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Esteri
31/07/2011 - LA CITTA' ERA STATA TEATRO DI MANIFESTAZIONI CONTRO IL REGIME
Cannonate sulla folla, strage in Siria
Ad Hama manifestazione di protesta contro Assad
Spari sui civili: 100 morti
Cannonate e raffiche di mitragliatrici. Il regime torna ad usare il pugno duro in Siria. Le strade di Hama, la roccaforte della rivolta, sono un cimitero di corpi abbandonati. I carri armati hanno bombardato e attaccato all’alba di oggi la città, teatro nelle ultime settimane di alcune fra le più massicce manifestazioni contro il potere, provocando la morte di almeno 100 civili: lo riferiscono fonti mediche e residenti. Hama è sotto assedio. «Qui è un massacro, bisogna fermarlo, ci sono oltre 100 morti». Lo ha ha riferito un testimone ad Hama contattato telefonicamente. La città è sotto assedio e «da questa mattina alle sei sono cominciati gli spari». Tra le vittime, secondo il racconto, ci sono donne e bambini. Le granate sparate dai tank dell’esercito piovono su e attorno alla città a un ritmo di almeno quattro al minuto.
Acqua ed elettricità verso i principali quartieri di Hama sono stati tagliati: una tattica, questa, abitualmente usata dai militari nelle operazioni di repressione. Un medico che non ha voluto essere identificato ha detto di aver visto almeno 19 cadaveri e altre decine di persone ferite solo nell’ospedale Badr, mentre nell’ospedale Al-Horani vi sarebbero almeno tre corpi e due all’Hikmeh. Ma diversi corpi, racconta la fonte, «giacciono abbandonati nelle strade». Inoltre i cecchini si stanno appostando sui tetti dell’edificio della compagnia elettrica e della prigione.
«I carri armati stanno attaccando da quattro direzioni. Stanno sparando a casaccio con le mitragliatrici pesanti e travolgendo le barricate stradali erette dagli abitanti», ha detto la fonte medica al telefono.