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Strage in Usa

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Strage in Usa

Messaggioda Robyn il 24/03/2021, 19:54

Negli Usa c'è stata un'altra strage e fa rabbrividire per come i Repubblicani trattano con una così estrema leggerezza la perdita di vite umane.L'unica possibilità per gli Usa è fare come l'Europa,un test di abilitazione per il possesso di armi,non tutti possono avere un"arma soprattutto se si è fragili psicologicamente perché si mette a rischio la vita della comunità.Tutti negli Usa possono cadere sotto i colpi di un'arma da fuoco
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Re: Strage in Usa

Messaggioda cardif il 25/03/2021, 13:56

Robyn ha scritto:Tutti negli Usa possono cadere sotto i colpi di un'arma da fuoco

La notizia non fa scalpore.
In media 350 all'anno negli ultima anni.
Ma le armi si devono produrre, le case produttrici devono campare pure loro dando lavoro.
Chissà se avrà conseguenze in USA il fatto che la lobby delle armi ha dichiarato bancarotta.
E poi c'è il 'mito' del diritto all'autodifesa del secondo ementamento.
Se si mettessero a produrre tubi e pompe idriche da mandare in Africa, dove manca l'acqua, sarebbe meglio, secondo me.

Chiarisco: i 350 sono solo per le stragi. In totale per le armi sono poco meno di 40.000 l'anno.
"Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, che fa parte del Dipartimento della Salute statunitense, nel 2017 i morti per armi da fuoco sono stati 39.773, con un trend in crescita negli ultimi vent’anni.
Di questi, più della metà sono stati suicidi (23.854), mentre gli omicidi sono stati 14.542, le morti accidentali 486 e i morti in guerra o per intervento armato legittimo 553."
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Strage in Usa

Messaggioda franz il 25/03/2021, 21:34

Le stragi in Ruanda (tra 800'000 e un milione di morti) sono state compiute e mani nude. Sassi e colpi di macete.
Quando si capirà che le armi moderne fanno meno morti di quelle "tradizionali", sarà un grande giorno.

https://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_del_Ruanda

Oltre a leggere il Manifesto, leggete Pinker.
Ma se leggere è impegnativo, magari può bastare un aperitivo di 15 minuti.

https://www.ted.com/talks/steven_pinker ... anguage=it

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Re: Strage in Usa

Messaggioda cardif il 26/03/2021, 13:15

Quando si capirà che le armi moderne fanno meno morti di quelle "tradizionali", sarà un grande giorno.
La conclusione sarebbe che è meglio che in USA si diano più armi e si vieti la vendita di coltelli da cucina?

'leggere è impegnativo'
e che vuoi fa', non tutti hanno lo stesso impegno, c'è chi nasce più debole; ma chi ne è capace dovrebbe essere comprensivo

Certo che è impegnativo leggere. Per esempio dev'esserlo stato, perciò non si sapeva che anche in Germania c'è un Ente governativo che gestisce molti più km di autostrade di quanti ne gestisce l'Anas; così si scrive che lì sono tutte provinciali e quindi è meglio imitarli e liquidare l'Anas: è una affermazione che m'ha stupito parecchio.
Meglio bere un bicchiere di vino che scrivere cose così ;)
Figuramoci come dev'essere impegnativo, per esempio, leggere 'Nord e Sud' di Nitti e tant'altro sul tema; l'ho citato ma senza scrivere 'leggetelo'.

Sulle armi bianche si può partire dalle repressioni con armi bianche per i moti di indipendenza dei giudei, spacciati per 'tre guerre giudaiche': uccisi a decine di migliaia, e altre decine di migliaia fatti schiavi per Roma caput mundi.
Si può arrivare alle armi ancor più 'moderne', quelle chimiche più sbrigative usate in Etiopia e Vietnam. In mezzo ci sono tante crociate, guerre e sterminii e pulizie etniche con pistole e fucili e bombe dal cielo e mine interrate e forni crematori e bombe atomiche.
Sono davvero di meno i morti da armi 'moderne' di quelli che ci sarebbero stati usando solo coltelli e lance? Credo proprio di no, ma forse sbaglio, chissà. O è stata espressa un'idea sballata?
Comunque contando tutto si aumenta il numero e diventano ancor più trascurabili quegli 'appena' 40.000 morti civili ogni anno in USA.

