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Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda Paolo65 il 16/01/2009, 14:05

Forse siamo alla fine davvero! Gli israeliani stanno abbattendo gli ultimi ostacoli per farla finita una volta per tutte con Hamas.

Speriamo che ciò sia vero ,perchè è il solo preambolo per non rivedere le scene di guerra di questi giorni.

Paolo
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda chango il 16/01/2009, 16:51

Paolo65 ha scritto:Forse siamo alla fine davvero! Gli israeliani stanno abbattendo gli ultimi ostacoli per farla finita una volta per tutte con Hamas.

Speriamo che ciò sia vero ,perchè è il solo preambolo per non rivedere le scene di guerra di questi giorni.

Paolo


il problema è Hamas?
strano, perchè avrei detto che Hamas è solo il sintomo di una malattia che sta durando da troppo tempo.
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda incrociatore il 16/01/2009, 16:55

chango ha scritto:
Paolo65 ha scritto:Forse siamo alla fine davvero! Gli israeliani stanno abbattendo gli ultimi ostacoli per farla finita una volta per tutte con Hamas.

Speriamo che ciò sia vero ,perchè è il solo preambolo per non rivedere le scene di guerra di questi giorni.

Paolo


il problema è Hamas?
strano, perchè avrei detto che Hamas è solo il sintomo di una malattia che sta durando da troppo tempo.

posso chiedere di specificare meglio "malattia"?
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda chango il 16/01/2009, 17:07

incrociatore ha scritto:
posso chiedere di specificare meglio "malattia"?


con malattia intendo l'assenza o la mancata imposizione da parte della comunità internazionale dello Stato palestinese e delle relative conseguenze che negli ultimi 60 anni hanno segnato quella regione.
intendiamoci non conteso il diritto di Israele ad esistere, ma il fatto che tale diritto non sia stato garantito anche ai palestinesi (da tutelare anche nei confronti dei paesi arabi vicini).

pensare che Hamas, non sia anche figlia di quegli errori, che non sia un sintomo ma una malattia che basta debellare per poi tornare ad una situazione di "volemose bene", mi sembra assurdo. Hamas (o chi prenderà il suo posto) esiste perchè la "malattia" o la questione di fondo, se preferisci, non viene seriamente affrontata.
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Notizie da Gaza

Messaggioda flaviomob il 10/02/2009, 21:02

Striscia di Gaza: fosforo bianco contro i civili

I delegati di Amnesty International attualmente in visita nella
Striscia di Gaza hanno riscontrato prove evidenti e incontestabili
dell'uso massiccio di fosforo bianco in aree densamente popolate di
Gaza City e in altre zone del nord della Striscia.

"Abbiamo visto strade e vicoli pieni di prove dell'uso del fosforo
bianco, con alcuni grumi ancora fumanti e residui di ordigni" - ha
dichiarato Cristopher Cobb-Smith, un esperto in armi che fa parte, con
altri tre colleghi, della missione di Amnesty International. "Lo scopo
del fosforo bianco è di provocare una cortina fumogena atta a favorire
il movimento delle truppe in un campo di battaglia; è un'arma
altamente incendiaria che non dovrebbe mai essere usata in aree dove
si trovano i civili".

"Un uso così estensivo in aree densamente popolate è di per sé
indiscriminato. Averlo usato ripetutamente inquesto modo, nonostante
le prove dei suoi effetti indiscriminati e ilsuo impatto sulla
popolazione civile, è un crimine di guerra" - ha dichiarato Donatella
Rovera, ricercatrice di Amnesty International su Israele e i Territori
occupati palestinesi.

Quando il fosforo bianco entra in contatto con la pelle può continuare
a bruciare anche in profondità, fino a raggiungere la massa muscolare
e la spina dorsale.

Tra le zone più colpite dal fosforo bianco vi è la sede dell'Unrwa,
l'agenzia dell'Onu per i rifugiati a Gaza City, attaccata dalle forze
israeliane il 15 gennaio. Sempre quel giorno, ordigni impregnati di
fosforo bianco hanno colpito anche l'ospedale al-Quds di Gaza City,
provocando un incendio che ha costretto lo staff sanitario a evacuare
i pazienti.

