franz ha scritto:trilogy ha scritto:C'è un particolare che volevo far notare. Secondo quanto riportato in questi giorni da certa stampa, in particolare quella di destra, il calo del contagio da HIV in Uganda è stato attribuito, come nel 2004, ad un cambiamento nelle abitudini sessuali della popolazione. L'indagine statistica sul campo non ha riscontrato questo cambiamento, anzi ha evidenziato un modesto aumento della promiscuità sessuale. Mentre ha riscontrato un aumento significativo nell'uso del profilattico. Il calo percentuale degli ammalati è stato influenzato in particolare dall'elevata mortalità.
Contemporaneamente l'aumento nella capitale americana è legato alle diverse tecniche di misura ed analisi con cui si quantifica e determina la malattia, anzi la "sindrome". Infatti la "S" in SIDA e AIDS sta per sindrome. Interessante la scheda di wikipedia sul temine "sindome", nel cui svolgimento si parla anche di AIDS. Un po' come da noi, quando sui abbassano le soglie di legge per eliminare il problema, altrove un'analsii piu' accurata puo' risultare in un aumento dei casi.
Per contro in Uganda, vedere http://www.aidsuganda.org/ il profilattico era determinante perché il 64% delle coppie sposate o coabitanti era "HIV discordante" e quindi uno dei due era positivo e l'altro no. Tutto da capire poi cosa voglia dire essere siero positivo in un contesto come quiello africano. Da noi se uno ha l'influenza risulta facilmente positivo ed il test va ripetuto piu' volte. Figuriamoci in Africa. Per questo nei paesi poveri non si fa il test ma si misurano i casi sulla base dei sintomi della sindrome, che pero' come dice il concetto di "sindrome" sono sintomi condivisi da varie patologie.
Ciao,
Franz
Ok Franz, ma anche utilizzando le stesse identiche tecniche di analisi virale l'imbroglio statistico del confronto tra washington e Uganda rimarebbe, perchè non tiene conto della diversa aspettativa di vita.
Per fare un esempio:
Ho 1000 contagiati da HIV a Washington e 1000 in Uganda, da oggi non ci sono più nuovi casi.
Tra 10 anni a washington 900 contagiati saranno ancora vivi e vegeti per la disponiblità di terapie mirate. In Uganda, forse 100 saranno ancora vivi a causa della minore disponiblità di terapie adeguate.
Potrò quindi affermare che i malati di AIDS negli ultimi dieci anni sono calati del 90% in Uganda e "solo" del 10% a Washington.
ciao
trilogy