1° dicembre 2009 entra in vigore il Trattato di Lisbona

Bruxelles, 1° dicembre 2009
La Commissione europea celebra l'entrata in vigore del trattato di Lisbona
Oggi, 1° dicembre 2009, entra in vigore il trattato di Lisbona.
Per l’occasione si terrà a Lisbona una cerimonia organizzata dal governo portoghese, dalla presidenza svedese e dalla Commissione europea. La Commissione ritiene che il nuovo trattato comporterà nuovi e importanti vantaggi per i cittadini e chiuderà per il prossimo futuro il dibattito istituzionale. L'Unione europea potrà quindi dedicarsi pienamente alla ricerca di un'uscita indolore dalla crisi economica e finanziaria e portare avanti la strategia UE 2020 per una crescita più "verde".
Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, dichiara: "Il trattato di Lisbona pone il cittadino al centro del progetto europeo. Disporremo finalmente delle istituzioni giuste per agire e della stabilità necessaria per convogliare tutte le energie verso il raggiungimento dei risultati che contano per i nostri cittadini."
Il trattato di Lisbona modifica i vigenti trattati UE e CE senza sostituirli e conferisce all'Unione il quadro giuridico e gli strumenti necessari per affrontare le sfide future e rispondere alle richieste dei cittadini.
Con il nuovo trattato i cittadini europei avranno voce in capitolo negli affari europei e i loro diritti fondamentali saranno sanciti da un'apposita Carta. L'UE avrà i mezzi per rispondere alle aspettative dei cittadini nei settori dell'energia, del cambiamento climatico, della criminalità transnazionale e dell'immigrazione e sarà anche in grado di esprimersi con più forza sulla scena internazionale.
Tra i principali miglioramenti:
- un'Unione più democratica, più aperta e più responsabile – il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali avranno d'ora in poi più voce in capitolo nel processo decisionale dell'UE, e i cittadini avranno il diritto di sapere cosa decidono i loro ministri a livello dell'Unione. Tutti i cittadini europei avranno l'opportunità di influire sulle proposte legislative dell'UE;
- un'Unione più efficace – grazie a istituzioni più efficaci e snellite e a un processo decisionale più celere e coerente in materia di pubblica sicurezza, l'UE sarà in grado di lottare meglio contro la criminalità, il terrorismo e la tratta degli esseri umani;
- maggiori diritti per i cittadini europei – i valori e gli obiettivi dell'UE saranno illustrati in modo quanto mai chiaro. Inoltre la Carta dei diritti fondamentali avrà lo stesso valore giuridico dei trattati stessi;
- un attore globale di maggiore spicco – sono stati creati nuovi posti per assicurare maggiore coerenza tra i diversi settori della politica esterna, come la diplomazia, la sicurezza, gli scambi e gli aiuti umanitari.
Questi miglioramenti conferiscono all'Unione la capacità di imprimere cambiamenti, di assicurare ai cittadini europei maggiore sicurezza e prosperità, ma anche l'opportunità di partecipare attivamente alla globalizzazione.
Dieci esempi di vantaggi per i cittadini europei
- Diritto dei cittadini di invitare la Commissione a presentare una nuova proposta ("iniziativa dei cittadini europei").
- Maggiore protezione per i cittadini grazie al nuovo status conferito alla Carta dei diritti fondamentali.
- Protezione diplomatica e consolare garantita a tutti i cittadini dell'UE che si recano o vivono all'estero.
- Assistenza reciproca in caso di calamità naturali o provocate dall'uomo all'interno dell'Unione (inondazioni, incendi boschivi, ecc.).
- Nuove possibilità di affrontare gli aspetti transfrontalieri della politica energetica e della protezione civile, e di contrastare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.
- Azione comune contro le organizzazioni criminali implicate nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
- Norme comuni per evitare il fenomeno dello "shopping" delle domande d'asilo, spesso presentate in più paesi.
- Lotta contro il terrorismo mediante il congelamento dei beni.
- Un approccio più democratico del processo decisionale dell'UE (rafforzando il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali).
- Possibilità di prestare un'assistenza finanziaria urgente ai paesi terzi.
Le tappe principali del trattato di Lisbona
- giugno 2007: mandato del Consiglio europeo per una Conferenza intergovernativa diretta a modificare i trattati vigenti
- luglio-ottobre 2007: Conferenza intergovernativa
- Approvazione del trattato nel Consiglio europeo informale del 18 e 19 ottobre 2007
- 12 dicembre 2007: i presidenti del Parlamento europeo (PE), del Consiglio e della Commissione proclamano la Carta dei diritti fondamentali
- 13 dicembre 2007: firma del nuovo trattato di Lisbona
- dicembre 2007 - novembre 2009: procedure di ratifica in tutti e 27 gli Stati membri
- 1° dicembre 2009: entrata in vigore del trattato
Il trattato di Lisbona è consultabile al seguente indirizzo: http://europa.eu/lisbon_treaty
La Commissione europea celebra l'entrata in vigore del trattato di Lisbona
Oggi, 1° dicembre 2009, entra in vigore il trattato di Lisbona.
