrebbe messo in secondo piano il ruolo di Mosca, che nella repubblica osseta è già presente con una cosiddetta “forza internazionale di interposizione” composta da 3.000 soldati dell’Armata rossa che presidiano un territorio de iure ancora georgiano.

L’Abkazia, dal canto suo, ha rifiutato la mediazione europea sollevando il problema del ritorno dei profughi, un’eventualità che gli indipendentisti vogliono bloccare, al contrario di quanto previsto dal piano tedesco. Eppure non si può ipotizzare un accordo di pace che non tenga conto dei 250mila georgiani scappati dalla regione nord occidentale dopo le guerre degli anni Novanta, anche se il loro rientro diventa ogni giorno più difficile vista la prepotente diffusione del nazionalismo tra gli abkazi, che appena vent’anni fa rappresentavano solo il 13 per cento della popolazione in una regione che oggi sfiora l’omogeneità etnica.

Eppure la Georgia non vede altra uscita che quella mediata dall’Europa per risolvere la sua eterna crisi territoriale. La recente visita di Condoleezza Rice a Tbilisi ha convinto ancor più il governo di Saakashvili che il coinvolgimento americano nelle trattative tende a radicalizzare l’antagonismo della Russia, che invece non nutre ostilità per Bruxelles, un contraltare con cui ritiene di avere qualcosa da spartire.

Mosca ha importanti relazioni d’affari con la maggior parte dei Paesi europei e se la Ue trovasse veramente una posizione comune su Abkhazia e Sud Ossezia, non gli converrebbe contrastarla: meglio, per Medvedev, prendere l’iniziativa e salvaguardare i suoi rapporti bilaterali con i singoli Stati del Vecchio continente.

Nel frattempo, però, le tensioni al confine tra Russia e Georgia crescono. All’inizio di luglio una serie di esplosioni ha colpito tre città dell’Abkhazia (Gagra, Sukhumi e Gali) mentre nella stessa regione, ma in una zona sotto controllo georgiano, la Gola del Kodori superiore, l’esercito di Tbilisi si è scontrato con i ribelli separatisti. Più a est, in Ossezia del sud, un aereo militare russo ha violato lo spazio aereo sia il 9 che il 10 luglio: secondo Mosca la ricognizione era necessaria a prevenire un tentativo dell’esercito georgiano di entrare nella regione e liberare quattro militari arrestati dai separatisti. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, infatti, ha dichiarato che l’intervento dell’aviazione è servito a bloccare una possibile escalation di violenza, ma il volo è avvenuto proprio all’indomani di una dichiarazione in cui il governo georgiano annunciava l’avvenuta liberazione dei quattro soldati.

Tra un’Unione europea debole e un America troppo forte, la Georgia spera ancora nella Nato. Negli ultimi anni il presidente Saakashvili ha deciso di investire il più possibile nell’ammodernamento del suo esercito e in un pressing costante sui dirigenti dell’Alleanza atlantica incaricati di valutare le sue credenziali. Mosca, però, vuole scongiurare a tutti i costi l’eventualità di un Caucaso in mani occidentali e Serghei Lavrov ha dichiarato espressamente che l’ingresso di Tbilisi nella Nato «cancellerebbe ogni possibilità di risolvere i conflitti nelle due regioni separatiste». Ma la Russia non è la sola a remare contro il trattato atlantico: anche la Francia non vede di buon occhio l’allargamento dell’alleanza militare in Caucaso, nonostante i suoi diplomatici siano in prima linea nella ricerca di una soluzione di pace per i conflitti georgiani, specie adesso che Parigi ha assunto la presidenza semestrale della Ue. Nello spazio creato dal comune interesse a puntare su una politica vecchio stile, basata su sfere di influenza nazionali più che sovranazionali, russi e francesi potrebbero convergere per disegnare una via negoziale che ricomponga almeno in parte il mosaico georgiano..
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Bush: "Violenza della Russia inaccettabile"

Messaggioda franz il 11/08/2008, 8:18

Bush: "Violenza della Russia inaccettabile"

08:07 Tbilisi: "50 aerei russi in azione"

