Ieri La Turchia di Erdogan, oggi l'Iran di Ahmadinejad
Non a caso fotografati piu' volte insieme.
Provocazione Iran: scorteremo le navi unanitarie a Gaza. Netanyahu gela l'Onu: niente inchieste"Le forze navali dei Guardiani della rivoluzione sono pronte a scortare le navi della 'Freedom Flotilla' che trasportano gli aiuti umanitari provenienti dal mondo intero per la popolazione oppressa di Gaza": lo ha dichiarato Ali Shirazi, che rappresenta la guida suprema in seno ai Guardiani della rivoluzione (Pasdaran), secondo l'agenzia la forza d'elite del regime iraniano Mehr. Se l'ayatollah Ali Khamenei, "darà un ordine in questo senso alle forze navali dei Guardiani della rivoluzione, "queste adotteranno delle misure pratiche per scortare le navi verso Gaza, facendo uso delle loro capacità e dei loro equipaggiamenti".
Lunedì scorso un blitz delle forze israeliane contro una nave battente bandiera turca che faceva parte di un convoglio diretto a Gaza è finito nel sangue, con nove attivisti turchi rimasti uccisi.
Intanto - si apprende da fonti israeliane - a Gerusalemme si sta per riunire il gabinetto di sicurezza, per discutere il modo con cui rispondere alle critiche internazionali suscitate dal blitz di lunedì. I sette ministri che compongono questo organismo faranno il punto sulle diverse proposte giunte da fuori sull'istituzione di una commissione d'inchiesta indipendente che faccia luce sull'incidente, che includa anche osservatori stranieri.
I dirigenti israeliani favorevoli a una inchiesta sul blitz stimano che Israele è in grado di dimostrare alla comunità internazionale che i soldati israeliani si sono scontrati con un gruppo di attivisti risoluti allo scontro. "Questo gruppo è salito separatamente a bordo della nave (la 'Mavi Marmara', battente bandiera turca, ndr), in un'altra città, e obbedivano a una procedura differente" dagli altri passeggeri, ha ribadito oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha anche respinto proposta avanzata dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per l'istituzione di una commissione d'inchiesta internazionale.
Non accenna infine a diminuire l'intensità del dibattito internazionale sul blocco israeliano alla Striscia di Gaza, imposto da Gerusalemme nel 2007 - ad eccezione dei beni di prima necessità - dopo il golpe con cui il gruppo integralista Hamas ha preso il potere nel territorio esautorando l'Autorità palestinese. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Turchia continuerà ad agire fino a quando Israele non lo rimuoverà. Erdogan ha rinnovato le sue critiche allo Stato ebraico, fino a non molto tempo stretto alleato della Turchia, per il sanguinoso blitz: Gaza "è per noi una causa storica" ha detto nel corso di un discorso pronunciato in pubblico nella città di Bursa. "Noi ci opponiamo a coloro che costringono il popolo di Gaza a vivere in una prigione a cielo aperto". Il premier turco ha poi lanciato un appello a israeliani e palestinesi affinché si impegnino seriamente nei colloqui di pace indiretti.
Anche la Gran Bretagna scende in campo: ha annunciato che stanzierà 23 milioni di euro in aiuti per le popolazioni della Striscia di Gaza ed è tornata a chiedere che Israele ritiri il blocco. "La situazione a Gaza non è accettabile" ha detto il ministro per lo Sviluppo internazionale Andrew Mitchell, precisando che i fondi donati contribuiranno a finanziare scuole e ospedali. Mitchell ha aggiunto che "c'è immediato bisogno di avere accesso senza intralci a Gaza per giungere a un miglioramento della situazione umanitaria e consentire all'economia di riprendersi, di rimettersi in piedi, e dare ai giovani la prospettiva di un avvenire migliore".
Quanto alle navi degli attivisti intercettate dai marine israeliani, gli 11 passeggeri e gli 8 membri dell'equipaggio della nave irlandese Rachel Corrie saranno espulsi in giornata da Israele. Lo ha reso noto il portavoce del servizio immigrazione: "Tutte le persone a bordo dell'imbarcazione saranno espulse dopo aver firmato un documento nel quale affermano di rinunciare a qualsiasi azione legale contro il provvedimento (di espulsione)", ha dichiarato il portavoce. Fra i passeggeri, 5 irlandesi e 6 malesi, vi è anche il premio Nobel per la pace 1976, la nordirlandese Mairead Maguire, 66 anni, nota paladina della causa palestinese. Ieri la loro nave, carica di aiuti umanitari per la popolazione palestinese della Striscia di Gaza era stata abbordata dalle forze armate e costretta a dirigersi verso il porto israeliano di Ashdod.
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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