Per l’occasione si terrà a Lisbona una cerimonia organizzata dal governo portoghese, dalla presidenza svedese e dalla Commissione europea. La Commissione ritiene che il nuovo trattato comporterà nuovi e importanti vantaggi per i cittadini e chiuderà per il prossimo futuro il dibattito istituzionale. L'Unione europea potrà quindi dedicarsi pienamente alla ricerca di un'uscita indolore dalla crisi economica e finanziaria e portare avanti la strategia UE 2020 per una crescita più "verde".
Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, dichiara: "Il trattato di Lisbona pone il cittadino al centro del progetto europeo. Disporremo finalmente delle istituzioni giuste per agire e della stabilità necessaria per convogliare tutte le energie verso il raggiungimento dei risultati che contano per i nostri cittadini."
Il trattato di Lisbona modifica i vigenti trattati UE e CE senza sostituirli e conferisce all'Unione il quadro giuridico e gli strumenti necessari per affrontare le sfide future e rispondere alle richieste dei cittadini.
Con il nuovo trattato i cittadini europei avranno voce in capitolo negli affari europei e i loro diritti fondamentali saranno sanciti da un'apposita Carta. L'UE avrà i mezzi per rispondere alle aspettative dei cittadini nei settori dell'energia, del cambiamento climatico, della criminalità transnazionale e dell'immigrazione e sarà anche in grado di esprimersi con più forza sulla scena internazionale.
Tra i principali miglioramenti:
- un'Unione più democratica, più aperta e più responsabile – il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali avranno d'ora in poi più voce in capitolo nel processo decisionale dell'UE, e i cittadini avranno il diritto di sapere cosa decidono i loro ministri a livello dell'Unione. Tutti i cittadini europei avranno l'opportunità di influire sulle proposte legislative dell'UE;
- un'Unione più efficace – grazie a istituzioni più efficaci e snellite e a un processo decisionale più celere e coerente in materia di pubblica sicurezza, l'UE sarà in grado di lottare meglio contro la criminalità, il terrorismo e la tratta degli esseri umani;
- maggiori diritti per i cittadini europei – i valori e gli obiettivi dell'UE saranno illustrati in modo quanto mai chiaro. Inoltre la Carta dei diritti fondamentali avrà lo stesso valore giuridico dei trattati stessi;
- un attore globale di maggiore spicco – sono stati creati nuovi posti per assicurare maggiore coerenza tra i diversi settori della politica esterna, come la diplomazia, la sicurezza, gli scambi e gli aiuti umanitari.
Questi miglioramenti conferiscono all'Unione la capacità di imprimere cambiamenti, di assicurare ai cittadini europei maggiore sicurezza e prosperità, ma anche l'opportunità di partecipare attivamente alla globalizzazione.
Dieci esempi di vantaggi per i cittadini europei
- Diritto dei cittadini di invitare la Commissione a presentare una nuova proposta ("iniziativa dei cittadini europei").
- Maggiore protezione per i cittadini grazie al nuovo status conferito alla Carta dei diritti fondamentali.
- Protezione diplomatica e consolare garantita a tutti i cittadini dell'UE che si recano o vivono all'estero.
- Assistenza reciproca in caso di calamità naturali o provocate dall'uomo all'interno dell'Unione (inondazioni, incendi boschivi, ecc.).
- Nuove possibilità di affrontare gli aspetti transfrontalieri della politica energetica e della protezione civile, e di contrastare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.
- Azione comune contro le organizzazioni criminali implicate nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
- Norme comuni per evitare il fenomeno dello "shopping" delle domande d'asilo, spesso presentate in più paesi.
- Lotta contro il terrorismo mediante il congelamento dei beni.
- Un approccio più democratico del processo decisionale dell'UE (rafforzando il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali).
- Possibilità di prestare un'assistenza finanziaria urgente ai paesi terzi.
Le tappe principali del trattato di Lisbona
- giugno 2007: mandato del Consiglio europeo per una Conferenza intergovernativa diretta a modificare i trattati vigenti
- luglio-ottobre 2007: Conferenza intergovernativa
- Approvazione del trattato nel Consiglio europeo informale del 18 e 19 ottobre 2007
- 12 dicembre 2007: i presidenti del Parlamento europeo (PE), del Consiglio e della Commissione proclamano la Carta dei diritti fondamentali
- 13 dicembre 2007: firma del nuovo trattato di Lisbona
- dicembre 2007 - novembre 2009: procedure di ratifica in tutti e 27 gli Stati membri
- 1° dicembre 2009: entrata in vigore del trattato
Il trattato di Lisbona è consultabile al seguente indirizzo: http://europa.eu/lisbon_treaty