E' impegnativo leggere perfino i commenti scritti qui, e scrivere quelli che sembrano 'giudizi da sapienti', espressi da quelli che leggono senza fatica.
E così si fa confusione tra un uso smodato di armi da fuoco in ambito civile, perché le aziende devono produrre e guadagnare, e i morti a milioni nelle guerre, tribali e no, antiche e recenti, con armi bianche, ma anche da fuoco e chimiche e atomiche. Non è un confronto sballato?

Sarebbe preferibile evitare quel pizzico di ironia, inquadrare le persone tra quelle 'colte' che leggono (scegliendo solo quello che piace) e quelle che invece leggono anche Il Manifesto. Faccio comunque notare che non l'ho citato, quindi quel 'Oltre a leggere Il Manifesto, leggete..' scritto sotto un mio commento è un modo di classificare le persone, farne un mucchio e metterci sopra un'etichetta. Almeno i nazisti davano un numero ad ogni ebreo (è una battuta, niente coda di paglia ).
Non so, secondo me c'è da riderci su, perché ci sono difficoltà notevoli a trovare una spiegazione a certi commenti e critiche sprezzanti; oltre che dettati da visioni pregiudiziali e ideologiche: non è un confronto di idee.
Ma mica possiamo essere tutti uguali. Lo capisco, e io me ne faccio una ragione.
Quando si capirà che gli altri hanno il diritto di avere opinioni diverse dalle proprie e non le si disprezzano sarà un grande giorno. Questo sì. E anche quando si capirà che le proprie non valgono di più, per un senso di superiorità.
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Re: Strage in Usa

Messaggioda flaviomob il 26/03/2021, 16:43

franz ha scritto:Le stragi in Ruanda (tra 800'000 e un milione di morti) sono state compiute e mani nude. Sassi e colpi di macete.
Quando si capirà che le armi moderne fanno meno morti di quelle "tradizionali", sarà un grande giorno.


Ma per favore. Nemmeno i nazisti sterminavano gli ebrei con le "armi moderne". Un paragone improponibile.


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Re: Strage in Usa

Messaggioda Robyn il 26/03/2021, 20:10

Il diritto dei cittadini statunitensi di possedere un'arma per legittima difesa è permesso solo se non c'è una ben organizzata milizia"secondo articolo della costituzione" che in sintesi significa che se non ti protegge lo stato il diritto all'autodifesa del cittadino statunitense non può essere violato quindi limitare il possesso di armi alla sola milizia è possibile solo se questa è ben organizzata e difende il cittadino e sono del tutto legittimi i test per avere il porto d'armi,se non si supera il test non si può possedere un'arma

Secondo articolo della costituzione Usa

Essendo necessaria alla difesa di uno stato libero una ben organizzata milizia,il diritto del cittadino di possedere e portare armi non potra' essere infranto
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Re: Strage in Usa

Messaggioda flaviomob il 27/03/2021, 2:53

Il Pd subalterno al complesso militare industriale
Armi . Temo l’irresponsabilità e il vetero-atlantismo del mio partito che, in piena pandemia e crisi sociale e sanitaria, vuole l’Italia tra i protagonisti globali della corsa agli armamenti


Gian Piero Scanu
EDIZIONE DEL
27.03.2021



La puntata di lunedì scorso di «Presa Diretta» sulla industria bellica e le spese militari è stata una vera boccata d’ossigeno, un ottimo esempio di servizio pubblico.

Spero davvero che, insieme ai tanti cittadini, l’abbiano vista anche i miei colleghi di partito, perché tutto ciò di cui si è parlato in quella trasmissione li riguarda molto da vicino. In special modo, tutti coloro che hanno ricoperto e che ricoprono posizioni di governo non solo nel ministero della Difesa.

Ma pure nelle varie commissioni parlamentari. Dopo le dimissioni di Zingaretti è tutto un gran parlare di rinnovamento del Pd. Ma c’è una cosa oscura che campeggia; una sorta di fantasma di cui nessuno parla, ossia la «zelanteria» ed il «senso di responsabilità» con cui si assecondano gli interessi molto particolari del complesso militare industriale del nostro Paese.

Per la verità i miei sodali sono in ottima compagnia, poiché in tutto il parlamento ho visto ben poche persone che, quando si trattava di manovrare le leve di governo, abbiano dimostrato il giusto coraggio e la necessaria coerenza rispetto ai principi costituzionali ai quali abbiamo giurato fedeltà. Mi riferisco in particolare all’art.11 della nostra Costituzione: «…l’Italia ripudia la guerra…».

