Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

[incrociatore]

va bene, ma devi ammettere che riferendoti allo "strabismo" di molti verso i problemi del mondo parlando del battibecco Santoro-Annunziata, includendo l'uno fra i "pro" e l'altra fra i "contro" hai dato un giudizio ingeneroso anche sul lavoro di Santoro che ha dimostrato, almeno da questo punto di vista, molto meno strabismo degli altri e non solo in questa ultima occasione.

Santoro è di parte, lo sappiamo. Lo è volutamente ed in modo trasparente. Non come certi che fanno finta di essere imparziali e non lo sono. Ma io non vorrei trasformare questo thread (che ho aperto) in un processo pro e contro Santoro.
Apprezzo il suo essere palesemente di parte; tutti lo sanno; il suo stesso successo televisivo (il pubblico obiattivo, come si dice in marketing) è legato al fatto che la sua posizione politica è nota.
A me parlando di "strabismi" piu' che santoro interessa vedere le differenti posizioni nel pd nel cento sinistra.

Ciao,
Franz

a me coloro che si definiscono neutrali mi fanno ridere... nel momento che dichiarano questo loro status, di fatto, stanno già in una parte precisa.

Comunque anche a me non interessa Santoro e men che meno l'Annunziata... Ieri e stata una serata TV (dopo mesi ) mi sono visto anche Colombo-Morgantini... in quanto a strabismi anche li è stata una bella lotta...

Quello che io leggo sempre con sospetto quando sento parlare di "strabismi" è che sia latente anche in queste osservazioni una denuncia "di parte" come se ad essere strabici si intendano solo coloro che esprimono opinioni divergenti rispetto a quello che si ritiene alle proprie opinioni... perché questa osservazione è particolarmente oggetto di attenzione di color che non la pensano come me.

Sinceramente a me gli strabismi interessano, ma interessano di più le informazioni sui fatti... poi ciascuno si faccia un esame di coscienza sugli strabismi suoi...

Ieri, ad esempio, ho apprezzato Santoro (che di solito non mi sta particolarmente simpatico... lo dico perché se no mi si mette tra i fan acefali di questo o quello... tanto qualcuno l'ha già fatto) per informazioni che in questi giorni non sono state date... quindi, nel caso, dovrei dire che la faziosità è stata di tutti i telegiornali e trasmissioni almeno tanto e forse di più di Santoro... perché, a meno che non si dica che le cose dette ieri erano falsità, sui telegiornali e trasmissioni e giornali non sono minimamente comparse.

Del resto questo strabismo e faziosità è, al solito, tutto italiano... le notizie date da mezzo mondo cominciano a filtrare in modo sempre più continuo la preoccupazione verso le scelte militari di Israele... Rula Jebreal che non è in capo ufficio stampa dei "disobbedienti" di Casarini ha riferito di una FoxNews (schierata con i conservatori da sempre) che per la prima volta ha riferito dell'intervento a Gaza come di un grossolano errore israeliano.

[incrociatore]

Tra persone civili non si discute mettendo in questione in quel modo la sincerità dell'altro...

Guarda che è esattamente quello che ha fatto l'Annunziata... ha sparato un Al-Qassam a Santoro e si è ritrovata bombardata.

Non è così. L'Annunziata ha fatto una critica al programma: è al 99,9% fatto solo di testimonianze da parte palestinese. Santoro ha risposto: presso chi stai cercando di acquistare crediti (ergo: sei una venduta). È ben diverso. Che non si colga questa differenza è, ancora, preoccupante.

se hai visto la trasmissione stai riferendo di essa in modo fazioso almeno quanto imputi a Santoro, se fazioso è.

Le testimonianze erano da Gaza ovvio che fossero palestinesi... ma non con interviste a esponenti di Hamas... a poveri cristi che si sono trovati a schivare bombe... quelli che non ci sono riusciti a schivarle un po' si sono visti, sparsi qua e là. ma in effetti non hanno proferito parola.

Non c'erano interviste ad Hamas come, del resto, all'esercito israeliano... in tutt'altre faccende affaccendato.

