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Il pontefice in Israele

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda Paolo65 il 10/03/2009, 14:58

I papi sono diversi tra loro ma sulle cose importanti sono uguali. Sono uomini di chiesa e di potere e si muovono sempre su questo binario.

Non bisogna mandare il cervello all'ammasso per comprendere certe cose.

Le critiche sono tutte bene accolte ma se non si tiene conto di certi fattori, diventano solo spot anticlericali.

La chiesa è sempre stato un terreno di ambiguità, passando dai missionari che si occupano dei poveri e dei lebbrosi ai cardinali dagli sfarzosi abiti; ed il papa, tutti i papi, anche Giovanni XXIII, non sfuggono a queste ambiguità.

Resta però un fatto: la chiesa cattolica è l'unica o comunque quella che ha più organizzazioni religiose che aiutano i più deboli, avvicinandosi più di altre alla carità che il Cristo ha chiesto agli uomini di buona volontà.

Io mi definisco agnostico ed è probabile che chi è cattolico credente possa dire parole più significative delle mie.

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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda matthelm il 10/03/2009, 18:05

Pino, io sono cattolico e le critiche al Papa, specialmente questo, ai vescovi o ai preti le ho fatte, le faccio e le farò sempre secondo un mio libero giudizio.

Ma io vado in Chiesa non per loro ma per il “capo”.

Non perdo la fede se, per esempio, mi riabilitano i lefevriani o qualche vescovo fa i “sorrisi” a Berlusconi o se nella storia si sono compiuti misfatti in nome di Dio.

Ricordiamo tragedie tremende ma anche vette impensabili.

Perché ritengo che la Chiesa sia un “mezzo” per tramandare la tradizione e comunque l’insegnamento di Cristo, che rimane valido nonostante l’indegnità di alcuni.

Quindi il Papa deve andare in Terra Santa come è andato a Cuba, in Turchia o in altri paesi “critici” a suo insindacabile giudizio senza ascoltare motivazioni di dx o sx o addirittura qualunquiste di chi è pronto ad osannarlo o condannarlo secondo propri criteri “politici”.

Stefano: il Papa “reginetta” del Vaticano o altre osservazioni un po’ troppo superficiali, secondo me, te lo potevi risparmiare.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 10/03/2009, 22:05

Paolo 65

Tocchi un argomento molto sensibile, ma sul quale occorre molto riflettere; mi riferisco alla tua attribuzione di mezzo o viatico che ricoprirebbe la Chiesa, come "trait-d'union" con Dio; su questo argomento non sono d'accordo se per Chiesa intendi la struttura gerarchica avvolgente, che pretende condizionare le coscienze.
Ho ricevuto una grande lezione di religiosità da parte di un mio carissimo amico A proposito del rapporto verticale uomo-Dio, mi parlò della orizzontalità della pratica religiosa, prendendo ad esempio l'errore teologico che commettiamo quando diciamo di "fare la comunione", perchè nel "fare" attribuiamo all'intermediario un potere "magico", di trasformare un'ostia di farina e acqua in corpo e sangue di Cristo.
L'errore sta a monte quando affermiamo che l'eucarestia venne offerta al mondo nel corso "dell'ultima cena". perchè quella non fu l'ultima, bensì la prima cena del popolo dei cattolici cristiani, priorità sancita proprio con l'eucarestia; quell'ostia è farina e acqua e tale resta, solo l'approccio con fede tramuta l'essenza materiale in sostanza spirituale, perchè genera la comunione con Dio; quindi non fare la comunione, ma essere in comunione, dentro una religiosità orizzontale che accomuna (da qui la comunione !) il popolo della fede, che poi esercita quella medesima fede verticale, ma anche individuale, senza bisogno di intermediari, che per lungo tempo volevano anche essere retribuiti per il servizio reso.
Che ci piaccia a no, ce lo insegnano gli islamici, con il pilastro della fede rappresentato dalla preghiera che interrompe la quotidianità ed eleva il pensiero a Dio, per "essere in comunione" con Dio e, insieme purificare le attività quotidiane grazie al pensiero rivolto, sia pure per pochi minuti, all'Altissimo.
La pretesa che una gerarchia composta da uomini, possa giganteggiare in quella "ecclesia" (Ma voi non fatevi chiamare Rabbi, perchè siete tutti fratelli !!!) senza offrire testimonianza ma distribuendo dottrina e pretendendone l'autorità (Ti ringrazio Dio Onnipotente per avere nascosto ciò ai dotti e agli intelligenti ed averlo rivelato ai semplici !!) mi dona la motivazione necessaria per esigere quella testimonianza, ma non per credere o meno, ma per dividere l'autorità dall'autorevolezza.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda lucameni il 10/03/2009, 23:09

la sintesi migliore l'ha data Franz:
"Le tue domande retoriche, che ho riportato qui sopra, sono fuori luogo perchè qui nessuno ha "condannato" i palestinesi.
Qui se c'è qualcuno che ha condannato qualcosa o qualcuno sei tu. Attaccando Israele ed il sionismo nell'apertura del thread.
Di questo si discute. E l'unica domanda che merita risposta è se Israele ha diritto di esistere e perché. "

poi se non si vuole discutere di questo e rispondere alle obiezioni che su questo si basano, ovviamente è scontato che si usi l'artificio retorico (facile) di parlare d'altro. Più che mai se si innonda il forum con pipponi lunghi una cifra.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 11/03/2009, 22:40

Nuntio vobis....