PENSO CHE LO ABBIAMO tradito ogni volta che abbiamo privilegiato l’impegno della forza militare rispetto a quello della diplomazia e del negoziato, accettando finanche il principio della guerra preventiva contro le armi di distruzione di massa. Inesistenti quanto la nipote di Mubarak! Non si tratta, a mio giudizio, di negare la necessità degli strumenti di difesa, ma di doverne impedire gli eccessi. In relazione a ciò, giusto per esemplificare, mi chiedo perché non si facciano concreti passi in avanti verso un reale sistema di Difesa Europea, più efficiente e meno costoso dei ventisette proposti dai singoli Stati, che continuano a bruciare follemente ingenti risorse, impiegabili in ben altri contesti. Il risparmio di ciascun Paese, a mio giudizio, potrebbe favorire la riconversione di tanta parte dell’industria militare, a partire, a titolo di esempio, dalla transizione ecologica.

Quella vera emergenza, cioè, che chiama in causa e che pretende tecnologie, apparati di ricerca e sistemi produttivi di alto livello.
Quando ho avuto modo, concretamente, di essere chiamato a dimostrare la mia coerenza a questo principio, sono sempre stato ostacolato, spesso isolato ed infine estromesso da qualsiasi ruolo di responsabilità nel mio partito. Ma non è la mia vicenda personale ciò che conta e non è di questo che sono preoccupato.

Mi preoccupa seriamente la pervicace irresponsabilità del mio partito che, in piena pandemia e crisi socio-sanitaria, continua a credere che il nostro Paese debba essere uno dei protagonisti globali della corsa agli armamenti e che debba mantenersi saldamente al guinzaglio di un atlantismo non più rispondente alle esigenze di un continente europeo in grave deficit di una visione globale, oltre che carente della necessaria tensione ideale.

SI HA L’IMPUDENZA di giustificare la folle crescita della spesa militare, gabellandola come la panacea all’instabilità internazionale che minaccerebbe i nostri interessi nazionali. E magari si suggerisce persino l’oblio verso le responsabilità del blocco euroatlantico, con i suoi bombardamenti «umanitari» e le «esportazioni democratiche», inflitte anche col ricorso a quell’uranio impoverito, che continua a mietere vittime sia tra i civili che tra gli stessi nostri soldati mandati in missione!

CARO MINISTRO Guerini, perché continui a voler soccombere nei tribunali italiani, laddove il ministero della difesa perde le cause intentate dalle vedove e gli orfani provocati dall’uranio impoverito, anziché avere la dignità e l’onestà di riconoscere la drammatica verità emersa grazie al lavoro svolto dall’ultima commissione d’inchiesta della camera dei deputati? Perché tanta omertà?

Appena qualche giorno fa Gregorio Piccin su il manifesto ha riportato un dato del Sipri che mi ha profondamente colpito. L’autorevole istituto di Stoccolma, non Putin o Xi Jimping, sostiene, in un suo studio pubblicato lo scorso dicembre, che l’80,4% del mercato mondiale di armi e sistemi d’arma sia controllato da multinazionali del blocco euro-atlantico, mentre Russia e Cina si spartiscono il rimanente 19,6%. Lo studio riferisce inoltre che è sempre il blocco euro-atlantico quello maggiormente responsabile della così detta «internazionalizzazione» dell’industria bellica, cioè del coinvolgimento diretto di decine di Paesi nella filiera produttiva delle armi.

E questo, lo sappiamo, non per uno spirito di condivisione dei brevetti (basti vedere la squallida figura che Usa e Ue hanno recentemente fatto al Wto difendendo la proprietà intellettuale delle multinazionali farmaceutiche) ma in cambio di commesse militari, accordi strategici, rifornimenti di petrolio e gas.

In quel 80,4% c’è lo spregevole export, anche italiano, verso Paesi come Arabia Saudita, Egitto, Turchia, Emirati Arabi Uniti di cui si è parlato anche nella puntata di «Presa Diretta», ma c’è soprattutto il livello di riarmo interno.

IL MASSICCIO export di armi verso questi Paesi (per i quali i miei colleghi di partito e i loro omologhi del club Nato non esprimono alcuna riserva rispetto alla violazione dei diritti umani) è solo una conseguenza del riarmo complessivo del blocco euro-atlantico. Il vero problema non è l’export in sé. Il vero problema è che mentre l’occidente, da una parte, traina e rilancia la corsa agli armamenti in chiave globale, dall’altra continua minaccioso a puntare l’indice accusatorio verso altre realtà statuali, col classico sistema «due pesi e due misure».

Io credo che anche il Pd debba convincersi che non sia più praticabile l’esercizio della civilizzazione del mondo, col sistema delle bombe e delle invasioni. E credo che la Storia ci stia già dando conto della nostra attitudine al fariseismo.

