Cuba, Raul Castro lavora alla liberalizzazione dei salari
Cuba continua sulla strada delle riforme e delle aperture, nella nuova stagione aperta da Raul Castro. Il leader intende abolire il sistema di uguaglianza salariale istituito da Fidel Castro. Il viceministro dei Trasporti e della Sicurezza sociale, Carlos Mateu, ne ha parlato in una intervista al quotidiano comunista Granma, precisando che ai lavoratori e ai manager potranno d'ora in poi essere dati bonus e incentivi in base alla loro produttività.
Il sistema introdotto nel 1959 da Fidel Castro non è più «conveniente», ha spiegato Mateu. E la sua abolizione rappresenta una piccola rivoluzione, che permetterà l'emergere a Cuba di una classe media in grado di accumulare liberamente delle ricchezze. Numerose imprese hanno già abolito i tetti salariali per i lavoratori più produttivi - facendo proprio uno slogan del tipo «lavorare di più, guadagnare di più» -, e altre imprese dovranno fare lo stesso nel mese di agosto, ha avvertito Mateu.
Questa riforma si va dunque ad aggiungere alle altre introdotte da Raul Castro negli ultimi quattro mesi. Il fratello di Fidel, da quando è diventato ufficialmente presidente, ha introdotto delle riforme per migliorare le condizioni di vita dei cubani, i quali possono ora comprarsi cellulari, dvd, computer e altri oggetti elettronici, oppure andare a dormire in un hotel riservato ai turisti. Raul ha anche aperto i terreni pubblici non coltivati allo sfruttamento privato, al fine di aumentare la produzione alimentare.
Pubblicato il: 12.06.08
Modificato il: 12.06.08 alle ore 11.49
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