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Coinvolgere Hamas.

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Coinvolgere Hamas.

Messaggioda ranvit il 31/01/2009, 13:17

Da repubblica.it :

L'ex premier britannico in un'intervista al Times
"La linea dell'isolamento di Gaza non ha mai funzionato"
L'apertura di Blair ad Hamas
"Coinvolgerlo nel processo di pace"

L'inviato del quartetto in Medio Oriente, Tony Blair
LONDRA - Hamas dev'essere in qualche modo coinvolto nel processo di pace in Medio Oriente perché la linea dell'isolamento di Gaza finora non ha funzionato. E' quanto emerge dall'intervista dell'ex premier britannico Tony Blair al magazine del quotidiano Times, che prende le mosse dalle nuove prospettive dopo l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.

"La politica di isolare Gaza nella ricerca di un accordo (di pace) non ha mai funzionato né mai funzionerà", afferma l'inviato speciale del "quartetto" (Usa, Ue, Russia e Onu) nella regione, che implicitamente critica la strategia seguita dall'amministrazione Bush e da Israele, che hanno puntato a concentrare gli sforzi per i negoziati sulla trattativa esclusiva con l'Anp in Cisgiordania.

Blair fa poi riferimento alla pace ottenuta in Irlanda del Nord nel 1998 e fa capire che potrebbe essere arrivato il momento di cominciare a parlare con Hamas: "Il mio approccio di base - ha spiegato Blair - è che in una situazione simile si parla con tutti".

L'ex premier conferma tuttavia la posizione ufficiale del quartetto: con Hamas non si può trattare direttamente fino a quando non rinuncerà alla violenza e avrà riconosciuto il diritto a esistere di Israele. Il coinvolgimento del movimento integralista, infatti, "può avvenire solo se Hamas è preparato a entrarvi nei giusti termini". Altrimenti il rischio è di "destabilizzare tutta quella gente che in Palestina ha lavorato duramente e a lungo per la causa moderata".

Blair si dice inoltre positivo sull'impatto che l'amministrazione Obama avrà nella regione. Sostiene che con il neo inviato Usa, George Mitchell - con cui tra l'altro negoziò l'accordo del Venerdì santo in Ulster - "le cose cambieranno": ci sarà una migliore strategia a Gaza "che offrirà alla gente la possibilità di riunirsi con la Cisgiordnia (cioè l'Anp, ndr) nei termini corretti".
(31 gennaio 2009)

Corretta la linea di Blair. Speriamo che serva.

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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda Stevin il 31/01/2009, 19:17

Coinvolgere Hamas è un ottimo punto di partenza, come anch'io nel mio piccolo ho ripetuto più volte.
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda franz il 01/02/2009, 11:24

Stevin ha scritto:Coinvolgere Hamas è un ottimo punto di partenza, come anch'io nel mio piccolo ho ripetuto più volte.

Una proposta interessante, a cui Hamas ha reagito lanciando stamattina 4 razzi su Israele.
Pare quindi non siano interessati, forse anche innervositi dal fatto che i giornalisti internazionali e le delegazioni occidentali che ora possono girare per Gaza, cominciano a raccontare la verità sui crimini di guerra fatti da Hamas durante l'offensiva israeliana. Quale modo migliore per scacciare questi incomodi giornalisti che ricominciare le ostilità con Israele?



I crimini di guerra di Hamas
Sono sempre più numerosi i giornalisti stranieri che, dimostrando migliore professionalità, hanno iniziato a scavare un po’ più in profondità negli avvenimenti relativi alla controffensiva anti-terroristica israeliana nella striscia di Gaza, al di là della cortina di propaganda e menzogne innalzata da Hamas. Da queste inchieste giornalistiche incomincia ad emergere qualche verità sul regime di terrore e di violazioni dei diritti umani imposto da Hamas ai palestinesi.
Ecco un paio di esempi.