In una lettera che sarà resa nota solo domai 12 marzo, indirizzata ai vescovi, il pontefice riconosce l'errore di avere revocato la scomunica ai lefebvriani; leggeremo le motivazioni.
Spero che si tratti del primo passo di riconoscimento degli errori, perchè dovrà proseguire e fornire i chiarimenti al popolo dei fedeli che è riuscito ad allontanare dalle gerarchie vaticane.
1) Rapporti con Marcello pera e assimilazione le liberismo ai cristianesimo, sancito nella indegna presentazione che ha firmano da pontefice, al libro del razzista ateo "Perchè dobbiamo dirci cristiani"; l'apparenza del "dirci" che surroga la testimonianza "dell'essere cristiani"
2) Rapporti con Magdi Allam alla luce della lettera che lo stesso scrisse al pontefice, dove si manifesta tutta l'ostilità verso l'Islam che solo un apostata può esprimere; lettera dalla quale il Vaticano non sentì l'esigenza di prendere le distanze.
3) Manifestazione di opulenza nel viaggio di Stato in Brasile (ben diverso dai pellegrinaggi apostolici di Giovanni Paolo II o di Paolo VI) dove indossò paramenti per i quale le suore lavorarono sei mesi, per tesserli con 18 km. di filo d'oro a 24 K dal peso di 22 kg. e 16 km. di filo d'argento a 959, dal peso di 18 kg.

Questi i chiarimenti più urgenti, ma l'elenco non finisce qui.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda lucameni il 11/03/2009, 23:16

"Qui se c'è qualcuno che ha condannato qualcosa o qualcuno sei tu. Attaccando Israele ed il sionismo nell'apertura del thread.
Di questo si discute. E l'unica domanda che merita risposta è se Israele ha diritto di esistere e perché. "

I chiarimenti da avere stanno qui, come chiesto ripetutamente.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda pianogrande il 14/03/2009, 13:39

matthelm ha scritto:.........

Ma io vado in Chiesa non per loro ma per il “capo”.

Non perdo la fede se, per esempio, mi riabilitano i lefevriani o qualche vescovo fa i “sorrisi” a Berlusconi o se nella storia si sono compiuti misfatti in nome di Dio.
................

Ricordiamo tragedie tremende ma anche vette impensabili.

Perché ritengo che la Chiesa sia un “mezzo” per tramandare la tradizione e comunque l’insegnamento di Cristo, che rimane valido nonostante l’indegnità di alcuni. ...............

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Una provocazione ma anche una domanda vera che non mi pongo solo io.
Ma il rapporto con "Dio" uno non lo può creare e coltivare facendo a meno di questa gente che mi permetto di accusare di millantato credito?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda matthelm il 14/03/2009, 14:29

pianogrande ha scritto:Una provocazione ma anche una domanda vera che non mi pongo solo io.
Ma il rapporto con "Dio" uno non lo può creare e coltivare facendo a meno di questa gente che mi permetto di accusare di millantato credito?


Uno fa quello che vuole e si "abbevera" dove meglio gli aggrada. Non è escluso che da un'altra parte trovi veramente chi fa millantato credito e qualche cosa d'altro.

Che bella la libertà.

E già che ci sono " la verità vi farà liberi". Come mi piace.
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda Stevin il 14/03/2009, 18:51

lucameni ha scritto:Ecco speriamo che queste uscite infelici (per usare un eufemismo) e questi toni altrettanto infelici siano davvero opera di una esigua minoranza di elettori del PD.
Ci sarebbe da preoccuparsi e parecchio.


Ecco, io invece penso proprio il contrario: c'è da preoccuparsi parecchio se tra gli elettori del PD chi critica apertamente il sionismo e tutta la relativa macchina propagandistica resta un'esigua minoranza.

Ma preoccuparsi proprio tanto assai!
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Re: Il pontefice in Israele

Messaggioda lucameni il 15/03/2009, 0:01

Stevin ha scritto:
lucameni ha scritto:Ecco speriamo che queste uscite infelici (per usare un eufemismo) e questi toni altrettanto infelici siano davvero opera di una esigua minoranza di elettori del PD.
Ci sarebbe da preoccuparsi e parecchio.


Ecco, io invece penso proprio il contrario: c'è da preoccuparsi parecchio se tra gli elettori del PD chi critica apertamente il sionismo e tutta la relativa macchina propagandistica resta un'esigua minoranza.

Ma preoccuparsi proprio tanto assai!



Non ne dubitavamo Stevin.
La nostra preoccupazione, anche per la salute degli interlocutori, è tanta e - da quanto leggo - giustificata.
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