In studio non c'erano politici (meno male... ne ho personalmente pieni i coglioni di teatrini insulsi) c'erano 3 giornalisti l'Annunziata e la Jebreal (l'Annunziata non credo fosse lì per caso, visto che la Jebreal è palestinese) nonché il giornalista di Al Jazeera-International per l’Europa Claudio Lavanga (Al Jazeera è l'unica televisione che sta trasmettendo da Gaza) e due ospiti: un ragazzo palestinese che ha raccontato la storia di queste ore nella quale ha perso un fratello, e la scrittrice israeliana Manuela Dviri oltre a un "tecnico" (questo mi fa venire l'itterizia... ma non dite che sarebbe una voce palestinese)... sono poi intervenuti una ragazza israeliana che si è infervorata con un'altra ragazza palestinese a Milano... è a questo punto che è intervenuta l'Annunziata bacchettando Santoro di non saper fare il proprio mestiere perché portanva lo scontro israelo-palestinese in studio utilizzando due ragazze forse nemmeno ventenni... Lei abituata ai salotti non poteva digerire che la cruda realtà fosse rappresentata con così evidenza in uno studio televisivo, ovviamente... pur che la cosa non poteva che lasciare che l'amaro in bocca... ma lì è stata fotografata, purtroppo, la realtà.

Più volte inframmezzato dalle immagini del film dell'israeliano Ari Folman "Valzer con Bashir" è servito da spunto di alcune considerazioni sulla guerra e sul senso che gli avvenimenti della guerra hanno...

Per dire le cose che state dicendo in un coro che sì questo è sinceramente preoccupante perché, ancora una volta non solo non si può uscire da quel coro, ma se non ci sei è una lotta a sgomitare per esserci, ci vuole una buona dose di spudoratezza.

[guidoparietti]

se hai visto la trasmissione stai riferendo di essa in modo fazioso almeno quanto imputi a Santoro, se fazioso è.

Attenzione, questo non c'entra nulla. Nello specifico il giudizio dell'Annunziata è venuto subito prima che fosse dato un certo spazio ad altre voci se non filo-israeliane quantomeno non troppo sbilanciate. Quindi da questo punto di vista la critica si può anche contro-criticare. Quello che io ho affermato è che non c'è nessuna equivalenza tra dire: "la tua trasmissione presenta una visione troppo parziale e unilaterale" (il che può essere vero o falso) e il dire "sei una venduta" (perché questo in pratica ha detto Santoro). Mi sembra una cosa semplice semplice che viene prima, molto prima, di qualsiasi questione su questo o quel fatto, semplicemente perché il principio di non attaccare ad personam è sempre valido in qualunque discussione, riguardi essa la guerra o la pace, la scienza o la religione, i morti o i vivi o quel che sia.

Che poi la trasmissione di Santoro fosse troppo sbilanciata o meno, a me personalmente non importa nulla, anche se capisco che a molti altri, compresa l'Annunziata, importasse ed importi.

[ranvit]

In effetti di strabismi in casa Pd ce ne sono. Come dicevo altrove (in altro forum) ritengo che le spaccature, militantoi e dirigenza, nel Cs sono profonde e vistose. Una è nel campo etico (troppi clericali), un'altra in politica estera come sottolineato in questa discussione.
Personalmente credo che tali spaccature siano inconciliabili al punto da non consentire alcuna possibilità di sintesi e quindi di azione comune.
Tempi nerissimi per il Cs!

Vittorio

[franz]

A replicare a Santoro, inoltre, è Walter Veltroni. Chiamato in causa, nel corso della puntata di ieri, proprio dal conduttore, che lo aveva invitato ad andare a Gaza invece che in Africa. Un messaggio che il segretario del Pd rispedisce al mittente: "Vorrei dire a Santoro che già dalla settimana scorsa Piero Fassino e io abbiamo manifestato agli ambasciatori di Israele e della Palestina la volontà di andare a Tel Aviv e a Gaza per avere incontri al massimo livello. Non mi è piaciuto il riferimento quasi sarcastico nei confronti dell'Africa dove ogni giorno muore, nella totale indifferenza del mondo occidentale, un numero di bambini anche superiore a quello dei conflitti di questi giorni".

Vedo che lo ha notato anche Veltroni, anche perché chiamato in causa.
Ciao,
Franz

[incrociatore]

Vedo che lo ha notato anche Veltroni, anche perché chiamato in causa.
Ciao,
Franz

sì, quella è stata una caduta di stile e credo che Veltroni gli abbia risposto nel merito come doveva. A parziale attenuante di Santoro c'era la sua sacrosanta incazzatura verso la politica e soprattutto quella del PSE non in grado di esprimersi con serietà... a prescindere dalla posizione da tenere.

