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Brasile al voto, trionfa Dilma Rousseff

MessaggioInviato: 01/11/2010, 10:43
da franz
Per la prima volta un presidente donna
I primi exit poll danno per vincente la candidata del Partito dei lavoratori di Lula

I primi exit poll danno per vincente la candidata del Partito dei lavoratori di Lula

BRASILIA - Per la prima volta nella sua storia il Brasile ha un presidente donna: la candidata del Partido dos Trabalhadores, Dilma Rousseff, ha infatti vinto nettamente le elezioni presidenziali. Con il 90% delle schede scrutinate, la portacolori dello schieramento che fa capo a Ignacio Lula da Silva ha ottenuto il 55,2% dei suffragi, contro il 44,7% del suo diretto avversario, il socialdemocratico José Serra. Un distacco netto che era già apparso incolmabile alla diffusione dei primi exit poll: quello del quotidiano di San Paolo, Folha, e quello della rete tv Globo: entrambi attestavano la Rousseff attorno al 57-58% e il suo sfidante al 42-42%.

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IL PASSAGGIO DI TESTIMONE - La sua vittoria non è stata una sorpresa: già alla vigilia appariva nettamente come favorita. Scelta personalmente da Lula, che dopo due mandati non aveva più la possibilità di ricandidarsi, Dilma Rousseff entrerà in carica a partire dal primo gennaio prossimo. Eredita un Paese che vive uno dei suoi momenti più propizi sul fronte dell'economia, con un'industrializzazione in crescita e una disoccupazione ai minimi. Le operazioni di voto si sono concluse alle 22, ora italiana. Sono stati chiamati al voto 135 milioni di abitanti in 27 diversi Stati.

LULA NON INTERVIENE - Nonostante sia una vittoria attribuibile anche e soprattutto a Lula, che si è speso in prima persona durante la campagna elettorale - e come spiega il corrispondente del Corriere, Rocco Cotroneo, le ha trasmesso parte del proprio gradimento tra la popolazione, che resta superiore all'80% (ASCOLTA l'audio) - il presidente in carica ha deciso di non apparire pubblicamente questa domenica nè di fare dichiarazioni. «Il presidente ha optato per questo perchè è il giorno di Dilma», ha spiegato il consigliere di Lula, Gilberto Carvalho.

Redazione online
31 ottobre 2010
www.corriere.it


Dilma Rousseff vince in Brasile. Le prime parole da presidente: diritti, pace sociale e via la povertà

dal nostro inviato Roberto Da Rin 31 ottobre 2010
www.ilsole24ore.com

SAN PAOLO. Ha vinto lei, Dilma Rousseff è il nuovo presidente del Brasile. Con il 56% delle preferenze ha distanziato l'avversario José Serra di 11 punti percentuali. È la prima volta che il Brasile elegge una donna alla presidenza. Le sue prime parole da presidente eletto, ieri sera, sono state di impegno per «sradicare la miseria dal Brasile e dare opportunità a tutti». Poi Rousseff (Partito dei lavoratori) ha dichiarato di voler «valorizzare la democrazia in tutte le sue dimensioni», lavorando per dare ai brasiliani «una serie di diritti chiave: l'alimentazione, una dimora dignitosa e la pace sociale».

Si insedierà il primo gennaio 2011. Il suo primo sponsor, il presidente uscente Luiz Inacio Lula da Silva, le consegna un Paese che vive una fase di straordinaria espansione economica: una crescita economica molto vigorosa, una stabilitá macrofinanziaria riconosciuta da tutti, una consistente riduzione della povertà.

Nella lunga campagna elettorale Rousseff ha ribadito di voler perpetuare il modello di politica economica avviato da Lula. Ciononostante non le mancheranno nuove sfide: il risanamento delle favelas, contenere la corruzione che a livello amministrativo ammorba buona parte delle istituzioni brasilane e infine non perdere la "guerra delle valute". Quello scontro mondiale con cui alcune potenze mondiali cercano di guadagnare competitività con una moneta svalutata a scapito di altri, tra cui il Brasile.

Quella di Rousseff è stata una vittoria cui ha pesantemente contribuito Lula che con un consenso personale superiore all'80%, le ha fornito tutto il suo appoggio.
Economista, 63 anni, figlia di un immigrato bulgaro, due divorzi, una figlia, una vita spesa in politica, ex ministro dell'Energia, numero uno della Casa Civil (sottosegreteria alla presidenza) Dilma si presenta come un presidente autorevole anche se poco carismatica.

Non ha l'abilità negoziale di Lula, forgiata da decenni nel sindacato dei metalmeccanici, e ha fama di donna poco flessibile. Tuttavia, pur essendo stata attaccata dalle Chiese evangeliche per la sua intenzione di stemperare la dura linea proibizionista in tema di aborto, ha saputo contenere i danni e stravincere il ballottaggio.

Un altro dossier scottante è quello ambientale. Gran parte dei brasiliani non é più disposta a transigere sulla tutela dell'Amazzonia e del Cerrado. Lo conferma il 20% di voti ottenuto al primo turno dall'ambientalista Marina Silva. Ora la palla passa a Rousseff.