Amnesty International denuncia violazioni e abusi del diritto
internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario
internazionale durante il conflitto a Gaza.
Per approfondire, consulta il rapporto di AI "Israel/Occupied
palestinian territories: the conflict in Gaza: a briefing on
applicable law, investigations and accountability"

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/Ser ... agina/1704

*** *** ***

Gaza: Amnesty International denuncia le punizioni mortali di Hamas
contro i "collaborazionisti"

CS019: 10/02/2009

Dalla fine dello scorso dicembre, durante e dopo le tre settimane
dell'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza che ha
causato la morte di oltre 1300 palestinesi, in gran parte civili, le
forze e le milizie di Hamas hanno portato avanti una campagna di
rapimenti, uccisioni deliberate e illegali, torture e minacce di morte
contro persone accusate di aver "collaborato" con Israele, così come
contro critici e oppositori.

Lo denuncia Amnesty International, in un nuovo documento diffuso oggi
e redatto sulla base delle proprie ricerche effettuate nella Striscia
di Gaza nelle ultime settimane.

L'organizzazione per i diritti umani ha verificato che almeno due
dozzine di persone sono state uccise da uomini armati di Hamas e
decine di altre sono state gambizzate o ferite in modo da causare
disabilità permanente, sottoposte a brutali pestaggi che hanno
provocato fratture, a maltrattamenti e a torture.

Molte delle persone prese di mira da Hamas sono state rapite in casa e
poi abbandonate, gravemente ferite o uccise, in zone isolate. Altre
sono state ritrovate nelle camere mortuarie degli ospedali di Gaza,
altre ancora sono state finite negli stessi ospedali dove erano state
ricoverate.

I delegati di Amnesty International hanno ottenuto informazioni
dettagliate da molte vittime, dal personale medico e da testimoni
oculari. Molte altre persone hanno preferito non parlare in pubblico
per evitare punizioni da parte di Hamas.

Amnesty International ha chiesto all'amministrazione de facto di Hamas
di porre immediatamente fine alla campagna di punizioni e accettare
l'istituzione di una commissione nazionale di esperti, indipendente e
imparziale, che svolga indagini su quanto accaduto.

Le azioni, i rapporti e le denunce di Amnesty International sul
conflitto a Gaza e nel sud d'Israele sono on line.

Il documento "Palestinian Authority: Hamas' deadly campaign in the
shadow of the war in Gaza" è disponibile on line.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 10 febbraio 2009

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell.348-6974361, e-mail press@amnesty.it

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/Ser ... agina/1753


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(Stephen Hawking)
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda Paolo65 il 11/02/2009, 10:44

La notizia più importante è che difficilmente rivedremo Hamas ricominciare insistentemente con i razzi, dopo la reazione israeliana.
Non credo che la popolazione di Gaza accetterebbe di nuovo di stare sotto assedio e veder morire la propria gente a causa del fondamentalismo di Hamas.
Il detto "non tutto il male vien per nuocere" potrebbe essere utilizzato in questa vicenda.
Forse abbiamo assistito all'ultimo atto di grande violenza, che potrebbe aprire finalmente la strada del dialogo tra israeliani e palestinesi, per una futura civile convivenza.
Tutto il resto, per quanto tragico sia, passa in secondo ordine.

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Luci ed ombre ... ancora fumo di propaganda

Messaggioda franz il 11/02/2009, 11:40

Il giallo del numero dei morti
In queste tre settimane di «tre­gua » caratterizzata da numerose incursioni aeree israeliane in ri­sposta al lancio di qualche deci­na di razzi e colpi di mortaio sul territorio del Negev sono emersi molti elementi che ridimensio­nano lo sbandierato successo mi­litare israeliano nell’operazione Piombo Fuso.