Sarebbero oltre una cinquantina gli aerei russi che oggi hanno sorvolato il territorio della Georgia, sottoponendola a nuovi bombardamenti: lo ha denunciato il ministero degli Esteri di Tbilisi in un comunicato ufficiale

07:36 Georgia: "Nuovi bombardamenti russi"

Nuovi bombardamenti aerei russi alle porte di Tbilisi intorno all'alba, le 4,40 locali, le 2,40 del mattino in Italia: secondo Shota Utiashvili, portavoce del ministero dell'Interno georgiano, dapprima è stato colpito il villaggio di Kodjori, a una decina di chilometri dalla capitale, dove si trova la base di un battaglione delle forze speciali. Poi è stata la volta del monte Makhata, che sovrasta la città ad appena 5 chilometri dal centro: obiettivo, un'installazione radar per il controllo del traffico aereo. Non si è avuta notizia di vittime

07:28 Novemila russi in Abkhazia

Circa 9.000 soldati russi saranno dispiegati nella repubblica separatista georgiana dell'Abkhazia. Lo ha annunciato oggi Aleksandr Novitski, del comando russo, citato dall'agenzia Interfax

07:12 Il piano Ue

Il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, il cui paese presiede attualmente l'Unione Europea, è arrivato stanotte a Tbilisi dove ha presentato al presidente georgiano Mikhail Saakashvili un piano di pace in tre punti preparato dall'Unione Europea per porre fine al conflitto. Il piano prevede il rispetto dell'integrità territoriale della Georgia, la cessazione immediata delle ostilità e il ritorno alla situazione precedente l'inizio delle ostilità

07:11 Scontro all'Onu

Uno scontro diplomatico tra Stati Uniti e Russia senza precedenti recenti ha caratterizzato la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, convocato per la quarta volta consecutiva nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Georgia

07:10 Bush: "Violenza della Russia inaccettabile"

Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha definito 'inaccettabile la violenza' della Russia contro la Georgia. Il vicepresidente Cheney ha detto che "l'aggressione della Russia non può restare senza risposta" e che "la sua continuazione avrebbe serie conseguenze nelle relazioni con gli Stati Uniti"

07:09 Decine di migliaia di sfollati

Una richiesta di cessate il fuoco e dell'avvio di trattative da parte georgiana accolta con scetticismo a Mosca, l'apparizione della flotta russa del Mar Nero e lo stato di guerra in Abkhazia hanno segnato il terzo giorno di conflitto fra Georgia e Russia, scatenato venerdì dall'attacco di Tbilisi contro l'Ossezia del sud. Unità della Marina russa hanno affondato una motovedetta lancia-missili georgiana, mentre la città georgiana di Gori, dove è nato Stalin, sta subendo un attacco da parte dell'artiglieria e dell'aviazione russe. Attacchi aerei russi sono stati lanciati all'alba contro la periferia di Tbilisi. Secondo la Croce Rossa internazionale, circa 40.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case.
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Re: Una nuova guerra oggi al confine russo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 9:52

In realtà oggi le guerre sono diventate due, al confine russo.

Oltre all'ossezia del sud ora c'è Abkhazia, dove già ci fu un lungo conflitto con la georgia (1991-1993) con il disfacimento dell'impero sovietico.

Vedere le regioni 1 e 8 nella piantina su http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia e le due schede:
http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_in_Ossezia_del_Sud
http://it.wikipedia.org/wiki/Abkhazia

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Prime riflessioni a caldo

Messaggioda franz il 11/08/2008, 18:51

consapevole che il momento agostiano vede poco interesse per i conflitti lontani, già scarsamente considerati anche in altri momenti, lascio queste note a chi leggerà al ritorno dalla ferie.

Appare chiaro che la responsabilità della situazione attuale è della Georgia che ha attaccato l'ossezia del Sud, rompnendo una delicata situazione di equilibrio che andava avanti dal 1993.
La Russia tuttavia pare volerne approfittare per chiudere i conti anche su altri fronti vicini (Abkhazia) e non ferma la sua controffensiva.
I toni di quest ore sono da escalation:

17:37 Mosca annuncia ripercussioni in rapporti con Polonia

La Russia annuncia ripercussioni nelle relazioni bilaterali con quei paesi che hanno prodotto dichiarazioni "ciniche, poco chiare e intempestive". Su tutti, Polonia e paesi baltici. "La posizione tenuta da alcuni membri della comunità internazionale nell'evoluzione della situazione nell'Ossezia del sud mette a repentaglio la qualità dei rapporti bilaterali con la Russia, mettendo in discussione perfino gli appuntamenti a livello più alto", ha detto uno dei portavoce del ministero degli Esteri russo, Boris Malakhov. "Le dichiarazioni di alcuni stati, tra cui i baltici e la Polonia, sono state ciniche, poco chiare e intempestive", ha precisato.