HAMAS USAVA LE AMBULANZE PER TRASPORTARE I COMBATTENTI
Scrive il Sydney Morning Herald (26.01.09): Civili palestinesi residenti a Gaza durante le tre settimane di guerra con Israele raccontano le difficoltà d’essere rimasti in mezzo, fra Hamas e soldati israeliani, nel momento in cui gli estremisti del movimento islamista che controlla la striscia di Gaza cercavano di impadronirsi delle ambulanze. Mohammed Shriteh, 30 anni, è un autista di ambulanze immatricolato e addestrato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese. Il suo primo giorno di lavoro è stato l’1 gennaio, sesto giorno di guerra, nel quartiere al-Quds. “Per lo più la guerra non era così frenetica o caotica come pensavo – dice Shriteh – Ci coordinavamo con gli israeliani prima di raccogliere i malati, perché loro hanno tutti i nostri nomi e i nostri numeri di documento e così non ci sparavo addosso”. Shriteh prosegue raccontando che il pericolo più immediato era piuttosto rappresentato da Hamas, che cercava di attirare le ambulanze nel cuore delle battaglie per portare al sicuro i suoi combattenti.

GLI SCUDI UMANI DI HAMAS
Scrive il Der Spiegel (23.01.09): La casa di Hail, un uomo sulla trentina, ha subiti danni leggeri: ci sono fori di proiettile sulle pareti del salotto e i vetri delle finestre sono rotti. Hail ha anche scoperto, dopo il cessate il fuoco, che i miliziani avevano usato la sua casa come base per le loro operazioni. La porta di casa era aperta e c’erano cavi elettrici nel corridoio. Quando Hail ha seguito i cavi, è arrivato alla casa del suo vicino che a quanto pare Hamas aveva minato. Mentre era seduto all’ingresso pensando a cosa fare, è arrivato un uomo: era di Hamas e aveva dimenticato qualcosa in casa sua. Hail lo lasciò entrare e l’uomo tornò fuori con un giubbetto antiproiettile, un lanciarazzi e un cinturone di munizioni. Un’ora dopo arrivò alla porta un combattente della Jihad Islamica che scomparve sul tetto per poi riapparire con una scatola di munizioni. “Hanno abusato delle abitazioni civili per i loro scopi – dice Hail con evidente disprezzo, pur cercando di mantenere modi educati – e questo non è giusto”.

Pur di ridurre al minimo le vittime civili, nella sua guerra contro Hamas Israele ha adottato misure senza precedenti come quella di effettuare migliaia di telefonate d’avvertimento agli abitanti delle zone a rischio. “Credo che nessun altro esercito nella storia delle guerre umane si sia mai spinto tanto avanti nello sforzo di ridurre al minimo le vittime fra civili e innocenti”, ha dichiarato alla BBC il colonnello britannico Richard Kemp.
Ciò nondimeno, di vittime civili ve ne sono state e non poche. Ma le cifre diffuse da Hamas e acriticamente rilanciate dalla maggior parte dei mass-media sono state molto gonfiate, ad esempio annoverando automaticamente fra i “civili” tutti i minorenni, compresi gli adolescenti che combattono nelle file dei gruppi armati, e tutte le donne, comprese le terroriste.
Secondo le valutazioni israeliane, dei circa 1.100-1.200 morti palestinesi, i civili erano 250. Il resto erano quasi tutti terroristi, probabilmente anche la piccola parte non ancora identificata trattandosi per lo più di giovani maschi sulla ventina.

Hamas è responsabile, sia moralmente sia in base al diritto internazionale, della maggior parte di queste vittime civili, avendo deliberatamente usato la popolazione locale come scudi umani: commettendo cioè un crimine di guerra. Sino al punto di impedire con le armi a gruppi di civili, bambini compresi, di allontanarsi dalle zone di combattimento; o di impadronirsi delle ambulanze per trasportare terroristi armati.
Anche le distruzioni sono state esagerate. Tim Butcher, un giornalista del Telegraph che conosce bene la striscia di Gaza, ha scritto (20.01.09): “Non c’è stato nessun bombardamento a tappeto di aree estese, nessun bombardamento di interi quartieri. I bersagli venivano scelti e poi colpiti, e quasi sempre con munizioni di precisione. Gli edifici vicini subivano chiaramente qualche danno e naturalmente ci sono stati degli errori, ma nella maggior parte dei casi ho visto che il vero danno è stato subito dall’obiettivo prescelto. Anzi, in generale sono rimasto colpito da quanto Gaza appaia esteriormente inalterata”.

