Quando si capirà che le armi moderne fanno meno morti di quelle "tradizionali", sarà un grande giorno.La conclusione sarebbe che è meglio che in USA si diano più armi e si vieti la vendita di coltelli da cucina?
'leggere è impegnativo'e che vuoi fa', non tutti hanno lo stesso impegno, c'è chi nasce più debole; ma chi ne è capace dovrebbe essere comprensivo
Certo che è impegnativo leggere. Per esempio dev'esserlo stato, perciò non si sapeva che anche in Germania c'è un Ente governativo che gestisce molti più km di autostrade di quanti ne gestisce l'Anas; così si scrive che lì sono tutte provinciali e quindi è meglio imitarli e liquidare l'Anas: è una affermazione che m'ha stupito parecchio.
Meglio bere un bicchiere di vino che scrivere cose così
Figuramoci come dev'essere impegnativo, per esempio, leggere 'Nord e Sud' di Nitti e tant'altro sul tema; l'ho citato ma senza scrivere 'leggetelo'.
Sulle armi bianche si può partire dalle repressioni con armi bianche per i moti di indipendenza dei giudei, spacciati per 'tre guerre giudaiche': uccisi a decine di migliaia, e altre decine di migliaia fatti schiavi per Roma caput mundi.
Si può arrivare alle armi ancor più 'moderne', quelle chimiche più sbrigative usate in Etiopia e Vietnam. In mezzo ci sono tante crociate, guerre e sterminii e pulizie etniche con pistole e fucili e bombe dal cielo e mine interrate e forni crematori e bombe atomiche.
Sono davvero di meno i morti da armi 'moderne' di quelli che ci sarebbero stati usando solo coltelli e lance? Credo proprio di no, ma forse sbaglio, chissà. O è stata espressa un'idea sballata?
Comunque contando tutto si aumenta il numero e diventano ancor più trascurabili quegli 'appena' 40.000 morti civili ogni anno in USA.
E' impegnativo leggere perfino i commenti scritti qui, e scrivere quelli che sembrano 'giudizi da sapienti', espressi da quelli che leggono senza fatica.
E così si fa confusione tra un uso smodato di armi da fuoco in ambito civile, perché le aziende devono produrre e guadagnare, e i morti a milioni nelle guerre, tribali e no, antiche e recenti, con armi bianche, ma anche da fuoco e chimiche e atomiche. Non è un confronto sballato?
Sarebbe preferibile evitare quel pizzico di ironia, inquadrare le persone tra quelle 'colte' che leggono (scegliendo solo quello che piace) e quelle che invece leggono anche Il Manifesto. Faccio comunque notare che non l'ho citato, quindi quel
'Oltre a leggere Il Manifesto, leggete..' scritto sotto un mio commento è un modo di classificare le persone, farne un mucchio e metterci sopra un'etichetta. Almeno i nazisti davano un numero ad ogni ebreo (è una battuta, niente coda di paglia ).
Non so, secondo me c'è da riderci su, perché ci sono difficoltà notevoli a trovare una spiegazione a certi commenti e critiche sprezzanti; oltre che dettati da visioni pregiudiziali e ideologiche: non è un confronto di idee.
Ma mica possiamo essere tutti uguali. Lo capisco, e io me ne faccio una ragione.
Quando si capirà che gli altri hanno il diritto di avere opinioni diverse dalle proprie e non le si disprezzano sarà un grande giorno. Questo sì. E anche quando si capirà che le proprie non valgono di più, per un senso di superiorità.