Ed anche le operazioni militari sembrano estendersi alla Georgia

17:46 Governo georgiano: "I russi hanno preso Gori"

L'esercito russo ha preso la città georgiana di Gori. Lo ha riferito il governo di Tbilisi.

16:38 Saakashvili: "Mosca vuole occupare tutta la Georgia"

La Russia vuole invadere tutto il territorio georgiano. Lo dice il presidente Mikhail Saakashvili nel corso di un discorso alla nazione, diffuso dalla televisione. "Si tratta di una provocazione da parte di Mosca, che mira a occupare l'Ossezia del sud e l'Abkhazia prima e infine tutta la Georgia", ha dichiarato il capo di Stato.

16:28 Forze russe conquistano base militare georgiana di Senaki

Le forze russe hanno conquistato una base militare georgiana non lontana dall'Abkhazia, l'altra regione separatista della repubblica caucasica. Ne ha dato notizia la portavoce del ministero della Difesa di Tblisi, Nana Intskerveli, secondo cui mezzi blindati sono entrati nella base di Senaki, a una trentina di chilometri dal porto georgiano di Poti, distrutto nei bombardamenti dei giorni scorsi.

16:05 Esercito russo lancia operazione vicino a città georgiana di Senaki

I soldati russi hanno lanciato un'operazione militare nei pressi della città georgiana di Senaki. Lo ha riferito a Mosca il ministero della Difesa. L'obiettivo, ha detto un portavoce, è impedire il ridispiegamento di unità georgiane nell'area.


A livello occidentale predomina l'opinione che la reazione russa sia "sproporzionata".

A complicare la cosa sta il fatto che le due provincie in questione hanno non solo chiesto l'autonomia ma che la Russia vorrebbe incorporarle nella loro federazione.

Si apre quindi un confronto molto diverso da quello del kosovo, dato che nessun paese occidentale che ha riconosciuto quello stato ora cerca di annetterselo.

La Russia tuttavia si sente in diritto di agire in Ossezia del Sud e Abkhazia proprio per gli stessi motivi per cui gli occidentali sono intervenuti contro la Serbia nei casi della Bosnia e del Kosovo.

In sintesi è come se Sardegna e Sicilia avessero chiesto l'indipendenza, L'italia mandasse truppe a Cagliari e la Francia reagisse conquistando le due isole.
Una cosa che effettivamente sul caucaso è avvenuta , con decine di migliaia di morti, nei primi anni 90 e nella nostra indifferenza generale (eravamo caso mai piu' interessati ai conflitti generati dalla dissoluzione della Jugoslavia).

Difficile già valutare le cose che avvegono vicino a noi, ancor piu' difficile valutare quelle lontane.
Ma una cosa mi fa pensare. I russi si definiscono "forze di peacekeeping".
Eppure il bilancio è di 1600 civili morti e di una ottantina di militari. Che forze di pace sono?

Intanto continua il reciproco fuoco incrociato a base di accuse (passate ed attuali) di genocidio.
la scheda di wikipedia sulla Abkhazia afferma che:
Durante lo svolgersi della guerra tra la Repubblica della Georgia ed i separatisti abkhazi vi furono moltissimi episodi di violenza e di espulsioni di massa di migliaia di abitanti di etnia georgiana dall'Abkhazia. Tristemente famosi sono rimasti i nomi dei luoghi dove avvennero alcuni dei massacri più terribili: Ochamchira, Gali, Gagra, Kamani. Secondo alcune stime la pulizia etnica operata dai secessionisti abkhaziani ha portato alla morte di circa 15.000 georgiani ed allo sfollamento di almeno 250.000.


mentre le notizie di oggi riportano che:
11:05 Ossezia presenterà denuncia formale per genocidio

L'Ossezia del sud e l'Abkhazia intendono presentare alle organizzazioni internazionali una denuncia formale per genocidio nei confronti del popolo sudosseto. Lo ha detto il presidente dell'Ossezia del sud Eduard Kokoity all'agenzia Itar-tass. "Ci rivolgeremo a tutte le organizzazioni internazionali per far riconoscere il genocidio. Perdite così pesanti per un piccolo popolo sono irreversibili".


