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Assistenza sanitaria per 47 milioni

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 21/12/2009, 14:43

Da Repubblica.it
Con 60 sì e 40 no è passata una mozione procedurale che prelude al via libera
Poi il testo dovrà essere armonizzato con quello varato dalla Camera dei Rappresentanti
Usa, la riforma sanitaria fa un altro passo
entro Natale l'approvazione al Senato

Usa, la riforma sanitaria fa un altro passo entro Natale l'approvazione al Senato
WASHINGTON - La riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama fa un nuovo importante passo avanti. Nella notte il Senato ha votato per la prima volta a favore del provvedimento: con 60 sì e 40 no è stata approvata una mozione procedurale che apre la strada al via libera dell'assembela prima di Natale. I democratici si sono espressi tutti a favore del primo dei tre testi sottoposti all'assemblea che di fatto prevedono la conclusione del dibattito. La votazione ha avuto luogo all'1.20 (le 7.20 italiane), al termine di una seduta-fiume notturna.

Gli due altri voti procedurali previsti sono in agenda domani e mercoledì, mentre il voto finale è previsto per la vigilia di Natale, cioè giovedì. Poi il testo, se approvato, dovrà essere armonizzato con quello adottato dalla Camera dei
Rappresentanti in novembre. La Casa Bianca spera che i complessi negoziati tra i due rami del Congresso si concludano entro la fine di gennaio o al massimo l'inizio di febbraio.

Quello di oggi è stato il primo test cruciale al Senato per la riforma voluta da Obama, perché ha dimostrato che il testo, frutto di compromessi e limature, gode ora dell'appoggio di 60 senatori (i 58 democratici e due indipendenti), che lo mettono al riparo dall'ostruzionismo dei 40 repubblicani, che hanno votato compatti contro. Per ottenere il sostegno compatto dei 60 senatori democratici, la riforma ha perso componenti importanti, a partire dalla public option, l'ente pubblico di assicurazione, previsto dal testo varato alla Camera. Ma, affermano i leader democratici, mantiene l'impianto di fondo e difenderà tutti gli americani dalle pratiche spregiudicate attuate dalle assicurazioni private.
Il testo del Senato promette di assicurare oltre 30 milioni di americani attualmente senza assistenza a un costo di 871 miliardi di dollari in dieci anni e con la prospettiva di 132 miliardi di dollari di riduzione del deficit.

Da Repubblica.it


Insomma.
E' un po' come la canzone delle anatre di Guccini (che "volano al sud" perdendo pezzi lungo la strada).
Ma, una volta arrivati, i viaggi si possono sempre rifare curando meglio certi particolari.
Insomma, una volta che ci sarà una buona struttura di base, ci si può sempre costruire sopra dell'altro.
Spero che non mi leggano i repubblicani e le lobbies clinicofarmaceuticoassicurative.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda ranvit il 24/12/2009, 17:05

Approvata anche da Senato! Davvero storica questa conquista del popolo americano!

Dal corriere.it :

IL PIANO DEL PRESIDENTE COSTERÀ MILLE MILIARDI DI DOLLARI IN DIECI ANNI
Via libera alla riforma di Obama
Il presidente: «E' un voto storico»
Approvato il piano del presidente per dare copertura sanitaria ai 30 milioni di americani che ne erano privi


WASHINGTON - Trenta milioni di persone in più, negli Stati Uniti, possono ora contare sulla copertura delle spese mediche da parte dello Stato. La riforma della sanità americana voluta dal presidente Barack Obama e fortemente contestata dai repubblicani ha ricevuto il via libera dal Senato. L'aula ha approvato - con 60 voti a favore e 39 contro.- un testo che, sia pure con molti compromessi, mantiene la promessa elettorale di dare copertura sanitaria a tutti quegli americani che ne erano privi, in quanto non in grado di sostenere i costi di un'assicurazione privata a copertura delle spese mediche. Il presidente ha parlato di «voto storico» su «una grande riforma».
OSTRUZIONISMO BLOCCATO - I democratici del Senato avevano votato per bloccare il dibattito sulla riforma, impedendo di fatto l’ostruzionismo dei repubblicani e spianando la strada per il voto finale. Per superare lo sbarramento repubblicano sono serviti 60 voti, ovvero quelli di tutti i 58 democratici al Senato e di due indipendenti. Scontato il voto contrario dei 39 repubblicani presenti.

IL PIANO DI OBAMA - Oggi dunque, dopo 25 giorni di dibattito consecutivo è stato varato il piano Obama, che costerà quasi mille miliardi di dollari nell’arco di dieci anni. Nei primi giorni del nuovo anno tuttavia il dibattito sulla riforma che dovrebbe estendere la copertura a 30 milioni di americani si riaprirà: le versioni del testo di Camera e Senato sono diverse e dovranno essere conciliate prima che il presidente possa ratificare in legge il testo finale. Il negoziato sarà delicatissimo e al termine potrebbe servire un nuovo voto al Congresso.