Penso che l’Italia, partendo dal ricorso ad un laico «supplemento d’anima», debba mettere in campo una urgente transizione etica ed ecologica, per occuparsi della sicurezza, della giustizia sociale e dei diritti umani. E farsi promotrice di concrete politiche di disarmo, distensione, pace e collaborazione tra i popoli. Non credo che esistano altre opzioni.

(ilmanifesto)


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Re: Strage in Usa

Messaggioda franz il 27/03/2021, 12:27

flaviomob ha scritto:
franz ha scritto:Le stragi in Ruanda (tra 800'000 e un milione di morti) sono state compiute e mani nude. Sassi e colpi di macete.
Quando si capirà che le armi moderne fanno meno morti di quelle "tradizionali", sarà un grande giorno.


Ma per favore. Nemmeno i nazisti sterminavano gli ebrei con le "armi moderne". Un paragone improponibile.

Esatto. Improponibile. Il paragone con i nazisti.
Loro per risparmiare non usavano nemmeno una pallottola. Troppo costosa.
Le armi moderne costano (vedi quanto costa un caccia) e fanno meno morti.
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Re: Strage in Usa

Messaggioda cardif il 27/03/2021, 20:01

flaviomob ha scritto:Il Pd subalterno al complesso militare industriale
Armi . Temo l’irresponsabilità e il vetero-atlantismo del mio partito che, in piena pandemia e crisi sociale e sanitaria, vuole l’Italia tra i protagonisti globali della corsa agli armamenti
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Secondo me ciascuno Stato europeo non vuole lasciar gestire una montagna di soldi dall'Europa, sempre vista come un Ente esterno. I fondi europei sono una inezia rispetto a quelli dello Stato Federale USA, in rapporto alle ricchezze.
Ci sono Stati che hanno interessi propri per le aziende che hanno, e l'Italia è certo uno di questi. Credo che si potrebbero tutelare lo stesso questi interessi economici e posti di lavoro, anche se si giungesse ad un ESERCITO EUROPEO, come spero. Anzi sarebbe un vantaggio se, avendo più potenzialità di altri Stati, possiamo metterle al servizio collettivo, e certo non gratis.
Produzione bellica, basi e caserme, quelle che servono, messe a disposizione dell'Europa. Se c'è da decidere di mandare corpi all'estero o vendere bombe, che lo faccia l'Europa, ferma restando la nostra partecipazione alla decisione. E certamente spingere l'Europa intera ad attuare politiche diverse da quelle di vendere armi, o dare soldi agli Stati per fermare chi fugge da guerre e carestie, con cui le milizie comprano armi. Col lucro di politici locali. Soldi che avrebbero il fine di incentivare l'economia locale, alla quale alla fine va una piccola parte dei finanziamenti.
Spostare la spesa sulla produzione lì di tubi, pompe idriche, pannelli solari, e la realizzazione di acquedotti, fognature e relativi impianti di depurazione, ecc.
Come incentivo allo sviluppo locale, all'occupazione, alla pacificazione; alla riduzione dell'emigrazione per paura o ricerca di un futuro migliore.
Non mi pare che ci serva un esercito di difesa: da chi? E da soli cosa potremmo fare se qualcuno ci attaccasse, tranne la Svizzera?
Ci serve un ESERCITO CIVILE di terra, mare e cielo, (niente riferimenti storici) che comprenda ed ampli protezione civile e vigili del fuoco; che intervenga in caso di terremoti, frane, incendi, alluvioni, pandemie, grandi eventi negativi ma anche positivi....
Comunque è un mio bel sogno ma da mo': Europa First nel mondo sulla via della pace, o almeno alla pari con altri. Basta bombaroli. Secondo me.
E un PD che si dia da fare in questa direzione mi piacerebbe parecchio. Ma lo vedo alle prese con un grande impegno sulla parità di genere e su chi deve entrare e chi no; poco, mi pare.
Basta, che già l'ho fatta lunga.
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Re: Strage in Usa

Messaggioda Robyn il 28/03/2021, 9:56

Noi abbiamo qualche garant qualche baionetta qualche aereo del 1915 non siamo una potenza militare,li possiamo dare all'Europa per fare un"esercito comune solo a scopo di difesa.E' una buona idea la riconversione bellica in beni civili tubi etc.Piu brevemente non siamo fatti per il combattimento e neanche siamo un popolo che va a conquistare gli altri ci abbiamo provato nel secolo scorso e ci è andata male
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