Pagina 1 di 1

Nel Venezuela di Chaves, assassinati gli oppositori

MessaggioInviato: 06/03/2010, 15:20
da franz
Venezuela: assassinato
Un attivista dei diritti umani


L’assassinio di un attivista dei diritti umani a Barquisimeto ha rivelato la politica sistematica dello Stato venezuelano contro i dissidenti e le classi popolari. Sul periodico anarchico venezuelano“El Libertario”, edito a Caracas, si denuncia questo fatto che costituisce un nuovo capitolo dell’aggressione governativa contro le organizzazioni di base, autonome, rivoluzionarie e dissidenti.

La mattina del 26 novembre 2009 è stato ucciso il ventiquattrenne Mijail Martínez, video attivista (1) e collaboratore del Comitato di Vittime contro la Impunità dello Stato di Lara. Secondo i testimoni, due individui sconosciuti hanno abbordato Mijail nelle vicinanze di casa sua, e dopo averlo chiamato per nome, lo hanno colpito al petto con numerosi colpi di pistola.
Mijail Martínez alla videocamera

La vittima è produttore di audiovisivi e lavora nel programma televisivo di suo padre Víctor Martínez, ex militante bolivariano ed ex deputato del Consiglio legislativo della regione, il quale, a causa delle molteplici contraddizioni del processo bolivariano, ha denunciato il coinvolgimento di alti funzionari del governo e della polizia in fatti di corruzione e violazione dei diritti umani. In dichiarazioni fatte ai mass media, Víctor ha sostenuto che il movente dell’assassinio è politico e che il suo intento era di tacitare le sue denunce; Víctor ha affermato: “Chávez, io ti ho aiutato quando eri solo in carcere e nessuno intercedeva per te, eppure sei tu il responsabile della morte di mio figlio e di molti reati che vengono commessi, perché invece di essere il principale garante della costituzione, ne sei il principale trasgressore ed è per questo che tutti noi venezuelani subiamo l’insicurezza presente nel paese”.

Questo delitto politico si è verificato in un contesto regionale di profondo degrado dei differenti livelli del potere governativo. Come hanno appurato organizzazioni dei diritti umani come Provea (http://www.derechos.org.ve), la polizia dello Stato di Lara è il secondo corpo di polizia denunciato per violazioni al diritto alla vita, dato che, nel 2008, ha accumulato il 19,43% dei casi in tutto il paese, per un totale di 31 vittime. Inoltre, i poliziotti sono stati denunciati per aver partecipato attivamente a estorsioni, assalti a banche, sequestri, traffico e piantagione di droga in città, le cui vittime principali sono persone con redditi bassi. Una simile situazione è stata alla base della reazione sociale di varie organizzazioni popolari, come il Comitato di Vittime contro l’Impunità (CVCI), fondato nel 2004. Il CVCI ha denunciato il coinvolgimento di alti funzionari regionali, come l’ex comandante della polizia Rodríguez Figuera, nella creazione di mafie poliziesche, nonché il favoreggiamento e la partecipazione dell’ex governatore dello Stato di Lara Luís Reyes Reyes. Invece di portare avanti un’indagine in base alle denunce fatte, il governo centrale ha premiato l’ex governatore, nominandolo ministro della Segreteria della Presidenza.
Immagine
Né padroni, né dei, né Chavez

I membri del CVCI, a causa delle loro denunce e mobilitazioni, sono stati oggetto di minacce di morte e di un crescente processo di criminalizzazione. Fin dalla sua fondazione, Mijail Martínez aveva ripreso a video il lavoro comunitario dell’organizzazione, con l’intenzione di realizzare un documentario su tale esperienza popolare. Qualche esempio del suo lavoro è visibile su http://www.vimeo.com/5130428.
Dal periodico “El Libertario” denunciamo questo fatto come un ulteriore capitolo dell’attacco del governo contro le organizzazioni di base, autonome, rivoluzionarie e dissidenti. Parimenti, inviamo il nostro affettuoso messaggio di condoglianze ai familiari e agli amici di Mijail, un giovane promettente nell’ambito delle lotte sociali, del cui entusiasmo e del cui solidarismo siamo stati testimoni. Sottolineiamo che questo delitto fa parte della politica di criminalizzazione della protesta popolare intrapresa da un governo servile nei confronti degli interessi del capitalismo globalizzato. Infine, denunciamo la complicità del governo, dei media statali e pseudocomunitari, della Procura generale della Repubblica, della Defensoría del Pueblo (2) e dei Tribunali di Giustizia con qualsiasi fatto che metta in pericolo la vita e l’integrità di Víctor Martínez e della sua famiglia, dei membri del Comitato di Vittime contro la Impunità dello Stato di Lara e di tutti gli altri militanti popolari della regione che hanno via via denunciato, con nomi e cognomi, i funzionari di polizia e i burocrati coinvolti in fatti di corruzione, traffico di droga, estorsione, sequestri e omicidi nella regione centro-occidentale del paese.

tradotto da http://www.nodo50.org/ellibertario/ su http://anarca-bolo.ch/a-rivista/350/29.htm#1