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Guerre guerreggiate

MessaggioInviato: 14/11/2010, 1:34
da flaviomob
In quattro anni, gli Italiani contrari all'intervento militare in Afghanistan sono più che raddoppiati e hanno raggiunto i favorevoli. Presto ci sarà il sorpasso. Bisognerà chiedere scusa a Rossi e Turigliatto? ;)

http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... aggio=4166

Re: Guerre guerreggiate

MessaggioInviato: 14/11/2010, 12:43
da ranvit
No, Rossi e Turigliatto avevano torto marcio....ma non sulla liceità/necessità (per me necessario) dell'invio di soldati in Afganistan, quanto per aver fortemente contribuito alla caduta del governo di centrosinistra.

Per l'Afganistan ritengo sia assolutamente sbagliato stare li' tanto tempo, molto piu' logico bombardamenti con una certa continuità mirati sulle infrastrutture usate dai talebani (per garantirsi che non preparino attentati da noi). Senza mettere i piedi sul terreno. Le beghe interne (donne, religione, etnie, etc) se le sbrighino tra loro.

Vittorio

Re: Guerre guerreggiate

MessaggioInviato: 19/11/2010, 13:12
da flaviomob
Vittorio, prendiamo atto della realtà. I soldati URSS sono stati 10 anni in Afghanistan e hanno fallito. I soldati occidentali sono da quasi 10 anni lì e stanno fallendo clamorosamente. E quel paese è stato martoriato da vent'anni di guerra e dalla dittatura del talebani. Non male, come esportazione della democrazia.

Re: Guerre guerreggiate

MessaggioInviato: 19/11/2010, 14:01
da ranvit
flaviomob ha scritto:Vittorio, prendiamo atto della realtà. I soldati URSS sono stati 10 anni in Afghanistan e hanno fallito. I soldati occidentali sono da quasi 10 anni lì e stanno fallendo clamorosamente. E quel paese è stato martoriato da vent'anni di guerra e dalla dittatura del talebani. Non male, come esportazione della democrazia.



Assolutamente d'accordo! Forse non hai colto ( :D ) quanto dicevo : anche da un punto di vista strettamente militare è stupido andare sul terreno abitato da gente fiera ed orgogliosa (come è giusto che sia) e che si coalizza sempre contro lo straniero. O ci vai con un milione di soldati autorizzati a fare una strage al giorno per imporre la propria volontà o lasci perdere. Limitandoti ad un bombardamento dei campi di addestramento etc giusto per garantirsi che non si "preparino troppo" per attentati in giro per il mondo.
Per non parlare poi dal punto di vista umanitario e democratico : ogni popolo ha diritto ad autogestirsi.

Vittorio

Nucleare: mini kit per guerre moderne

MessaggioInviato: 12/01/2011, 19:47
da flaviomob
da Paginauno

Piccole bombe nucleari crescono
La fusione fredda e le nuove mini armi atomiche
di Emilio Del Giudice


Incontro sul libro inchiesta Il segreto delle tre pallottole di Maurizio Torrealta e Emilio Del Giudice (Edizioni Ambiente, collana Verdenero, 2010) alla libreria Odradek di milano, 1 ottobre 2010

Una delle caratteristiche della società moderna, che sembra fondata sull’abbondanza e sulla disponibilità dell’informazione, è la capacità di mantenere segreti. E li mantiene proprio grazie all’enorme quantità di informazione che viene rovesciata sulla testa delle persone le quali, non avendo più punti di riferimento, assumono, rispetto all’informazione che ricevono, un’attitudine passiva. Convinti di sapere tutto proprio perché hanno ricevuto un mare di notizie i cittadini, paradossalmente, non sanno niente. E non esiste modo migliore per nascondere la verità che fare riferimento non a bugie plateali ma a verità parziali.

Alcuni giornalisti chiesero, durante una conferenza stampa del portavoce del governo israeliano, se era vero che nel 2006, sul fronte del Libano, Israele avesse usato armi nucleari di tipo nuovo. La risposta del portavoce fu: “noi dichiariamo che l’esercito israeliano non ha mai fatto uso di armi vietate dalle convenzioni internazionali”. Il che è verissimo, l’arma di cui parliamo non è vietata dalle convenzioni internazionali, per il semplice motivo che è un arma di tipo nuovo, e quindi non è prevista nelle convenzioni internazionali; nessuno ufficialmente sa dell’esistenza di questo tipo di arma e dunque essa non è un’arma vietata. Il cittadino che riceve questa informazione resta convinto che non c’è niente di misterioso, invece di misterioso c’è tutto. [...]

...si potrebbe ottenere un’esplosione nucleare, e senza massa critica; non ci sarebbe più bisogno di fare esplodere 7/8 chili di uranio, potrebbe bastare anche un grammo. Si potrebbe quindi realizzare un’arma nucleare delle dimensioni di un proiettile di pistola. E che potenza avrebbe questa mini esplosione nucleare? Facciamo una proporzione: a Hiroshima, usando 7 chili di uranio 235, per avere il quale devo usare 1.000 chili di uranio normale – dato il rapporto dello 0,7% di uranio 235 presente nell’uranio in natura – si è prodotta un’esplosione che corrisponde a 20.000 tonnellate di tritolo, o venti chilotoni. Con un chilo avrei un’esplosione pari a 1.000 volte di meno, 20 tonnellate; con un grammo avrei l’equivalente di 20 chili di tritolo, che corrispondono alla carica di una cannonata. Quindi, sparando un proiettile di pistola da un grammo non solo produco l’effetto di una cannonata, ma ho anche tutte le conseguenze di un’esplosione nucleare, ossia la radioattività. [...]

Altro esempio: a Bàssora, dove ci sono stati pesanti bombardamenti, la percentuale di tumori si è moltiplicata in modo esponenziale. Mentre nel 1989 le morti per tumori erano state 34, nel 2001 superano i 600 casi e si evidenziano tumori rarissimi. Il primario di oncologia di Bàssora, che aveva riportato questi dati, ha successivamente ricevuto il formale avvertimento dal governo iracheno di non divulgarli ulteriormente, pena il taglio totale dei finanziamenti; ovviamente, non ha più parlato.[...]

Nella prima guerra del Golfo, in cui i militari, probabilmente, non previdero le conseguenze radioattive di queste nuove armi, solo le truppe angloamericane svilupparono la sindrome del Golfo: i militari degli altri Paesi alleati non vennero infatti ammessi nelle zone di combattimento anglo-americane, probabilmente allo scopo di proteggere il segreto sulle nuove armi. Nella guerra successiva, quella nei Balcani, queste armi furono nuovamente usate ma stavolta gli anglo-americani si guardarono bene dall’andare a occupare i campi di battaglia e ci mandarono gli italiani; e la moria è avvenuta tra i militari italiani. Una volta mi trovai a parlare con un soldato che prestava servizio in Kosovo e gli chiesi, fingendo ingenuità, se lui avesse mai preso contatto con carri armati serbi distrutti; rispose che i militari italiani avevano il divieto assoluto di avvicinarsi e che per impedire che anche la popolazione lo facesse, intorno ai carri armati esplosi veniva tirato un filo spinato lungo uno spazio di alcune decine di metri di diametro. Questo significa che i comandi italiani erano stati informati sulla natura delle armi usate. Naturalmente le stesse precauzioni non furono mantenute dagli ignari civili, per cui ci sono state perdite enormi soprattutto tra i bambini.
[...]

http://www.sinistrainrete.info/societa/ ... i-crescono