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Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pinopic1 il 31/01/2009, 14:57

Mi sembrano paragoni incongrui. Confrontare un singolo evento e le discussioni che possono sorgere intorno alla sua dinamica con un fenomeno di malcostume politico che si è protratto (uso il passato solo per semplificare) per anni, o con la negazione dell'olocausto non mi sembra corretto. Come dire che chi non crede fino all'ultimo alla versione ufficiale sull'11 settembre vuol dire che non crede al terrorismo.
Poi perché complottismo? Non è stato forse un complotto l'attentato? La discussione può riguardare chi l'ha ordito, come e perché. Certamente non l'ha ordito Bush, né la CIA o l'FBI. Il primo perché non sarebbe stato all'altezza nemmeno di questo. Però dire che la versione ufficiale non presenta pecche, è almeno ingenuo. Immaginare che in casi come quello venga resa pubblica tutta la verità senza reticenze è ingenuo. Primo perché probabilmente neanche la CIA conosce tutta la verità e poi in questi casi ci sono sempre motivi di sicurezza, motivi diplomatici e anche motivi politici per mantenere un certo riserbo.
Se mettessimo in fila tutte le verità ufficiali di fatti simili storicamente importanti (attentati, incidenti, morti misteriose di politici o militari) ci verrebbe da ridere. Dall'incendio di Roma al tempo di Nerone, al DC9 di Ustica.
Bisogna riconoscere che al potere politico, allo stato, abbiamo delegato l'uso esclusivo della forza e anche della bugia.

PS: Andreotti recentemente ha detto che i segreti più importanti se li porterà nella tomba. Mi piacerebbe sapere quali balle ci ha raccontato al posto di quei segreti.
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda franz il 31/01/2009, 19:58

pinopic1 ha scritto:Mi sembrano paragoni incongrui. Confrontare un singolo evento e le discussioni che possono sorgere intorno alla sua dinamica con un fenomeno di malcostume politico che si è protratto (uso il passato solo per semplificare) per anni, o con la negazione dell'olocausto non mi sembra corretto. Come dire che chi non crede fino all'ultimo alla versione ufficiale sull'11 settembre vuol dire che non crede al terrorismo.
Poi perché complottismo? Non è stato forse un complotto l'attentato? La discussione può riguardare chi l'ha ordito, come e perché. Certamente non l'ha ordito Bush, né la CIA o l'FBI. Il primo perché non sarebbe stato all'altezza nemmeno di questo. Però dire che la versione ufficiale non presenta pecche, è almeno ingenuo.

No, l'attentato 11/9 non è un complotto, sempre che si possa concordare sul termine complotto.
Un atto terroristico ordito da una organizzazione esterna al paese allo scopo di colpirlo, non è un complotto.
Per complotto si intendono le operazioni segrete messe in atto all'interno di un paese contro un'altra parte del paese stesso.
Trovo anche "La cospirazione (anche complotto o congiura) è l'azione condotta da più persone per stabilire un accordo segreto per modificare, sovvertire, cambiare radicalmente, a volte con uso di mezzi violenti e coercitivi, un regime, uno stato, una situazione politica o di altro tipo.
Il fine della cospirazione può avere anche ambiti più limitati o sfociare in una vera e propria rivoluzione; in quest'ultimo caso si parla di cospirazione con finalità eversive.
"
Il terrorismo è cosa diversa da un complotto, anche se ovviamente entrambi hanno in comune l'essere strumenti di lotta politica non democratici e violenti.

"Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate (attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ecc.) ai danni di nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose.

In genere, le azioni terroristiche hanno per scopo principale non tanto la distruzione e la morte in sé, foss'anche su vasta scala, quanto la risonanza mediatica che le azioni stesse hanno: si sfruttano i mass-media come cassa di risonanza che, amplificando le gesta dei gruppi terroristici, ne creano la "leggenda";un'aura di potenza richiama nuovi aderenti alla causa e scoraggia la popolazione dall'opporsi. Scopo finale e' la modifica (o la distruzione) dello status quo.

Per questo motivo molte azioni terroristiche prendono di mira persone, monumenti, edifici o luoghi con un forte valore simbolico e molto presenti nell'immaginario popolare. Funzionale a questo effetto di risonanza è anche l'efferatezza, la ferocia e l'enormità dei gesti stessi di distruzione: sequestrare 100 bambini in una scuola è più efficace, ai fini della strategia del terrore, che sterminare 100 adulti in una caserma, perché il risalto mediatico dato all'evento (l'audience, se vogliamo) sarà maggiore. Per questo motivo il terrorismo propriamente detto è un fenomeno caratteristico del XX secolo, il primo periodo storico in cui l'umanità dispone di mass media.
"

Poi non confondiamo il complotto con il complottismo. Esso è " una teoria che attribuisce la causa ultima di un evento o di una catena di eventi (in genere accadimenti politici, sociali o storici, ma anche naturali, come terremoti, eruzioni vulcaniche, siccità, inondazioni ed uragani) ad un complotto o cospirazione. Il termine include un'ampia classe di teorie, che vanno dalle più riconosciute e attendibili a quelle più estreme ed improbabili, che vedono i principali eventi nella storia diretti da cospiratori che manipolano gli eventi politici rimanendo nell'ombra.

Il termine complottismo viene usato per designare il punto di vista di chi crede, spesso contemporaneamente, alle più svariate teorie del complotto, l'una a supporto dell'altra, in modo acritico e fideistico e senza sentire ragioni di sorta, per sottolineare l'aspetto maniacale e paranoico di tale atteggiamento mentale.
"

Poi oltre all'aspetto maniacale e paranoico, tipico del bordeline, c'è anche chi, come Craxi, usa la tesi del complotto come alibi difensivo, ma questa è un'altra storia. Si usa la tesi del complotto come argomento difensivo.

Ciao,
Franz
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Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pinopic1 il 31/01/2009, 22:05

Conosco l'espressione "complotto internazionale" .
Comunque va benissimo la definizione "La cospirazione (anche complotto o congiura) è l'azione condotta da più persone per stabilire un accordo segreto per modificare, sovvertire, cambiare radicalmente, a volte con uso di mezzi violenti e coercitivi, un regime, uno stato, una situazione politica o di altro tipo."
Il terrorismo lo vedo come un'arma, un mezzo violento e coercitivo per cambiare lo status quo. La situazione in M.O. Appunto sfruttando l'effetto mediatico e psicologico, in vari modi.

Chi sono le persone che complottano? I diciannove terroristi individuati appartengono a varie nazionalità, e questo basterebbe.
La risposta degli USA è stata la guerra al Talebani. Obama non si sa in quale paese si nasconde, lui o i capi di Al Qaeda.
Si parla molto male di Siria e Iran, Hezbollah e Hamas. Tutti questi vorrebbero cambiare radicalmente una situazione politica (in M.O.).
Nessuno ha ufficialmente dichiarato guerra agli USA; ma pare che ritengano gli USA responsabili dello status quo.
Allora se non fanno la guerra che fanno per cambiare lo status quo? E qualunque cosa facciano, se non la fanno dichiarandolo ufficialmente, come si dice?

Tornando alla definizione di "complotto". E' stato usato tante volte in quei termini e non sempre dai cattivi. Altrimenti non esisterebbe neanche l'Italia. Se l'avessi detto all'epoca mi avrebbero dato del paranoico. Oggi al massimo del revisionista.
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