[franz]

Vedo che lo ha notato anche Veltroni, anche perché chiamato in causa.
Ciao,
Franz

sì, quella è stata una caduta di stile e credo che Veltroni gli abbia risposto nel merito come doveva. A parziale attenuante di Santoro c'era la sua sacrosanta incazzatura verso la politica e soprattutto quella del PSE non in grado di esprimersi con serietà... a prescindere dalla posizione da tenere.

Già, ma è ammissibile ... (lecito, opportuno, ... vedete voi) che un giornalista, conduttore di una trasmissione, faccia in diretta, mentre conduce, appelli e sermoni, incazzati o meno, contro personalità, partiti e quant'altro? .... [*]
Io non credo che nulla del genere sia mai accaduto in una tv pubblica europea (quelle americane non so).
O si fa il giornalista, o si fa il politico. Separazione dei poteri. Un principio ampiamente disatteso da noi.

Ciao,
Franz
[*] ... a parte emilio fede, naturalmente.

[Stefano'62]

A me non sembra scandaloso che un giornalista dica la sua.
Se non fornisce fatti oggettivi o se li deforma,è un delinquente;ma una volta assolto questo compito niente impedisce che poi dica la sua.
Tanto da qualche altra parte ci sarà qualcun altro che dopo aver riportato gli stessi fatti li commenta in modo diverso.
E' l'informazione,è la democrazia.
(si parla di democrazie vere,non dell'Italia)
In questo modo non penso che si usi la Tv per scopi personali,penso piuttosto che si dia voce a coloro che la pensano in quel modo e che magari non hanno la possibilità di accedere ai media e fare le stesse affermazioni;naturalmente a patto che il sistema sia libero al punto che altrove qualcun altro possa dar voce a interpretazioni diverse.
Non penso sia questo il male dell'informazione ed è così che funziona dappertutto;se a qualcuno sembra di no,è solo perchè all'estero nessuno discute sulla veridicità dei fatti accertati come invece capita in Italia....e perchè i giornalisti di solito non sono alter ego dei politici come da noi,bensì loro controllori,e se un politico fa o dice una ca...ta lo distruggono.
Quello che non va è quando qualcuno invece che limitarsi a dire la sua pretende di avere il monopolio delle valutazioni sui fatti o addirittura il controllo dell'informazione,allo scopo di decidere cosa e come raccontarlo.
Naturalmente il giornalista che si avventura in commenti deve avere l'onestà intellettuale di far sì che l'ascoltatore riesca a discernere qual'è la notizia e quale il commento in modo da non "indottrinare" ad arte il pubblico.
Ma nonostante questo sia un rischio concreto non penso si possa risolvere eliminando la libertà del giornalista di inserire i singoli fatti in un contesto.
Penso invece che sia sufficiente garantire il pluralismo nell'informazione come succede nei paesi diversi dall'Italia,in modo che l'utente possa valutare la notizia sotto differenti angolazioni.
Obbligare il giornalista ad una oggettivizzazione della notizia è molto più rischioso,dato che sarebbe un ottimo sistema per sterilizzare e omologare l'informazione.....brrrrrrr.

Stefano
Ps:
resta fermo comunque il principio che il giornalista più professionale sa di dover cercare di limitare allo stretto indispensabile questo suo arbitrio.

[franz]

A me non sembra scandaloso che un giornalista dica la sua.

Nemmeno io. Se Santoro fosse invitato ad una trasmissione, se fosse intervistato in radio, in tv, sulla stampa, ci mancherebbe altro che non possa dire quello che pensa.
Diverso il caso del conduttore, mentre conduce la sua trasmissione.
Che sia il giornalista che conduce un TG o che sta conducendo un dibattito in diretta, come conduttore fa le domande agli ospiti, imposta la trasmisione preparando dei filmati, segue il filo logico previsto per lo svolgimento del programma.
Non si mette anche a fare proclami, come se fosse anche lui un ospite.
Credo che faccia parte della deontologia professionale.

Ciao,
Franz

[Stefano'62]

Non si mette anche a fare proclami, come se fosse anche lui un ospite.
Credo che faccia parte della deontologia professionale.

In linea di principio sono d'accordo (altrimenti dovrei ammettere che Emilio Fede è un giornalista).
Nello specifico non ho visto la trasmissione perciò non sono in grado di esprimere una valutazione e ho parlato in astratto.
Comunque per correttezza professionale,come ho spiegato nella mia,ritengo che il giornalista debba appunto sapersi gestire limitando allo stretto necessario le sue valutazioni soggettive.
Ciao,

Stefano