Questo, tuttavia, non sembra smorzare l'entusiasmo del capo della Casa Bianca. Che sottolinea come adesso «siamo finalmente vicini a porre in atto la promessa di una riforma della sanità reale e significativa che darà ulteriore sicurezza e stabilità al popolo americano». Per Obama «queste non sono piccole riforme. Sono grandi riforme. Se approvata, questa sarà la riforma sociale più importante dai tempi della Social Security negli anni Trenta e la più importante riforma del settore sanitario da quando negli anni sessanta è stata istituita Medicare, la mutua per gli anziani».


24 dicembre 2009
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 26/12/2009, 20:05

Permettetemi di ripetermi anche con un po' di retorica.

Da Itaca di Lucio Dalla
Capitano che hai trovato principesse in ogni porto
pensi mai al rematore che sua moglie crede morto.
Capitano tu che segui il tuo nobile destino
Pensi mai al marinaio a cui manca pane e vino


Questo è Obama e questo è un Partito Democratico.
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Sanità Usa, la riforma storica di Obama

Messaggioda franz il 22/03/2010, 9:38

Raggiunto un accordo con gli anti-abortisti
Sanità Usa, la riforma storica di Obama
«Siamo un popolo capaci di grandi cose»

Approvato alla Camera il provvedimento che estende l'assistenza medica a 32 milioni di cittadini

Approvato alla Camera il provvedimento che estende l'assistenza medica a 32 milioni di cittadini

WASHINGTON - Una svolta storica, per gli Stati Uniti. Barack Obama è riuscito nell'impresa mancata per oltre un secolo dai suoi predecessori. La riforma del sistema sanitario nazionale è adesso una realtà. La Camera Rappresentanti Usa ha adottato il testo, nella versione approvata dal Senato il 24 dicembre, con una maggioranza di 219 voti contro 212, tre voti più dei 216 necessari. I repubblicani hanno votato compatti per il no. Dopo un anno di scontri politici, colpi di scena e intense mediazioni, per il presidente americano si tratta di una straordinaria vittoria politica: ampliare la copertura sanitaria degli americani era la sfida più ambiziosa del suo programma politico e di fatto risulta la più ampia iniziativa di riforma sociale degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti.

IL RUOLO DELLA PELOSI - Le ultime ore prima e durante la seduta della Camera sono state decisive per trovare i numeri necessari all'approvazione. E determinante è stato soprattutto il ruolo della speaker del Congresso, Nancy Pelosi. Arrivata in aula con il martello di legno con il quale nel 1965, presidente Lyndon Johnson, fu introdotto Medicare, la prima storica riforma in tema di Sanità in America. Sue le tratttative con gli ultimi indecisi nelle file democratice, sue le dichiarazioni che hanno fatto capire che finalmente c'era la certezza dei numeri. La svolta arriva nel pomerigigio, intorno alle 21 in Italia, dopo un paio d'ore di scontri verbali in aula e contestazioni fuori da Capitol Hill. E poco dopo, quando Bart Stupak, il deputato cattolico leader degli anti-abortisti della Camera, comunica ufficialmente il suo sì, si capisce la riforma passerà. Decisivo un comunicato uffciaile della Casa BIanca con il quale Obama conferma che mai i fondi pubblici saranno indirizzati a favorire l'interruzione di gravidanza.

IL PRESIDENTE - La misura, un obiettivo rincorso da numerose amministrazioni da quasi un secolo (se ne discuteva dalla presidenza di Thedore Roosevelt, 1901-1909), richiede adesso solo la firma di Obama per trasformarsi in legge (il che dovrebbe accadere non prima di martedì).
«Abbiamo dimostrato che siamo ancora un popolo capace di fare grandi cose», ha commentato il presidente dalla Casa Bianca. La svolta si è avuta nel primo pomeriggio di domenica, quando Obama ha accettato di firmare un executive order sull'aborto che ha placato le residue ansie dei deputati Democratici anti-abortisti, assicurando così il necessario quorum alla Camera. L'executive order di fatto mantiene lo status quo - niente fondi federali se non in casi estremi - nonostante la legge preveda la possibilità di ricorrere alle assicurazioni per le interruzioni di gravidanza, pagandole tuttavia come un servizio a parte rispetto alla normale copertura. La riforma estenderà i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi grazie all'allargamento del raggio di azione dei programmi di salute pubblica (Medicare, finora limitato ai cittadini con reddito al di sotto della soglia dell'indigenza) e grazie ai sussidi alle famiglie che non possono acquistare polizze assicurative private; vieterà anche alle compagnie assicurative di rifiutare le polizze a bambini o adulti con malattie congenite e impedirà di revocare le polizze ai già assicurati. Una riforma con la quale il 95% dei quasi 300 milioni di cittadini americani disporrà di una copertura sanitaria. Il costo per il bilancio statale di tutto ciò è naturalmente oneroso e verrebbe finanziato in parte con i tagli a Medicaid e in parte con nuove tasse ad hoc.

