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Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 10:13
da Iafran
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 40311.html

Gli eroici kamikaze del 2011
Lunedí 14.03.2011 15:19
Di Giuseppe Morello
Le nuove esplosioni nella centrale nucleare di Fukushima rischiano di innescare una indesiderata fusione nucleare, mentre le scosse non sono finite. La situazione in Giappone è gravissima e il peggio potrebbe ancora accadere. Quello che non smette di meravigliarci è la reazione scintoista dei giapponesi.

Persone che nel pieno della tragedia non si sono fatte prendere dal panico: seguono con zelo le istruzioni delle autorità e soprattutto mantengono una calma buddista, ammirevole e inquietante allo stesso tempo.
Ve lo immaginate cosa sarebbe successo da noi? Già in condizioni normali siamo un popolo indisciplinato e pasticcione, incapace costituzionalmente di seguire le regole; di fronte a un terremoto come questo il fuggi fuggi generale avrebbe prodotto una baraonda incontrollabile. Un aneddoto emblematico: durante le scosse in Irpinia nell'80, un uomo, alla moglie grassa che faticava a scendere le scale e che invocava il suo aiuto, rispose: "cara moglie, in tempi di terremoto, si salvi chi può".

Con imperturbabilità da samurai invece i giapponesi, anche di fronte al disastro come nella vita di tutti i giorni, mostrano un controllo delle emozioni che a noi occidentali appare disumano: non da persone, ma da manga. Eseguono gli ordini, rispettano le regole, continuano a lavorare con un distacco emotivo e con un senso di appartenenza alla comunità a noi sconosciuto. Rinunciano a fuggire e stanno lavorando con la loro abituale abnegazione per salvare il salvabile, nonostante il rischio dell'esplosione nucleare, analogamente a quanto fecero i pompieri a New York dopo gli attentati alle Torri Gemelle.

Il mondo attorno crolla, e loro si mettono in fila ordinatamente. Come quando in gita risalgono sul pullman dopo la sosta in autogrill. Solo che ora attorno c'è l'apocalisse.

giuseppe.morello@affaritaliani.it

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 10:33
da pianogrande
Un primo parametro che porta a questo comportamento non può che essere la fiducia.
Fiducia nella comunità (anche gli altri faranno la stessa cosa).
Fiducia nelle autorità.
Fiducia sul fatto che nessuno farà neanche una risatina davanti alla tragedia che si sta svolgendo.

La reazione, sicuramente, scomposta degli italiani sarebbe, invece, il sintomo della totale sfiducia, in primis, nelle autorità e, a seguire, in tutto il resto.
Quando gli onesti si mettono in fila e un disonesto (non furbo, disonesto) passa avanti agli altri, tutto il meccanismo si sfascia.
Lì dovrebbero intervenire le autorità che, invece, hanno altro da fare.
La sfiducia nelle autorità parte, già, da qui.
Figuriamoci quando si tratta di arrivare primi per salvare la pelle.

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 12:04
da flaviomob
Intanto però i cari giapponesi hanno insisitito fino all'ultimo per 'fare da soli' nella gestione dell'emergenza nucleare, dicendo fino a ieri 'no grazie' agli aiuti esterni e ora si ritrovano con l'incubo di una nuova Chernobyl. Inoltre sostenevano di avere impianti che potevano resistere a ogni tipo di terremoto e di catastrofe: eppure lo tsunami dopo un terremoto di tale intensità è un evento assolutamente prevedibile e conseguente: perché mai costruire centrali in zone raggiungibili dall'onda di maremoto? E la borsa nipponica crolla in picchiata....
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http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_ ... 425c.shtml

LISTE D'ATTESA ALL'AEROPORTO, TASSISTI DISPOSTI SOLO A CORSE BREVI PER RISPARMIARE GASOLIO
La grande fuga disperata dalla nube
500 persone sono prigioniere in casa vicino alla centrale. A caccia di benzina per lasciare la città

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 12:50
da ranvit
In una delle trasmissioni televisive ho sentito un geologo dire che i giapponesi hanno costruito l'involucro dei reattori per resistere a terremoti massimo di 8,3 mentre questo è stato di 8,9.....ma questi sono scemi???

I reattori sono vicini al mare perchè serve una gran quantità di acqua per il raffredddamento...ma questi sono scemi???

Si, sono scemi! Perchè se è vero che sono in una zona particolarmente sismica è impensabile ritenere che non si supereranno mai certi valori!

Debbo confessare che alla luce della "scemità" altrui e conoscendo che la nostra è di gran lunga maggiore (a causa della corruzione endemica) divento anche io anti-nuclearista. Almeno fin tanto che non si arriva alla fusione fredda...

