Nella contesa tra Svizzera e Libia, attorno ad un ostaggio svizzero (detenuto per ritorsione contro l'arresto del figlio di gheddafi da parte della magistratura ginevrina per percosse ai domestici) l'Italia è arrivata ad un punto tale di zerbinaggio petrolifero da inviare un ultimatum non alla Libia ma alla Svizzera.
Il ministro degli esteri è tornato dalla sua visita a Tripoli con una "proposta di mediazione"
Pressioni sugli elvetici perché tolgano il veto a Gheddafi e altri 180 dirigenti libiciFrattini, nuovo attacco a Berna
"Cancellino i libici dalla lista nera"ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini è rientrato dalla sua visita a Tripoli con una "proposta di mediazione" che in effetti è una scelta di far pressione sulla Svizzera perché cancelli la lista nera in cui ha inserito il colonnello Gheddafi e altri 180 dirigenti libici. Frattini dice che se la crisi tra Libia e Svizzera "non sarà risolta da qui al 4 aprile, l'Italia proporrà a tutti gli altri paesi Schengen di rilasciare i visti alle personalità di Tripoli anche se la Svizzera continuasse ad opporsi".
A Tripoli il ministro italiano ha incontrato il primo ministro Al Baghdadi e il ministro degli Esteri Mousa Kousa: dai dirigenti libici Frattini avrebbe avuto conferma che la Svizzera avrebbe rifiutato una proposta di mediazione avanzata dal ministro degli Esteri spagnolo Moratinos, presidente di turno della Ue. Per questo la Farnesina si prepara a proporre alla Ue che, se la crisi non verrà risolta entro il 4 aprile, i paesi Schengen potranno riaprire la concessione dei visti ai cittadini libici inseriti nella black list decisa da Berna.
Frattini ha detto all'Ansa che la proposta sarà anticipata assieme ai colleghi maltese, spagnolo e portoghese il 22 marzo prossimo al Consiglio dei Ministri Europei.
Dal 4 aprile entrerà in vigore il nuovo codice sui visti Schengen che prevede la possibilità di emettere dei visti a "territorialità limitata" condivisi da un certo numero dei paesi che aderiscono all'area Schengen: ogni paese cioè, potrà rilasciare un visto per il suo territorio che sarà valido anche per gli altri paesi Schengen che aderiranno all'iniziativa. Se la crisi tra Libia e Svizzera "non sarà risolta da qui al 4 aprile, l'Italia proporrà a tutti gli altri paesi Schengen di rilasciare i visti alle personalità di Tripoli anche se la Svizzera continuasse ad opporsi". Per il ministro "non è possibile che membri di una delegazione libica che negoziano accordi con l'Europa siano iscritti nella lista nera Svizzera" adottata automaticamente da tutti i paesi Schengen. Così come, ha proseguito il ministro, "va risolto subito il problema del rilascio dei visti in entrata in Libia".
(15 marzo 2010)
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