È già un cambiamento.
Decenni fa sarebbero arrivate le truppe di Fidel.
Con il Che, in prima linea.
I tempi sono cambiati.
Il Che e Fidel non ci sono più.
Ai russi tocca mandare i propri mercenari, invece degli altri.
Staremo a vedere.
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“Io la posizione italiana proprio non la capisco. E soprattutto non capisco questa cosa qui. Io questo signore non lo conosco, mi dicono che è un politico influente da voi? Beh dice cose incomprensibili, compara processi che non sono comparabili. Quello che sta succedendo qui è molto più profondo, complesso. Farne solo una questione di petrolio significa non conoscere le cose di cui si parla”
“Ma se vogliamo approfondire il tema dovremmo dire che il Venezuela negli ultimi dieci anni è stato il quarto Paese del mondo in termini di investimenti nel settore petrolifero. Più di noi solo Russia, Stati Uniti e Arabia Saudita. Però noi, oggi, estraiamo un milione di barili al giorno (un tempo erano otto), mentre Russia, America e Arabia Saudita, dieci. Non credo che serva un genio per capire che il regime si è rubato tutti i soldi destinati a migliorare l’industria petrolifera. Ecco, questo signore ignora cosa sta accadendo qui. Ma la sua ignoranza porta anche al disconoscimento della lotta di un popolo. Una lotta che oggi è riconosciuta da tutto il mondo, da 26 nazioni europee su 28, dai Paesi africani, in Oceania? Venisse qui a farsi un giro, a vedere qualche ospedale, o magari qualche città di frontiera, a Boa Vista, si facesse due chiacchiere con i parenti dei nostri prigionieri politici, dei nostri esiliati”.
flaviomob ha scritto:Bisogna fare molta attenzione a fidarsi dei modelli.
Se sono dittature o regimi autoritari, che magari funzionano anche bene in alcuni settori, si rischia che alla morte del dittatore tutto imploda. Infatti senza Chavez lo chavismo è morto. Anche l'URSS per un periodo ebbe una forte espansione economica e primeggiò nella "conquista dello spazio", finché gli USA non arrivarono sulla luna.
Il modello capitalista, peraltro, è crollato miseramente due volte in meno di un secolo, 1929 e 2007, ma ancora viene difeso da tanti nostalgici (o da chi ha interesse a farlo, ovvero chi consuma l'ottanta per cento delle risorse del pianeta)... eppure sappiamo che il nazismo è stato una delle conseguenze dirette della crisi del secolo scorso, mentre quella più recente ha avuto un impatto economico e sociale così disastroso da essere paragonata ad un'ulteriore guerra mondiale.
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