Sapremo mai la verità?

Franz
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sempre peggio ...

Messaggioda franz il 11/08/2008, 20:38

Crescono le notizie negative.
I casi sono due: o siamo in presenza di false notizie allarmistiche georgiane per cercare di ottenere la solidarietà occidentale oppure la russia sta effettivamente effettuando una invasione lampo della Georgia, in stile Cecoslovacchia e Afghanistan.


20:29 Contro la Russia, la Georgia chiede aiuto ai paesi amici
La Georgia chiede aiuto militare ai paesi amici contro la Russia

20:20 Ambasciata georgiana a Roma: "Le truppe russe a 15 chilometri da Tbilisi"
L'ambasciata georgiana in Italia ha detto che i carrarmati russi sarebbero a circa 15 chilometri dalla capitale della Georgia

19:40 Il presidente georgiano: "I russi occupano la maggior parte del Paese"
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili, in un discorso televisivo alla nazione, ha detto: "Le truppe russe hanno occupato e controllano la maggior parte della Georgia"

19:16 Georgia: "La Russia vuole rovesciare il nostro governo"
Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza georgiano, Aleksandr 'Kakha' Lomaia, ha detto. "La Russia "sembra avere l'intenzione di rovesciare il governo" georgiano e di "occupare il Paese"

19:08 Mosca, no alla proposta di tregua della Ue
La Russia dice no alla proposte Ue di tregua tra Mosca e Tbilisi per l'Ossezia del Sud. Lo dice il primo vicepremier Sergej Ivanon. Tbilisi, ha avvertito Ivanov, dovrà "negoziare direttamente" con le regioni separatiste. Oggi la Georgia aveva già firmata la proposta di tregua portata dal ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner, presidente di turno dell'Ue
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La scheda: le fasi della guerra in Ossezia

Messaggioda franz il 11/08/2008, 21:19

da www.unita.it

La scheda: le fasi della guerra in Ossezia

Queste le principale tappe del conflitto tra Georgia e Ossezia del Sud:

1991-1992 - L'Ossezia del Sud combatte per la propria indipendenza dalla Georgia e si autoproclama repubblica indipendente con un referendum popolare. La Russia impone la tregua.

2004 - Mikhail Saakashvili, neo eletto presidente della Georgia promette di riprendere il controllo sulla regione ribelle.

2006 - I sudosseti proclamano l'indipendenza con un secondo referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale

Aprile 2008 - La Russia intensifica le sue relazioni diplomatiche con l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud, le due repubbliche separatiste all´interno del territorio della Georgia.

Luglio 2008 - La Russia riconosce che i suoi jet sono entrati nello spazio aereo georgiano dell'Ossezia del Sud. Russia e Georgia si accusano reciprocamente di intensificare operazioni di guerra.

7 agosto 2008 - Dopo l'escalation di scontri tra georgiani e osseti, le due parti concordano per un cessate il fuoco.

8 agosto 2008 - Nella notte esplodono violenti scontri. Le truppe georgiane si avvicinano alla capitale osseta Tskhinvali. Le truppe russe entrano in Ossezia e raggiungono la capitale.
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I troppi "conflitti congelati" del Caucaso

Messaggioda franz il 11/08/2008, 21:27

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77941


Immagine
Mappa del Caucaso conflitti

I troppi "conflitti congelati" del Caucaso

Con l'avvio di un'offensiva da parte dell'Abkhazia, il conflitto tra Georgia e la regione separatista dell'Ossezia del sud - appoggiata da Mosca - rischia di allargarsi ad un nuovo fronte. Ma nella regione del Caucaso sono molti i cosiddetti "conflitti congelati", che minacciano di prendere nuovamente fuoco sulla scia del conflitto in Georgia. Di seguito le situazioni più delicate nel Caucaso settentrionale (russo) e nel Grande Caucaso.