Paradossalmente i contendenti concordano sostan­zialmente sul numero di vittime palestinesi provocate dal conflit­to: 1.285 morti e 4.336 feriti se­condo le autorità sanitarie pale­stinesi controllate da Hamas. Da­ti accettati senza reali verifiche dalle organizzazioni internazio­nali che riferiscono come i civili rappresentino il 70 per cento del­le vittime, mentre Israele sostiene al contrario che i tre quarti delle persone colpite siano miliziani.

Eppure alcuni media internazio­nali hanno visitato gli ospedali di Gaza subito dopo la fine delle ostilità trovandoli stranamente vuoti mentre alcuni medici pale­stinesi hanno confermato (ano­nimamente, per timore di rappre­saglie da parte di Hamas) che i morti a Gaza sarebbero non più di 5/600, in gran parte miliziani.

Hamas e Israele avrebbero en­trambi interesse a gonfiare i nu­meri dei caduti palestinesi:il mo­vimento islamico per denuncia­re vittime civili utili alla propa­ganda, lo Stato ebraico per non ammettere di aver combattuto tre settimane spendendo miliardi di dollari solo per scalfire la struttu­ra militare di Hamas composta da 12.000 miliziani della Forza Esecutiva e circa 4.000 veterani delle brigate Ezzedin al-Kassam.

Sul campo di battaglia Tsahal ha conseguito una vittoria tattica pa­gando un prezzo di sangue limi­tato a dieci soldati e tre civili uc­cisi. Hamas ha cercato in ogni modo di sottrarsi al combatti­mento esponendo il più possibi­le i civili come hanno conferma­to anche i rapporti della Croce Rossa e della missione dell’ ONU a Gaza che da alcuni giorni ha bloccato l’invio di aiuti finché Ha­mas non restituirà le 400 tonnel­late di viveri requisite per i mili­ziani.

Il movimento islamico che sembrava condannato ad essere cancellato dai tank di Tsahal sta ora negoziando, tramite l’ Egitto, la riapertura delle frontiere di Ga­za e la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit (seque­strato nel luglio 2006) in cambio della scarcerazione di un miglia­io di prigionieri palestinesi.

L’uni­co successo israeliano, peraltro temporaneo, sembra riguardare la distruzione di parte degli arse­nali di razzi Kassam e Grad con­fermato forse dal limitato nume­ro di ordigni lanciati negli ultimi giorni anche se Hamas potrebbe rimpinguare rapidamente i suoi arsenali rimettendo in sesto le of­ficine che producono i Kassam e facendosi rifornire dall’ Iran di nuovi Grad.

Secondo fonti mili­tari citate dal quotidiano Maariv, sommozzatori iraniani avrebbe­ro sbarcato di notte da alcuni mercantili armi conservate in contenitori stagni rimorchiati a Gaza dai pescherecci palestine­si. Fonti del Pentagono hanno poi confermato a Fox News che la marina USA ha intercettato il 19 gennaio nel Mar Rosso un mer­cantile iraniano battente bandie­ra cipriota con un consistente ca­rico di armi destinato a Hamas.

Sul piano strategico lo stop all’of­fensiva israeliana alla vigilia del­l’insediamento di Barack Oba­ma alla Casa Bianca ha regalato un significativo successo ad Ha­mas che per vincere doveva sem­plicemente sopravvivere. Appe­na Israele ha proclamato la tre­gua unilaterale i miliziani hanno riassunto rapidamente il control­lo di tutta Gaza completando l’eli­minazione con l’accusa di «col­laborazionismo con i sionisti» di decine di palestinesi legati a al Fatah o che comunque avevano criticato la linea di Hamas.

An­che i tunnel di Rafah, utilizzati per contrabbandare armi dal Si­nai egiziano, sono stati solo in parte distrutti (80 per cento se­condo fonti di Gerusalemme) e anche quelli demoliti dai bom­bardamenti israeliani sarebbero già stati riattivati, come peraltro aveva previsto anche un rappor­to dello Shin Beth, il controspio­naggio israeliano.

