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i diritti umani devono essere rivisti...in peggio

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i diritti umani devono essere rivisti...in peggio

Messaggioda trilogy il 09/07/2019, 12:20

La sfida di Pompeo: “I diritti umani devono essere rivisti”

Sarà creata una commissione ad hoc per riformularli. Il segretario di Stato Usa: “Non tutto quello che è tutelato dallo Stato è buono”

PAOLO MASTROLILLI
08 Luglio 2019

New York. L’amministrazione Trump riscopre l’importanza dei diritti umani per indirizzare la propria politica, oppure si mobilita per tornare indietro nel tempo e limitarli. Sono i due punti di vista, chiaramente opposti, con cui è stato accolto ieri l’annuncio del segretario di Stato Pompeo relativo alla creazione di una «Commission on Unalienable Rights», una commissione sui diritti inalienabili.

Il capo della diplomazia ha spiegato che il nuovo organismo avrà un ruolo consultivo, cioè non determinerà le linee politiche, ma «fornirà la forza intellettuale per quello che io spero sarà uno dei più profondi riesami dei diritti inalienabili nel mondo dalla Dichiarazione Universale del 1948». La Commissione sarà guidata da Mary Ann Glendon, giurista di Harvard che ha lavorato tanto per la Santa Sede, quanto per il governo Usa, come ambasciatrice in Vaticano dell’amministrazione Bush. Con lei ci saranno 10 membri, con competenze che spaziano dalla filosofia al diritto.

Annunciando l’iniziativa al dipartimento di Stato, Pompeo ha detto che il primo obiettivo sarà chiarire quali sono effettivamente i diritti inalienabili dell’uomo, e quindi se a partire dalla Seconda Guerra Mondiale sono stati allargati eccessivamente, includendo questioni che «spesso suonano nobili e giuste», ma non rientrano in questa categoria. «Non tutto ciò che è buono, o garantito dallo Stato, può essere un diritto universale». Il segretario poi ha aggiunto: «La causa dei diritti umani un tempo univa popoli di nazioni e culture diverse, nello sforzo di assicurare le libertà universali e combattere mali come il nazismo, il comunismo e l’apartheid. Oggi abbiamo perso questo focus. Le rivendicazioni dei diritti sono spesso mirate a soddisfare i gruppi di interesse e dividere l’umanità. Regimi oppressivi come l’Iran e Cuba si sono approfittati di questa richiesta cacofonica dei diritti, fingendo di essere protettori della libertà».

I sostenitori dell’amministrazione hanno apprezzato l’iniziativa, perché ci vedono la volontà di restituire importanza ai diritti umani. Ad esempio anche negli ambienti conservatori i neocon, che sul piano intellettuale avevano guidato il governo di Bush figlio, hanno criticato la pochezza di Trump su questo punto. Gli avversari dell’amministrazione denunciano un obiettivo opposto. Se l’amministrazione fosse davvero intenzionata a rilanciare il tema dei diritti, dovrebbe cominciare dalla condanna degli alleati che li violano, come l’Arabia Saudita o l’Egitto, e sollevarli come problema con interlocutori tipo Russia, Cina o Corea del Nord. Il vero scopo della Commissione invece è rilanciare i «diritti naturali», parola in codice usata per indicare quelli tradizionali, e penalizzare quelli moderni come l’aborto o il trattamento dei gay. «Parole come “diritti” - ha infatti sottolineato Pompeo - possono essere usate dal bene o dal male. Alcuni hanno dirottato la retorica dei diritti umani per impiegarla a scopi dubbi o maligni».

fonte: https://www.lastampa.it/esteri/2019/07/ ... 1.36738848
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