Vittorio

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 12:56
da flaviomob
Ranvit sei un pericoloso sovversivo comunista :lol: Me ne compiaccio :lol:

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FUORIPAGINA14/03/2011
Gianni Mattioli, Massimo Scalia
Fukushima come Cernobyl


La definizione di incidente catastrofico fu rivista dopo Three Mile Island (1979, a Harrisburg negli Usa). Allora l'esplosione della bolla di idrogeno portò, nella serie dell'albero di incidenti, alla fusione di venti tonnellate d'uranio del «nocciolo» del reattore nucleare, un danno irreparabile. Ma la definizione non riguardava tanto questo aspetto quanto la fuoriuscita delle radiazioni all'esterno dello schermo biologico (il blocco con la cupola di cemento, emblema delle centrali nucleari). E la commissione Kemeny, istituita allora per la valutazione dell'incidente, stimò in 130 milioni di Curie la fuoriuscita di gas nobili e quella degli altri radionuclidi, decisamente più aggressivi della salute, in 13-17 Curie (ricordate, ai tempi di Cernobyl per le misure di radioattività sui beni alimentari si usava un sottomultiplo «infinitesimo»: il nanocurie, cioè un miliardesimo di Curie). Nonostante la tenuta dello schermo biologico era accaduto quello che non si sarebbe mai dovuto verificare: la contaminazione radioattiva all'esterno del reattore. Da qui la riclassificazione di «catastrofico», per spostare più in basso nella scala del rischio il più grave incidente mai avvenuto a un reattore di tecnologia occidentale.
Questa premessa ci sembrava d'obbligo per far capire l'enorme gravità delle possibili conseguenze di ciò che è accaduto nella centrale di Fukushima Daiichi, dove, proprio come a Cernobyl, è saltato per aria il contenimento esterno della centrale. Il governo giapponese sta organizzando l'evacuazione di decine di migliaia di persone sotto la minaccia radioattiva, una catastrofe che si va ad aggiungere a quella scatenata da un terremoto di magnitudo 8,9. E spera che, magari con l'aiuto degli Stati uniti, si riesca a mettere sotto controllo la centrale di Fukushima Daini.
Nel frattempo avanza già le prime giustificazioni: «Quella di Fukushima era una centrale vecchia». A dir la verità viene subito da dire: «Ma siete stati proprio dei pazzi». Le scelte di governo hanno infatti costantemente privilegiato la diffusione del nucleare in un paese caratterizzato da una situazione geologica unica: l'incrocio di ben quattro placche tettoniche, con conseguenze sismiche notorie e devastanti che hanno costretto, se non altro, a edificare con un rigore antisismico da noi sconosciuto. Nel merito, la giustificazione richiama immediatamente la domanda: «E perché mai una centrale con più di 40 anni era ancora in servizio?», alla quale se ne potranno aggiungere molte altre non appena sarà disponibile un rapporto tecnico sull'incidente, a partire dal perché non è entrato in funzione il servizio ausiliario d'emergenza per raffreddare il reattore. Ma è l'idea di far funzionare i reattori oltre i 40 anni, spinta in generale dal nobile proposito di fare più soldi possibile, che massimizza i rischi. Non a caso la legislazione tedesca prevedeva un limite di 32 anni, con un proroga caso per caso di altri 8. Se la Merkel ha chiesto di far funzionare le centrali fino ai 60 anni è perché la Germania ha deciso di non fare più nucleare e di tirare il collo a quello che c'è, puntando a risolvere i problemi energetici con l'impegno massimo che sta profondendo nel risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili. Sarebbe in ogni caso una decisione che espone a molti rischi, in un paese che pure non conosce rischi sismici del tipo del Giappone, o dell'Italia. E infatti non è detto che quella richiesta passi.
Contro disastri come terremoti e tsunami la natura mostra tutta la sua potenzialità distruttrice e le società umane, anche le più organizzate, la loro fragilità. Osservazione banale che dovrebbe però far riflettere chi vuole far fare il nucleare in Italia, dove, en passant, terremoti come quelli dell'Aquila, Avezzano e Messina hanno avuto magnitudo tra 6, 8 e 7,2. E non è solo la questione della catastrofe immediata, come per la centrale di Fukushima. Le vibrazioni di un sisma inducono in ogni caso delle sollecitazioni che possono entrare in risonanza con strutture e materiali, produrre lesioni nascoste nel reattore, che rappresentano un'incalcolabile, e inaccettabile, rischio. E la nostra sicurezza sta nelle mani di Veronesi, che continua a sostenere pubblicamente che le «minime quantità di radiazioni» emesse nel normale funzionamento della centrale non recano danni alla salute. Quanto alle strategie energetiche del governo, stiamo a posto: bastonate alle fonti rinnovabili, come con l'ultimo decreto di pochi giorni fa, per fare posto al nucleare e fare affari al servizio dei francesi. Fulvio Conti, ad dell'Enel, e il ministro Romani sono delle vere garanzie.