I lanci di razzi da parte di Hamas, continuati per tutta la durata della controffensiva, costituiscono un doppio crimine di guerra: non solo vengono mirati sistematicamente contro i civili (circa il 15% della popolazione israeliana vive nel loro raggio di gittata), ma oltretutto vengono cinicamente lanciati a partire da postazioni a ridosso di abitazioni, scuole, ospedali, magazzini degli enti d’assistenza, moschee, edifici pubblici, e dallo stesso palazzo che ospita studi tv della stampa estera: fatti documentati non solo dai filmati aerei delle Forze di Difesa israeliane, ma anche dai mass-media internazionali.

Ha scritto Rod Nordland (Newsweek, 20.01.09): “Improvvisamente vi fu un terrificante rombo, peggio dell’esplosione di una bomba. Era un altro razzo Qassam di Hamas che veniva lanciato verso Israele, e la rampa di lancio mobile era stata schiaffata nel bel mezzo di quattro edifici residenziali, con tutti gli appartamenti pieni di abitanti”.
“Una cosa è evidente – si legge in una nota del ministero degli esteri israeliano – Finché verrà incolpato Israele, e non Hamas, di tutte le vittime civili, Hamas continuerà a usare i civili come bersagli e come scudi umani, infrangendo ogni più elementare norma del diritto umanitario internazionale”.

Per fortuna la verità incomincia a venire a galla, tanto che anche il Commissario Europeo per lo Sviluppo e gli Aiuti Umanitari Louis Michel, in visita nella striscia di Gaza, ha dichiarato: “Hamas ha una schiacciante responsabilità per quanto è accaduto a Gaza”, e ha aggiunto: “'Lo dico di proposito da qui: Hamas è un movimento terroristico e deve essere denunciato in quanto tale” (AFP, 26.01.09).

(Da: HonestReporting, MFA, 27-29.01.09)
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda Stefano'62 il 01/02/2009, 13:11

Cercare di coinvolgere Hamas è d'obbligo sia per il buon diritto,sia per evitare che possa poi accampare scuse.
Le probabilità che poi accetti di lavorare per la pace,con entrambe le mani almeno,sono piuttosto bassine se non pari a zero;
i Signori della guerra vivono di guerra:Hamas è parte del problema.
Stiamo attenti però a non ricascare nella trappola di contare le vittime civili delle due parti.
Nessuno su questo forum (mi pare) ha ancora avuto il coraggio di negare efferati crimini di Hamas nei confronti anche del suo stesso popolo;invece qualcuno continua a pensare ingenuamente che gli Israeliani siano tutti stinchi di santo e che combattano una santa guerra difensiva in guanti bianchi.
Israele è uno Stato guerriero,probabilmente per necessità,ma resta il fatto che lo è;anche lì ci sono i Signori della guerra e non importa che stiano in giacca e cravatta:anche loro vivono di guerra,e anche loro sono parte del problema.
Finiamola di dare un numero ai morti.
Ciao,

Stefano
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda franz il 01/02/2009, 14:39

Stefano'62 ha scritto:Cercare di coinvolgere Hamas è d'obbligo sia per il buon diritto,sia per evitare che possa poi accampare scuse.
Le probabilità che poi accetti di lavorare per la pace,con entrambe le mani almeno,sono piuttosto bassine se non pari a zero;

Ritengo invece che hamas sia come il due di picche, al soldo dell'Iran.
Non si tratta con i comprimari ma con i protagonisti.
Vale quindi la pena di trattare con l'Iran. Ubi maior, minor cessat.
E non sarà quindo D'Alema a trattare con Hamas ma Obama a farlo con l'Iran.
Anche qui, ripeto, ubi maior ... e non si tratta tra comprimari.
Infatti oggi una delegazione di Hamas è giunta a Teheran ed il novo "contrordine compagni" è diventato "accettiamo la tregua per un anno".

Ciao,
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda Stefano'62 il 01/02/2009, 15:01

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Cercare di coinvolgere Hamas è d'obbligo sia per il buon diritto,sia per evitare che possa poi accampare scuse.
Le probabilità che poi accetti di lavorare per la pace,con entrambe le mani almeno,sono piuttosto bassine se non pari a zero;

Ritengo invece che hamas sia come il due di picche, al soldo dell'Iran.
.......