- DAGESTAN
La più grande repubblica del Caucaso russo a maggioranza mussulmana. È stata teatro dal 1999 di attacchi e attentati da parte dei ribelli ceceni - guidati all'epoca da Shamil Basaiev - che hanno provocato centinaia di morti e hanno portato alla seconda campagna militare russa in Cecenia. Attacchi contro polizia e autorità restano frequenti nella regione.

- CECENIA
La Cecenia ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza nel novembre 1991, appena prima dello scioglimento dell'Urss. Nel 1994, Boris Eltsin mandò inviò l'esercito , incassando una bruciante sconfitta. L'accordo di Kassaviurt che mise fine a 21 mesi di guerra con più di 50mila morti, gela la situazione. Sull'onda di attentati in Russia e operazioni nel Caucaso in nome dell'islam, a fine 1999 le forze russe tornano in Cecenia per un'operazione anti-terrorismo che sfocia in nuiovi anni di guerra. Un conflitto accompagnato da blitz terroristici, come la tragedia dei bambini di Beslan nel 2004 (Ossezia del Nord) - 331 morti - e come l'uccisione di tutti gli ostaggi (130) del teatro della Dubrovka a Mosca nel 2002. La fine dell'operazione anti-terrorismo russa è stata annunaciata nel gennaio 2006 dall'allora presidente Vladimir Putin. La regione ha intrapreso la via della normalizzazione, anche se non mancano tensioni e minacce da parte dei terroristi ceceni. L'ex capo-guerriglia Ramzan Kadyrov e poi comandante degli 'squadronì che hanno terrorizzato per anni la Cecenia è diventato presidente della piccola repubblica caucasica nell'aprile 2007, dopo l'assassinio di suo padre nel maggio 2004, il presidente Akhmad Kadyrov.

- INGUSCEZIA
Repubblica confinante con la Cecenia, è una delle regioni più povere della Russia. È stata coinvolta nel conflitto tra Mosca e gli indipendentisti ceceni che hanno più volte organizzato attentati e attacchi contro forze dell'ordine e autorità russe.

- OSSEZIA DEL NORD
Mentre l'Ossezia del sud rientra nel quadro territoriale della Georgia, l'Ossezia del nord invece è parte integrante della Federazione russa e ospita la maggior parte delle basi militari russe nella regione del Caucaso. Anche l'Ossezia del nord è stata suo malgrado coinvolta e vittima del conflitto tra la Russia e la Cecenia, con la tragedia del 2004 dei bambini di Beslan. Gli osseti accusano la minoranza musulmana inguscia di alimentare il terrorismo nella regione. La richiesta sud-osseta di riunione con il Nord non raccoglie molto favore, poichè l'unificazione metterebbe a repentaglio delicati equilibri etnici e territoriali tra i due popoli osseti.

- ABKHAZIA
Nel 1992 la regione georgiana sulle rive del Mar Nero ha proclamato la propria indipendenza unilateralmente, forte dell'appoggio di Mosca. Il conflitto armato scoppiato allora con Tbilisi ha provocato migliaia di morti. La pace nella repubblica separatista è mantenuta dalla presenza dei soldati russi. Gli abkhazi hanno promesso di aiutare l'Ossezia del sud in caso di conflitto con la Georgia e oggi lanciato un'operazione militare contro i georgiani nelle Gole di Kodori, prospettando l'allargamento de facto del conflitto oltre i confini osseti.

- NAGORNO-KARABAKH

Enclave a maggioranza armena incastonata nel territorio dell'Azerbaigian. Teatro di un conflitto che ha insanguinato la regione nei primi anni '90 dopo la dissoluzione dell'Unione sovietica. Dopo il cessate il fuoco del 1994 resta sotto controllo degli armeni. Incidenti e attentati tra le forze armene e azere si susseguono da allora. Negli ultimi mesi tra Azerbaigian e Armenia si è verificata un'escalation di minacce, probabilmente dovuta al clima elettorale in entrambi i Paesi, ma comunque motivo di forte preoccupazione in Occidente.

Pubblicato il: 11.08.08
Modificato il: 11.08.08 alle ore 17.22
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