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuori ... colo/4307/

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 15:48
da pianogrande
Mi ripeto.
Inutile anche discutere di queste cose piuttosto critiche se manca l'affidabilità delle persone preposte.

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 16:11
da cardif
Quando vedo comportamenti come quelli di chi, in quelle situazioni, va a fare acquisiti mettendosi in fila e preoccupandosi di come pagare, perché la macchinetta delle carte di credito non funziona, mi chiedo di che ci riteniamo superiori e più civili noi.
Per quanto riguarda la previsione dei terremoti e della loro intensità, o la collocazione dei reattori vicino alla costa, penso che senza una prima esperienza non è facile prevedere tutto mentre è facile trovare da ridire dopo.
Dove abito è morto un bambino perché si era appeso alla traversa di una porta di calcetto, realizzata con un tubolare di ferro non fissata, che si è ribaltata e gli ha fracassato la testa. E il padre seguiva gli allenamenti.
E' morto pure un bambino, annegato in una pozza piena d'acqua piovana non recintata, in prossimità di un cantiere edile. Ed il padre era il titolare dell'impresa che eseguiva quei lavori.
Non me la sento di criticare la loro mancanza di prevenzione. Muoiono più di mille persone all'anno in Italia per incidenti, in buona parte per mancanza di precauzioni. Forse pure per le centrali non è possibile prevedere tutto.
Ho sentito la sig.ra Prestigiacomo, attualmente ministro, dire che c'è chi fa speculazione politica sulla paura per quanto avvenuto in Giappone. Invece è naturale che ci si interroghi davanti ad una tragedia, come succede per le stragi del sabato sera o per la morte di un militare in missione all'estero. E' lei che fa speculazione politica nel momento in cui accusa altri di questo, per difendere la scelta di questo governo.
cardif

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 21:28
da flaviomob
In Giappone "si parla di apocalisse e credo che la parola sia particolarmente ben scelta". Lo ha detto il commissario europeo per l'energia, Gunther Oettinger, riferendo sugli incidenti nucleari in Giappone davanti alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo a Bruxelles. "Praticamente tutto è fuori controllo - ha aggiunto Oettinger - Non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono".

Repubblica.it

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 15/03/2011, 22:12
da Iafran
Le scienze si caratterizzano per le rivisitazioni dei risultati che sembrano assodati da tempo.
Gli uomini di scienza sono autorizzati a fare deduzioni ad eventi (e ad esperimenti) avvenuti ... e devono essere bravi, altrimenti non aggiungono niente a quanto risaputo!
I nostri "governanti", invece, non sono scienziati ma sono talmente autoreferenziali che non prendono proprio in considerazione quanto sta agitando la comunità internazionale!
Una magnitudo di 8,9 della scala Richter, per adesso, è fra i valori massimi raggiunti, ma non si può escludere che possa essere superata, in futuro. Dei terremoti possono essere prevesti solo le aree dove con più probabilità si possono verificare, ma il quando e l'energia, che possono sprigionare, rimangono tuttora un mistero.

Re: Giappone: reazione dignitosa ai molteplici disastri

MessaggioInviato: 17/03/2011, 13:14
da flaviomob
Secondo il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare Usa, Gregory Jaczko, la situazione della centrale nucleare di Fukushima, in particolare del reattore 4, pone pericoli molto più gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese. Jaczko ha denunciato che non vi è più acqua, o ve ne è in pochissima quantità, nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima Daiici. Le barre, e le radiazioni che emettono, sono quindi quasi completamente, o completamente, esposte all'atmosfera. "Riteniamo quindi che i livelli di radiazione siano estremamente elevati, possibilmente con un impatto sulla capacità di adottare misure correttive", ha quindi affermato. Un'altra piscina per le barre usate, al reattore numero 3, sta velocemente perdendo acqua e potrebbe presto trovarsi nelle stesse condizioni di quella del reattore 4, ha aggiunto Jaczko. Lo scenario più grave, secondo gli esperti americani, è quello in cui tutti i tecnici debbano essere fatti evacuare da Fukushima, lasciando tutte le barre di combustibile dei reattori a fondersi, con la conseguente ulteriore diffusione di radioattività

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03 ... ref=HREA-1