Sì,è una possibilità molto concreta.
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda Paolo65 il 02/02/2009, 11:42

Blair, D'Alema e chiunque altro invochi il coinvolgimento di Hamas spreca fiato. Fino a che Hamas non riconoscerà il diritto di esistere d'Israele quest'ultimo rifiuterà di considerarlo un soggetto con cui dialogare.

I candidati alle elezioni israeliane hanno una visione identica su questo punto,per cui è inutile che Hamas attenda di sapere chi vincerà.

Inoltre, quale credibilità può avere un Blair che quando stava al governo la pensava esattamente come gli Israeliani?

Paolo
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda franz il 02/02/2009, 11:54

Paolo65 ha scritto:Blair, D'Alema e chiunque altro invochi il coinvolgimento di Hamas spreca fiato. Fino a che Hamas non riconoscerà il diritto di esistere d'Israele quest'ultimo rifiuterà di considerarlo un soggetto con cui dialogare.

I candidati alle elezioni israeliane hanno una visione identica su questo punto,per cui è inutile che Hamas attenda di sapere chi vincerà.

Inoltre, quale credibilità può avere un Blair che quando stava al governo la pensava esattamente come gli Israeliani?

Paolo

Beh, questo non vuol dire. Cambiare idea è un fattore positivo, se non fatto troppo spesso.
Ovviamente l'idea di base che sta sotto al concetto di coinvolgimento di Hamas è quello di offrire una via "politica" in altrrnativa alla strada della violenza. Senza offerta, la strada è chiusa. Con l'offerta, la strada è aperta e solo Hamas la puo' chiudere. Il lancio di missili di ieri fa capire che se non è stato Hamas, come pare, ci sarà comunque sempre qualcuno pronto a scavalcare chi si sposta verso posizioni piu' moderate. Già in Hamas si iniziano a scontrare diverse tendenze, piu' possibiliste e piu' oltranziste. Non per questo si deve abbandonare il tentativo di spostare lo scontro dalla violenza alla politica. Prerequisiti, come fu fatto con l'IRA, è l'abbandono delle armi e, in questo caso, il riconoscimento di Israele. Quest'ultimo ha già dimostrato, con il riconoscimento di OLP, di non avere problemi a riconoscere un movimento che in passato è stato terroristico e negoziare con loro (accordi di Oslo). Sappiamo pero' come è andata. Hamas ha preso il posto Fatah. Speriamo che la prossima volta vada meglio e che i fanatici siano isolati.

Ciao,
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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda ranvit il 03/02/2009, 12:20

Paolo65 ha scritto:Blair, D'Alema e chiunque altro invochi il coinvolgimento di Hamas spreca fiato. Fino a che Hamas non riconoscerà il diritto di esistere d'Israele quest'ultimo rifiuterà di considerarlo un soggetto con cui dialogare.

I candidati alle elezioni israeliane hanno una visione identica su questo punto,per cui è inutile che Hamas attenda di sapere chi vincerà.

Inoltre, quale credibilità può avere un Blair che quando stava al governo la pensava esattamente come gli Israeliani?

Paolo




Paolo, ma nel post di apertura della discussione c'è un passo che forse ti è sfuggito e che ti riporto :

"L'ex premier conferma tuttavia la posizione ufficiale del quartetto: con Hamas non si può trattare direttamente fino a quando non rinuncerà alla violenza e avrà riconosciuto il diritto a esistere di Israele. Il coinvolgimento del movimento integralista, infatti, "può avvenire solo se Hamas è preparato a entrarvi nei giusti termini". Altrimenti il rischio è di "destabilizzare tutta quella gente che in Palestina ha lavorato duramente e a lungo per la causa moderata".

Come vedi anche Blair subordina il dialogo al riconoscimento di Israele.
Che poi come è probabile Hamas non ne voglia fare niente vedremo. Intanto come dice anche franz il fronte di Hamas si è un po' aperto.

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Re: Coinvolgere Hamas.

Messaggioda Paolo65 il 03/02/2009, 13:02

Avevo letto il passaggio ma la stampa aveva messo in primo piano l'apertura di Blair su Hamas. Di fatto è una non notizia perchè tutti concordano sul fatto che se Hamas riconoscesse Israele ,sarebbe automaticamente un soggetto con cui dialogare.

Cambiare opinione va bene,ma un ex capo di governo non può cambiarla in funzione del ruolo che ricopre: mica è un amministratore delegato che ha cambiato azienda.

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