IL PROVVEDIMENTO - Da notare che il testo che approderà sulla scrivania di Obama è quello approvato dal Senato: con la perdita del seggio di Ted Kennedy nel Massachussets si è persa infatti la maggioranza qualificata che metteva i Democratici al riparo da qualsiasi ostruzionismo parlamentare, rendendo impossibile un'armonizzazione dei due provvedimenti già adottati dalla due Camere per una seconda lettura. «Questa sera abbiamo superato il peso della politica, mentre tutti gli specialisti affermavano che questo non sarebbe stato più possibile», ha commentato Obama pochi minuti dopo l'approvazione del progetto di legge alla Camera. «Non ci siamo arresi al cinismo, alla sfiducia, alla paura. Abbiamo provato che restiamo un popolo capace di grandi cose», ha aggiunto il presidente. Obama è intervenuto alla televisione dalla "East Room" della Casa Bianca. Il presidente, che ha dovuto utilizzare tutta la sua influenza politica per convincere la sua maggioranza a firmare un testo molto impopolare, ha comparato la propria vittoria con le sfide storiche degli americani. «Questa sera abbiamo risposto all'appello della storia come tanti americani hanno fatto prima di noi - ha dichiarato. - Non siamo sfuggiti alle nostre responsabilità, le abbiamo affrontate. Non abbiamo avuto timore del nostro futuro».

Redazione online
21 marzo 2010
http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_ ... aabe.shtml
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda mauri il 22/03/2010, 13:42

http://it.notizie.yahoo.com/10/20100322 ... cd5f9.html
"Ciò che ha maggior valore è che la vittoria di questa notte va molto al di là delle leggi e dei numeri" ha detto Obama, ricordando che la riforma avrà effetti diretti su ogni famiglia americana. "E' questo - ha concluso - ciò che intendo per cambiamento".

da noi sta accadendo il contrario, le famiglie stanno iniziando a pagare la sanità, oltre alla marea di tasse che paghiamo ovunque,
e anche per noi è un "cambiamento"
ciao, mauri
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 22/03/2010, 15:37

Obama ce l'ha fatta.

http://www.repubblica.it/esteri/2010/03 ... i-2813875/

Sono veramente contento di questo successo.
Nonostante le lobbies, Obama non è stato privatizzato e si batte per i suoi biettivi.
Certo, si è battuto con i piedi per terra.
Non è diventato un sognatore destinato alla sconfitta come tanti nostri estremisti che vogliono tutto per non ottenere niente.
Ha fatto un grande passo avanti.
Il suo paese ha fatto un grande passo avanti.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 22/03/2010, 15:40

Mauri
Gli "imprenditori" americani messi in difficoltà possono sempre emigrare nella sanità italiana.
Quelli sì sono gli extracomunitari di cui avere paura.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 14/09/2011, 10:16

Tanto per non dimenticare il concetto di bene del paese.


http://www.repubblica.it/solidarieta/vo ... f=HREC2-13

Nel paese faro della civiltà, giorni di coda per una visita medica gratuita (da associazione no profit).

Forse, sarà il caso di scegliersi un altro faro, a meno che ad Obama non riesca qualche colpo di reni.

La politica comprende la lotta per il potere e le associazioni in lotta non sono solo le istituzioni.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda pianogrande il 07/01/2013, 15:42

Una lotta epocale quella di Obama.
La risposta si san mercato è una raffica di aumenti allucinanti delle assicurazioni sanitarie.

http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... ef=HREC1-5

La balla che il mercato si autoregola e non ha bisogno di essere gestito nell'ambito delle leggi a cui la vita di una comunità deve fare riferimento è sempre più evidentemente una balla.
Il mercato lasciato senza regole è la jungla dove vince il più forte (e perde il più debole).
Allora, perché organizzarsi in una comunità se poi deve prevalere la legge del più forte?

Mettiamola anche giù in modo più pragmatico (gli ideali possono dare un fastidio peggio dell'orticaria).
Se deve essere legge della jungla, allora, organizzarsi in una comunità deve significare allearsi per essere i più forti e difendersi così dai prepotenti.
Chi vuole muoversi nell'ambito della comunità deve adeguarsi alle sue regole (imposte con la forza della legge).

Questo sta cercando di fare Obama come responsabile di una comunità.

C'è invece chi vuole usare la comunità come mucca da mungere e si inserisce nelle sue regole per commettere soprusi.

Una bella lotta.
Sì.
Lotta.
Termine che a qualcuno fa venire oltre all'orticaria, anche un po' di reflusso gastro-esofageo.

Le cose non cambiano da sole.
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Re: Assistenza sanitaria per 47 milioni

Messaggioda flaviomob il 07/01/2013, 16:27

Le regole valgono per tutti gli Stati Uniti, ma la loro applicazione – vigilanza, controlli, sanzioni – è delegata ai singoli Stati. Sicchè succede, per esempio, che lo Stato di New York si è dato dei poteri dissuasivi: può letteralmente vietare aumenti che considera eccessivi. In altri Stati, California inclusa, invece esiste solo una sorta di monitoraggio, una vigilanza con scarsi poteri.


Quei comunisti dei newyorchesi... ;)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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