La Repubblica scrive 'crimini di guerra contro Israele e il gruppo palestinese Hamas'
Il Post è più preciso e scrive '...sia l’esercito israeliano sia gruppi palestinesi come Hamas come possibili responsabili'
Non sono stato preciso? Pazienza.
Ma la questione non era chiarire chi sono quelli 'come' Hamas. Accertamento del tutto secondario che non spetta a me. Sarà la Corte a verificare.
La questione era se ho reagito commettendo io un crimine. Ho rilevato che se il vicino non avesse occupato la mia stanza non ci sarebbe stata nessuna reazione. E' secondario che abbiano reagito anche i miei figli, e irrilevante che lui abbia messo l'impianto di riscaldamento.
Altra questione era chi ha fatto più danno all'altro: chi terrorizza di più.
L'uomo va oltre la fisica: azione, reazione, repressione. Dai romani che distrussero Gerusalemme a Putin, per esempio: arresto, manifestazione del popolo, repressione.
I palestinesi non pretendono nemmeno di riavere tutto il territorio occupato dal 1948. Si accontentano di ottenere il ritorno ai confini di prima di quella definita 'guerra' dei 6 giorni del 1967, che fu una invasione e successiva occupazione, divulgata come una grande azione di un piccolo Stato, e Moshe Dayan fatto passare per eroe come Napoleone.
700 mila palestinesi cacciati con la forza da Israele nel 1948: l'esodo, la nakba=catastrofe, lutto e dolore che i palestinesi hanno commemorato il 15 maggio. E la Knesset ne ha vietato le manifestazioni dal 2010.
Netanyahu nega che i territori siano occupati, dice che la Corte è politica e antisemita , che i crimini li fanno solo gli altri, che Israele ha diritto di difendersi.
Si considera che ci sono palestinesi che se la cavano lavorando negli insediamenti, ma anche altri ridotti alla povertà fuori. Pil pro capite: Israele 38mila dollari; Palestina 2,9mila. Se Israele fa bene, lo fa per sé, mica per il benessere dei palestinesi.
Certo, l'argomento riguardava la Corte penale che potrebbe condannare i crimini di guerra. Ma, al di là delle condanne che potrà infliggere per il passato, c'è sempre da aspettarne altre se le azioni di Israele continuano secondo queste logiche.
Se mi è concesso, ma anche se no, non ritengo giusto condannare solo la reazione, che non ci sarebbe senza l'azione.
Non è giusto trascurare le condanne e le ingiunzioni dell' ONU non rispettate da parte di Israele.
E ancora meno giusto non condannare la repressione e le limitazioni di libertà in atto.
Naturalmente si puó avere un diverso senso della giustizia. Io ho il mio.
La Corte è quella penale, sui crimini di guerra. Non capisco dove sta la guerra tra Israele e la Palestina, per la verità. Io vedo solo occupazione e repressione; check point e impoverimento.
Quello che non è giusto non è nemmeno sufficiente. Per quello che succede lì
https://www.amnesty.it/gli-insediamenti ... ati-punto/ci vorrebbe una Corte mondiale sui diritti dei popoli e dei singoli. Ma non c'è. Resta l'ONU che scrive carte che Israele straccia.
Troppo poco condannare per crimini di guerra le possibili reazioni alla politica di insediamenti che Israele continua a portare avanti anche adesso.
E a me non basta: se pure venisse condannato qualcuno non si risolverebbe il problema della pacificazione dell'area che, ripeto, sarebbe il rispetto da parte di Israele delle risoluzioni dell'ONU. Ma io non conto. Però non mi accontento di criticare; non sono giudice per mandare qualcuno a Norimberga ma solo uno che vorrebbe che un Giudice ci fosse.
Si può stare da una parte per posizione politica e/o interessi e/o visioni economiche.
Ognuno dice la sua, secondo il falegname.