La riluttanza dell’ Egitto ad accettare una for­za internazionale con reali pote­ri di controllo della frontiera di Rafah e le minacce palestinesi ai paesi europei che ipotizzavano una sorta di blocco navale davan­ti alle coste di Gaza confermano che i traffici di armi diretti ad Ha­mas riprenderanno presto a pie­no regime. Fermando l’offensiva Israele ha perso l’occasione di completare l’occupazione della Striscia annientando militarmen­te Hamas catturandone i leader politici per poi riconsegnare il ter­ritorio all’ Autorità Nazionale Pa­lestinese.

Hamas ha quindi mol­ti motivi per celebrare la sua vit­toria, per la quale Khaled Mesha­al ha ringraziato l’ Iran, non ulti­mo il fatto che gestirà direttamen­te la ricostruzione post-bellica che porterà a Gaza almeno 2 mi­liardi di dollari donati dalla co­munità internazionale.

Il supporto di Iran e Siria non è solo militare come conferma il fermo per alcune ore alla frontie­ra egiziana del mediatore di Ha­mas, Ayman Taha, sorpreso con 9 milioni di dollari e 2 di euro in contanti nella borsa. Denaro de­stinato a pagare gli stipendi al­l’amministrazione di Hamas a Gaza e indennizzare i civili che hanno subito danni o vittime in famiglia durante i combattimen­ti cementando il consenso popo­lare.

Da una corrispondenza di ieri sul Corriere del Ticino
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda Paolo65 il 11/02/2009, 12:52

L'articolo afferma che Hamas avrebbe vinto o comunque che l'offensiva isareliana ha avuto un effetto relativo.

Resta da vedere se dopo questa incursione,simile per ditruttività a quella libanese, Hamas voglia continuare a lanciare razzi sapendo bene cosa potrebbe accadere.

Finora in Libano c'è una quiete armata e Nasrallah grida, ma nulla più.

Vedremo se Hamas farà lo stesso oppure rischierà un'altra severa lezione.

A lungo termine non faccio previsioni,ma nel breve ritengo che ci sarà il silenzio delle armi: e non è cosa da poco.

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Re: Come ti costruisco l'antisemitismo

Messaggioda Stevin il 11/02/2009, 22:10

Di Maurizio Blondet.

VENEZUELA - Il presidente Ugo Chavez ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele il 6 gennaio scorso, in protesta per il massacro di Gaza. Pochi giorni dopo, ignoti vandali hanno profanato la sinagoga «Tiferet Israel» di Caracas, gettando a terra i rotoli della Torah e scrivendo sui muri frasi come «Morte agli ebrei». La comunità e i media hanno gridato, giustamente, all’antisemitismo nascente in Venezuela, e alla profanazione come conseguenza ovvia dei toni eccessivi usati da Chavez contro Israele.

Dopo settimane di indagini, gli inquirenti venezuelani hanno arrestato 11 colpevoli della profanazione: 7 di loro sono agenti di polizia metropolitana, e precisamente gli agenti di polizia incaricati di sorvegliare la sinagoga. Uno di loro, quando smontava dal servizio, si dedicava a un secondo lavoro (da quattro anni), come guardia del corpo personale del rabbino della sinagoga danneggiata.

«Che coincidenza», ha commentato Chavez. Con questo, insinuando che magari la comunità ha pagato quei poliziotti per farsi profanare. Antisemita.

P.S. prima di gridare allo scandalo pregasi di verificare la notizia.

Stevin
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Re: Manifestazione nazionale contro i massacri di Gaza

Messaggioda Stevin il 11/02/2009, 22:31

Paolo65 ha scritto:La notizia più importante è che difficilmente rivedremo Hamas ricominciare insistentemente con i razzi, dopo la reazione israeliana.
Non credo che la popolazione di Gaza accetterebbe di nuovo di stare sotto assedio e veder morire la propria gente a causa del fondamentalismo di Hamas.
Il detto "non tutto il male vien per nuocere" potrebbe essere utilizzato in questa vicenda.
Forse abbiamo assistito all'ultimo atto di grande violenza, che potrebbe aprire finalmente la strada del dialogo tra israeliani e palestinesi, per una futura civile convivenza.
Tutto il resto, per quanto tragico sia, passa in secondo ordine.

Paolo


Che belle parole.


Bravo, Paolo.
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